Cosa significa essere blogger nel 2020 - Intervista collettiva

Foto di Vlada Karpovich (Pexels)

Con questo post partecipo anche io all'intervista collettiva lanciata da Nick Parisi di Nocturnia, che si ripropone di analizzare cosa significa essere blogger nel 2020.

Senza indugi, vado quindi a rispondere alle domande!

Cosa conoscevi della rete prima di diventare blogger?

Bazzico Internet dal 1998, incuriosita fin dall'inizio dalle possibilità offerte dalla rete. Ricerche, chat, e-mail, forum. Ho avuto un sito mio prima di iniziare un blog vero e proprio, ma l'approccio alla blogosfera vera e propria è iniziato solo quando ho aperto Anima di carta. In verità del mondo dei blog sapevo poco e niente...

Cosa ti ha fatto decidere di aprire un tuo blog\ webzine \canale youtube o un tuo podcast? Racconta i tuoi inizi.

Il mio blog è nato nel 2009, l'anno in cui ho pubblicato il mio primo romanzo. L'esigenza è nata soprattutto dal desiderio di interagire con altri autori, per condividere esperienze sulla scrittura e la pubblicazione.

La tua concezione e le tue idee sul blogging.

Trovo che sia un mondo affascinante, ricco di opportunità di condivisione e conoscenza. Trovo fantastiche la facilità e la libertà con cui si può entrare in contatto con altre persone con i tuoi stessi interessi e diffondere esperienze o riflessioni. Questo ovviamente ha il rovescio della medaglia, perché implica anche delle responsabilità e dei limiti.

Qual e il tuo rapporto con internet oggi?

Molto cambiato rispetto a un tempo. Da una parte sono felice di avere tante informazioni a portata di click, ma ho imparato nel corso degli anni a farne un uso più oculato.

Qual e invece il tuo rapporto con i social? Amore? odio? Un sano uso oppure una distanza incolmabile?

Cerco di avere un rapporto sano con i social, di usarli sia come forma di svago che per promuovere le mie attività. Ma a volte mi accorgo di abusare di questo strumento (che ti fagocita facilmente) e capisco che devo fare un passo indietro, ovvero prendermi una pausa.

Cosa ti ha portato e cosa invece ti ha eventualmente tolto l'attività sul blog?

Sicuramente mi ha tolto molto tempo e molte illusioni, e quest'ultima è senz'altro una cosa positiva. Mi ha anche portato amicizie più o meno virtuali e contatti positivi che non avrei mai avuto nella vita reale.

Come è cambiata la rete rispetto ai tuoi inizi?

Ci sono tanti strumenti in più, molta più facilità di utilizzo, molte più risorse e informazioni a disposizione. Un tempo per fare delle ricerche, per esempio, occorreva spulciare in rete a lungo, mentre oggi tutto è rintracciabile più facilmente. Ma allo stesso tempo questo ha portato complicazioni eccessive e la tendenza a dover essere sempre presenti. Questa ultima è una cosa che odio.

Il momento migliore e quello peggiore? L'evento che ti ha dato più soddisfazione e quello che ti ha dato più fastidio o creato più problemi?

Eventi positivi ce ne sono stati tanti, ma senz'altro conservo nel cuore il periodo in cui ho conosciuto tanti blogger e si è creata una sorta di mini rete. Una bella condivisione che purtroppo è andata affievolendosi con il tempo. 

Momenti negativi invece sono stati quando ho avuto a che fare con persone che si sono rivelate infide. Ciò ha minato molto la mia fiducia in chi si incontra in rete, portandomi anche a prendere le distanze dagli altri,

Dì la tua rispetto al fenomeno degli haters? personalmente ti hanno mai infastidito? E se si come si neutralizzano?

Il fenomeno degli haters mi infastidisce enormemente. Non solo per me stessa, ma in generale trovo che sia fastidioso e deprimente che ci siano persone che trovano soddisfazione nel danneggiare gli altri, per invidia o solo per il gusto di farlo. Quando vedo simili fenomeni in giro, anche se non mi riguardano personalmente, provo una gran voglia di tenermi lontana dalla rete.

Un blog o un sito che consiglieresti?

Impossibile segnalarne uno solo!

Sempre in tema di consigli che cosa diresti a qualcuno che volesse oggi aprire un nuovo sito?

Darei due consigli. Il primo è di non prendersi mai troppo sul serio, ma di mantenere un atteggiamento di leggerezza. Trovo sia pericoloso il contrario. Inoltre, direi di avere pazienza e costanza perché i risultati arrivano solo se si hanno queste due qualità.

Gli errori tipici che si compiono in rete.

Come dicevo sopra, prendersi troppo sul serio o anche scambiare la rete per la realtà. A volte è necessario usare molto distacco per non lasciarsi coinvolgere al punto da credere certe situazioni come reali, mentre non lo sono. 

Vita privata ed attività online: dì la tua.

Personalmente non le confondo mai, o almeno cerco di non farlo. Credo che la sfera privata debba restare un po' in ombra rispetto a quella online, per evitare situazioni spiacevoli. Tutto in rete è pubblico, non dobbiamo dimenticarcene.

Su internet possono nascere vere amicizie?

Certo, sono convinta di sì e ne ho fatto esperienza. Penso però che una vera amicizia, anche se nasce in rete, deve sempre approdare nella realtà. Altrimenti tende a sfaldarsi.

Internet, legislazione e libertà di parola, se ti va, dì sempre la tua.

Un argomento delicato, di cui posso dire poco per mancanza di competenza. Penso che la libertà di parola vera e propria non esiste in rete. D'altra parte, sono anche del parere che Internet e tutti i suoi strumenti si siano evoluti troppo in fretta, al punto che la legislazione non sia ancora pronta a gestire tante situazioni. Ci vorrà tempo.

