Daniele Bellofiore presenta “La voce degli alberi”

  



Buona domenica, amici. Ospite di questa rubrica settimanale dedicata ai libri è Daniele Bellofiore, autore della raccolta di pensieri intitolata “La voce degli alberi”. Per scoprire di cosa si tratta, leggiamo le stesse parole dell'autore.

“La voce degli alberi” nasce improvvisa. Istinto. Folgorazione. Lampo creativo.

Un’esplosione di idee, sensazioni, immagini, argomenti, storie, che incontrano logica e ragione, solo quando stanno per smarrirsi durante il cammino tra righe, parole, sintassi, regole.
Un libro attraversato da schegge impazzite di creatività, che non si sono adattate a restare imprigionate nel “limbo” tra mente e cuore e improvvisamente hanno deciso di organizzare la rivolta ed evadere.
Hanno scelto come via di fuga le pagine, utilizzando la ragione come mappa per trovare la strada migliore. “La voce degli alberi” è il racconto, appunto, della loro fuga.

Ogni pensiero che troverete ha una “mamma” diversa un papà spesso assente ed una famiglia molto allargata. 
Qualcuno è nato mentre mi trovavo in auto a fissare l’orizzonte o stavo guidando su strade affamate di velocità e chilometri. Qualcun altro ha fatto il “primo ruttino” tra un bicchiere di whiskey bevuto da solo o in una sera in compagnia, di cui ricordo poco. Luoghi non adatti a tutti, ma assolutamente perfetti per le emozioni ed i “pensieri selvatici”.

Qualcun altro è venuto al mondo durante uno dei miei momenti di solitudine di fronte al mare o tra le colline, osservando un bimbo giocare o un anziano che aveva tutta l’aria di ripensare alla sua vita, seduto su una panchina con vista sull’infinito.
Altri hanno preso forma viaggiando in qualche luogo remoto o mentre ero incantato, a guardare la donna che amo dormire.

Infine, diversi di questi pensieri sono nati già maturi, nei momenti di rabbia, dove sputi veleno su chi ti ha fatto del male.
Ho raccolto i monologhi, scritti, creati o improvvisati per la Web Radio “Jolly Joker”. Ho “richiamato” momenti di dolcezza e tenerezza, dopo la passione.
Immagini e idee nate un po’ ovunque, anche mentre ero semplicemente in bagno. Non sta bene scriverlo vero? 
Non è così che fanno “quelli bravi”! Non si scrive, su un “libro perbene”, che si era in bagno; i lettori potrebbero pensare che hai delle idee di merda…

Questo libro, non è molto “educato”, ma vi posso garantire che è estremamente ed intensamente vero.
“Vero” vuole esserlo sul serio, per incontrarvi, condividere con voi, le stesse ansie, felicità, rabbie e tenerezze di vita. Lampi che possono portare indietro nel vissuto, accompagnare ad incontrare un rimpianto, far cercare con tenerezza la mano dell’amore che si ha accanto o riempire di rabbia, quando il petto si accende per una stonatura della vita. Pagine sulla mia e vostra dolcezza. Righe che riportano un odore, un luogo, un’esperienza. 
Potrà capitare, leggendo, di ritrovarsi in un posto dentro che non sapevate nemmeno esistesse o avete cercato di fuggire per tutta la vita.
Quei posti che si raggiungono solo con la verità.
Nuda e cruda, diretta e violenta, tenera e sognante.

È il modo che ho trovato per capire se, in questo mondo che ci allontana tutti sempre di più, ci si può ritrovare a condividere qualcosa di intenso, come buoni amici, intorno al fuoco delle idee.
Ridendo o piangendo, furiosi o calmi, emozionati o distaccati. Restare seduti in cerchio ad osservare questi incandescenti puntini luminosi che salgono verso l’alto, ondeggiando nell’aria. 
Parlarne insieme. Voltarsi verso chi è accanto e ritrovarsi. Riscoprire qualcosa che accomuna tutti. 
Mi piace chiamarle scintille, ma voi potete chiamarle tranquillamente emozioni.

