Le salutari tentazioni dei narratori in erba
Questa settimana vi invito a fare un salto sul sito di Chance Edizioni per scaricare gratuitamente il numero 19 di 22 Pensieri e leggere tra l'altro un mio articolo dal titolo Le salutari tentazioni dei narratori in erba. Si tratta di alcune riflessioni intorno alla scrittura degli esordi, che quasi sempre è caratterizzata da tendenze ben precise, come il bisogno di attingere al proprio vissuto o la propensione a ispirarsi al “già visto”.
Qui di seguito l'inizio dell'articolo:
Più passa il tempo più mi convinco che non esistono ricette preconfezionate per chi scrive narrativa. Raccontare una storia è un’attività più simile a un’arte che non a una scienza esatta, quindi i vari tentativi di ridurre la creazione di un romanzo o un racconto a un mero insieme di regole e tecniche è senz’altro sbagliato, così come è un errore pensare che esistano metodi di scrittura validi per tutti: ogni scrittore ha il suo processo creativo, il suo peculiare modo di trasformare le idee in parole.
Di conseguenza, anche quando si parla di errori comuni ai principianti, secondo me si deve procedere con cautela. In questo senso preferisco definirle tentazioni, più che sbagli veri e propri. Le chiamerei “tentazioni salutari” che coinvolgono un po’ tutti, tappe di un percorso comune lungo il quale si procede affinando le proprie capacità narrative.
Per esempio, chiunque inizia a scrivere una storia sente il bisogno di attingere al proprio vissuto, di scavare tra le proprie esperienze o conoscenze. La fonte dell’autobiografia è normale, ma anche insidiosa...
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Altri articoli scritti da me per la rivista 22 Pensieri:
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Molto interessante il tuo articolo, anche la rivista è molto piacevole. La scrittura degli esordi attinge molto al proprio vissuto, è vero. È normale parlare di ciò che si conosce, si parte con un piccolo vantaggio, poi però la storia va romanzata, altrimenti hai ragione, il rischio di annoiare il lettore è dietro l'angolo, salvo avere una vita straordinaria (che in ogni caso bisogna saper raccontare, altrimenti è noiosa lo stesso). Bello il nuovo vestito primaverile del tuo blog!
RispondiEliminaGrazie, Giulia!
EliminaTrovo anche io la rivista molto piacevole, anzi diventa ogni mese più bella e ricca :)
Vero, bisogna saper raccontare anche quando si ha dell'ottimo materiale autobiografico tra le mani. Anzi, secondo me è ancora più difficile quando si tratta di maneggiare fatti che ci riguardano.
Bellissimo il nuovo header, Maria Teresa! Vado a leggere. :)
RispondiEliminaGrazie! Avevo proprio voglia di fiori e aria di primavera ^_^
EliminaHo letto solo il tuo articolo anche se ho scaricato la rivista per intero, ma il tempo tiranno non mi permette di proseguire. Trovo che siano consigli pieni di buon senso che spero aiutino chi alle prese con il proprio esordio si trova davanti a questi errori. Capirli in tempo è di sicuro un aiuto, lavorarci sopra è importante e diventa tutto un bagaglio di esperienza.
RispondiEliminaGrazie Nadia per aver speso del tempo per leggere l'articolo. Di certo non è facile orientarsi all'inizio, magari si è animati da entusiasmo e passione per la scrittura, ma si rischia facilmente di scivolare in territori difficili. L'esperienza in questo senso aiuta moltissimo, hai ragione.
EliminaSento atmosfera di primavera intorno... Bello! Vado subito a leggere💐
RispondiEliminaEheh grazie Rosalia! C'era bisogno di un po' di aria primaverile!
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