Stefano Monteghirfo presenta “I creatori di uomini”

 


Buona domenica a tutti. La prima presentazione dell'anno è dedicata al romanzo di fantascienza “I creatori di uomini”, ovvero il seguito della Confraternita del Tempo presentato qualche tempo fa. L'autore Stefano Monteghirfo ce ne parla in prima persona.


Sinossi

Seguito de “La confraternita del tempo”, “I creatori di uomini” prende le mosse all’interno di una base aliena, costruita per scopi di ricerca da un piccolo numero di scienziati Nictor ben 20.000 anni indietro nel passato della Terra. All’interno di essa, Tarcisio e Geremia, i protagonisti del precedente capitolo, vedranno crollare tutte le loro certezze, come anche quella sull’origine stessa dell’umanità. L’incontro con gli alieni si rivela molto meno amichevole del previsto e, al tempo stesso, un tremendo pericolo si annida all’interno della base sotterranea.


Terzo ed ultimo episodio della saga della “Confraternita del Tempo” e seguito diretto dell’episodio precedente, la narrazione, suddivisa in quattro parti, prende le mosse all’interno della base sotterranea aliena che i Nictor hanno costruito sul pianeta Terra più di 20.000 anni fa per scopi di ricerca scientifica, l’installazione più lontana che abbiano mai costruito dal loro pianeta d’origine. Tarcisio e Geremia, i due protagonisti dell’episodio precedente, tornano nel passato proprio per cercare gli scienziati che hanno costruito l’installazione sotterranea, le cui rovine hanno visitato molte volte in un futuro prossimo, descritto nel capitolo precedente, sperando di poter ottenere parte della loro smisurata conoscenza scientifica e, per quanto riguarda Tarcisio, anche una possibilità di fare ritorno a casa.
Tuttavia l’accoglienza che gli verrà data, non sarà quella che si sarebbero aspettati da un popolo così avanzato e, ben presto, crolleranno anche tutte le loro certezze, compresa, forse, quella stessa sull’origine dell’umanità, così come la conosciamo noi. I Nictor che devono affrontare una drammatica malattia che li sta lentamente sterminando e che non sembra avere alcuna spiegazione, riconvertono la base sotterranea per quelle ricerche preziose e importantissime, tuttavia apparentemente senza successo alcuno. Ma anche un altro tremendo e temibile pericolo potrebbe forse annidarsi all’interno della base sotterranea, un pericolo non solo per i due protagonisti, ma anche per gli stessi scienziati Nictor e per tutta la loro avanzatissima società, ponendo tutti di fronte a scelte dolorose e inevitabili e a una caccia senza apparente via di scampo. Un thriller di fantascienza che pone alcune domande sui pericoli della scienza e della tecnologia, con un finale inaspettato.

Stefano Monteghirfo

Incipit

Erano passati alcuni anni da quando la spedizione era giunta sul terzo pianeta di quel remoto sistema solare, lontanissimo dal loro pianeta di origine. Erano arrivati in quel mondo straniero per svolgere attività di ricerca genetica, biologica, geologica e molte altre attività ben programmate già in precedenza. Il pianeta era stato scelto dalla stessa intelligenza artificiale, fra tutti quelli presenti in quella porzione della via lattea, in quanto considerato il più promettente per i loro studi. Sul pianeta era presente abbondante acqua e vi si trovavano molte specie di vita, sia vegetale che animale, anche se nessuna cultura evoluta. Era l’ambiente ideale per le loro ricerche, potevano disporre di moltissime specie differenti da studiare e manipolare, mentre la contemporanea assenza di una struttura sociale progredita gli avrebbe permesso di rispettare una delle regole principali a cui dovevano attenersi durante i loro viaggi di esplorazione: la non interferenza con altre culture sufficientemente sviluppate. Avrebbero potuto prendere contatto esclusivamente con culture molto avanzate, le quali non avrebbero risentito negativamente di un eventuale contatto con una specie aliena.

Commenti