Dove osano i self #4 - Come scegliere le parole chiave per Amazon


L'ultima volta ho sottolineato quanto sia fondamentale la descrizione di un libro per convincere un potenziale lettore ad acquistarlo. Altrettanto importante è prestare attenzione alle parole chiave che identificano il libro, perché sono queste che permettono al libro stesso di essere trovato tra i tanti disponibili sullo store.

Se avete letto qualche tempo fa l'intervista fatta da me a Sonia Lombardo sul suo manuale I Metadati per i tuoi Ebook, vi sarete già fatti un'idea dell'importanza di scegliere le parole chiave giuste, e senz'altro vi rimando alla guida di Sonia per approfondire l'argomento. Qui vorrei solo darvi alcuni consigli spiccioli per fare una scelta oculata delle keyword, basati sulla mia esperienza, nello spirito di semplicità di questa rubrica per self publisher.

Cosa sono le parole chiave?

A chi pubblica un libro con il servizio Kindle Direct Publishing, Amazon chiede di aggiungere negli appositi campi sette parole che identifichino il contenuto, modificabili in qualsiasi momento. In pratica sono una o più parole abbinate insieme che etichettano il libro.

La scelta non può essere arbitraria, anzi deve essere fatta con molta attenzione perché (anche) da questo dipende se il libro resterà o meno invenduto.

Il form di KDP dove immettere le parole chiave

Come trovare le keyword?

Le linee guida di Amazon in proposito danno alcuni suggerimenti su come trovare le parole più adatte, termini singoli o abbinati tra loro che siano in linea con il romanzo. Tuttavia, se vogliamo che queste keyword abbiano un valore concreto, un'utilità pratica, occorre andare oltre le scelte più ovvie.

Identificare delle parole che siano strettamente collegate con la storia e con il genere è senz'altro il punto di partenza. È bene prendersi un po' di tempo per riflettere, fare brainstorming per mettere a fuoco gli elementi più importanti del libro, il tema, il tipo di personaggio, il genere, l'ambientazione e tutti quegli aspetti che circoscrivono la storia e potrebbero risultare appetibili per i lettori.

Identificare keyword funzionali

Tuttavia, anche l'etichetta perfetta serve a poco se non è effettivamente usata dagli utenti Amazon per cercare libri di loro interesse. Detto in altro modo, non è scontato che un possibile lettore cerchi proprio le parole chiave che abbiamo scelto e quindi trovi il nostro libro.

Per esempio, per il mio Bagliori nel buio, io avevo identificato, tra le keyword possibili, termini come presenze soprannaturali, doppelgänger, luoghi misteriosi. Tutte parole che mi sembravano appropriate per etichettare il romanzo. Solo in seguito ho scoperto che erano termini per nulla ricercati dagli utenti Amazon, e di conseguenza inutili!

L'obiettivo dovrebbe essere in pratica quello di identificare delle keyword funzionali, oltre che significative.

Esistono molti tool online o anche servizi che fanno ricerche in tal senso, quasi sempre però a pagamento. Volendo fare tutto da soli nel modo più semplice possibile, la soluzione è quella di servirsi di Amazon stesso per fare delle verifiche concrete.

Scoprire se le parole scelte sono usate su Amazon

La prima cosa da fare è aprire una finestra sul browser in modalità anonima e andare sul sito di Amazon.it. La navigazione in incognito serve a creare una situazione pulita rispetto al nostro storico di ricerche e quindi non falsare i risultati.


A questo punto assicuratevi di cercare nel kindle store e non su l'intero catalogo Amazon.


Ora cominciate a inserire la prima parola che avete scelto, digitando i caratteri uno dopo l'altro lentamente, per dare il tempo ad Amazon di individuare le parole già ricercate e fornirvi dei suggerimenti. Sono proprio questi suggerimenti che ci interessano.
Per esempio se provo a inserire la parola thriller, Amazon mi indicherà una serie di possibilità, che stanno a indicare le ricerche di solito effettuate intorno a quella parola (o simili).


Se la keyword scelta non rientra nei suggerimenti, vuol dire che non è abbastanza ricercata dagli utenti.

Questo è un modo anche pratico per entrare nella mente dei lettori-tipo, per capire come si orientano nelle ricerche.

Va da sé che è inutile ingannare il lettore con parole chiave molto ricercate che però hanno poco a che fare con la storia.

Purtroppo Amazon non indica il numero di ricerche a cui è collegata una data parola. Per avere un'idea più precisa del volume di ricerche, si può usare un altro strumento, anche questo gratuito, per lo meno per la parte che ci interessa.

