3 parole guida per il 2019
Ed eccoci arrivati al 2019. Dunque, prima di tutto tanti auguri a tutti quelli che passano da qui!
Come è più meno consuetudine da alcuni anni a questa parte, inizio il nuovo anno con tre parole-chiave che vogliono essere dei propositi per i mesi a venire ma anche delle linee guida per i progetti futuri. L'idea è presa dal blog Pennablu di Daniele Imperi.
Quest'anno ho scelto tre verbi, non so esattamente perché, forse per il senso di azione che trasmettono.
In omaggio alla prima parola, do un taglio alle ciance e passo al dunque!
Semplificare
Questo sarà l'anno in cui compirò la bellezza di 50 anni. Oh là là, non riesco neppure a crederci! Sarà proprio a causa dell'età (matura, argh) che sento il bisogno di complicarmi meno la vita, sia da un punto di vista pratico che nei rapporti personali. Mi scopro sempre più allergica alle complicazioni sociali e vorrei che tutto fosse più facile. Parallelamente vorrei vincere la mia tendenza a farmi problemi inutili e mille paranoie su tutto. Inoltre, trovo molto stancante star dietro alle lamentele, alle recriminazioni e via dicendo. E alle inutili ansie che portano via energie e che appesantiscono la vita.Vorrei più semplicità anche nelle piccole cose di ogni giorno, nella concretezza quotidiana.
Naturalmente mi piacerebbe applicare il principio della semplificazione anche alla scrittura. Basta con le trame complesse e le tante pagine... E via libera anche post a più brevi e immediati.
Selezionare
Se c'è una cosa che mi ha insegnato il 2018 è che le energie (fisiche e mentali) che abbiamo a disposizione non sono infinite, anzi. Per questo avevo in mente di proporre la parola rallentare, ma poi ho pensato che in realtà quello che vorrei non è tanto fare tutto con più lentezza ma scegliere con maggior cura i progetti, le attività e anche le persone a cui dedicare la mia attenzione e quindi le energie. Nell'anno appena passato mi sono trovata troppo spesso alle prese con situazioni che non hanno portato alcun frutto, probabilmente perché non vagliate a monte in modo più oculato. E dunque visto che il tempo è quello che è, spero di disperdermi meno e dosare meglio le risorse, tagliando eventualmente anche le collaborazioni o i progetti che non portano a nulla.Selezionare vale in modo specifico anche per le letture (l'e-reader trabocca di libri acquistati d'impulso e mai neppure aperti). E per le persone da frequentare, ovviamente, nel mondo reale come in quello virtuale.
Osare
Se le prime due parole sono dettate da un certo buon senso, l'ultima è invece motivata dal bisogno di allentare i freni e varcare gli orizzonti del conosciuto, superando una certa prudenza che mi contraddistingue. Cosa significherà in pratica? Ancora non lo so. Ma una prima idea è quella di scrivere un nuovo romanzo in tempi rapidissimi per inviarlo al concorsone dell'anno. Un progetto che assomiglia più a follia, considerato che la mia media di scrittura è di un anno. Ma sennò che osare è?
Le 3 parole del 2018: com'è andata?
Prima di lasciarci, mi pare doveroso dare uno sguardo al passato per vedere se le tre parole dello scorso anno siano state davvero una guida o solo vuoti propositi dimenticati pochi giorni dopo.
Come potete leggere nel post del 2018, avevo scelto ottimizzazione, intuito, spensieratezza.
Devo dire che l'intento di ottimizzare mi ha effettivamente accompagnato per l'intero anno, anzi spero di poter affrontare anche i mesi a venire con uno spirito di organizzazione più pratico e oculato, che in fondo fa il paio con il selezionare di quest'anno.
Anche l'intuito mi è stato di grande supporto, nelle piccole come nelle grandi cose. Spesso andando contro la ragione o il parere contrastante di chi mi circondava. Vedesi in particolare la riscrittura del primo romanzo che in tanti mi sconsigliavano ma che ho intuito invece fosse la strada giusta da seguire. A volte l'intuito va a braccetto con la mia testardaggine, ma va bene così. Insomma viva l'intuito, sperando che continui a sostenermi ancora.