Che anno è stato il 2020 per te singolarmente (preso come blogge\ youtuber o podcaster o altro) e per internet in generale.

Venivo da un 2019 bruttino, quindi il 2020 per quanto si sia rivelato molto presto allarmante, non mi ha portato più ansia di quanta me ne ha provocata l'anno precedente. Questa seconda parte dell'anno la sto vivendo peggio, infatti fatico molto a gestire il blog e tutto il resto delle attività online. Spero che questo periodo difficile per tutti passi presto.

Previsioni e programmi per il futuro.

Navigo a vista, quindi non ho grandi programmi, oltre a quelli di scrittura. Mi auguro solo di aver ancora voglia di bloggare in futuro e di avere tempo ed energie a disposizione per farlo.

Grazie a tutti per l'attenzione e a Nick per l'invito!

Commenti

  1. Mi concentro su una risposta: l'immediatezza delle ricerche, il potenziamento dei "tools".
    Vero, un tempo si doveva navigare di più, cercare... e prima ancora, ricerche su libri, enciclopedie, nelle biblioteche.
    Dai, passerà questo periodo e tornerai sicuramente a una progettualità più precisa!

    Moz-

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    1. Grazie Miki! Spero anche io che questa sia solo una fase passeggera, mi consolo pensando che sia normale avere alti e bassi. Per il resto, è indubbiamente da apprezzare il fatto che oggi la conoscenza sia a disposizione di tutti, senza troppe complicazioni.

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  2. Grazie a te per aver accettato, mi dispiace per questo 2020 che ci sta rovinando tutti quanti, ti capisco in pieno! Belle le tue risposte, adesso ti vado ad aggiungere tra i partecipanti.
    Grazie ancora per aver arricchito con la tua partecipazione questa piccola iniziativa.

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    1. Sono contenta che la tua iniziativa ci abbia dato modo, tra l'altro, di riflettere sul nostro approccio al blog e alla rete. E' stato molto interessante partecipare, quindi grazie ancora!

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  3. Cara Maria Teresa, concordo con te su tutto.
    Prendersi poi troppo sul serio è sintomo di una presunzione che probabilmente esiste anche nella vita reale.
    Un bacio

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    1. Ciao Patricia, vero, per lo più la rete riflette ciò che siamo anche nella vita reale. Un bacio a te!

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  4. Risposte molto belle e sincere, spero che continuerai con il blog, perché il tuo è tra i miei preferiti (soprattutto per la persona che c'è dietro). Questo 2020 ci sta mettendo a dura prova, quindi capisco bene il tuo sentire.

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    1. Grazie di cuore, Giulia! Quest'anno è complicato ed è inevitabile che questo si rifletta anche nella vita virtuale. Speriamo che la situazione sia destinata a migliorare a breve,

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  5. Sono contenta che tu abbia partecipato all'intervista collettiva di Nick. Condivido moltissime delle tue risposte, specialmente quando scrivi "Tutto in rete è pubblico, non dobbiamo dimenticarcene." Ogni parola che scriviamo, ogni like che mettiamo rimangono come tracce pressoché indelebili, tutto oggigiorno è monitorato e registrato attraverso vari strumenti informatici. Disconnettersi è assolutamente necessario, specialmente in questo 2020 dove è stata incrementata l'attività a distanza, sia in termini di lavoro che di didattica. Purtroppo si procede a vista su tutti i fronti...

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    1. Grazie Cristina. Eh sì, gli strumenti informatici sono una bella cosa ma hanno anche il rovescio della medaglia. Io mi rendo conto a volte di essere incostante, proprio perché oscillo tra il desiderio di usare la rete e la necessità di tenermene a distanza.

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  6. Belle le tue risposte, mi rispecchio in molte di esse.

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  7. Hai ragione, il fatto di sentirsi obbligati a essere sempre presenti è detestabile. In realtà io non mi sento così in rete, ma nell'essere contattabile al cellulare, per esempio. Adesso tutti partono dal presupposto di poterti parlare in qualunque momento, come se fosse normale. Il bello è che tendo a farlo anch'io, quando sono dall'altra parte!

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    1. Verissimo. Quando ero piccola ricordo che c'erano delle fasce orarie in cui "non era educato" telefonare. Oggi questo non esiste più, tutti si sentono anzi in diritto di contattarti in qualsiasi momento e si offendono pure se non sei lì a disposizione... Brutta cosa.

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  8. Una riflessione di oggi è che in rete si stava meglio quando eravamo di meno e con maggior rispetto/attenzione perché era un ambito nuovo. Adesso si dà tutto per scontato, come la risposta pronta sulla chat o in chiamata al cellulare (quando c'era il fisso con la rotella ci si dava appuntamento alla tal ora, una volta a settimana!). Soprattutto c'è un impoverimento della qualità delle comunicazioni, sia perché ci sono troppi profili fasulli creati proprio allo scopo (come le fake news, anche le fake opinions) ma anche perché le persone meno accorte non comprendono che c'è responsabilità legale su quello che scrivono, essendo la rete "un luogo pubblico" (mi viene in mente il poraccio che ha minacciato di morte il Presidente della Repubblica come se l'avesse fatto al bar sotto casa, ma si è visto arrivare la polizia con mandato). Al solito, non è lo strumento ad essere malvagio, è l'uso che se ne fa.

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    1. Mi ritrovo in pieno in quello che dici. Sarà che la rete si è evoluta così in fretta che non abbiamo fatto in tempo ad adattarci e a capire come gestirla al meglio? Io rimpiango i primi tempi, c'era un approccio diverso, più prudente. E c'era una meraviglia che oggi si è persa. Tutto si dà per scontato.

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