Cosa vorrei ci portasse questo 2022

Foto di Isabela Kronemberger (Pexel)

Prima di tutto faccio i miei auguri a tutti per quest'anno appena iniziato.

Normalmente in questo periodo avrei scritto un post sulle 3 parole-propositi per i mesi a venire, come ho fatto nel 2021 e negli anni precedenti. Quest'anno, dopo averci pensato per qualche giorno, mi sono resa conto di non averne voglia e di non sentire affatto quello slancio, quella carica, che dovrebbe accompagnare l'intento delle tre parole. Lanciare dei propositi è poi qualcosa che coinvolge una sfera personale e ora come ora non c'è nulla di specifico che desidero per me stessa, ma al contrario ci sono tante cose che questo anno appena iniziato vorrei portasse a tutti noi.

Non voglio parlare di quello che penso dei vaccini, del virus, delle regole, dei vari GP e di tutto quello che sta succedendo, un post neppure basterebbe per dirvi la mia, ma soprattutto non voglio scatenare polemiche. Quello che voglio è soprattutto augurarmi che la situazione attuale cambi.

Tanto per incominciare vorrei più rispetto tra le persone. All'inizio della pandemia si vociferava che le difficoltà ci avrebbero resi migliori. E invece è stato l'esatto opposto, perché man mano che i mesi passavano è venuto fuori il peggio dell'umanità, gli egoismi, l'aggressività verbale, la mancanza di ascolto, l'avidità, la paura, l'incapacità di pensare con la propria testa. Ma la cosa peggiore secondo me è proprio la mancanza di rispetto per gli altri, per chi ha fatto scelte diverse della nostre, per le opinioni che vengono espresse e subito etichettate come complottiste, novax e affini. Non facciamo che scannarci, polemizzare, odiarci, augurarci il male. Questo clima cattivo non lo sopporto più, ne sono davvero nauseata.

In secondo luogo, vorrei che imparassimo a pensare con la nostra testa e non sulla base di ciò che sentiamo dire qua e là (in televisione, sui giornali, sul sito tal dei tali). Sono stanca di ascoltare concetti ripetuti a pappagallo dalle persone perché le hanno affermate presunte autorità e vengono fatte proprie anche se la logica dice altro. Distinguere la verità dalla menzogna è diventata la sfida di questi tempi, in cui siamo bombardati da troppe informazioni, spesso false, volutamente propagandistiche. Sento pensieri irrazionali e insensati diventare dei mantra per chi non sa pensare. Tutto ciò è sopratutto triste.

L'altra cosa è che vorrei è che si guardasse a ciò che sta succedendo con un occhio critico, in pratica vorrei che tutti capissero che il passo tra imporre a qualcuno di non prendere i mezzi pubblici e altre forme più gravi di discriminazione è molto breve. Vorrei che le persone che finora si sono autoconvinte che le scelte imposte sono per il loro bene, cominciassero a guardare la realtà senza filtri e senza paure

Ultima cosa, vorrei che le divisioni finissero. Siamo un'umanità divisa, a pezzi, fatta di schieramenti che si odiano e si combattono, per ora a parole, domani chissà. Divisioni che da un punto di vista logico non hanno alcun senso. Divide et impera, come dicevano i romani.

Non sono ottimista, credo che si andrà sempre peggio. D'altra parte forse è giusto toccare il fondo prima di risalire la china. Ma tutto ciò mi angusta, mi crea ansia, non posso negarlo. Beato chi non si preoccupa del futuro.

Vi lascio con una frase tratta dal film V come vendetta (bellissimo, tutti dovrebbero vederlo di questi tempi).

Mio padre era uno scrittore, ti sarebbe piaciuto. Diceva sempre che gli artisti usano le bugie per dire la verità, mentre i politici le usano per coprire la verità. 

Vi rinnovo i miei auguri, comunque la pensiate su tutto ciò.

Commenti

  1. Ciao Maria Teresa, buon 2022 anche a te. Al contrario di te ho scritto su un foglietto, in bella scrittura, almeno cinque obiettivi che mi stanno a cuore da qualche tempo che voglio raggiungere entro breve. E me lo sono piazzato davanti agli occhi, sulla scrivania su cui lavoro. Ma bando alle chiacchiere da inizio dell'anno. Ho letto con curiosità il tuo articolo, come non darti ragione? La penso come te. Sul rispetto... è cosa non da poco. Non credo basterebbero solo i buoni propositi, e forse nemmeno altri mille anni a venire per sconfiggere certa maleducazione. D'altra parte, siamo umani, colpevoli solo di continuare il peccato originale tramandatoci. O almeno così si dice. Per le divisioni, le ingiustizie, per gli schieramenti stupidi non vedo altro che una unica soluzione: l'estinzione del genere umano! E, questa volta, a favore degli animali. Se lo meriterebbero.
    "Acta est fabula".
    Hai la mia stima per ciò che fai. Continua sulla tua strada maestra, e sempre buona vita! Un forte abbraccio. Pier

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    1. Grazie davvero per le tue parole, Pier, ricambio il tuo augurio. Purtroppo no, i buoni propositi non bastano, soprattutto là dove non tutto dipende dalla nostra volontà, però fai bene a darti degli obiettivi. Forse dovrei farlo anche io, mi aiuterebbero a riequilibrarmi un po'. Grazie ancora, un abbraccio

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  2. Sempre da V for Vendetta: "Siamo spesso da biasimare in questo: è ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (in origine dall'Amleto di Shakespeare)
    A parte le mie 3 parole, che sono personali ed è già tanto se aiutano me, io mi auguro che questo 2022 porti dubbi, tanti dubbi, tonnellate di dubbi, da una parte e dall'altra. Perché ho visto cosa succede quando le certezze finiscono dentro le pozzanghere, è dura conviverci. Meglio coltivare il dubbio.

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    1. Brava Barbara, il dubbio è fondamentale. Troppe certezze basate sul niente mi fanno paura, troppa gente che non si mette mai in discussione. Un po' di sano dubbio serve a tutti.

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  3. A me non stupisce nulla. Parisi ha di recente vinto il premio Nobel grazie ai suoi studi sui sistemi complessi.
    E se si vuol comprendere sul serio una pandemia, non si può sfuggire dal riuscire a cogliere un sistema altamente complesso. Molto complesso.
    E gli esseri umani, proprio da un punto di vista evolutivo, si sono selezionati per ragionare per schemi semplicistici.
    E quindi se già di norma politici, informazione e popolo vanno in scontro continuo su tematiche pure complesse, ma molto più semplici come: lavoro, scuola, immigrazione, ritrovarsi nel caos, dentro una pandemia, è l’aspettativa più normale.
    Ma la cosa più interessante è che tutto ciò presto passerà. Le pandemie durano qualche anno e poi si esauriscono, lo dice la storia. E di tutte queste liti, lotte, opinioni, scontri e ribellioni, non ne resterà che un vago e per certi versi inutile ricordo.

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    1. E se nel frattempo ci saremo estinti, manco quello :)

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    2. Sì, la pandemia si esaurirà, anzi si sta già esaurendo con quest'ultima variante molto meno aggressiva delle precedenti. Ma tutto ciò che l'accompagna smetterà di esistere? Non lo so. Di sicuro resterà una scia profonda di questi scontri, della cattiveria e dell'egoismo con cui sono state affrontate le difficoltà , perché il fatto che le persone hanno tirato il fuori il peggio non è qualcosa che ci si possa lasciare alle spalle. Se era una prova, come umanità abbiamo fallito in pieno. Non tutti, per fortuna, eh. C'è anche chi ha dato e dà ogni giorno il meglio di sé,

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    3. Maria Teresa, mi par di capire che in questo periodo sei molto sotto pressione riguardo al dibattito pubblico sul covid.
      Mi piacerebbe venirti in soccorso con questa considerazione.

      Io non guardo telegiornali, in tutta la durata della pandemia non ho assistito a un solo talk show, e preferisco stare dentro la mia bolla informandomi con l’essenziale.
      Questo perché noi siamo Homo Sapiens, e in termini evolutivi ci siamo selezionati per decine di migliaia di anni per reperire informazioni.
      Conoscere dove si trovavano i pericoli, i nemici o gli amici, era essenziale per la sopravvivenza.
      Istintivamente siamo attratti dalle informazioni. Ma questo istinto scritto nel nostro DNA cozza con la società moderna.