Male per la spensieratezza. Ancora troppe ansie da gestire, anche se i problemi di insonnia che hanno funestato l'intero 2018 mi hanno costretta a rivedere il mio approccio alla vita e a sorvolare su molte preoccupazioni. Comunque c'è ancora molto lavoro da fare su questo fronte.
Avete già pensato alle vostre parole d'ordine per il 2019? Aspetto di conoscerle!
Devo dire che l'intento di ottimizzare mi ha effettivamente accompagnato per l'intero anno, anzi spero di poter affrontare anche i mesi a venire con uno spirito di organizzazione più pratico e oculato, che in fondo fa il paio con il selezionare di quest'anno.
Anche l'intuito mi è stato di grande supporto, nelle piccole come nelle grandi cose. Spesso andando contro la ragione o il parere contrastante di chi mi circondava. Vedesi in particolare la riscrittura del primo romanzo che in tanti mi sconsigliavano ma che ho intuito invece fosse la strada giusta da seguire. A volte l'intuito va a braccetto con la mia testardaggine, ma va bene così. Insomma viva l'intuito, sperando che continui a sostenermi ancora.
Male per la spensieratezza. Ancora troppe ansie da gestire, anche se i problemi di insonnia che hanno funestato l'intero 2018 mi hanno costretta a rivedere il mio approccio alla vita e a sorvolare su molte preoccupazioni. Comunque c'è ancora molto lavoro da fare su questo fronte.
Avete già pensato alle vostre parole d'ordine per il 2019? Aspetto di conoscerle!
Bene, grazie per raccolto l'idea, che poi io ho preso da Chris Brogan.
RispondiElimina3 verbi non sono male, buona idea e auguri per trasformarli in azioni positive :)
Riguardo ai 50 anni, meglio non pensarci, ormai ho superato quel traguardo e per farla più drammatica dico che sono più vicino al secolo che alla mia data di nascita :D
Grazie Daniele, trasformarli in azioni positive è la parte più difficile, perché all'inizio dell'anno siamo tutti carichi, poi i propositi tendono a perdersi per strada!
EliminaEh sì, meglio non pensarci all'età :D
Mi piacciono le tue tre parole - verbi. Io ne ho scelto una sola per semplificare ancora di più. Ti auguro ti portino verso la direzione che cerchi e ti permettano di trovare la realizzazione che meriti. A mio avviso hai tutte le carte in regola per partecipare al concorsone con un ottimo romanzo, perché se tre su tre ti sono riusciti così bene...
RispondiEliminaHo letto poco fa la tua parola, che oltre a essere molto bella, è un'ottima sintesi per un atteggiamento positivo.
EliminaGrazie per l'augurio che ricambio pienamente!
Per il concorsone, al momento è solo un'idea folle perché con i tempi non ci siamo proprio, ma prima di arrendermi vedremo come va la scrittura nelle prossime settimane, non si sa mai ;)
Beh, guarda, posso dire che mi hai risparmiato la fatica di pensarle da me: d'accordo su tutto, in particolare sul fatto che quando arrivi ai 50 viene naturale dosare meglio tempo e risorse...proprio perché ti accorgi che il tempo è quello che è.
RispondiEliminaUn salutone!
Quindi con l'età si diventa anche pigri?! Scherzo, condivido in pieno Gabriele. Il tempo sembra correre sempre più, non ci resta che dosarlo al meglio. Tanti auguri di buon 2019 a te!
EliminaSposo le tue tre parole in pieno, credo che la semplificazione sia fondamentale nella vita, in un mondo sempre più complesso è importante almeno provarci; selezionare è un verbo che vedo ben accoppiato al primo. Osare è bellissimo, mentre leggevo il tuo post pensavo che troppo spesso ci facciamo frenare dalla mancanza di fiducia in noi stessi o peggio dallo scoraggiamento degli altri. Osare può portare a traguardi imsperati e comunque anche quando non si raggiunge l'obiettivo c'è la soddisfazione di averci provato.
RispondiElimina50 anni? è solo un nuovo inizio, in fondo è bello questo numero tondo come il mondo (forse sto citando una canzone, ma ho reso il senso).
