Pubblicità su Facebook: la mia esperienza

Foto Pixabay


Tra gli strumenti promozionali a disposizione in rete per gli autori, ci sono le inserzioni di Facebook. Ne ho parlato tempo fa con Silvia Pillin in questa intervista: ANNUNCI FACEBOOK PER SCRITTORI, NE PARLO CON SILVIA PILLIN

Proprio grazie al manuale scritto da Silvia e ai suoi video su youtube che illustrano come impostare una campagna, ho fatto i miei primi esperimenti in questo campo. Chi mi conosce sa che non amo questo genere di cose, ma mi sono lanciata e oggi vorrei raccontarvi le mie impressioni.

Prima di tutto però ci tengo a sottolineare che questo post non intende essere niente di più che la condivisione di  osservazioni personali, totalmente soggettive. Non sono neanche lontanamente un'esperta, procedo per tentativi ed esperimenti, e se qualcuno volesse approfondire l'argomento potrà trovare in rete materiale e consigli di gran lunga più competenti.

Perché promuovere un libro tramite un'inserzione Facebook?

Questa domanda me la sono fatta molte volte, prima di tentare questa strada per promuovere i miei libri. Il punto è che è molto difficile allargare la cerchia dei possibili lettori facendo affidamento sugli strumenti gratuiti di Facebook. Anche avendo molti contatti nel profilo privato, non è detto che un post venga mostrato a un ampio pubblico. Un discorso ancora più complicato è quello della pagina Facebook: sappiamo tutti che negli ultimi anni le visualizzazioni si sono ridotte drasticamente. Quindi, un annuncio a pagamento può essere un modo per far conoscere il nostro libro a tante persone.

In secondo luogo, un'inserzione ci permette di selezionare un pubblico che potrebbe essere realmente interessato al libro, cosa che non è affatto detta se ci affidiamo solo ai contatti del nostro profilo. Per non parlare del fatto che i nostri amici potrebbero essere infastiditi da un continuo martellare/spammare!

Cosa ho osservato

  • La prima cosa che mi sento di dire è che quando si lancia una campagna, i risultati sono imprevedibili. Pur studiando a fondo gli elementi e il pubblico, quello che ho notato è che a volte i risultati sono ottimi, altre quasi nulli. Si può provare a individuare i parametri migliori affinché un annuncio porti frutti (nel nostro caso vendite del libro) ma poi sta alle persone, a come reagiscono. 
  • Anche quando un annuncio va obiettivamente bene, perché è apprezzato con like, ricondiviso, e ogni click ci è costato poco, non significa che poi tutte le visite alla pagine si siano tradotte in acquisti. Questo può dipendere da altri fattori, dalla descrizione del libro, dalle recensioni, ecc,
  • La cosa migliore, comunque, è impostare la campagna mettendo come obiettivo il traffico sulla pagina Amazon di vendita (o un altro store). In questo modo si convogliano i lettori direttamente ci interessa.
  • Come pulsante nell'annuncio a me è sembrato più efficace scopri di più, rispetto ad acquista. Forse perché dà l'impressione a chi clicca di avere più controllo.
  • L'immagine che usiamo per l'annuncio è fondamentale. Il fallimento di una campagna al 99% è da attribuire a un'immagine che non chiarisce che proponiamo un libro (quindi la copertina è essenziale, meglio ancora se in 3D) o che non cattura abbastanza l'attenzione.
  • Facebook permette per esempio di lasciare la copertina del libro di Amazon, ma il risultato finale nell'annuncio non è un granché: immagine troppo piccola, con troppo spazio bianco. In pratica poco accattivante anche se la copertina è bella.
  • Una immagine efficace per mia esperienza mostra in primo piano il libro accanto alla tagline. In realtà troppo testo non sarebbe concesso da Facebook , ma si può chiedere una revisione manuale e in questo modo l'inserzione viene accettata.
  • Per mia esperienza, hanno dato risultati migliori gli annunci non dinamici.
  • Il testo criptico non funziona, anzi più è semplice e chiaro, meglio è. Bisogna far capire a una prima occhiata che tipo di storia è, ma senza essere troppo generici. Le banalità che non dicono nulla di specifico sulla storia danno risultati scarsi (soprattutto con tanta concorrenza). Credo che distinguersi sia fondamentale, ma senza risultare troppo stravaganti perché in quel caso non si capirebbe cosa si sta pubblicizzando.
  • Dopo immagine e testo, un altro aspetto che ho trovato davvero prioritario, è il pubblico che si sceglie. Fare una selezione oculata è essenziale. Personalmente ho osservato che inserire interessi (anche specifici) che non abbiamo a che fare direttamente con i libri, è del tutto inutile. 
  • Ho constatato che sono in maggioranza le donne a reagire, sia come like al post che come click. Infatti nell'ultima campagna ho ristretto il pubblico alle lettrici. Comunque ripeto che questa è solo la mia esperienza.
  • Ho anche notato che nel week end gli annunci funzionano meglio, sia come risultato in termini di click che di vendite. Probabilmente i lettori son più disponibili a soffermarsi su un link ed eventualmente ad acquistare.
  • Le campagna lunghe (almeno tre o quattro giorni) danno più frutti rispetto a quelle brevi. Magari dipende dal fatto che un annuncio deve capitare più volte sotto gli occhi di un lettore, perché quest'ultimo reagisca.
  • Spendere meno di 2 euro al giorno è quasi inutile ai fini delle vendite. La spesa minima (che io sappia) è ancora di 1 euro, ma devo dire che mentre un tempo anche spendere poco dava risultati, adesso non è più così. Perché siamo in troppi? Chi lo sa.
  • Personalmente non uso gli hashtag negli annunci, perché secondo me possono deviare troppo l'attenzione. Quindi non so dire se possono influenzare positivamente o negativamente.