      Oggi abbiamo un eccesso di informazione. Telegiornarli a tutte le ore, dibattiti in tv, carta stampata e social h24.
      In pratica, il bombardamento continuo di tutta questa over informazione ci manda in tilt.
      Ci stressa, ci stanca, appesantisce le nostre facoltà mentali. E quel che è peggio l’over informazione ci incattivisce fomentando rivalità contro chi non la pensa come noi.

      Da un punto di vista psicologico, con il covid, il bias di conferma si attiva costantemente nel nostro cervello.
      Il bias di conferma è quell’errore cognitivo che ci spinge a cercare le informazioni che confermano i nostri pensieri e a escludere le argomentazioni a noi contrarie.
      Capirai, con il covid, il mix fra over informazione e bias di conferma diventa letale. Esasperante.
      Più informazioni riceviamo, più bulimicamente andiamo alla ricerca di risposte che confermano il nostro pensiero.

      Ecco, tu mi conosci, un tempo ero un tipo estremamente litigioso, ricorderai le battaglie per il self publishing e l’editoria anche qui da te.
      Ma col tempo ho capito che la troppa informazione, che il bias di conferma, giocano brutti scherzi. Durante la pandemia non ho mai litigato con nessuno. Ho provato a capire le posizioni dei no-vax, di rispettare chi per paura o convinzioni infondate è contro al vaccino.

      Prova a far caso a come ti senti dopo un telegiornale o dibattito in tv. Prova a far caso come ti senti dopo aver girovagato su social o siti alla ricerca di opinioni.
      Se ti senti arrabbiata, stressata, prova a rallentare, a compiere una sorta di dieta della mente, a decomprimere, a rigettare le informazioni eccessive.

      Mi dirai, ma anche se stacco un po’ dall’informazione eccessiva, i problemi, quelli reali, restano. Lo so che i problemi restano. Ma siamo dentro una pandemia, un evento molto complesso. Dobbiamo portare pazienza. Presto finirà e scorderemo in fretta questi momenti così concitati.
      Un caloroso abbraccio.

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    4. Ti ringrazio Marco perché ti riveli sempre una persona premurosa e sensibile, attenta a comprendere le ragioni che stanno dietro le parole.
      Hai senz'altro ragione che la pressione dell'informazione è negativa. Io non guardo un telegiornale dal 2013 e di talkshaw neanche a parlarne, mi informo un po' dappertutto ma mantenendo un certo distacco, perché il mio pensiero me lo sono formato man mano ragionandoci su e non basandomi sulle opinioni di altri.
      Detto questo, la pressione io non la sento per l'eccesso di informazioni ma per la situazione coercitiva che si è creata, per l'accanimento contro i non vaccinati sia da parte del governo che dalle persone. Ho scelto di non vaccinarmi per ragioni serie di salute (che non mi va di mettere in piazza e neanche hanno peso in questo discorso) e non trovo giusto essere punita perché voglio tutelare la mia vita. Io come tanti altri, ovviamente. Non sto a dilungarmi su questo.
      Ma sì, porterò pazienza e pregherò perché questa follia finisca presto.
      Un caloroso abbraccio a te

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  4. Speravo anch'io che i problemi di questo periodo fossero almeno l'occasione per sentirci più uniti, non solo come paese ma come pianeta terra. I fatti dimostrano che non è così semplice. Ognuno di noi ha una propria posizione sull'argomento, ma capisco che rispettare quella altrui è facile solo fino a quando non si dipende gli uni dagli altri. Non posso dire quindi di essere stupita, è normale che sia andata così. Buon 2022, Maria Teresa. <3

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    1. Grazie, buon anno anche a te, Grazia. All'inizio sembrava che potessimo essere uniti, perché in fondo il problema era di tutti, ma troppo in fretta le cose sono cambiate. Vedere tanto odio in giro fa male. Spero solo che la tendenza possa invertirsi.

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  5. Cara Maria Teresa capisco quello che provi, la pandemia ha tirato fuori il peggio di molti. Tuttavia credo che la pandemia abbia solo accentuato la vera essenza di ognuno, chi non aveva rispetto degli altri ha continuato a farlo addirittura peggiorando e portando all’estremo il proprio modo di porsi.
    Io credo che la propria libertà finisca dove comincia quella degli altri, esempio banale: se vivo in un condominio non metto la musica ad alto volume alle tre di notte (cosa che non farei neanche di giorno) c’è chi invece lo fa in nome della propria libertà, ma sono gli stessi che lanciano gli insulti in rete a chi non la pensa come loro perché la ragione è solo la loro, gli altri sono degli stupidi e non capiscono niente. Poi, come affermava Umberto Eco, i “social hanno dato diritto di parola a una massa di imbecilli” mi dispiace ma è così, ormai ognuno dice la sua in rete, non si pone nessuna domanda prima di parlare, nessuno ha capito che quando affermi una cosa sul web arriva a tutto il mondo e, in quel mondo, ci sarà qualcuno più furbo che userà quelle parole per i suoi scopi, nel bene ma soprattutto nel male. Che il nostro governo abbia approvato delle leggi che fomentano queste divisioni è solo il finale di una deriva cominciata già da molto tempo. Crea un nemico e governa, è un metodo efficace, una volta il nemico erano i pubblici dipendenti che “rubavano” i soldi pubblici (nessuno si fermava a pensare che nel pubblico c’erano gli insegnanti, i medici, gli infermieri, i ricercatori che mandano avanti molti studi importanti, una vasta platea di tecnici e amministrativi che mandavano avanti l’immenso apparato pubblico ecc ecc) ora i nemici sono coloro che sono contrari al vaccino, domani sarà qualcun altro.
    Credo che tu abbia colto l’essenza del problema, manca il rispetto, ma soprattutto manca “la cultura del rispetto” e senza quella non ci saranno cambiamenti.
    Io spero che il 2022 ci sorprenda e ci porti qualcosa di buono, questo è il mio augurio generale a tutti

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    1. Capisco in pieno quello che dici e l'esempio del condominio è molto calzante. Per questo che ci vorrebbe più rispetto a partire dalla piccole cose. Ma indubbiamente le difficoltà che stiamo vivendo non fanno che portare all'estremo ciò che siamo e una deriva iniziata tanto tempo fa. I social poi la esasperano.
      Speriamo davvero che quest'anno ci sorprenda in positivo!

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  6. Come mi è successo spesso, mi trovo molto d'accordo con Marco, in questo caso sui sistemi complessi. I sistemi complessi non sono descrivibili con equazioni lineari, le variabili sono troppe ed è difficile se non impossibile fare predizioni esatte. Questa paradossalmente per me è una ragione di speranza: può sempre succedere che una variabile non calcolata faccia evolvere certe situazioni in modo positivo!
    L'errore è pensare che i nostri cervellini siano in grado di comprendere tutto, anche un sistema complesso, e che qualcuno abbia la verità in tasca quando (cito un amico e maestro che stimo molto) "Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi".
    Suggerisco a chi non l'avesse ancora fatto di guardare "Don't look up": vorrei lo vedessero in tantissimi. Qualcuno cui l'ho consigliato mi ha detto che è una tristezza, ma io l'ho trovato divertente e in un certo senso, da attivista per la crisi climatica, anche lucido e consolatorio nella sua spietatezza.
    Per il resto, anche se suona moralistico, vorrei ricordare a tutti, a me stessa per prima, che mentre noi filosofiamo dalle nostre case calde, illuminate e con il frigo pieno, una parte di umanità affronta viaggi nella neve con sacchetti di plastica ai piedi per portare in salvo i propri figli. E muore nel farlo.
    Auguro a tutti noi, sempre a me stessa per prima, un 2022 di maggiore consapevolezza e empatia, che credo siano l'unica impossibile via per salvarci tutti.

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    1. In questi ultimi anni di pandemia, cercando di comprendere me stesso, gli altri, il mondo, mi sono messo a studiare biologia, teoria dell’evoluzione, meccanica quantistica, psicologia, storia e man mano che la complessità si palesava, ho imparato ad amarla, a non poterne fare a meno. Agli schemi semplicistici preferisco andare alla ricerca delle radici. Da dove deriva quel sentimento di tristezza? E perché adesso sono in preda alla rabbia? Interrogarsi e scavare, trovare il principio di ciò che ci fa male, di ciò che ci fa stare bene, di quel che desideriamo realmente ma che la stratificazione culturale della società spesso reprime. Anch’io ho amato don’t look up. Il regista e gli attori, non hanno voluto girare un semplice film, ma piantare un manifesto, lanciare un monito. Cosa che ovviamente resterà incompresa e inascoltata. Siamo umani, mica intelligenti.