Eh già, potrò dire "i miei primi 50 anni" :D
EliminaOsare è forse la parola-proposito più difficile, anche perché in qualche modo le altre due ho cominciato già a metterle in pratica lo scorso anno, mentre questo obiettivo è del tutto nuovo. Ma è proprio come dici tu, troppo spesso ci facciamo frenare da paure nostre o dalla sfiducia che ci viene dall'esterno. A un certo punto si sente però l'esigenza di dire "almeno ci ho provato".
Bellissimi propositi, Maria Teresa! Accolgo in particolare l'osare di più e lo faccio mio. Anch'io spesso mi limito, delineo dei confini tra ciò che farei e quello che alla fine realizzo. Vorrei la leggerezza di chi non si fa alcun problema e di chi non è bloccato dalla paura del giudizio altrui. Un abbraccio grande, buon 2019!
RispondiEliminaGrazie Rosalia, ricambio di cuore!
EliminaSpero che osare possa diventare anche una tua parola d'ordine per sfide sempre più interessanti. E speriamo che questo 2019 ci porti solo cose belle ^_^
S.O.S.? S.emplificare O.sare S.elezionare? Stai chiedendo aiuto? :D :D :D
RispondiEliminaCome ho scritto da Daniele, che ci ha contagiati un po' tutti con questo meme, quest'anno la vedo difficile. Ai primi di dicembre avevo tre parole, belle, forti. Poi è andata come è andata (ufficio chiuso, collega mentore dimissionario, problemi famigliari) e quelle parole non mi sembrano più giuste. Adesso le sto ripensando, cercando quelle che dovrebbero "caricarmi" di più. :)
SOS... non ci avevo fatto caso! Chissà, forse è vero :D
EliminaSeriamente invece spero che la tua situazioni si sistemi in fretta e nel modo meno doloroso possibile. Purtroppo certi cambiamenti non sono mai piacevoli, lo capisco bene. Ci vorrebbero tre parole in grado di farti affrontare tutto con coraggio e serenità...
E' sempre un piacere passare dal tuo blog. Leggo ogni volta dei post molto interessanti :) Complimenti!
RispondiEliminaGrazie cara! Per questo post bisogna ringraziare Daniele Imperi che ogni anno porta avanti l'iniziativa (di Chris Brogan, come ha ricordato lui sopra). Più che fare tanti propositi concreti che poi ci si dimentica in fretta, è bello secondo me scegliere delle parole astratte che possano guidarci nell'interiorità :)
EliminaNon ho buoni propositi per quest'anno, se non di affrontare senza cedimenti la ristrutturazione e il trasloco alla nuova casa. Insomma, un progetto talmente gigantesco e apportatore di cambiamento che tremo alla sola idea. Quindi, sangue freddo.
RispondiEliminaI tuoi buoni propositi mi piacciono, e mi pare che siano proprio quelle tracce di saggezza che arrivano andando verso questa nuova decade (50 anni? ma se sembri di almeno 10 anni di meno!). Io li compirò nel 2021, gli anni passano in fretta. :)
Mentre ti leggevo, mi chiedevo se avevi tenuto fede ai propositi dello scorso anno, e vedo che, anche se con qualche eccezione, lo hai fatto pienamente.
Buon anno di meraviglie, Maria Teresa.
P. S. Aspetto quel pomeriggio di primavera in cui potremmo riunirci a Roma io, te e Marina a prendere un tè come vecchie e amabili signore. :)
Una ristrutturazione e un trasloco... certo, capisco in pieno che ti servirà un gran sangue freddo! Ma non ho dubbi che saprai affrontare questi disagi con la carica che ti distingue.
EliminaEh sì, 50 anni... ma grazie di darmene dieci di meno! Anche io dentro di me ne sento di meno, ma l'età inevitabilmente si fa sentire, nelle piccole cose così come in una stanchezza generale.
Che bella immagine quella di noi tre a prendere un tè insieme in una giornata di primavera! Dovremo farla diventare realtà ^_^
Bravissima, tre verbi da tenere assolutamente in considerazione. Anzi da fissare come tre mantra di questo prossimo 2019
RispondiEliminaGrazie Fabio ^_^
EliminaGrazie a te Maria Teresa, sono sempre molto utili i tuoi pensieri! :)
Elimina