La mia campagna più recente

Quando è uscito il mio ultimo romanzo, ho messo subito un'inserzione, quella che vedete qui in basso. Ho scelto un'immagine abbastanza generica ma che contenesse a prima vista le informazioni minime: che si tratta di un libro, che è disponibile in ebook e cartaceo, qual è il titolo e la copertina, che è disponibile su Amazon. La tagline serviva a dare un'idea della storia.
Anche nel testo vero e proprio ho inserito le informazioni minime: il genere, un sunto della trama e la disponibilità su Kindle Unlimited, oltre al link vero e proprio.
Penso che sia meglio non esagerare con la descrizione della trama (che tanto si trova nella pagina Amazon), anche perché poi il testo verrebbe tagliato.



Non ho ancora provato gli annunci Amazon, quindi non sono in grado di fare confronti.
Ma sono impaziente di conoscere le vostre esperienze con le pubblicità Facebook!

Aggiornamento

Nel frattempo è uscito un utilissimo post sull'argomento di Rita Carla Francesca Monticelli
che vi suggerisco di leggere: Sponsorizzare un post su Facebook con Gestione inserzioni

Commenti

  1. La mia esperienza in fatto di promozioni sui social, non solo facebook, mi ha fatto capire di quanto sia importante essere continui per avere conversioni. Una promozione saltuaria può ingannare con un boom di like e condivisioni ma con pochi acquisti impostare un budget e pianificarlo sul lungo periodo (un anno, minimo) nel mio caso è quello che mi ha dato ottimi risultati (anche se si tratta di musica e non di libri)

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    1. Grazie per aver riportato la tua esperienza, Ferruccio. Molto interessante quello che dici, conferma quello che avevo intuito sulla necessità di impostare un periodo lungo per vedere risultati concreti. Dovrò insistere allora su questa strada, visto che parli addirittura di un anno.

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  2. Grazie di avere condiviso le tue impressioni Maria Teresa. Sarà molto utile per il futuro, se mai avrò qualcosa da sponsorizzare, chissà.
    Da utente, troppo spesso mi vedo arrivare sponsorizzate che mi urtano i nervi, non dico di libri ma anche di altre aziende, per cui credo che affinare il target non sia semplice nemmeno per i "guru" del marketing.
    PS. Giusto ieri sera mi hanno chiesto come fare un mockup di un libro, et voilà, ricordo bene di averlo imparato da un tuo posto e l'ho ricondiviso. ;)

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    1. Bello sapere che ogni tanto sono utile ^_^
      Grazie a te, Barbara. Sì, non è per nulla facile, anzi il target è proprio la parte più delicata, quella che richiede più affinamento. Non credo che tutte le aziende riescano a impostare al meglio il pubblico, troppo generico se consideriamo quello che ci capita sotto gli occhi...

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    2. Eccomi! Ero io che ho chiesto, piacendomi molto il mockup che ha Barbara sul suo blog. E mi ha indirizzata verso i tuoi suggerimenti, Maria Teresa, che sono sempre eccellenti. Grazie anche per questo post, l'ennesima condivisione di qualcosa che può tornare molto utile.

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    3. Grazie a te Luz. I mockup automatici sono molto comodi, in effetti.