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    2. Ciao Marco, "Siamo umani, mica intelligenti" è fantastica XD

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    3. Il film che citi non l'ho ancora visto, prima o poi lo farò. Ci sono tante cose che come umanità dovremmo comprendere, di sicuro siamo tutti troppo preoccupati del nostro orticello per preoccuparci davvero di ciò che conta a livello globale. Ed è vero che stiamo qui a filosofeggiare nelle nostre case calde e col frigo pieno, però è anche vero che di occasioni per crescere interiormente e dare un contributo valido ne abbiamo a bizzeffe tutti i giorni, anche nelle nostre vite così privilegiate.

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  7. In pratica vorrei che tutti capissero che il passo tra imporre a qualcuno di non prendere i mezzi pubblici e altre forme più gravi di discriminazione è molto breve dici. Perché dovrei capire questa cosa? Do piuttosto ragione a Liliana Segre che ha detto che chi fa questi paragoni dimostra quantomeno di non conoscere la storia. E io la storia la conosco e ho fatto anche una visita molto istruttiva e toccante ad Auschwitz, per cui no, non posso sentirmi unita a gente che si paragona anche con gesti estremi come sfilare con le uniformi a righe alle vittime dell'olocausto.

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    1. Invece forse un ripassino di storia dovresti farlo, Sandra, perché i campi di concentramento non sono arrivati dal nulla, sono stati il culmine di una serie di provvedimenti punitivi e segreganti che ricordano molto ciò che sta succedendo. Lo sottolinea molto bene questa frase di Primo Levi:

      Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso. Iniziò con le leggi che distinguevano le persone in base alla “razza” e al colore della pelle. Iniziò con i bambini espulsi da scuola, perché figli di persone di un’altra religione. Iniziò con le persone private dei loro beni, dei loro affetti, delle loro case, della loro dignità. Iniziò con la schedatura degli intellettuali. Iniziò con la ghettizzazione e con la deportazione.
      Iniziò quando la gente smise di preoccuparsene, quando la gente divenne insensibile, obbediente e cieca, con la convinzione che tutto questo fosse “normale”.
      Primo Levi - Non iniziò con le camere a gas.

      Chissà quante persone si sono voltate dall'altra parte all'epoca, pensando che tanto la cosa non li riguardava perché potevano continuare a fare la loro vita normale. L'odio c'è già ora e non fare paragoni significa che non abbiamo imparato niente dal passato.

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    2. Quindi Liliana Segre che si è indignata per questi paragoni è in errore. Preferisco non proseguire nonostante la tua lezioncina di storia, del resto non ho mai detto che le persecuzioni inizarono con le camere a gas.

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    3. Iniziò ancora prima di come dice Primo Levi. Ho avuto la fortuna di seguire un corso alla Statale di Milano, annuale del secondo anno, credo, di letteratura inglese, sull'antisemitismo in letteratura. Con una corposa parte storica, ovviamente, necessaria per collocare correttamente le opere prese in esame. La docente, Ester Menascé, si è scavata un posto permanente nella mia memoria. Cominciò tanto tanto prima, la santa persecuzione contro il popolo deicida, con i pogrom, con i ghetti ovunque, con la gente bruciata viva nella torre di York. Tanti secoli prima.
      Cerco di ascoltare e comprendere le ragioni di tutti ma no, la ragione mi impedisce di accettare il vilipendio della memoria delle vittime dell'Olocausto in quel corteo. Chi ha sfilato con quelle uniformi addosso per quanto mi riguarda ha dato.una testimonianza incancellabile della propria ignoranza e superficialità.

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    4. Ma certo che è sbagliato quello che hanno fatto in quel corteo, Serena. Io non l'ho mai approvato, né mai mi azzarderei a fare un paragone del genere, inappropriato e di cattivo gusto. Ho voluto solo precisare che l'odio discriminatorio nei confronti dei "diversi" che ha dato avvio a persecuzioni vergognose come quelle su dette (e come quelle da te citate) si sta manifestando anche oggi. Non solo quest'odio viene fomentato da giornali e tv, ma non si fa nulla per spegnerlo, anzi. Io dico basta, non ne posso più.

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  8. Concordo con tutto quello che hai detto. Sto sentendo e vedendo cose che mai avrei immaginato. Una società, quella umana, allo sfascio. Non mi aspetto che un peggioramento: ormai quotidianamente si assiste a un rapido scivolamento verso il basso. Sì, io comincio il 2022 con un pessimismo alle stelle, ma mi auguro di cuore che per te non sia lo stesso.

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    1. Eh vorrei essere meno pessimista, ma la realtà continua a peggiorare, come si fa? Ho la sensazione che i tempi stiamo maturando per qualcosa, non credo reggeremo ancora a lungo. Neanche io riesco a capacitarmi di ciò che sta succedendo, è tutto così surreale.

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  9. Cara Maria Teresa, non indulgere al pessimismo è un dovere che sento tra il rumore di parole espresse senza profondità e scelte difficili da compiere per il bene di tutti. Su tutta questa storia sarà possibile dare un giudizio compiuto soltanto quando sarà finita. E ci sarà molto da dire da diversi punti di vista. Ora ognuno faccia la parte che è in grado di fare. Ti mando un grande abbraccio e buon anno!

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    1. Le ultime tracce di ottimismo se ne sono andate dopo il decreto di ieri, sai. Ma ovviamente sì, un giudizio potrà essere dato solo alla fine, sperando che una fine positiva ci sia.
      Grazie comunque per le tue parole, Elena.
      (Ho rimosso i due commenti identici, non so perché si erano triplicati)

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  10. Cara Maria Teresa, anche a me non piace questa situazione generale. Le divisioni e l'odio, che sono una parte di quell'odio razziale per esempio risorto negli ultimi anni con la rinascita delle destre estremiste, sono gli aspetti più terribili della nostra convivenza sociale. Concordo però con chi scrive che i social hanno generato in gran parte questo turbine e questa spaccatura in merito alla situazione pandemica. Quello che mi dispiace, osservando il mondo antivaccinista, è che prevalga l'atteggiamento violento, il negazionismo, la prevaricazione, la minaccia. Magari questa frangia estremista non rappresenta il 100% per fenomeno, io sono garantista, ma per il resto si tratta comunque di persone che affollano chat su Telegram in cui circola di TUTTO. Ho sentito cose oltre i limiti dell'assurdo, alcuni vanno in una direzione apocalittica, con tanto di "capro" costruito in una città italiana, a detta di alcuni militanti, che rappresenta il demonio venerato dal "gregge". Credimi, io evito di parlarne perché sono estremismi cui non voglio neanche pensare, ma sono capitata in discussioni faccia a faccia in cui persone raccontavano queste cose come se fossero del tutto normali. Innegabili. Ecco, dinanzi a questa follia, cosa vuoi che ti dica?
    Poi è vero, la politica non fa un buon lavoro, e punta su misure discutibili, che ci stanno portando a discriminare (scrivevo da me dell'imbarazzo di dover escludere gli allievi non vaccinati dal laboratorio, una cosa odiosa per me), come se il lavoro dovessimo farlo noi. Io sono per l'obbligo vaccinale per tutti, che potrà fare inorridire ma che sarebbe molto più facile da gestire rispetto a questa pseudo libertà di scelta che poi invece si rivela una condizione di porte chiuse e di accessi negati. Ciò detto, speriamo davvero almeno che questa tensione si allenti.

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    1. P. S. Ci sono anche antivaccinisti molto ragionevoli e tranquilli, con cui non è difficile confrontarsi. Rari, ma ci sono. Ecco, è importante precisarlo.

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    2. Un brivido me lo hai provocato davvero parlando di obbligo vaccinale per tutti, Luz. Spero onestamente che non si arrivai mai a questo.
      Io tutta questa aggressività di cui parli l'ho toccata per mano da parte dei provax e non il contrario. Penso comunque che da entrambe le parti si usi un eccesso di polemica e di violenza verbale, invece di capire le ragioni dell'altro. Qui entra il bias di conferma di cui parlava Marco.
      Come dicevo a Marco, io non sono vaccinata per ragioni di salute, ma anche se non corressi il rischio di rimetterci la pelle, comunque non lo farei lo stesso perché attualmente il rischio di effetti collaterali di questi specifici vaccini supera abbondantemente i rischi di questa variante molto più innocua di quelle circolanti fino a tempo fa.
      Inoltre, bisognerebbe chiedersi perché c'è questo accanimento per i pochi che non vogliono vaccinarsi, anche considerando che l'attuale vaccino non è efficace.
      Ultima cosa, siamo già alla terza dose. Nessuno si rende conto che il sistema immunitario viene compromesso da tutte queste dosi così ravvicinate? La verità è che la salute dei cittadini è proprio l'ultima preoccupazione di chi ci governa.