Si tratta di Sonar. Per utilizzare questo tool, occorre prima di tutto impostarlo sul mercato italiano, con la bandierina tricolore a sinistra del campo di ricerca.


Nel campo di ricerca poi si immette la parola (o l'insieme di parole) che ci interessa. Anche in questo caso ci vengono forniti dei suggerimenti, non circoscritti però ai libri.

Provando a inserire per esempio thriller ebook, si hanno i risultati nella figura seguente, che indicano quali parole collegate hanno un maggior volume di ricerche (più solo le barrette, più è alto) e di lato vengono anche mostrati dei titoli, che potremmo considerare i nostri “concorrenti”.



Un'altra funzione di ricerca è quella dell'ASIN, ovvero l'identificativo del prodotto su Amazon. Inserendo l'ASIN che corrisponde al nostro libro (o un altro qualsiasi, tanto per capire come sono considerati nello store), ci si può fare un'idea delle parole chiave con cui di solito viene trovato sullo store (o non trovato affatto!).

Tali ricerche servono soprattutto a capire se una keyword risulta funzionale e ad aggiustare eventualmente la rotta.

In conclusione

Mi rendo conto che per chi non mastica questo genere di cose (me compresa), un simile lavoro può sembrare poco immediato e impegnativo, ma vale la pena investirci un po' di tempo e fare anche diversi esperimenti per capire se ci sono ritorni in termini di vendite. Dopo aver fatto i cambiamenti, è utile anche provare a cercare il libro su Amazon usando varie keyword, sempre partendo da una pagina anonima in modo che i risultati non siano influenzati da precedenti ricerche.

E ora raccontatemi la vostra esperienza, come avete trovato le sette keyword?

Commenti

  1. Grazie dei suggerimenti. Anch'io seleziono le parole chiave secondo quelle che mi appaiono come le caratteristiche più salienti della storia, ma non ho mai fatto le verifiche che suggerisci. Ne terrò conto di sicuro.

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    1. Grazie a te, Marialuisa. Fare delle verifiche è sempre molto utile, anche se magari a distanza di tempo si può sempre ritentare con quelle che ritenevamo giuste. E' il bello di poter fare modifiche in qualsiasi momento :)

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  2. Come al solito un articolo molto utile. Il suggerimento della navigazione in incognito è particolarmente utile anche per verificare le ricerche su Google (e posizionare meglio libri, articoli, ecc).
    Non conoscevo Sonar, ma di tanto in tanto utilizzo AnswerThePublic. Funziona allo stesso modo ed è altrettanto efficace
    Non avevo mai posto attenzione alle chiavi per i libri su Amazon. Dopo aver ammodernato le copertine in 3D ora penso ai tag ;)

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    1. Grazie, Elena, spero possa esserti utile per aggiustare un po' la rotta o anche solo verificare di aver scelto parole efficaci.
      Vado a dare un'occhiata a AnswerThePublic, non lo conosco!

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  3. Ottimo post, come sempre, del resto.
    Sai che anche in ambito SEO uno degli errori più comuni è quello di impostare le parole chiave non tenendo conto degli intenti di ricerca?
    È molto importante "mettersi dall'altra parte" e cercare di capire che tipo di ricerca farebbe l'utente, tanto più se riusciamo a individuare il target.
    Questo ancora una volta dimostra come per fare promozione sia necessario avere le giuste competenze in tanti campi, alcuni anche tecnici come questo.
    E tu bravissima nel cimentarti (e nel passarci queste chicche!)

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    1. Grazie, Silvia. Diciamo che sto provando ad ampliare i miei orizzonti, anche in campi che di solito trovo un po' ostici :)
      Purtroppo non è così spontaneo mettersi dall'altra parte, però mi rendo conto di quanto sia importante guardare con gli occhi dei lettori. D'altra parte noi stessi facciamo ricerche ogni giorno, basterebbe forse prestare più attenzione a come ci muoviamo e scegliamo le cose.

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  4. Le mie parole chiave le ho inserite a caso, basandomi sulle caratteristiche salienti del libro, ma in effetti da adesso seguirò i tuoi suggerimenti, non avevo pensato a provare la navigazione in incognito, ottimo suggerimento. Un altro post prezioso da seguire. Grazie Maria Teresa!

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    1. Grazie a te, Giulia. Anche io le ho inserite andando un po' a naso. E' stata una fatica trovare sette keyword per ogni romanzo, ma alla fine mi sembravano quelle più giuste. Scoprire che alcune erano poco o per niente cercate è stata una sorpresa per nulla piacevole, ma comunque utile.