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  3. Questo post mi interessa particolarmente, perché mi sono occupata spesso per lavoro di social media marketing, ma non ho mai creato campagne promozionali con Facebook.
    La mia pagina Fb conta 2500 like (circa) e non l'ho mai sponsorizzata per il semplice fatto che, a tuo contrario, non vendo nulla.
    Dunque, non avrei avuto alcun tornaconto economico. Se, invece, pubblicassi libri, sicuramente proverei questa strada.
    Ho provato, ad esempio, a convincere un mio amico ristoratore ad investire in questi annunci, quando la sua attività navigava in pessime acque, ma non mi ha ascoltata.
    Alla fine ha chiuso e me ne è dispiaciuto, ma un po' se l'è cercata.
    Il marketing è fondamentale e, con i mezzi che abbiamo oggi possiamo fare la differenza, anche con pochi spiccioli.
    Quindi, brava tu che ci stai provando e che mi pare te la cavi benissimo.

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    1. Diciamo che sono ancora una novellina, ma non voglio arrendermi. Senza dubbio le campagne di Facebook offrono un'opportunità in tanti campi, ma non è facile ottenere risultati. Se già ti sei occupata di social media marketing, tu non avresti alcuna difficoltà a maneggiare questo strumento. Io invece sono sempre stata lontana da queste cose, per me è un campo nuovo tutto da esplorare. Attualmente non sto puntando alla pagina perché non me ne farei niente di tanti like, ma più alla pagina di vendita.

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  4. Salve Maria Teresa, complimenti per il tuo blog. Ogni tanto vado a vedermi qualche tuo ''vecchio'' articolo molto volentieri.
    La mia esperienza? Inizio dalla base: facebook serve.

    Come prima cosa parlerei dalla destinazione. Per quanto sul sito ci si dedichi alla pagina del libro, poi alla fine si sceglie sempre un link diretto ad Amazon. Anche se, cmq, io lo inserisco lo stesso nel testo del post. Ho visto che anche altri autori che hanno siti bellissimi con landing page meravigliose fanno lo stesso... ci sarà un perché.

    Preferisco che il post lo prepari Facebook direttamente, incollando il link di Amazon, vero che spesso è più bruttino, ma mi sembra che il CPC (costo per clic) sia molto inferiore. Se aggiungo foto, o metto in seguito il link su destinazione del pulsante, (sempre Scopri di Più), mi pare, mi pare, che renda meno.

    Io spendo veramente poco, tuttavia sono convinto che scattino dei meccanismi virtuosi che poi portano a delle vendite quotidiane. Te ne indico qualcuno. Il prodotto è sicuramente riproposto da qualche parte a chi ha manifestato interesse, (vedi cookie). L'A9, l'algoritmo di Amazon, (magari scrivo una fesseria), secondo me ''sente'' i click, l'interesse, (e nel mio caso i clic non sono molti).

    Con le vendite aumenta anche il ranking del libro e non solo, anche quello dell'autore, ne sono certo. (Obbligatorio avere una pagina Amazon author central!)

    Ovviamente tra vendere un libro e-book Kindle a 0,99 (ora si può fare anche meno, finalmente) e 2,99 , oppure 3,99 € c'è un abisso nelle vendite. Ma non mi stupirei che l'algoritmo ne tenesse conto, sempre per il ranking.

    La posizione in classifica secondo me conta poco, c'è da dire che io non sono mai stato in top 100, magari lì le cose cambiano. (A 0,99 € ho fatto periodi primo in classifica di genere, senza mai ottenere risultati pazzeschi e guadagnando molto meno che a 2,99 € Come saprai, il rapporto è 1:6).

    Scusami, mi stavo concentrando solo su Amazon.
    Tornando a Facebook per il testo nelle immagini io uso un bel strumento che la piattaforma ci mette a disposizione. Adesso te lo cerco... niente vabbe'...
    lo trovi googlando ''strumento per testo delle immagini'' ed entri loggata a Facebook.
    Qui ti togli i pensieri sull'approvazione, sulla resa, e se sarà o no approvato. In passato anch'io mi sono servito dell'approvazione manuale ma non mi ci sono trovato bene.

    Condivido quasi tutto quello che hai scritto sopra.
    Ovviamente io non faccio solo post di vendita libro, ho creato un mio pubblico di nicchia o forse loro hanno creato un po' me, e spesso sponsorizzo proprio quei post che non sono collegati ai libri. Ti faccio un esempio; su un pubblico (mio) di quindicimila persone il post se va bene (commenti, condivisioni, like) arriva a anche a un 10-12%, che è molto buono, poi ci devi mettere l'eurino.

    In genere sono un po' restio a dare certi dati empirici, (raccolti provando sulla nostra pelle... e spendendo), ma qui l'ho fatto molto volentieri. Spero di aver dato un contributo.

    In bocca al lupo (l'altra non si può scrivere) per la tua ultima uscita.