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    3. Che l'attuale vaccino sia efficace lo prova il numero di persone in terapia intensiva, che guarda caso sono in grandissima parte non vaccinati. Sarebbe carino se la smettessimo di pensare il mondo come buoni contro cattivi, potere forte che schiaccia il povero cittadino medio innocente, gli anni Ottanta sono passati da un pezzo. Proprio perché il mondo è più complesso i politici sono capaci sì di pensare ai propri interessi e mettere in atto leggi inefficaci, ma questo non fa dell'esponente del popolino un luminare capace di ragionare con la propria testa a prescindere. Oggi siamo benedetti da una mole di informazioni che può rivelarsi anche una maledizione. Se una persona non ha gli strumenti adatti o l approccio giusto l'informazione non se ne farà niente. Motivo per cui moltissimi no vax scoprono La Verità su un messaggio sgrammaticato di nonna Pina su Whatsapp o guarda caso ascoltano solo pareri che vanno ad alimentare la loro paura. E badiamo bene, paura, non pensiero. Chi ha una paura irrazionale del vaccino difficilmente riesce ad argomentare razionalmente, per questo chi non vuole vaccinarsi per paura non ha un ideale al riguardo. L'ideale è di chi fa qualcosa per sé stesso ma anche per gli altri, poiché come qualcun'altro ha già scritto, la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri. Chi scende in piazza inneggiando alla Libertà Individuale non ragiona sul fatto che per la natura stessa del Patto Sociale noi siamo tenuti a cercare un compromesso tra noi è gli altri, perché questo significa vivere in società. E questo è una discorso. Per quanto riguarda il non vaccinarsi per motivi specifici di salute a mio parere c'è un'immensa differenza tra questo e il non farlo "perché si ragiona con la propria testa". (Oltretutto saràsempre un medico a sapere se il corpo puòprestarsi oppure no). Una persona che sa di avere problemi di salute non dovrebbe sentirsi allora attaccata da chi critica chi non si vaccina per pigrizia, per inerzia, per presunti ideali che non trovano compromesso col benessere sociale, per paura irrazionale dell'ago, del medico, dell'ospedalizzazione (ma poi ingoia farmaci su farmaci tutto l'anno con mille effetti collaterali), proprio perché sa di avere motivi validi. Io personalmente ho a che fare con entrambe le tipologie, e penso sia fondamentale fare questa distinzione. Un conto che ascoltare le motivazioni di tutti e discuterne, altro paio di maniche è dire "povero novax, non discriminarlo, avràle sue ragioni". No, non tutti le hanno. Forse tu sì, ma purtroppo non tutti. D'accordo sul riportare tutto su un piano civile e basato sul dialogo, ma questo vale per tutto, questa realtà di shit-storms e insulti esisteva da prima della pandemia.

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    4. Caro Anonimo, chiunque tu sei mi pare evidente che hai le tue idee solide come rocce e mi sembra del tutto inutile discuterne perché non ti smuoveresti di un millimetro. Te come altri che sono venuti qui a commentare prevenuti.
      Leggo tanti luoghi comuni nel tuo commento, andrebbero analizzati uno per uno ma non credo che con questi presupposti si possa auspicare un dialogo sereno tra persone che la pensano diversamente.
      Ti chiedo solo questo: se il vaccino è così efficace come dici, che ve ne importa se quattro gatti decidono di non farlo?

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    5. Io tempo fa ho messo sul mio stato WhatsApp un avvertimento, neanche troppo gentile, per gli amici e parenti novax che postavano sui loro stati, o addirittura mi inviavano, a cadenza quotidiana, meme, articoli, foto di tweet e vignette pieni di batture sui vaccinati. Che ovviamente sono pecoroni, stupidi, ignoranti, servi del potere, privi di senso critico e destinati a morire presto tra atroci sofferenze. Puoi capire come io, vaccinata con tre dosi, a un certo punto mi sia rotta le scatole. La mia posizione la puoi immaginare, ma non mi sono mai sognata né mi sogno ora di andare in giro a offendere le persone. Nello specifico di persone contrarie ai vaccini, non gli ho mai nemmeno detto che trovavo imbecilli alcune motivazioni che mi portavano, anche se lo pensavo. Non diffondo materiale offensivo e non incito alla violenza, mentre invece per esempio c'è un tizio su Twitter molto seguito e molto novax che ha scritto una cosa come "Solo una guerra risolverà le cose" o qualcosa del genere, e continua su questi toni. In quel caso mi sono tenuta lo screenshot, ho chiesto spiegazioni all'amica che l'aveva condiviso, e questa alle mie osservazioni alla fine ha risposto che "stavo dando troppo peso alle parole" (...). Ho segnalato quel tweet e altri dello stesso account, che credo purtroppo sia ancora attivo.
      Interessarmi di crisi climatica mi ha portata a interessarmi di metodo scientifico, a cercare di capire come funziona la ricerca. E' per questo che credo ancora più alla scienza che ai complotti, anche se non è un bel mondo quello in cui viviamo, e la scienza contempla variabili e margini di errore. Mi sono fatta con fatica un'idea personale di chi poteva avere la mia fiducia e di chi invece no. So che corro dei rischi e non sono tranquilla al cento per cento, e in queste condizioni ho dovuto decidere se vaccinare o meno mio figlio. Non è stato facile. Pertanto mi secca abbastanza essere messa alla berlina da certa gente.
      E se tu puoi dire "che ve ne importa se quattro gatti non si vaccinano" è proprio perché molti si sono vaccinati. Tutti quei poveri idioti pecoroni servi del potere privi di senso critico eccetera, tra cui la sottoscritta. A me personalmente non fregherebbe niente se alcuni non si vogliono vaccinare, facessero come vogliono, nella peggiore si tratterà di selezione naturale. Il problema è che le terapie intensive strapiene io le ricordo bene, e le conosco non dai giornali ma per esperienza diretta e per testimonianze di numerosi amici medici e infermieri. Che attualmente raccontano cose abbastanza preoccupanti e guardacaso raccomandano a tutti di vaccinarsi. Ricordo bene che non si potevano fare neanche gli esami del sangue perché gli ospedali erano al collasso, ricordo i problemi di una mia amica con il cancro al seno e tutti i casini che ha affrontato per poter continuare a farsi la chemio in quel periodo.
      Delle mie tre dosi, la prima è il Covid stesso. Ho avuto il piacere di conoscerlo di persona, in casa lo abbiamo preso tutti. Mia madre è finita in subintensiva con la polmonite bilaterale e pure io non mi sono divertita molto, anche se sono stata curata a casa, e tralascio i dettagli. Diciamo tra il rischio di riprendere quella malattia e il rischio del vaccino non ho avuto dubbi.
      Per quanto riguarda la tua situazione, che non conosco, avrai i tuoi buoni motivi per non volerti o poterti vaccinare e mi auguro che tu e le persone nella stessa situazione siano adeguatamente tutelate. Se un medico certifica la tua condizione, non vedo come possano obbligarti a vaccinarti.
      Credo poi che vada distinta la questione vaccini dal modo in cui sono stati gestiti la pandemia e le restrizioni, che è sicuramente migliorabile. Molti fanno confusione tra le due cose e buttano via il bambino assieme all'acqua sporca.

