Tra l'ombra e l'anima
Tra l'ombra e l'anima è la seconda edizione del mio primo romanzo, pubblicato nel 2009 con il titolo “I Custodi del Destino” da Deinotera Editrice. Quando il libro è stato rimosso dal catalogo dell'editore, ho sentito il bisogno di rivedere a fondo l'intera storia, modificando alcuni elementi narrativi. Questa esigenza è nata dall'esperienza acquisita nel corso di questi anni nell'ambito della scrittura, ma anche dalla consapevolezza che la storia meritasse specifici approfondimenti. Con l'intento di dare al romanzo una nuova chance, ho quindi deciso di riscriverlo completamente e ripubblicarlo con un titolo diverso, che rispecchiasse al meglio la trama.
Il titolo è tratto da alcuni versi di Pablo Neruda:
Il titolo è tratto da alcuni versi di Pablo Neruda:
Non ti amo come fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco,
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
Dove trovarlo:
Trama
Da due anni la mia vita non è più la stessa. Visioni e memorie di eventi mai vissuti mi costringono a rintanarmi in casa. L’ossessione per un uomo sconosciuto – da me battezzato “il Visitatore” – minaccia il mio matrimonio. Né mio marito né il terapista al quale mi sono rivolta sono disposti a credermi. Solo Alba, una donna incontrata su Internet, sembra in grado di darmi delle risposte. Mi ha convinta che i miei strani ricordi appartengono a una vita precedente e che il Visitatore è un uomo in carne e ossa.
Ora però Alba è morta, forse assassinata da una misteriosa associazione, e io sono rimasta sola a cercare l’uomo delle mie visioni. Ma la rete di segreti che circondava Alba si sta stringendo pericolosamente intorno a me. E affrontare il passato che ho dimenticato è come gettare uno sguardo in un pozzo oscuro e senza fondo. Le anime con un legame antico si rincontrano sempre.
Pagine: 370
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Incipit
In apparenza è un giorno come tutti gli altri. Simone si prepara per andare al lavoro, io indugio davanti alla finestra del salotto, intenta a osservare la strada. In realtà non è un giorno qualunque, perché oggi per la prima volta dopo due anni metterò piede fuori casa da sola.
Sto andando a caccia di risposte. Alla ricerca di un uomo che mi ha rovinato la vita e che pure smanio di incontrare, conoscere, guardare in faccia. Un uomo che non so neppure se esista davvero o se sia solo il frutto di un morboso vaneggiare, un’opportunistica invenzione della psiche, come asserisce il mio terapista. Stringo con entrambe le mani la solita tazza di caffellatte con un misto di eccitazione, paura e senso di colpa. Abbandonare la sicurezza delle mura domestiche mi atterrisce. Tutto il mio mondo è stato tra queste pareti per così tanto tempo che stento a credere ci sia altro là fuori. Da due anni ho smesso di lavorare, vedere gli amici, andare a fare la spesa, uscire la sera. Vivo in una reclusione auto imposta nel tentativo di arginare le mie ossessioni. |
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