Ciao a tutti, sono Francesca Ottaviani e sono davvero felice di poter approfittare di questo splendido spazio per poter festeggiare con voi la festa degli innamorati!
Il libro che vi presento oggi è infatti una commedia romantica. Si tratta della mia prima opera, ossia “Io, la mia moto e… forse tu!”, pubblicata nel 2019 e scritto con i punti di vista alternati dei due protagonisti.
I personaggi principali sono Adele ed Edoardo, due universitari che si ritrovano a essere dirimpettai e a condividere, loro malgrado, un balcone e alcune amicizie. Il loro sarà odio a prima vista, eppure, non potranno non ammettere di sentirsi attratti vicendevolmente.
Edoardo ha alle spalle un’unica storia importante, che gli ha lasciato la convinzione che la sola donna degna della sua fiducia sia la sua migliore amica.
Adele non ha mai amato nessuno dei ragazzi che ha avuto in precedenza e non lascia che le persone le si avvicinino abbastanza da affezionarsi. Dopo la morte della madre, ha il terrore di perdere le persona care, così si limita a non averne e riversa il suo affetto sulla sua preziosa moto, che chiama addirittura per nome.
Entrambi i protagonisti vorrebbero amare ed essere amati, ma sono bloccati in un limbo da cui non sono convinti di voler uscire.
Il fatto è che, quando l’amore chiama, e ci mettono lo zampino un’amica impicciona e una nonnina esuberante pronta a tutto purché la nipote trovi la felicità, non si sa mai cosa potrà accadere.
La storia è ambientata a Roma, in particolare nel quartiere San Paolo. La città eterna è la mia città e sarà a suo modo protagonista delle vicende narrate.
Ho infatti voluto aggiungere a inizio libro una breve lista di parole che un romano usa, in genere, senza chiedersi se esistano davvero. La ritroverete poi nelle descrizioni e scoprirete angoli non a tutti noti.
Questa è una storia leggera, romantica e piena di buoni sentimenti e risate, scritta con la speranza di regalare un angolo di felicità e spensieratezza a chi si ritrovi a scorrerne le pagine.
Il libro è corredato da una biografia tutta particolare, che è più che altro un racconto a episodi, ognuno abbinato al titolo di un libro, in cui ripercorro le tappe della vita che mi hanno portato all’irrefrenabile impulso di scrivere.
Spero di avervi incuriosito e non vedo l’ora di rispondere a eventuali domande.
Grazie a tutti.
Sembra proprio la storia da leggere per San Valentino, in bocca al lupo
RispondiEliminaGrazie 😘❤️
EliminaCiao Francesca,
RispondiEliminasono un appassionato di moto e ne guido una di uno storico marchio italiano. Nelle mie storie spesso faccio menzione di questa passione, ma non ho mai sospettato che si potesse dedicare una intera storia al mondo delle moto, sempre se il tuo romanzo ne fa una un filo conduttore. Mi chiedevo e ti chiedo se sei una motociclista o e solo un mezzo per raccontare di un amore? E se non sei interessata alle moto come è nata questa ispirazione e dove hai trovato gli argomenti per trattarlo?
Grazie
Rosario
Ciao, Rosario. Intanto grazie della domanda. Io sono una grande appassionata di motori, sia auto che moto e sono sempre stata convinta che il rombo di un motore regali un'emozione unica. La prima volta che sono stata al Mugello ho pianto. 🙄 Purtroppo non sono una motociclista, ma ho provato a diventarlo. Aimé, quello con le due ruote è rimasto un amore platonico, suggellato da me spiaccicata in una siepe.😅
EliminaIn questo libro la moto è uno spunto di partenza, ma non solo. Inizialmente la protagonista vi è molto attaccata, perché le regala un senso di libertà e al contempo vi si sente legata. La storia poi si evolve, ma la passione per le moto è comunque presente. La passione per la moto della protagonista è una sua caratteristica che risuona per tutto il testo, pur non essendo sempre un argomento principe.
Per quanto riguarda gli argomenti trattati mi sono rifatta molto alle mie esperienze personali, alle conoscenze sulle moto che derivano dalla mia passione (soprattutto per i vecchi modelli) e per il resto ho usato internet. 😃
Ciao Francesca!
RispondiEliminaSono Mafalda, quella che ti ha già scritto quando hai presentato "Mafalda e le sue disavventure".
L'ho divorato, mi è piaciuto, e devo dire che mi faceva strano leggere il mio nome nelle pagine del tuo libro.
Visto che ora ti ritrovo qui, vorrei togliermi una curiosità, se posso. La protagonista si chiama Carta, di cognome, come la mia nonna, e Carta è un cognome in uso specialmente in Sardegna. Hai qualche contatto con questa bellissima isola, o è solo un caso? Se sono indiscreta puoi non rispondermi.
E poi, ora sto leggendo "Io, la mia moto e...forse tu!". Sono a metà e, se posso, mi piace più del precedente. È molto interessante il punto di vista alternato di Adele e Edoardo, mi piace molto. Ho gradito anche la tua biografia, molto interessante.
Insomma, mi sono presa tanto spazio, chiedo scusa.
Ti saluto con affetto, sei simpaticissima.
Mafi
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EliminaCiao Mafalda, che bello ritrovarti anche qui. Io più mi scrivete più sono felice, quindi tranquilla. 😁 Non sapevo che il cognome Carta fosse diffuso in Sardegna e la trovo una piacevole coincidenza. Con i nomi e cognomi io vado davvero a sentimento e mi piaceva tanto come suonava il connubio Mafalda Carta.
EliminaAdoro scrivere dal punto di vista maschile, quindi i POV alternati sono una mia grande passione. Ti informo poi che proprio oggi ho scritto un altro capitolo del seguito di "Io, la mia moto e... forse tu!" e anche lì ci sarà una certa alternanza tra le voci dei protagonisti. 😘
Le tue parole di apprezzamento mi hanno riempito di gioia quindi grazie davvero. 🥰
Un saluto,
Fra
🥰 Grazie a te.
EliminaMafi