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    6. Scusa, Maria Teresa, perché ti fa rabbrividire una cosa come questa? È scoppiata una pandemia, pericolosissima, amarissima per chi l'ha vissuta direttamente o in maniera indiretta. Un virus capace di falcidiare in modo subdolo, capace di mutare, probabilmente uno di quei salti di specie fatali per una buona fetta del genere umano. La prima cosa alla quale si è messo mano, con un dispiegamento di forze globale, è stato il vaccino mRNA, già testato e pertanto già esistente, su cui si è letteralmente scatenata la ricerca. Dopo un anno circa dallo scoppio della pandemia inizia una campagna vaccinale che adesso, dopo un anno, ci restituisce dati molto chiari. Basta confrontare statistiche e dati a distanza di un anno per dire, per urlare al mondo, che i vaccini funzionano. Sono sicuri al 100%? No, come qualsiasi altro "farmaco". Avrai certo letto sulle indicazioni di qualsiasi farmaco da banco, anche quello più stupido che prendiamo per un mal di testa o per i dolori mestruali o per far scendere la febbre o per far passare il raffreddore, per trovare cose spaventose sugli effetti collaterali, da ogni tipo di edema allo shock anafilattico. Per non dire di tutto quello che contengono i cibi, l'aria che respiriamo, perfino il contatto con fibre sintetiche, detersivi, ecc. Non viviamo in una malga del Trentino, siamo in questa società e corriamo rischi ogni santo giorno. Il vaccino ci traghetta fuori da questa pandemia e io mi dovrei vergognare a dire che spero arrivi l'obbligo? E perché mai? Come esiste l'obbligo su molti altri vaccini salvavita. Non voglio infierire sull'atteggiamento che noto da parte di molti antivaccinisti, ma lo trovo esattamente come è stato descritto dall'anonimo e da Serena. Per fortuna non sono tutti, ma globalmente circola un'arroganza e una saccenza che onestamente mi fa paura.

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    7. Ti racconto una cosa, Luz. Quando i vaccini hanno cominciato a circolare, parlo più o meno di gennaio dello scorso anno, ero molto spaventata. I miei zii avevano passato due mesi in ospedale lottando tra la vita e la morte e sapevo bene quanto fosse pericoloso questo virus. Pensavo al vaccino come a una soluzione, qualcosa che ci avrebbe liberati dall'incubo. Mi è capitato di esprimere questo pensiero su un gruppo FB e una novax mi ha praticamente aggredito invitandomi in malo modo a informarmi sulla loro dannosità. Ovviamente ci sono rimasta male, lì per lì ho pensato che fosse solo una zotica arrogante. Però poi ho cominciato sul serio a informarmi. Sono andata a fondo, ho letto articoli medici e molto altro e ho capito che questi specifici vaccini sono sul serio estremamente dannosi per l'organismo. E infatti moltissime persone ne hanno subito le conseguenze, anche se i canali ufficiali non riconoscono la correlazione. E no, questi effetti sono ben lontani da quelli degli altri farmaci da banco che citi, perché non ti liberi più di ciò che ti viene inoculato, fare paragoni con altre sostanze è insensato.
      Ovviamente non mi crederai. Ma ti invito lo stesso a fare quello che ho fatto io, ovvero andare oltre i cattivi modi con cui spesso complottisti e novax si esprimono e informarti in prima persona, senza pregiudizi.
      Per il resto, ti dico solo che comunque la si pensi, non è giusta questa discriminazione in atto verso chi non si vuole vaccinare. E nonostante sia molto avvilita in questo periodo, continuo ad avere fiducia nel fatto che presto la verità verrà a galla e le persone comprenderanno.

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    8. Questa tua affermazione è interessante, Maria Teresa, posso chiederti un approfondimento? Secondo le tue ricerche, tutti i vaccinati ne avranno conseguenze, cioè per il fatto stesso che si sono vaccinati da qui a cinque anni avranno gravi problemi di salute, oppure i problemi del vaccino sono immediati?

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    9. Marco, basta fare una ricerca sugli effetti della proteina spike nel nostro organismo e su come agiscono i vaccini vaccini mrna, possibilmente andando oltre chi dice "non c'è niente di più sicuro" perché è stato pagato per farlo.
      La storia che da qui a cinque anni saremo tutti morti è una cavolata, perché in realtà non tutti gli organismi reagiscono allo stesso modo. C'è chi ha una reazione immediata (proprio di ieri è la notizia di un settantenne morto per infarto a Nettuno subito dopo il vaccino) e chi reagisce più lentamente e quindi non mette neanche in relazione il problema di salute con il vaccino. C'è chi ha un aggravamento di patologie pregresse e chi non ne risente minimamente. C'è chi muore e basta, magari a distanza di mesi, per un "malore improvviso" e magari aveva solo vent'anni.
      Di sicuro quello che ti iniettano non resta confinato al braccio come i vaccini tradizionali, ed è questa una differenza importante.
      Poi c'è da dire una cosa banalissima. Ogni volta che ti fai una dose, il tuo sistema immunitario è costretto ad attivarsi: è abbastanza ovvio che due, tre dosi troppo ravvicinate stressano in modo pesante lo stesso sistema immunitario. Non a caso un sacco di persone che hanno appena fatto la terza dose si stanno ammalando di Omicron.
      Io di una cosa sono più che certa: tutto questo non è per il nostro bene, per la nostra salute.

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    10. Grazie Maria Teresa per l'esauriente spiegazione. Di per sé quel che dici non mi convince.
      Perché se vogliamo fare un fact checking rapido, io a chi formula che il vaccino a mRNA facendo creare all'organismo la proteina spike, innesta un meccanismo dannoso, chiedo: che studi scientifici hanno fatto? Cioè per formulare che una cosa faccia male o meno, occorrono sperimentazioni fatte bene. Loro invece lo sapevano già nell’istante in cui sono arrivati i vaccini. Come le hanno fatte queste sperimentazioni costose fuori dalle università, dalle aziende farmaceutiche?
      In questo momento il covid e di conseguenza il vaccino, sono il virus e il farmaco più studiati dell'intera storia umana. Università, laboratori, istituti di ricerca, aziende farmaceutiche, tutti a studiare e soltanto quattro gatti si accorgono della dannosità?

      Ieri leggevo che sono stati messi a punto algoritmi di intelligenza artificiale che riescono a predire il grado nocività di una variante prima ancora che si diffonda. Gente espertissima fa cose incredibili e poi non si accorgono che giusto giusto il vaccino è dannoso?
      E come te lo spighi che il vaccino viene accettato da tutti i comitati scientifici di ogni nazione. Italia, Francia, Svezia, Congo, Belize, Tonga, Finlandia, pure l'antiscientifico Orban e il brasiliano fanno vaccini. Perché nessuna nazione solleva il problema?

      Parli di morti causate dal vaccino e non correlate al vaccino. Ma in verità correlare le morti al vaccino, per chi conosce la statistica, è una cosa semplicissima.

      Facciamo un'ipotesi. Mettiamo che nel mese di Maggio 2021 sono state vaccinate 5 milioni di persone in Italia. Ora è evidente, senza alcun dubbio, che fra queste persone molte sarebbero morte di infarto, ictus a prescindere dal vaccino. Come si fa a calcolare se vi è correlazione?
      Sembra una cosa difficilissima, in verità non occorrono nemmeno le autopsie.
      Statisticamente si sa quante persone muoiono ogni mese, quindi basta confrontare il numero di morti che ogni anno avvengono a Maggio, con la popolazione dell'insieme dei vaccinati, con il gruppo di controllo di chi in quel mese non si è ancora vaccinato, per poter vedere statisticamente lo scostamento percentuale delle morti causate dal vaccino.
      Se non vi è scostamento, vuol dire che il vaccino non sta uccidendo nessuno e quelle persone sarebbero morte ugualmente perché la sorte girava loro contro.
      Quindi citare la poveretta che è morta di infarto dopo il vaccino, non prova nulla.

      Uno dei potenziali effetti collaterali del vaccino si è visto che è la miocardite.
      E allora, quante persone subiscono ogni mese miocarditi anche senza vaccino? Sono stati correlati i due dati e ne è uscito fuori che è più probabile avere una miocardite prendendo un volo aereo che facendo il vaccino.

      C'è una citazione del famoso astrofisico Carl Sagan che dice: Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie.

      L'unica spiegazione possibile perché tutti i governi del mondo, istituti di ricerca, università, primari d'ospedali, anestesisti, studi scientifici, professori di matematica, statistica stiano premendo per un vaccino che a conti fatti fa male, è che siano corrotti. Non trovo altra spiegazione.
      E se fosse così, sarei incredibilmente eccitato. Che figata, siamo dentro il più grande complotto della storia umana.
      Altro che romanzi, questa pandemia è una storia pazzesca.
      Ma come ogni buona storia, anche questa per essere vera deve essere almeno congruente.
      Perché posso anche capire che le aziende farmaceutiche abbiano corrotto in un solo mese milioni di persone nel mondo: potenti, ricercatori, medici, tutti.
      Ma quel che non mi spiego è la mancanza di budget per corrompere il medico della mutua di Bolzano, l'anestesista di Modica, o il tizio che su Youtube intervista il tal dei tali dell’azienda xy.
      .
      Te lo dico con tutta la stima e l'amicizia. E spero che non la prenderai a male per questo mio ragionamento, ma quando si parla di scienza sto più con Carl Sagan: affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie.

