Ogni blogger una domanda. Intervista collettiva!



Con questo post partecipo all'intervista collettiva proposta da Luz del blog Io, la letteratura e Chaplin. Un'iniziativa a cui sono molto onorata di prendere parte!

La domanda che Luz mi ha proposto è questa:

Scegli un personaggio di Bagliori del buio o uno di Come un dio immortale e immagina che ti faccia le sue rimostranze su un passaggio della storia. Scegli fra scrivere le parole che ti direbbe oppure un dialogo fra voi, breve e conciso, in cui ti appelli al tuo diritto di scrittrice di fare come la tua immaginazione ti suggerisce. 

Devo ammettere che sono rimasta un po' spiazzata da questa richiesta, perché la scrittura dei due romanzi citati è parecchio lontana nel tempo e io sto prendendo l'abitudine di lasciarmi alle spalle le storie e i personaggi, anche per potermi concentrare con più intensità sui nuovi.  Ma ho deciso di accettare la sfida e vedere cosa veniva fuori.

Prima di tutto ho provato a fare mente locale sulle storie, poi (visto che non saltava fuori niente), ho sfogliato uno dei due libri e in particolare mi sono concentrata su Come un dio immortale. Inaspettatamente uno dei personaggi è venuto a bussare alla mia porta per farmi le sue rimostranze. Non è uno dei personaggi principali, ma chi sono io per protestare e rifiutare di accoglierlo? Ecco cosa ci siamo detti.

Foto di Molly Bell (Unsplash)

– Carla, cosa ci fai qui? Devo ammetterlo, proprio non mi aspettavo di vederti dopo tanto tempo.

– Immagino. Non ti è mai importato granché di me, vero?

– Cosa? Ma non è vero! Anzi, sei uno dei miei personaggi preferiti di Come un dio immortale.

– Sarà, ma non ti sei fatta scrupoli a farmi restare sola. Tutti hanno avuto il loro lieto fine, perfino quella perfettina di Milena e io...

– Beh, non proprio tutti, dai. Non parlerei di lieto fine per molti di voi.

– Io amavo Tommaso.

– Questo lo so, ma...

– Non è giusto. Ho sacrificato tutto per lui, la mia vita tranquilla, il mio lavoro di medico, la villetta che era l'unico ricordo dei miei, e pure mia sorella ho lasciato sola per seguirlo tra quelle montagne sperdute.

– Sbaglio o è stata una tua scelta? Non capisco perché ora te la prendi con me.

– Certo che è stata una mia scelta, non sto mica dicendo che sono pentita. Ma meritavo anche io un po' di felicità, non credi?

– Tutti la meritiamo. Questo però è un romanzo...

– E quindi? Si deve soffrire per forza?

– Diciamo che non per tutti può esserci il lieto fine. Per te e Tommaso non era previsto.

– Ti facevo più tenera.

– Oh, qua la tenerezza non c'entra! Se tutto fila liscio, i lettori non si identificano con i personaggi. Lo sanno tutti gli scrittori. Mai sentito parlare di conflitto?

– Sono un'ostetrica, lo hai dimenticato? Quello che so è che un amore tragico proprio non me lo meritavo. Mi aveva promesso che sarebbe tornato. Tu lo sapevi, vero? Che se ne stava andando a morire.

– Sì, lo sapevo che era l'ultima volta che vi vedevate. E pure tu lo hai capito. Sei sempre stata un tipo intuitivo. Guarda qui, ho le prove...

Restarono per un po’ al buio in silenzio, abbracciati. Infine, Tommaso si scostò lentamente. «Dobbiamo avviarci. Vestiti, voglio partire prima che gli altri si sveglino. Metti gli scarponi pesanti, ha piovuto nei giorni scorsi e il sentiero sarà sdrucciolevole», aggiunse premuroso. Carla annuì con scarsa convinzione. Sentì il cuore riempirsi di angoscia, consapevole che quella era l’ultima volta che lo vedeva.

– E quindi? Questo non ti giustifica. L'amore non dovrebbe vincere su tutto? Perfino quei due... diavolo, si sono incontrati una volta e bam! colpo di fulmine e chissenefrega se tutto il resto va in rovina.

