Foto di Bologna di Anastasia Zhenina (Pexels) Tra i romanzi letti quest'estate, c'è La sottile linea del male , scritto da Giulia Mancini, che oggi ho il piacere di ospitare per fare due chiacchiere proprio a proposito del libro. Si tratta del secondo che leggo della serie dedicata al commissario Sorace e anche questa volta ne sono rimasta positivamente colpita. Come nel primo, l'autrice si è rivelata abile a scandagliare l'animo umano e le motivazioni psicologiche che si trovano dietro all'omicidio di un professore universitario. In particolare, è stato interessante scoprire il profilo della vittima tracciato dall'autrice, con una condanna per alcune tipologie di persone che si arrogano il diritto di fare quello che vogliono. Ho molto apprezzato anche il finale (che ovviamente non vi svelerò!) ricco di sfumature e non privo di una certa comprensione per l'assassino.