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    11. Le prove arriveranno, ne sono sicura. In realtà piccoli indizi che sia in atto davvero un mega complotto ci sono già da tempo, ma non tutti li vogliono vedere. E un po' lo capisco, perché mettere in discussione la propria visione del mondo è dura. Per ora ti lascio alle tue convinzioni, quando arriveranno le "prove straordinarie" ci riaggiorneremo, se vorrai ;)

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    12. Non sai quanto le desideri le prove.
      E' anche vero che io sto ancora aspettando coloro che nel 2012 credevano alla fine del mondo per la profezia Maya. Ce ne erano parecchi. Dicevano è vero perché l'ha detto Giacobbo in tv. Poi la profezia è fallita e quando ricordavo loro la creduloneria erano tutti a dire: ma chi io? Mica credevo a quelle cose.
      Va bene, mi hai convertito, anch'io da adesso crederò a Girolamo Pesce di Sondrio che ha compreso la verità e contrasta tutti quei corrotti dei più grandi scienziati della terra. :P

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    13. Quindi mi stai paragonando a chi credeva nella profezia Maya?!

      La tua battuta su Girolamo Pesce di Sondrio mi ha fatto pensare a un'altra battuta, quella che dice:
      "Dicembre 2024:
      Percentuale vaccinati in Italia 99,999999%.
      Purtroppo, nonostante la 12° dose, i contagi continuano a salire e le terapie intensive sono al collasso per colpa di Franco di Genova che non si vuole vaccinare".

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    14. No, citavo la profezia dei Maya come un esempio sulle catastrofi che si annunciano e passano.
      Il covid è una passeggiata, una inezia insignificante. Lo so che per noi che ne siamo coinvolti sembra qualcosa di gigantesco, ma non lo è.
      Questa pandemia avrebbe potuto essere molto più cattiva se come per la spagnola avesse ucciso anche ragazzi e bambini. E in una situazione del genere, se morivano anche i bambini, si sarebbero vaccinati pure i sassi.
      Nel 1919 ancora la mortalità infantile era alta. Si era abituati a veder morire i bambini. Oggi sarebbe inconcepibile. Vedere che in una classe di 25 alunni, ma mano tre, quattro, dieci banchi restano vuoti, sarebbe stato uno shock collettivo inenarrabile.

      Nella lotteria della sorte ci è andata bene.
      E dico che il covid è una passeggiata, perché il grande problema dell'umanità sono i cambiamenti climatici. E per noi già di mezza età, i cambiamenti climatici saranno terribili.
      Saremo pronti da ottantenni a sopravvivere a caldo estremo, a freddo estremo, a eventi meteo imprevedibili? A eventuali migrazioni se le nostre zone diventeranno inabitabili?
      Sembrano tutte cose: ma cosa dici, quanto sei esagerato. Ma la scienza, la stessa scienza a cui molti no-vax non credono, ipotizza anche scenari molto peggiori.
      Il covid, da un punto di vista storico è una sciocchezza.
      Gli storici hanno già derubricato l'11 settembre come evento indifferente. Ai tempi dell'attentato tutti dicevano che quel giorno avrebbe cambiato la storia. Invece al di là di due guerricciole di scarsa rilevanza, non è cambiato nulla.
      E se nei nostri libri di storia neanche si studia la pandemia della spagnola che uccideva i bambini, figuriamoci se fra cento anni si studierà una pandemia dove il punto massimo della discussione era vaccino sì, vaccino no o la mancanza del green pass che prima impediva d'andare al ristorante e poi neanche al lavoro per qualche mese. Se già nella storia non si studia nemmeno il genocidio degli Armeni del secolo scorso, figuriamoci se si studieranno queste piccole complicazioni pandemiche.

      Riguardo alla battuta sulla colpa di Franco da Genova, l'ultimo che non si è voluto vaccinare, ho riso di cuore. Sì, hai ragione, c'è una vasta isteria collettiva, spesso immotivata.

      Ma ripeto, il covid è una virgola insignificante nell'arco della storia umana. E se da un lato mi dispiace per le povere persone che ne sono morte e ne moriranno, trovo interessante questo spettacolo d'isteria collettiva. Oltre a documentarmi per salvare la pelle ai miei cari, guardo il fenomeno da curioso, da scrittore che prova a comprende gli animi umani.

      Una mia teoria sui no-vax, è che gli esseri umani sono creduloni. Ci siamo evoluti per credere alle storie. Crediamo a ogni sorta di divinità, anche alle più strampalate. Oroscopi privi di logica. Se guardiamo il cartone animato di un cerbiatto a cui muore la madre, ci commuoviamo come se fosse un dramma vero.
      Perché sto studiando evoluzione e psicologia? Perché questo nostro credere alle storie inventate come se fossero reali è stupefacente.
      Io credo, ma è una mia teoria, che la grande narrazione dell’ultimo secolo e mezzo fra romanzi e poi film, abbia reso l’umanità ancora più credulona. Siamo talmente pregni delle storie che molti ormai non facciamo più differenza fra reale e immaginazione.
      Per alcuni siamo dentro 1984. Si ritiene che esistono cattivoni da tutte le parti. Poteri occulti politici, poteri economici potentissimi, e che tutti complottano contro il popolo.
      Il narrarci storie distopiche, di fantascienza, di ogni tipo, ci ha plasmato la mente per credere a qualsiasi cosa, per confondere il reale dall’immaginario.
      E dentro questa pandemia, tutto il complottare di cui si vocifera, è estremamente interessante da studiare. Siamo una specie credulona che crede all’immaginazione che lei stessa inventa.
      Fossi uno scrittore, su questi umani creduloni alle storie di ogni tipo, quasi quasi ci scriverei un romanzo. Beh, facciamo tre. :P

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    15. Ti cito, Maria Teresa: "Però poi ho cominciato sul serio a informarmi. Sono andata a fondo, ho letto articoli medici e molto altro e ho capito che questi specifici vaccini sono sul serio estremamente dannosi per l'organismo. E infatti moltissime persone ne hanno subito le conseguenze, anche se i canali ufficiali non riconoscono la correlazione. E no, questi effetti sono ben lontani da quelli degli altri farmaci da banco che citi, perché non ti liberi più di ciò che ti viene inoculato, fare paragoni con altre sostanze è insensato".
      Ecco, io so che sei in buona fede ma sei come precipitata nel grande equivoco, semplicemente perché sei andata alla ricerca di notizie che confermassero quella particolare convinzione. È il bias di conferma che ha guidato i tuoi passi. Perché davvero mi sto chiedendo dove questa certezza del vaccino assassino abbia origine e non ci sono altre spiegazioni. Se anch'io fossi partita dal forte convincimento di esserne dubbiosa e impaurita, sarei andata alla ricerca di notizie che confermano il mio dubbio e la mia paura e sarei passata al panico. Ora tu prenderai queste parole per asserzioni assolutamente opinabili, ma purtroppo non saprei dare altra spiegazione. Se tu puoi non farlo, allora medici accreditati avranno verificato che sei allergica a uno dei componenti del vaccino oppure nel caso tu avessi fatto una prima dose tu avessi avuto una grave conseguenza, "una gravissima anafilassi". Può succedere, perché nessun farmaco è senza possibili effetti collaterali. Il punto è che quelli di questi vaccini sono nell'ordine dello 0,01 per cento.

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    16. Ti rendi conto che potrei parlare di bias di conferma anche per te?
      In pratica, non solo le tue convinzioni non ammettono dubbi ma ora ti sei data anche delle spiegazioni sul perché io la pensi diversamente da te e sia di conseguenza nel torto. Sono davvero allibita. Non credo ci sia altro da dire di fronte ad affermazioni così radiali. Solo il tempo darà ragione a te o a me.

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  11. Io posso aggiungere la mia sul vaccino e affermare senza alcun dubbio che il vaccino è sicuro.
 Perché dico ciò? Sono uno stupidotto pro-vax manipolato dai media?
    Iniziamo col dire che la maggior parte delle persone non sa cosa è la scienza. La scienza non è il medico che va in tv. La scienza non è lo scienziato premio nobel. La scienza è data dagli studi scientifici pubblicati dalle riviste prestigiose.Nella scienza non esiste il principio d’autorità. Nella scienza contano le dimostrazioni scientifiche e queste vengono validate dagli studi pubblicati.
    Un mio amico no-vax mi ha detto: ma sei ingenuo, è chiaro che l’azienda farmaceutica fa lo studio falso e corrompe la rivista scientifica.
    Facciamo l’ipotesi che uno di noi scrive un raccontino sgrammaticato, corrompe la più grande rivista letteraria al mondo e se lo fa pubblicare. Cosa succederebbe? Che i più importanti critici mondiali appena leggono il raccontino sgrammaticato dicono: questa rivista letteraria non vale più una sega.

