Le leggi di Murphy applicate ai blogger


Si sa che se qualcosa può andare storto, lo farà. Ebbene, chi ha un blog non è immune dalla legge di Murphy. Anzi. Vediamo i modi in cui la faccenda può esplicarsi.

Ispirazione

Hai avuto un'idea per un post. Più ci pensi, più ti piace. Ti metti al lavoro, scrivi e scrivi con grande impegno, impieghi due giorni per confezionare un bell'articoletto che alla fine intitoli “Come fare una doccia senza acqua”. Trovi pure una foto fichissima da abbinare, con una bellona che fa la doccia. Niente di sconveniente, certo, ma si sa che queste cose attirano. Soddisfatto, lo programmi per l'uscita settimanale e vai a dormire con il sorriso sulle labbra. Stavolta sfondo, lo so.
Il giorno dopo un altro blog pubblica: “Fare la doccia senz'acqua? Si può!”

Errori

Errare è umano, non colpevolizziamoci. E poi si sa che loro, gli errori, sono subdoli, si nascondono per spuntare fuori quando nessuno li osserva. Un refuso si perdona, soprattutto se è un refusino (Poverina, era distratta. Dai, niente di grave, sappiamo che ha sempre la testa tra le nuvole) e magari nella furia di leggere nessuno se ne accorge. E anche i refusoni passano sotto silenzio per i tuoi amorevoli e indulgenti lettori (Cavolo, ma questa vorrebbe pure fare la scrittrice?). A meno che non arrivi il rompiballe  grammanazi di turno, ma vuoi che capiti proprio oggi?
Però c'è l'Errore, quello con la E maiuscola. Tipo un post troncato, un elenco di 20 punti con solo 19 punti, una A senza H nel titolo. E tu proprio quel giorno, sei fuori casa, senza smartphone, senza linea Internet, senza un computer a portata di mano.
L'amico blogger ti avverte con i segnali di fumo (Tesoro, non allarmarti, ma c'è un errorino nel tuo post. Niente di serio, tranquilla. Però se lo sistemi è meglio).
Ed è allora che Grammanazi arriva. Solo allora. Perché in realtà era sempre stato lì in agguato a leggere i tuoi post, ma aspettava il momento giusto per intervenire. E tu assisti impotente alla tua messa alla gogna.

Tempistica

Fattene una ragione. Le buone idee tipicamente arrivano quando sei sotto la doccia, in macchina, quando sei nel bel mezzo di un'importante riunione, quando squilla il telefono e contemporaneamente suonano alla porta, quando l'idraulico ti sta spiegando perché deve rifare l'impianto. E ça va sans dire non hai un pezzo di carta e una penna per appuntartele al volo.

Tempistica 2

Rifattene una ragione. Puoi avere per mesi il blocco dello scrittore/blogger, stai pur sicuro che quando la Musa decide finalmente di farti visita e suggerirti qualcosa di interessante da scrivere, sarà il momento sbagliato. Sei a letto con l'influenza. Hai un milione di cose da fare per ieri. Hai una cinquantina di mail a cui rispondere. È un periodaccio al lavoro. Ti si è appena rotta la lavatrice, si è allagata casa e devi fare tutto il bucato a mano.

Ispirazione notturna

Di notte arrivano un sacco di idee per un post, hai notato? A volte in sogno, a volte quando sei in dormiveglia. Una notte ne arriva una davvero forte. Sogni di scrivere un articolo di quelli che fanno dire Wow. E sogni parola per parola, quasi un Angelo te lo dettasse. Ti svegli nel cuore della notte. Bello, questo post lo voglio proprio scrivere. E siccome l'esperienza insegna, non ti fai più cogliere di sorpresa: hai messo vicino al comodino un taccuino e una penna, per appuntare l'idea quando si farà viva. Stavolta non mi freghi, ispirazione. Scrivi tutto, al buio, perché non vuoi di certo svegliare tuo marito, no? Ma scrivi tutto, parola per parola, per non perdere nulla.
La mattina ti svegli e non ti ricordi granché, però sai che hai preso appunti, evviva. Quello che trovi però è una serie di frasi che sembrano scritte da un antico egizio.

Informatica

Hai avuto un'idea per un post, di nuovo. Questa volta è originale, spaccherà, te lo senti. Farà il botto di letture e commenti. Non facile da buttare giù, però. Ci vuole un sacco di documentazione, tempo per scartabellare la rete, informazioni da raccogliere ed elaborare. Pazienza, ne varrà la pena. Ci lavori per giorni, a fatica. Ne viene fuori un super articolo, pieno di link, riferimenti bibliografici, arricchito con belle immagini appropriate, scovate dopo ore di ricerca. Finito! Bene, si pubblica subito, stavolta collega da strapazzo non me la fai. Ma... è allora che il tuo pc fa: Ops! Fatal error.