Il titolo di questa raccolta, “La voce degli alberi” è un’immagine arrivata improvvisamente. È bastato un alito di vento e le foglie hanno cominciato a sussurrare. Il vento si è fatto più forte ed hanno iniziato a gridare. L’aria si è calmata e tutto si è trasformato in un imponente silenzio. 
Non ho trovato nulla che assomigliasse più di questo ad una voce.
“La voce”.
“La voce degli alberi” rende perfettamente l’idea di qualcosa che difficilmente si può imprigionare e ha un variegato modo di esprimersi. Assomiglia, indefinibile e libera, ai miei pensieri e forse un po’ anche ai vostri.

Ho diviso questo universo, “fotografato” in pieno “Big Bang”, in più “sezioni” dove ho raccolto i pensieri per associazione di idee o, per meglio dire, per “confusione di idee”.
“Racconti dell’anima in rivolta” è il momento in cui l’anima prende fuoco, a proposito di “scintille” ed “evasioni”. È un inizio duro, intenso, crudo. Senza pietà.
“D’anima ed altre storie”, “Sensazioni ribelli ed altre storie”, “Di natura ed altre storie”, “Emozioni, ricordi ed altre storie”, “Per sé stessi ed altre storie”, sono le sfumature che la mia mente ha voluto catturare.

Sono riuscito a “rubare” un pensiero alla mia compagna Roberta, sulla “difficoltà dello scrivere” e sulla complessità dell’esprimersi: non è facile mettersi a nudo, specialmente quando si deve poi “passeggiare” davanti a tanti occhi, teste e sensibilità diverse. “Molto più di quanto pensi” è il titolo di questa riflessione, perché troppe volte pensiamo di non saper fare qualcosa che invece ci riesce benissimo.
Per concludere ho inserito due sezioni a cui sono particolarmente legato: “Il sasso nella scarpa ed altre storie” e “Radiofollie (extrapensieri)”.

La prima è composta da pensieri brevi e fulminanti, alcuni divertenti, altri romantici e delicati, altri ancora caustici ed arrabbiati, altri sognanti e malinconici; immagini improvvise che nel tempo ho raccolto, legato con un filo per non lasciarle scappare via. La seconda, che non poteva proprio mancare, è una sintesi di monologhi trasmessi in radio, frasi e viaggi mentali dei personaggi di fantasia che hanno popolato la programmazione.

Questo libro nasce per mettere a nudo ciò che sono. Ciò che siamo.
Proprio come il vento che attraversa i rami e dà voce alle foglie, “La voce degli alberi” è impetuosa, non cerca facile consenso, né di ripercorrere strade già battute. Non cerca competizione con gli acrobati ed i funamboli della parola, né di far sembrare le emozioni grandi e piene.
Le emozioni, qui, sono grandi e piene.

Ogni pensiero è stato rivisitato, rielaborato, a volte trasformato. Curato, coccolato, sgridato e poi ha continuato a fare come cazzo voleva. Ogni pensiero è stato immerso nella musica e non si è mai asciugato del tutto. Ogni pensiero è per voi.
È per me.

Daniele Bellofiore

Estratto

Colorami il cuore amore mio.
Fallo quando torno a casa ferito nell’anima per ogni offesa che devo sentire da quelle bocche taglienti giù per la strada.
Quando devo leggere il disprezzo ed il disgusto di un mondo infinitamente più brutto della mia e della nostra diversità.
Colorami il cuore quando mi sento diverso perfino da chi ha la nostra stessa colorata sessualità, ma ci fa apparire pagliacci senza dignità tra borchie e pelle, tra piume di struzzo ed ostentata superficialità.
Colorami il cuore quando l’unica cosa che vorrei è non dover spiegare, non dover giustificare, ma solo vivere, serenamente, semplicemente, ciò che siamo “io e te”.
Colorami il cuore, che devo ancora dirlo a mio padre, convinto, nella sua rigidità, che sia sbagliato amare “qualcosa” che non comprende.
Colorami il cuore, che mamma non si fa più trovare, mentre la cerco per un altro di quei baci, un’altra carezza, come quelle che mi facevano stare bene da bambino.
Colorami il cuore quando mi faccio prendere dall’ansia e dalla paura, mentre provo ogni travestimento del corpo e dell’anima, per nascondere al mondo ciò che sono.
Colorami il cuore quando mi viene da stringerti, forte forte, guardando le notizie in TV e si sente di altre botte, altra violenza, altre parole orribili, che hanno colpito qualcuno che ama, come amiamo noi.

Cartaceo in vendita su: 

 Contatti autore: Email d.bellofiore77@gmail.com
WhatsApp: 3518262282 

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