    Ciao!

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    1. Ciao Andrea, grazie per i complimenti e per il tuo intervento così articolato che mi fa molto piacere. Confrontarsi su questi argomenti per me è davvero prezioso, così come ascoltare le esperienze altrui.
      Come hai sottolineato, i risultati di una sponsorizzazione possono essere anche indiretti. Penso che sull'algoritmo di Amazon incida anche il numero delle visita a una pagina, quindi senz'altro indirizzare lì le visite può tornare utile anche se non si traducono subito in vendite del libro.
      Personalmente sto ancora cercando di capire tante cose perché è un mondo complesso, ma credo valga la pena di impegnarsi.
      Grazie ancora per il tuo contributo (e per lo strumento che citi per le immagini, un consiglio utilissimo).

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  5. Provai qualche anno fa con le sponsorizzazioni su Facebook ma mi pare che il gioco non valga la candela. Forse spendendo bene qualcosa si ottiene , con i miei fondi ho ottenuto tanti like (comprati da FB che avevo sovvenzionato?? ma poche vendite e conversioni... Ho abbandonato la questione e non sono pentita
    Mi auguro che per te e altri sia differente

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    1. Purtroppo i risultati non sono sempre prevedibili e sì, si rischia di buttare soldi. Vanno fatti tentativi per capire cosa funziona e cosa no, ma capisco bene che quando i risultati non sono incoraggianti, si lascia perdere. Forse hai ottenuto molti like e poche vendite perché non hai importato come obiettivo il traffico ma l'interazione o altro?

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  6. Mi sono fatta due risate... Stavo per mettere mano al post di domani sulla mia esperienza con gli ads, e prima ho voluto dare una controllata ai nuovi post dei blog amici. Per fortuna l'ho fatto prima, e non dopo avere scritto l'articolo! A questo punto cercherò un altro argomento, e intanto ti rispondo qui. Le tue osservazioni sulla promozione su FB corrispondono alle mie. Io sto dedicando solo un euro al giorno a Cercando Goran, ma anche così c'è un po' di movimento; nel periodo in cui avevo raddoppiato la spesa, invece, non ho notato un raddoppio nelle vendite, che comunque sono poche unità al giorno, oppure una, a fronte delle centinaia di volte in cui l'inserzione viene mostrata. Con Veronica c'è non ha funzionato, invece. Ora lo sto promuovendo solo su Instagram, ma ancora non vedo risultati (perché si può scegliere dove comparire, cosa che ho scoperto solo di recente). Questo per dire che hai ragione: dipende dal libro, dalla cover, dalla descrizione, da... chissà cosa. Su Amazon gli ads funzionano in modo molto simile a FB, dal punto di vista tecnico, ma non sono ancora riuscita ad avviarne uno (ci ho provato due o tre volte). Questo perché Amazon in un primo momento mostra spesso l'inserzione, ma non appena vede che non hai molti click smette di proporla del tutto, tanto che ti trovi a... non spendere niente! A pensarci è ovvio: scegliere di mostrare solo gli ads con maggiore appeal significa guadagnare di più. Non posso dire di avere apprezzato la cosa, però.

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    1. No, ma perché? Scrivilo il post! Io sarei molto interessata alla tua esperienza e confrontarsi sull'argomento è sempre utilissimo. Non sentirti a disagio se è questo il problema. Io sono contenta se ne parli anche tu.
      Ti dico comunque che quello che a te è capitato con Veronica c'è, a me è successo con Tra l'ombra e l'anima. Mentre le campagne precedenti fatte per Come un dio immortale erano andate benissimo, con quest'altro libro non hanno dato frutti. Forse il problema è dipeso dalla difficoltà di inquadrare il pubblico. Magari vale lo stesso discorso anche per te. Penso che i lettori siano interessati a determinati generi e si accostino con difficoltà ad altri. Purtroppo!

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  7. Le sponsorizzazioni su facebook hanno un successo variabile e, purtroppo, imprevedibili. Io ho fatto molte sponsorizzazioni e con il mio primo romanzo (dopo 5 mesi che era uscito senza vendere neanche una copia) ho venduto di colpo 100 copie (non saranno grandi numeri ma in poco più un mese non è male). Certo erano altri tempi, era il 2015 e con le sponsorizzazioni le visualizzazioni erano tantissime, invece negli ultimi tempi è diventato tutto più difficile. Però negli ultimi tempi ho fatto delle sponsorizzazioni di successo, nel senso che ho venduto parecchie copie però erano legate a offerte a 0,99 o poco più. Credo che valga sempre la pena di provare, magari con una piccola spesa ma continuativa (di solito io investo un euro al giorno ma per 5 o 10 giorni di seguito...)