– Intendi Flavio e Lyra? Adesso stai diventando polemica, e non è da te.

– Beh, comunque, resta il fatto che tra tutti, io sono quella più infelice.

– Sei ancora giovane, ti rifarai una vita. Incontrerai pure tu qualcuno da amare. 

– Quante belle parole. E tutto ciò quando intendi farlo succedere?

– Ehm... non so se ci sarà un seguito. Io odio scrivere i sequel.

– Ecco, quindi sono destinata a rimanere zitella a vita?

– Credevo che le storie continuassero anche dopo che l'autore aveva messo la parola fine, che i personaggi proseguissero il loro cammino...

– Ti hanno informata male. Viviamo solo finché siamo lì sulla carta, come congelati nel tempo.

– Sulla carta o sull'e-readar.

– Esatto.

– Comunque... Ora avrei un po' da fare, sai. Ci sarebbero i miei nuovi personaggi che mi aspettano...

– Sì, ho capito, stai scrivendo un nuovo romanzo e sei tutta presa. Diciamo che ci ho provato. Me ne torno tra le pagine di Come un dio immortale... Ciao, ciao.

– Ciao, Carla... Dio santo, non li facevo così rompiballe questi personaggi.

– Hai detto qualcosa?

– No, no. Solo ciao. Alla prossima.



Commenti

  1. Eh già, i personaggi hanno le loro pretese ogni tanto, ho dovuto ricontrollare sul mio Kindle chi fosse Carla perchè non la ricordavo, meno male che ce l'ho sul cellulare sempre a portata di mano...

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    1. In effetti non è proprio uno dei personaggi più importanti, ma a quanto pare era la più insoddisfatta :D

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  2. E' sempre bello quando i personaggi incontrano i loro autori, ne escono sempre fuori cose inaspettate e confronti divertenti.

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    1. Non avevo mai fatto quest'esperienza, ma è stata divertente in effetti :D

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  3. Una cosa del genere l'avrei immaginata anche fra Montalbano e Camilleri, pensa. Si faceva un gran parlare dell'ultimo romanzo, segretissimo, depositato dal grande autore in una cassaforte. Io immaginavo che l'ultimo capitolo della storia, il gran finale, sarebbe stato proprio un dialogo fra autore e personaggio, con tanto di rimostranze. :)
    Grazie per aver partecipato, Maria Teresa! Aggiungo il link a questo post da me. :)

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    1. Grazie a te per avermi dato occasione di fare questa esperienza che si è rivelata divertente. Non sapevo di questo dialogo scritto da Camilleri, ma quindi poi non ha fatto in tempo a scriverlo? Un vero peccato...

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  4. Uno scambio di battute davvero simpatico. Chissà se qualche mio personaggio ha qualcosa da rimproverarmi... ;)

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    1. Grazie! Eh, chi lo sa, dovresti provare a chiederglielo... :D

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  5. Accidenti, sembra una seduta dallo psicanalista... speriamo che Carla non ti faccia venire dei sensi di colpa, Maria Teresa. L'unica soluzione sarebbe quella di inserirla nel nuovo romanzo per darle una nuova opportunità ("Sei ancora giovane, ti rifarai una vita. Incontrerai pure tu qualcuno da amare".) ;)

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    1. Ahahaha mi piace l'idea della seduta dallo psicanalista :D
      Sai che ci ho pensato svariate volte a un possibile seguito, in realtà tempo fa ho anche buttato giù una sinossi, ma non ho mai trovato la giusta carica per scriverlo. In verità non credo che scriverò mai sequel o prequel, non sono nelle mie corde, mi attira di più creare ogni volta nuovi personaggi.

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  6. Ahahahah, è bellissima questa discussione tra te e Carla, mi pare di vedervi! :D
    Personaggi rompiballe, è vero, dev'essere per quello che ho "paura" di riaprire quel romanzetto incompiuto là in angolo... le urla usciranno appena apro gli appunti!! XD

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    1. Grazie Barbara :D
      Eh sì, quando poi li lasci solo per troppo tempo diventano ancora più nervosi!

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