Silvia Pattarini presenta “Biglietto di terza classe”

 


L'autrice Silvia Pattarini è mia ospite questa domenica per l'appuntamento settimanale dedicato ai libri. Il romanzo che ci propone è “Biglietto di terza classe”. Come sempre, conoscerete la storia attraverso le parole dell'autrice stessa.


Sinossi

Lina ha poco più di vent’anni quando, per sfuggire alla miseria, lascia la Valtrebbia e s’imbarca sul bastimento con un biglietto di sola andata per New York.
In terza classe il viaggio per mare è pieno di insidie e di pericoli, tanti emigranti, come lei, fuggono dalla disperazione, inseguendo il sogno di una vita migliore: la Merica.
È il 25 febbraio 1904 quando sbarca a Ellis island, l’isola delle lacrime.
Dopo umilianti controlli l’attende una nuova vita da cittadina americana. 
Lina, determinata e coraggiosa, sarà in prima linea a lottare per l’emancipazione femminile, contro lo sfruttamento delle donne e dei minori. 
Incontrerà anche l’amore della sua vita, ma dovrà pagarlo a caro prezzo.
Cos’altro avrà in serbo per lei il destino? Quali difficoltà dovrà affrontare?


Il ritrovamento di un vecchio biglietto di terza classe appartenuto alla nonna dell’autrice, di ritorno dall’America,  funge da pretesto per fare un salto nel passato: la Merica dei primi ‘900, la vita di migliaia di italiani immigrati in cerca di un futuro migliore.

Il racconto che leggerete è la storia di Lina, la mia bisnonna. 
Al contempo è quella di tanti emigranti italiani che a cavallo tra l’800 e il ‘900 cercarono fortuna in America.

I molteplici fatti storici che la riguardano mi sono stati raccontati, per buona parte, dalla buonanima
di mia nonna Paolina, sua figlia. Per un’altra parte sono frutto di ricerche da me eseguite consultando documenti, libri, siti internet e viaggiando. Laddove non sono arrivati i racconti e le ricerche storiche, sono subentrati la fantasia e l’immaginazione. Non sono una storica, ma mi piace informarmi sugli argomenti che mi interessano. Mi sono insinuata tra le pieghe del tempo per scrivere “la mia storia”. Ho cercato di ricostruire non solo la vita della mia antenata, ma anche lo spirito di un’epoca e di una città: la New York di inizio ‘900.

Amalgamare la realtà alla fantasia, in modo che al lettore risulti difficile scindere le due cose, si è rivelata una bella sfida, ma al contempo stimolante. Mi piacciono le sfide, se fosse facile chiunque potrebbe scrivere un libro.
Volevo creare qualcosa di unico e prezioso, per rendere giustizia alla memoria dei miei antenati. Spero di esserci riuscita.

Ringrazio Maria Teresa Steri del blog Anima di carta per l’opportunità di questa bella presentazione. 
Seguitemi anche sul mio blog: www.gliscrittoridellaportaaccanto.com

Un caro saluto a tutti  i lettori.

Silvia Pattarini

Incipit

1903. Arrivò un’altra lettera, a lei toccò l’ingrato compito di leggerla. A fare la differenza erano le notizie che conteneva. Riportarne di buone le risultava facile, ma quando non era così, si sentiva in colpa verso i famigliari. 
Aveva imparato a modificare qualche parola di sua iniziativa, per edulcorare il tutto. La frase “ho perso il lavoro” si trasformava in un più accettabile “sto cercando una nuova occupazione”. 
Le era capitato di mentire senza pudore sulla sorte di qualcuno. Non era riuscita a riportare a una madre che il figlio era morto sul lavoro. Si era limitata a riferire che il giovane era rimasto vittima di un grave incidente e che al momento non era in grado di inviare denaro. Il tempo avrebbe fatto il resto, e la povera Pireina avrebbe imparato ad aspettarsi il peggio. 

Ebook e cartaceo in vendita su: Amazon


Commenti

  1. Ho provato un leggero magone leggendo la presentazione del romanzo forse perché anche mio nonno è stato in America e suo fratello ci è rimasto per sempre costruendo un futuro con la famiglia. Anch’io sentivo i racconti di mia madre sul lungo viaggio in mare di mio nonno e di suo fratello, è bello che queste storie vengano raccontate.

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  2. Buongiorno Giulia, il mio intento è esattamente questo: dare voce a tante storie di gente comune, che altrimenti verrebbero dimenticate. Ti auguro una buona giornata e se vorrai leggerlo ne sarò felice! Ciao

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  3. Congratulazioni all'autrice, un viaggio nella storia della sua famiglia e un tema così importante...

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    1. Grazie mille Luz, un libro che ho scritto davvero col cuore. Buona domenica!

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