Dopo aver scritto la parola "fine"
Anni fa sono stata a Parigi e durante il soggiorno io e mio marito siamo stati a visitare la Torre Eiffel. Lungo il tragitto per arrivare al monumento, man mano che ci avvicinavamo alla meta, avevamo la bizzarra sensazione di vedere la torre sempre più lontana. Forse per effetto della conformazione delle stradine della zona, era netta l'impressione di essere continuamente sul punto di raggiungere il monumento, mentre vedevamo la struttura emergere maestosa tra i palazzi. Allo stesso tempo, più andavamo avanti, più ci sfuggiva e la strada pareva non aver mai termine. La stessa impressione l'ho avuta scrivendo il romanzo che ho appena terminato. Ho pensato per molto tempo che non sarei mai arrivata alla conclusione, come se il finale si sottraesse man mano che mi ci avvicinavo. Eppure, poi l'ho raggiunto, a un certo punto ho visto con gli occhi della mente l'ultima scena e non ho dovuto fare altro che descriverla. Ancora quasi non riesco a crederci.