Alessandro Ricci presenta “Il giovane Achille”

    


Buona domenica! Per il consueto appuntamento con i libri, quest'oggi è mio ospite Alessandro Ricci, autore che abbiamo conosciuto qualche tempo fa nella rubrica 7 blog per un autore. Quest'oggi ci racconterà qualcosa del suo romanzo per ragazzi “Il giovane Achille” 


Sinossi

A tredici anni, Alessio non sopporta nessuno. Né i suoi compagni, sempre pronti a sparlargli alle spalle, né suo padre, da cui si è allontanato dopo la morte della moglie. Ma soprattutto odia se stesso. Colpa del suo tallone d’Achille, una malformazione fisica che lo costringe a camminare zoppicando, attirando risatine e commenti, che alimentano la rabbia che si porta dentro. Un giorno, la fiamma dell’ira esplode, costringendo il padre a inviarlo a un campo estivo, sperando di favorire così la sua socialità. Ma al Campeggio Sorriso Alessio non imparerà solo regole e disciplina. Tra sortite notturne, giochi a Palla Mortale e misteri sotterranei, conoscerà il valore dell’amicizia e l’importanza di vivere ogni giorno a pieno.

«La rabbia è un sentimento molto potente e hai tutto il diritto di provarla. Ma non permetterle di scegliere al posto tuo, né di farle risolvere le situazioni. Altrimenti alla fine dell’incendio non ti resterà che raccogliere i resti della sua devastazione. C’è un modo migliore per reagire. Se il tuo dolore è troppo grande per te, sappi che non sei solo. Io sono con te, i tuoi amici sono con te».


Il Giovane Achille è una storia che parla di rabbia. Il protagonista è, almeno inizialmente preda di questo sentimento. Alessio vive un periodo particolare della sua vita, quello della pre-adolescenza, dove spesso ci si sente fuori luogo, incompleti e incompresi. A tutto questo si somma un difetto fisico al tallone destro, che lo costringe a zoppicare e che alla sua età è come un segnale luminoso puntato in testa. Così Alessio dovrà scontrarsi con risate soffocate, nomignoli e gli immancabili bulli, che metteranno lo metteranno a dura prova.
Alessio non riesce a fare amicizia, non riesca ad avere un rapporto sano con i compagni né con il padre, soprattutto da quando la madre scomparsa.
La rabbia è un sentimento potente ma anche distruttivo, a volte consolatorio e quasi necessario, quando il dolore è troppo, ma se non controllato può creare grossi guai, e Alessio né dovrà pagare le conseguenze.
Il Giovane Achille è una storia epica, o almeno queste erano le intenzioni dell’autore.
Il titolo richiama l’Iliade e nel testo sono nascosti rimandi più o meno espliciti al poema omerico. A partire dalla malformazione al tallone, che affligge il protagonista, al sentimento di rabbia che ne guida le azioni, fino ad arrivare al nome della banda che Alessio fonderà, gli AKEI, che richiama i soldati di Achille (Achei). Ce ne sono molte altre e la mia sfida col lettore e a trovale tutte 😊.
Il Giovane Achille è una storia d’amicizia, ambientato in quella particolare età della vita in cui i legami sono forti come catene e gli amici possono salvarti la vita.
Ho sempre amato le storie di gruppi di amici, che hanno rappresentato i capisaldi della narrazione per ragazzi della mia generazione: dai Goonies a Stand by me. Nel mio libro ho cercato di ricreare quel sentimento di unione, protezione reciproca e appartenenza che animano quelle avventure.
L’amicizia è l’unico antidoto alla solitudine e ai dolori dell’anima, sarà grazie agli amici incontrati per caso, compagni di sventura al terribile Campeggio Sorriso, che Alessio riuscirà ad affrancarsi dalla sua ostinata rabbia verso il mondo e a vivere una fantastica avventura.
Infine, il Giovane Achille è una storia colorata, infatti sia la copertina che le illustrazioni interne sono opera della bravissima Stefania Franchi, che col suo stile fiabesco e pastelloso ha dato vita ad Alessio e a tutti gli AKEI, rendendoli vivi e pronti a combattere. . 

Alessandro Ricci

Incipit

«Cantami, o Diva, del pelide Achille l’ira funesta...» Gli immortali versi del grande poeta greco non riuscivano a scuotere Alessio dal suo torpore.
 Giugno era alle porte e tutti avevano cominciato da tempo a fare il conto dei giorni che mancavano alle agognate vacanze estive. Anche il professor Coletti, mentre leggeva alla classe quel polpettone epico, si immaginava già in riva al lago, con la sua fida canna da pesca, senza ragazzini petulanti intorno. 
A tredici anni, Alessio aveva poche certezze nella vita, ma sapeva con sicurezza che odiava la scuola, i compiti, i rimproveri, le regole infinite che lo affliggevano e stufavano. Molti ragazzi alla sua età avevano i loro professori del cuore, le loro materie preferite, per lui invece ogni argomento era uno strazio. Non trovava conforto nemmeno nell’amicizia dei coetanei: a lui non piacevano i suoi compagni e a loro non piaceva lui. Per questo motivo affrontava ogni anno scolastico con lo spirito di un ergastolano carcerato ingiustamente.

Ebook e cartaceo in vendita su: Amazon, NPS, IBS

Commenti

  1. Uno di quei libri che avrei adorato leggere a quell'età!

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    1. I libri per bambini letto da adulti sono ancora migliori.
      Io non smetti mai

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  2. Risposte
    1. Grazie per essere passato e per il tuo commento, Alessio! Ci confermi allora che è un romanzo non sono per bambini... ^_^

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