    Così è nella scienza. Science, Nature, Lancet per la medicina, sono riviste scientifiche prestigiose che non sono lette dai Simpson, ma da tutti i più importanti scienziati al mondo. Se pubblicassero studi corrotti, i lettori, ovvero gli scienziati fino all’ultimo laboratorio di analisi, se ne accorgerebbero e non comprerebbero più la rivista.
    E qui il mio amico no-vax dice: Sì, ma l’azienda farmaceutica non solo corrompe tutte le riviste del mondo, ma anche tutti gli scienziati che la leggono.
    A parte la follia di corrompere tutti, se la Pfizer ha realizzato il vaccino, in questo momento esistono colossi farmaceutici concorrenti che non sono riusciti a realizzarlo. Prendete la Bayer e tutte le altre grandi aziende. In quei consigli di amministrazione si battono i pugni sul tavolo perché non essendo stati in grado di realizzare il vaccino hanno perduto vagonate di profitti.
    Domanda: perché è certo che gli americani sono stati sulla Luna? Perché dall’altra parte vi erano i russi che avevano mezzi per verificare. Per i russi sarebbe stato sublime sputtanare al mondo intero la truffa americana.
    Idem con i vaccini. Se i vaccini facessero male, le aziende farmaceutiche rivali sarebbero lì a dimostrarne la fallacia così da far crollare in borsa il concorrente.

    E per chiudere, perché il vaccino è sicurissimo? Siamo tutti noi troppo ignoranti per capire gli studi scientifici pubblicati su Lancet e Nature.
    Però abbiamo una prova empirica facilmente verificabile.
    Quando vi fu la prima ondata di covid, immediatamente si riempirono gli ospedali.
    Ebbene, la vaccinazione di massa ha coinvolto in pochissimi mesi decine di milioni di persone. Se il vaccino avesse sul serio gravi effetti collaterali di massa, gli ospedali si sarebbero immediatamente riempiti a tappo come per la prima ondata di covid. Invece sono rimasti vuoti.
    Poi è chiaro che il vaccino, essendo un farmaco, può avere effetti collaterali anche gravi. Però qui ci aiuta ancora una volta la scienza. Cioè studi hanno dimostrato che i casi di effetti collaterali gravi sono rarissimi. Statisticamente è più probabile morire di embolia su di un aereo che di vaccino.
    Quanti no-vax prendono tranquillamente un aereo senza domandarsi che in realtà è più pericoloso del vaccino? Addirittura corre più pericoli una casalinga a fare le pulizie domestiche che a farsi il vaccino.
    E per concludere. Se da una parte abbiamo la scienza, con studi pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche, controllate da tutti gli scienziati del mondo, dall’altra parte abbiamo no-vax che guadagnano spargendo fake news con notizie difficilmente verificabili.
    Posso dare ragione ai no-vax su certe scelte politiche discriminatorie. Ma come evidenziava Serena, chi non si vaccina danneggia altri soggetti. Ospedali intasati dai no-vax, significa che se uno di noi ha un infarto o un ictus, rischia di morire perché durante una pandemia, qualcuno ha deciso di non credere alla scienza.

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    1. E una precisazione.
      Chiaramente quando dico che posso essere solidale con i no-vax, per certe misure discriminatorie, mi riferisco a livello umano, empaticamente. Non è bello sentirsi esclusi. Ma l'eventuale discriminazione attuale non ha niente a che fare con le persecuzioni del passato.
      Un ebreo veniva perseguitato in quanto ebreo, per una sua origine detta “razziale”. Qui i no-vax sono alti, bassi, cristiani, musulmani, non credenti. Non vi è una discriminazione religiosa, geografica, o cosiddetta “etnica”.
      Per capirci, un ebreo non aveva modo di scampare a persecuzioni o ai campi di concentramento.
      Un no-vax, il giorno prima è soggetto alla discriminazione, quello dopo anziché ascoltare il complottasti e si convince della scienza, fa il vaccino e miracolo, all’improvviso non è più discriminato in nulla.
      Ma che discriminazione è una discriminazione che cambia dalla sera alla mattina?
      Gli ebrei nei campi di sterminio, poveretti, avrebbero messo la firma per uscirsene con una semplice puntura.

      Mi dispiace a livello umano, ma qualsiasi paragone discriminatorio a livello storico e logico, non regge.
      E chi dice che ci si dovrà vaccinare per sempre, una o più volte l’anno, dice una profonda inesattezza.
      Nella storia, le pandemie arrivano, uccidono chi devono uccidere e poi passano. O l’agente pandemico si depotenzia come per la spagnola, oppure i sopravvissuti, come per il bacillo della peste, si immunizzano guarendo.

      Le pandemie durano pochi anni. Noi siamo una generazione fortunata della storia. Nel passato milioni di persone non possedevano alcuna difesa.
      Tutti noi siamo i figli dei sopravvissuti alla pesta, al vaiolo, alla spagnola. A mia nonna, che da bambina aveva affrontato quella pandemia, le chiedevo spesso. Com’era? E mi raccontava dei suoi compagnetti morti, degli zii che non ce l’avevano fatta. Si era inermi, indifesi, spaventati di fronte a quel virus ignoto.

      Oggi, la nostra generazione, ha l’enorme fortuna di possedere la scienza.
      Macchine respiratorie in ospedale per chi si ammala, farmaci e un vaccino che si è dimostrato efficace e sicuro.
      Siamo i privilegiati della storia, la prima generazione ad affrontare e magari sconfiggere una pandemia con la scienza.
      E io ringrazio la scienza da un lato e lo stato (ma vale per tutti gli stati, almeno quelli ricchi) per aver offerto il vaccino a tutti, gratuitamente, senza discriminazione di sesso, economica, etnica e religiosa.
      Un cittadino regolare, un extracomunitario, ma anche un immigrato, tutti hanno l’opportunità di ricevere il vaccino.

      E uno stato che offre un’opportunità di cura a tutti, senza discriminazioni, sembra scontato, ma se leggiamo le crudeltà della storia passata, non è affatto poco.

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    2. Ieri sera, durante la trasmissione "La Fabbrica del Mondo", Naomi Oreskes, una storica della scienza ha detto questa cosa che mi è rimasta impressa: che nessuno scienziato lavora da solo in realtà. Ha fatto diversi esempi interessanti, e consiglio la trasmissione, o almeno a me è piaciuta molto. Gli studi pubblicati sulle riviste che tu citi, Marco, sono peer-reviewed, ossia letti criticamente da altri scienziati, che spesso salgono l'uno sulle spalle dell'altro. Questo credo deponga a favore della fondatezza. Poi per carità nemmeno la scienza è infallibile, ma almeno sbaglia con fondatezza XD

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    3. Grazie per la segnalazione Serena, proverò a rintracciare la trasmissione. Io ho avuto la fortuna di frequentare un po' la cognata di mia suocera, che è una ricercatrice medica. E le volte che ci si incontrava per capodanno, per me era bellissimo perché la riempivo di domande scientifiche. Ed è stata lei a spiegarmi il meccanismo delle riviste scientifiche. Per i ricercatori, riuscire a pubblicare su Science, Nature, è difficilissimo. La selezione a livello globale è mostruosa. Per questo, far arrivare una pubblicazione su quelle riviste falsa, o corrotta, è praticamente impossibile. Per un ricercatore poter mettere nel curriculum questo tipo di pubblicazione, può fare la differenza fra l'anonimato di un centro di ricerca a Catania o farsi scoprire a livello mondiale e ambire a università importanti. Ma non è tutto rose e fiori. Chiaramente gli scienziati da umani provano invidie, gelosie. Per un team che è stato escluso poter dimostrare che i titolati si sono sbagliati, vale più di mille corruzioni. Insomma, è un mondo complesso e affascinante quello della scienza. Errori, correzioni, ripicche, voglia di emergere, c'è di tutto.