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    1. Non ho la tua lunga esperienza, ma penso anche io che i tempi siano cambiati. E poi c'è tantissima concorrenza! Io vedo sponsorizzazioni di libri in continuazione, molte anche ben fatte. Quello che mi dici comunque mi spinge a provare campagne più lunghe, magari funzionano meglio.

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  8. Per me questo è un mondo nuovo, sono su FB ma raramente mi faccio pubblicità. Mi hai insegnato parecchie cose utili con il tuo post.

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    1. Ne sono felice, Nick, e ti ringrazio. Io però ho solo un'infarinatura dell'argomento che è abbastanza complesso. Diciamo che sperimento ^_^

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  9. Molto, molto interessante! Io ho usato i post a pagamento a partire dal secondo libro che ho pubblicato. A livello di traffico, ammetto che i primi anni c'era molto movimento, anche se non si trasformava in vendite. Forse dipendeva dalla mia inesperienza. Negli ultimi tempi ho scelto di farli solo per comunicare a chi mi segue qualcosa di importante, perché si sa che per strani algoritmi, il pubblico che vede ciò che scrivi si aggira intorno all'8%. Ogni tanto mi dico di riprovare ma... sì, siamo troppi. E il genere che sto pubblicando al momento è talmente di nicchia che andrei allo sbaraglio!

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    1. Sì, siamo troppi, e la parte più difficile è senz'altro scegliere il target giusto. Se poi il libro è di nicchia la cosa (paradossalmente) si fa più complicata. L'ho sperimentato anche io con "Tra l'ombra e l'anima".
      Vero poi è quello che dici, ormai FB mostra i post delle pagine a un pubblico estremamente ristretto. Ricordati però che il pulsante "metti in evidenza" non porterà vendite, ma farà solo sì che il post verrà mostrato a tante persone. Meglio scegliere "traffico" come obiettivo. Ma comunque dipende dal tuo scopo ^_^

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  10. Cara Maria Teresa, leggo in queste settimane febbrilmente tutto quello che può essermi utile per la pubblicazione del romanzo, ormai imminente. Sto puntando su sito e pagina Fb, oltre che sul blog per lanciare il romanzo fra le persone che mi conoscono. Sono in piena fase di preparazione, con qualche ottimo aiutante dietro le quinte. Sono emozionata, entrare a far parte di questo mondo mi dà una strana sensazione.

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    1. Che bella notizia, Luz! Allora stai per pubblicare il self publishing o hai trovato un editore? Immagino che tu sia davvero molto emozionata per questo esordio. Ti faccio un grande in bocca al lupo. E se ti serve qualcosa, sai dove trovarmi ;)

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  11. Come grafica ti dico che le impressioni che hai avuto sul come creare l'immagine da pubblicizzare sono alla base della grafica pubblicitaria, che sia cartacea o online.
    Una bella immagine ben visibile ma non invadente, scritte chiare e testo d'impatto che esprima il concetto in modo semplice e chiaro (possiamo anche chiamarlo slogan).
    Sulle strategie di pubblicità dipende tanto dal contesto: ho utilizzato la pubblicità FB, ma non per dei libri. Ciò che ho fatto io in primis è stato creare una pagina in cui creare un gruppo di persone veramente interessate, quindi sono partita con la promozione di una pagina.
    Solo poi, avendo alla base questo bacino di almeno un migliaio di persone ho creato sponsorizzazioni FB del prodotto, mettendo i criteri più mirati e meno generici possibili ed escludendo gli amici.
    La cosa ha avuto un buon effetto nel mio caso, perchè ha creato discussione. Infatti non ho visto grandi risultati sul prodotto facebook, ma sul passaparola che si è creato grazie a FB.

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    1. Posso ben immaginare che certi principi per creare l'immagine e il testo siano la base per chi crea questo genere di contenuti. Peccato che non sempre vengano applicati. Mi capitano spesso sotto gli occhi immagini poco leggibili e promozioni che non brillano in chiarezza sul tipo di romanzo che si sta pubblicizzando. Io ho cambiato poi la mia immagine (non è più quella riportata sul post) proprio per renderla ancora più chiara.
      Interessante comunque la tua strategia. Senz'altro i criteri devono essere mirati il più possibile e il passaparola è fondamentale.

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  12. Ciao e complimenti. Ti volevo chiedere se per le pubblicità su Facebook consigli di togliere Instagram oppure no. Grazie

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    1. Ciao, io consiglio di lasciarla. Anche se non c'è la possibilità di inserire un link diretto allo store di vendita, può generare comunque curiosità.

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