Informatica 2

Il giorno del lancio. Non importa di cosa, ma di certo di ciò a cui tieni di più. Il tuo libro. Il tuo videocorso. Il prodotto a cui hai lavorato per mesi. E no, questa volta caro computer del miei stivali non mi freghi. Mi sono fatto Dropbox, tiè! Ho tutto salvato, becappato, messo al sicuro. La pagina del prodotto è pronta, la landing page, esatto, stavo per dirlo. Il giorno del lancio. Ed è allora che la rete fa: Ops!


Probabilità

Le probabilità di essere frainteso se scrivi qualcosa sono del 99%.
Le probabilità che qualcuno che non c'entra niente con quello che dici si offenda per le tue parole sono del 99%.
Le probabilità che qualcuno non sia d'accordo con la tua opinione sono del 100%.
Le probabilità che qualcuno ti critichi o ti copi quando hai una buona idea sono pari.
Le probabilità di successo di un post sono inversamente proporzionali al tempo che hai impiegato a scriverlo.

Commenti

  1. Post geniale. Ed è andata, l'hai postato. Alla faccia della legge di Murphy.

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  2. ...fra poco ti accorgerai che dovevi aggiungere un altro paio di argomenti... :-D

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  3. Eh, purtroppo è tutto vero!
    La cosa che mi fa più rabbia è quella del grammar nazi. Io ci ho messo ore per trovare l'idea, svilupparla, scrivere bene questo post... e tu ti attacchi all'unico dettaglio fuori posto? Che rabbia, veramente!!!

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    1. Sì, che rabbia! Hanno un occhio incredibile, poi, non si lasciano sfuggire nulla.

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  4. Dalle mie parti i saggi dicono che "chi non lavora non sbaglia mai". I grammarnazi sono perfetti proprio per questo motivo: perché non lavorano mai. :-P

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    1. Ahahah sì deve essere questo il motivo! Se non fai mai nulla, come puoi commettere errori?

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    2. Dalle mie invece il detto è: "I piatti li rompe chi li lava!" :D

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  5. Ecco... ehm... non dico niente, va. Perché altrimenti...

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    1. Mi hai fatto tornare in mente Stefania Crepaldi quando ha parlato di chi è affetto dalla refusionite... Mi hai fatto ridere, ma poi proseguendo la lettura invece mi sono venuti certi nervi, perché a volte davvero la misura dei risultati rispetto alla fatica riversata sul lavoro dei blog sfugge al controllo. E va bene che Murphy deve averla vinta, ma a volte davvero è troppo!

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    2. Sì, ci sarebbe ben poco da ridere, anzi a volte è inevitabile interrogarsi su quanto valga la pena di darsi tanto da fare. La riprova è questo post, scritto in pochissimo tempo tanto per divertimento, che ha ottenuto più letture di altri a cui tenevo maggiormente. Che dobbiamo fare? Boh!

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  6. Bellissimo post. Simpatico, divertente e… verissimo. Soprattutto l'ultima affermazione: più ci metti a scriverlo, più non se lo fila nessuno. ;)
    (Almeno a me capita proprio così!)

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    1. Questa è infatti la cosa più deprimente, i post su cui hai lavorato di più non se li fila nessuno! Bisogna essere preparati e non farsi sangue amaro.
      Grazie, Silvia!

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  7. :-D
    E io aggiungerei pure quando pubblichi un post interessante e appare Caio Blogger che commenta "Non puoi mica rubarmi le idee così eh! Io ho scritto le stesse cose già il mese scorso!". E tu vai a spulciare il blog di Caio e non c'è la benché minima traccia di qualcosa che assomigli al tuo post, ma lui continua ad accusarti su tutto il web: "Mi ha rubato l'idea, è un copione!"

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    1. Che faccia tosta! Magari ha solo immaginato di scrivere qualcosa di simile... :D

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  8. Mi hai proprio fatto ridere Maria Teresa anche se hai detot cose vere. Soprattutto sulla notte he porta grandi idee ma i(per me) il sonno vince.... :)
    Gli errori... capitano. Al limite i si ride sopra tanto ormai...

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    1. Durante la notte la creatività è libera di spaziare, peccato solo che quando ci si sveglia ci si ricordi ben poco. A me capita pure di sognare intere storie, poi alla luce del sole mi dimentico quasi tutto :(
      Comunque sì, meglio riderci su!