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  12. Serena, Marco, scusatemi ma ho deciso di non rispondere ai vostri commenti. Non perché non abbia niente da dire, ma tengo troppo al rapporto con voi e dopo quello che è successo con Sandra preferisco dare un taglio a una discussione che rischia di degenerare perché siamo di idee troppo diverse. Siamo davvero in bruttissimi tempi se basta una divergenza di opinioni, una parola di troppo detta al momento sbagliato perché si venga chiamati imbecilli e mandati aff... senza tanti complimenti. Sono molto amareggiata, soprattutto perché tutto ciò che volevo era esprimere un mio sentire e non fare polemiche. Dunque ringrazio voi due in particolare che avete speso del tempo per dire la vostra, ma io preferisco chiudere qui ed evitare di scrivere cose che distruggerebbero anni di stima (parlo perlomeno per me nei vostri confronti).

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    1. Maria Teresa non ti preoccupare, non mi offenderei nemmeno se mi dicessi: Marco, hai detto solo cretinate.
      Quei tempi sono andati. Il problema è che a livello cognitivo, ciascun essere umano, prova a convincere gli altri della bontà delle proprie idee.
      Tutti ci relazioniamo così, tentare di convincere gli altri è un qualcosa di istintivo.
      E chiaramente lo sforzo di convincere gli altri, gli altri che provano a convincere noi, genera conflitto.
      Moglie e marito, genitori figli, capo dipendente. Il conflitto come ben sappiamo noi narratori, si genera di continuo a prescindere, e quando tutti siamo coinvolti in periodi così duri, ecco che i conflitti montano a livelli spropositati.
      Amici che si rinnegano sui social; fratelli che si lanciano sassate d’odio. Insomma, il covid sta generando un vasto campionario di mostruosità relazionali.
      Ma tutte queste tragedie sono esagerate. Finita la pandemia, pro-vax e no-vax non avranno più distinzioni. La gente tornerà a litigare su Salvini, gli immigrati, lo spread, l’Europa.
      I famosi che dicevano andrà tutto bene o ne usciremo migliori, non hanno mai aperto un libro di storia. L’umanità flagellata in ogni tempo da pandemie, e nessuna società ne è mai uscita migliorata di un grammo.
      Io a livello empatico riesco a capire le posizione degli altri.
      Tu magari con un post nel tuo blog cercavi di rifugiarti in un luogo familiare dove trovare conforto alle tensioni quotidiane, e invece anche qui ti sei ritrovata opinioni discordanti.
      E se io con le mie argomentazioni ho contributo, anche in buona fede, a crearti ulteriormente stress, mi scuso sinceramente.
      Fatti forza, resisti, se hai bisogno di un amico anche da insultare, io ci sono. Incrociamo le dita che dopo Omicron non vi siano ulteriori varianti e in pochi mesi tutto questo stillicidio sarà finito.
      Un doppio, anzi, un triplo abbraccio.

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    2. Cara Maria Teresa, se non avessi stima di te non avrei speso il mio tempo per commentare qui a casa tua in modo articolato.
      Come ti dicevo sopra, finora sono riuscita a non mandare nessuno da nessuna parte e a non dare a nessuno dell'imbecille anche quando le motivazioni mi sembravano tali. In quei casi ho tenuto per me il mio parere ed è finita lì, perché sentivo che andando avanti si sarebbe arrivati in un territorio pericoloso dove la conciliazione sarebbe stata impossibile. Qui a casa tua ho espresso chiaramente la mia posizione ma mi pare di averlo fatto sia chiedendo rispetto che offrendolo. Se le cose ti sono arrivate in modo diverso, mi dispiace.
      Marco è diventato davvero buonino, incredibile XD Io non sono così buona, non arrivo al punto di offrirmi per eventuali insulti (e d'altronde non mi sembri il tipo che insulterebbe nessuno). Se in un altro momento vorrai continuare tranquillamente la conversazione, qui o altrove, io ci sono. Un grande abbraccio.

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  13. Le difficoltà non posso rendere migliori, perché portano stress, rabbia, insofferenza, disagi, tutto ciò che ha portato la pandemia. Verità taciute, altre velate, cose dette e poi smentite. La gente è stanca e ha ragione.

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    1. Probabilmente hai ragione, Daniele, la stanchezza e tutto il resto non possono renderci migliori. Una parte di me però non perde la speranza che le difficoltà possono aiutarci a crescere e a diventare più forti. E magari imparare anche a non farci la guerra.

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  14. Auguri! Ti leggo sempre con piacere! <3

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  15. Mi permetto di dire la mia, ben sapendo di non poter aggiungere elementi nuovi al discorso (posto qui il commento, perché non so bene dove inserirlo). Quello che mi domando, in questa situazione, è: come dovremmo fare fronte, quindi, visto che non esistono - e non mi sembra strano, considerate le circostanze - soluzioni perfette, provate e prive di rischi sul lungo termine? Possiamo disquisire su tutto, ma resta il fatto che i contagi (soprattutto di non vaccinati) aumentano e le terapie intensive si riempiono. Qui stiamo per tornare in zona arancione, a Trieste hanno bloccato tutte le operazioni chirurgiche; persone che dovrebbero essere ricoverate vengono curate a casa. L'anno scorso mia madre è dovuta restare in ospedale tre settimane, senza memoria, senza ricevere visite e senza l'uso del cellulare, che non usa. Quando è tornata a casa era del tutto persa, uno spettro. Non ero sicura che saremmo riusciti a farla "tornare". Non voglio fare del melodramma, ma queste sono realtà. Allora: io posso anche pensare di essere danneggiata dal vaccino - guarda caso non mi sono mai vaccinata contro l'influenza, tanto per dire quanto mi piaccia il concetto - ma sento come mio dovere fare la mia parte per proteggere la società che tanto critico, ma che tanto mi protegge. A costo di sembrare ridicola, ti dico che quando sono andata a fare la prima dose, poco entusiasta per i motivi di cui sopra, quando mi sono guardata intorno e ho visto la sala piena di persone che aspettavano ordinatamente il loro turno, mi sono tranquillizzata all'improvviso. Ho pensato: questo lo devo alla collettività. Posso subire dei danni, o forse no, ma in questo momento devo fare la mia parte, perché non ci sono altre possibilità. Cosa cambia se avrebbero potuto esserci strumenti migliori, quali siano le motivazioni politiche di una scelta o dell'altra e tutto il resto? Dovrei semplicemente mettere me stessa davanti a tutto e tutti? Tra l'altro in un modo assai strano, visto che le persone che conosco che hanno contratto il virus ne pagano da subito le conseguenze; quelle che sono sopravvissute, vale a dire. E' questo che capisco e non capisco: temere è umano, voler fare le proprie scelte anche, ma in questo caso chi si vaccina protegge anche gli altri nell'unico modo che finora si è rivelato possibile, o comunque nel modo che le società nel mondo intero hanno adottato come migliore e praticabile; per non ricordare chi purtroppo non lo ha nemmeno a disposizione, questo strumento imperfetto. Dipendiamo gli uni dagli altri. E' qui che la libertà personale dovrebbe trovare dei confini naturali.
    (Avevo pensato di tenere per me il mio pensiero, come ho fatto fin dall'inizio e ovunque, ma la tua disponibilità a esporti merita una risposta franca.)

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    1. Grazia, intanto ti ringrazio per la tua sincerità. Di questi tempi dire ciò che si pensa ha un costo alto, ma io ero stanca di starmene zitta e ingoiare rospi.
      Mi dispiace per quello che è accaduto a tua madre, il fatto è che questa pandemia è stata gestita malissimo dal nostro paese e di esperienze terribili se ne sentono tante.
      Per il resto, scusami ma non sono d'accordo con il dire che se ci si vaccina lo si fa per gli altri. Sarebbe vero se il vaccino proteggesse davvero, ma non è così. Un vaccinato può prendere il virus e contagiare chiunque. Anzi, come detto sopra, il sistema immunitario si indebolisce con tutte queste dosi.
      Per fortuna la situazione in Europa sta cambiando, gli altri stati stanno comprendendo che ormai tante misure non servono perché il virus è mutato, è meno aggressivo, quanto meno equiparabile a un'influenza (che ovviamente può essere comunque pericolosa per i fragili). Speriamo che ben presto anche gli italiani lo capiscano.

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  16. Tantissimi auguri, anche se in ritardo, per questo 2022! Le tue speranze sono anche le mie e con tutto il cuore spero che questo 2022 sia il più clemente possibile considerato gli ultimi due anni!

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    1. Ti ringrazio molto, Nicole e ricambio gli auguri! Speriamo davvero che questo 2022 ci porti un po' di serenità. Un caro saluto

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