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  5. Questa cosa delle parole chiave è più importante di quanto si pensi, tu lo spieghi benissimo nel post. Quando frequentai il corso di Biblioteconomia in Vaticano, una lezione fu dedicata totalmente agli "operatori booleani", che all'epoca erano un "must" della ricerca bibliografica. Forse ora neppure vengono usati, magari sostituiti da forme di ricerca più semplici.

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    1. Interessante! Segno che qui non c'è nulla di nuovo, si tratta solo di applicare concetti già esistenti a un livello diverso. Immagino poi che quello delle biblioteche sia tutto un mondo a sé... Tra l'altro nella storia che ho appena cominciato a scrivere c'è una biblioteca, mi sa che ti consulterò, Luz!

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  6. Molto interessante! Non conoscevo Sonar, infatti mi stavo domandando a cosa appoggiarmi in italiano per le keyword, dopo avere acquistato per la versione inglese l'ottimo KDP Rocket di David Chesson (ottimo per come è pensato, se poi funziona anche per me lo scoprirò presto). Le keyword che ho inserito le ho individuate ragionandoci su, e poi aggiustandole nel tempo, ma un controllo non può fare che bene. :)

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    1. Ho letto di KDP Rocket, pensa che ero convinta fosse un corso! Invece mi pare di capire che è un software o sbaglio? Poi mi saprai dire se è valido.
      Anche io ho fatto diversi aggiustamenti nel tempo, anzi non posso dire di essere ancora soddisfatta al 100%. D'altra parte è difficile andare oltre le parole più banali e allo stesso tempo circoscrivere il libro.

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  7. Un altro post da salvare nei segnalibri!
    Ora ti manca solo una stellina per salire dal livello 'utile' al livello 'indispensabile' ;)

    Per trovare le parole chiave ho usato Ubersuggest (se ricordo bene ne ho appreso l'utilizzo proprio da un post di Sonia)

    Adesso so come verificare l'effettivo volume di ricerche delle keyword che ho immesso ed eventualmente apportare qualche correttivo.

    Ancora una volta GRAZIE, Maria teresa.

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    1. Allora dovrò proprio puntare a quella stellina in più :D
      Senz'altro i post di Sonia e la sua guida sono molto approfonditi in merito, qui ho semplificato al massimo. Da quello che vedo in giro poi c'è tutto un mondo dietro alle keyword, noi facciamo quel che possiamo senza impazzire ;)

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  8. Mi salvo il tutto e prometto di farne tesoro, perché mi sa che in effetti ho sbagliato proprio le basi per cercare la parola chiave. Grazie come al solito per questi interessantissimi articoli.

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    1. Non è detto che hai sbagliato, dai. Magari basta fare qualche modifica. Sicuramente una ricerca aiuta a capire come la pensano i lettori :)

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  9. È lo stesso lavoro che si fa (o che si dovrebbe fare) per impostare le keyword dei post nel blog. In quel caso però Google offre qualche tool in più, oltre a strumenti di terze parti gratuiti almeno nelle funzioni di base. A volte cercando una chiave (o guardando le ricerche fatte per arrivare a webnauta) scopro cose inconsuete, se non addirittura l'idea per nuovi post. Magari funziona pure con amazon? Mentre cerchi le chiavi ti viene un'idea per il nuovo romanzo? :)

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    1. Eh sì, si dovrebbe fare anche per i post dei blog. Io metto le etichette più che altro a mio uso e consumo, ma mi rendo conto che sarebbe doveroso fare uno sforzo in più.
      Devo dire poi che anche a me capita di trovare cose bizzarre nelle chiavi di ricerca, a volte mi chiedo "ma che ricerche balorde fa la gente?!".
      L'idea per nuovi romanzi invece da Amazon mi sa che è difficile che arrivi. E sai perché? Da quello che ho visto i lettori fanno ricerche davvero banali! Di fatto mettere parole chiavi fantasiose non serve a nulla :(

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  10. Risposte
    1. Io direi che aiuta molto a far sì che il libro venga trovato dai lettori, soprattutto quando si usano parole chiave molto ricercate.

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  11. Indicazioni veramente utili, hai mai provato con le categorie? E' l'altro tipo di approccio e vorrei capirne qualcosa in più

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    1. Ciao Barbarella, ti ringrazio e mi fa piacere che hai trovato utili queste indicazioni.
      Le categorie in effetti sono un altro argomento importante che vorrei affrontare. Di recente mi sono chiesta per esempio come inserire i miei romanzi nelle categorie più appropriate anche se Amazon non dà la ampia scelta in fase di pubblicazione (anzi c'è poca scelta). A questo proposito ti suggerisco un post di Grazia Girobella che dà indicazioni per ampliare le categorie fino a 10: https://scriverevivere.it/2020/04/amazon-kdp-notizie-interessanti/
      A me è stato molto utile.

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