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  9. Il grammar nazi è parecchio fastidioso, anche perché sembra che si concentri sui contenuti soltanto per scovare il refuso o la contraddizione. E, avendo naturalmente la mente fresca, la cosa gli riesce benissimo. Spero molto di non rientrare in questa categoria! L'ultima frase "Le probabilità di successo di un post sono inversamente proporzionali al tempo che hai impiegato a scriverlo." mi calza come un guanto, esattamente come ha detto Silvia. :)

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    1. Hai ragione, è la mente fresca la chiave per l'abilità del grammanazi di scovare proprio ciò che non va.
      Purtroppo l'ultima considerazione è tristissima, ma dobbiamo farcene una ragione!

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  10. La conosco troppo bene la legge di Murphy, un'applicazione a 360 gradi ....
    Il post però mi è piaciuto, e direi che hai fatto centro sotto più di un aspetto :D
    Ciao
    Marina

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    1. Grazie, Marina ^_^ Eh, purtroppo le applicazioni non mancano in nessun campo!

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  11. Poi capita anche che vuoi sistemare un file pubblico al quale tieni, perché lo hai migliorato e cominci con tanta buona volontà a capire come funzionano certi meccanismi di cui sei all’oscuro, magari con una persona molto gentile che si offre di darti una mano e... acc, la scheda video del pc si brucia e tutto va a quel paese.
    (Per caso ne sai qualcosa? 😄)
    Comunque, sposo in pieno pieno il paragrafo dell’ispirazione notturna. È verissimo! 😂

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    1. Ahah :D Si ride per non piangere, in verità.
      Purtroppo più si tiene a un progetto, più il fato si accanisce! Speriamo che si possa recuperare, dai.

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    2. Sottoscrivo in pieno e confermo: più si tiene ad un progetto e più il fato ti rende la vita difficile. Altro che salto agli ostacoli 😂
      Buona giornata!
      Marina

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    3. Allora dovremo far finta che non ce ne importi nulla perché vada tutto liscio :)
      Buona giornata a te, Marina

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  12. Ah! Ah! Ah! Quanta verità! E mi ritrovo in modo particolare nel post geniale che altri hanno già scritto (e forse meglio di te)...

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    1. Che cosa odiosa, però! A me è capitato qualche volta ai primi tempi del blog e ci restavo malissimo. La sorte è sempre molto ironica.

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    2. Già, anche perché ti fa perdere l'entusiasmo (almeno nel mio caso).

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    3. Un mio personaggio diceva: "Nulla ti vieta di fare qualcosa già fatta da altri e magari farla meglio". Vale la pena comunque di provarci senza perdere l'entusiasmo :)

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  13. Cara Maria Teresa, ho scoperto una vena ironica in te che non conoscevo! Bellissimo post, molto divertente e veritiero. Però sulle percentuali finali sei stata troppo pessimista: e dai, fallo un sorriso, sfida la legge di Murphy e ottieni il 100% di consensi!

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    1. In realtà in passato avevo parecchie rubriche ironiche, che poi ho abbandonato perché c'era sempre qualcuno che prendeva le cose sul personale. Ma sì, la legge di Murphy va sfidata :D

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  14. La legge di Murphy non perdona! Io la scorsa settimana ho scritto un racconto che volevo mettere sul blog, mi sono impegnata poi però mi sono arenata sul finale, quindi dopo ho scritto tutt'altro. Poi scrivi una cosa di getto tanto per...e viene benissimo. Gli errori poi sono sempre in agguato. La fatica di essere blogger.

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    1. L'importante è che prima o poi quel racconto lo riprendi in mano e lo finisci, magari quando sarai più ispirata. A volte succede pure che non è il momento giusto per un certo post.
      Però è vero che le cose scritte di getto di solito vanno meglio, che ironia!

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  15. Nei giorni in cui ero bendata, non ho resistito a leggere e commentare un post in un blog tra i miei preferiti, sulla fiera tempo di libri, ebbene ho scritto teen agers, staccato e plurale invece di teenager, rispondendo a tono a un commento molto astioso che a sua volta rispondeva a un pacato commento. Si è innescato il classico putiferio e soprattutto mi è stato detto: si scrive teenager attaccato, non so che libri leggi per fare simili errori! Be', stavo leggendo Steinbeck, un premio Nobel.
    Quindi il grammarnazi colpisce anche i commenti. Io vedo spesso che davvero post a cui ho dedicato poco tempo suscitano spesso più interesse rispetto ad altri più ragionati. Forse io piaccio così: quando racconto la mi quotidianità senza troppe strutture narrative. Mah.

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    1. Ma dai, che cosa odiosa! Non solo avevi commentato in quelle condizioni... Veramente antipatico che certe persone ci concentrino solo sugli errori e ne facciano una polemica infinita.
      Mi sa comunque che i post più disimpegnati siano sempre quelli che vadano meglio, prendiamone atto.

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    2. Io c'ero, il commento astioso era ad un mio commento e lo stile del grammarnazi era un po' sullo snob. Infatti Sandra l'ha crocifissa per "teen agers", ma il grammarnazi ha scritto "Martina" invece di "Martin" (inteso Gerge R.R. Martin, autore delle Cronache-Trono di spade) Il grammarnazi sui commenti è una persona che sta messa davvero male. Come guardare il dito e non la luna, guardare la grammatica e non i concetti... :)

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    3. Ecco...m'è scappato Gerge invece di George... :D :D :D

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    4. Vedi, gli errori scappano ed è normale! A volte ho l'impressione che certe persone stiano lì col fucile puntato proprio per il gusto di notare queste cose e sentirsi superiori facendotele notare. Grr!

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  16. Divertentissimo! Una sana risata ci vuole dopo una giornata di lavoro:D Grazie!
    E che dire quando ti accorgi di un errore come una casa sul post, ma sei a lavoro è già tanto che hai dato una sbirciatina, addirittura correggere... il tempo passa e quell'errore è lì alla portata di tutti gli sguardi, e vorresti tanto che il tuo blog scomparisse in un buco nero? Purtroppo mi è capitato, anche se a dire il vero nessuno me lo ha fatto notare ;)

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    1. Si vede che non era poi tanto grave, dai! Però ti capisco, è frustrante accorgersi di qualcosa che non va e non poterlo correggere. Consoliamoci, perché sembra che capiti a tutti :)

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  17. Bellissimo articolo! Io non programmo mai l'uscita dei post, perché poi mi urta i nervi anche la doppia interlinea invisibile nella bozza, che poi se ne sbuca fuori al "pubblica". Se sono lì a controllare dal vivo va meglio. Quanto agli "errori" - quelli tra virgolette - sono ancora spesso in imbarazzo con i congiuntivi: sono abituata a usarli, ma ormai mi sta entrando in testa anche l'uso comune, che spesso li traduce in indicativi, così devo scegliere quale metà del mio gusto assecondare. Ma questa è un'altra storia, che con Murphy non c'entra. :)

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    1. Caspita, però hai ragione. Anche nel linguaggio parlato a volte viene spontaneo non usare più il congiuntivo, che brutta tendenza che abbiamo.
      Se ho capito bene, la doppia linea a cui ti riferisci è quella nell'interruzione del post? In tal caso puoi evitarla togliendo dall'html tutti i
      in eccesso che compaiono in automatico. Mi sarò spiegata? Nel caso ti faccio uno screenshot!

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    2. Non è uscita la parola dopo "tutti i...", perciò grazie se riesci a mandarmi lo screenshot. :)

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    3. Mi sono accorta solo ora che nel commento non c'è il tag che avevo scritto perché blogger lo ha considerato un a capo. Ti mando lo screenshot.

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  18. Ce lo ho tutte! Cosa ho vinto? Padella? Coperchio? Set di posate? Bicchierini da whisky? :D
    Anche quelle informatiche, sebbene qualche soluzione l'ho trovata nel tempo. Fatal error del pc? Don't worry! Ho altri due pc e un tablet, l'articolo sta in bozza dentro Dropbox, voglio vedere se non riesco a pubblicarlo!
    Cade la rete? No problem baby! C'è lo smartphone con il provider mobile. E' difficile che si fermi sia la fibra che il cellulare, Murphy non arriva a tanto. Quindi metto lo smartphone in tethering (cioè come modem), aggancio lì il pc e via andare! :D
    Sulle probabilità non sono d'accordo, siamo più al 99,9%. E che il 9 dopo la virgola non sia pure periodico! :D :D

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    1. Hai vinto la coppa Murphy, una vera sciccheria!
      Eh immagino bene che nel corso del tempo tu ti sia attrezzata per evitare imprevisti informatici. Pensa che a me è capitato poco prima della pubblicazione dell'ultimo romanzo che mi saltasse la connessione per un paio di giorni. Lì mi era presa davvero l'ansia perché avevo dei tempi da rispettare con Amazon per via del pre-order. Per fortuna poi è andato tutto liscio!
      Mamma mia, sulle probabilità stiamo messi così male? Argh!

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  19. "Le probabilità di successo di un post sono inversamente proporzionali al tempo che hai impiegato a scriverlo." suona già come una legge di Murphy!

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