“Sarà il nostro segreto”, lavori in corso #5

foto Andrea Piacquadio (Pexels)

Dopo due giorni incollata al computer per realizzare epub e cartaceo, ho gli occhi che mi si incrociano e tanta voglia di fare qualcosa di più creativo. Insomma, queste attività tecniche per preparare la pubblicazione del nuovo romanzo stanno stimolando il desiderio di tornare a scrivere (che ultimamente latitava). Ma per ora il tempo non c'è, non prima di aver portato a termine tutto quello che c'è da fare. Quindi, forza! (me lo dico da sola...).

Comunque, dopo essere scesa a compromessi con me stessa sulle parti del testo da tagliare e da lasciare (lotta che si è protratta fino all'ultimo istante), la creazione dell'epub è andata abbastanza liscia. Altrettanto non si può dire del formato cartaceo. Tipicamente infatti per il testo del cartaceo viene sempre fuori sempre qualche rogna. E infatti, ho litigato furiosamente con LibreOffice per i margini che proprio non volevano saperne di adeguarsi alle misure giuste. Alla fine mi sono rassegnata a rifare tutto da zero. Spero di averla vinta in giornata e poter caricare finalmente i file definitivi su Amazon. Che lavoraccio.

Resta in sospeso il testo della quarta di copertina (fino all'ultimo sarò indecisa su un paio di frasi), ma sto cominciando a pensare ai prossimi passi. Prima di tutto preparare il press kit: cover ridotta, scheda del romanzo con tutte le info, estratto del testo in pdf. A ciò si vanno ad aggiungere varie immagini promozionali, card, teaser, e così via. Questo materiale (ancora da realizzare... mamma mia) mi servirà per inviarlo ai blog per le segnalazioni.

E qui apro una parentesi.
Le segnalazioni sui blog servono? C'è chi dice di no, chi di sì. Ricordo di aver letto in proposito un post di Emanuela Navone, un attimo che lo ripesco... eccolo: Perché le segnalazioni non ti servono (e ti fanno perdere tempo).

Io non so dirvi con esattezza se servono o no, è difficile valutarlo. So che ci sono autori che vanno ben oltre, organizzando eventi promozionali come Review Party, Blog Tour, Cover Reveal e così via. Tutte iniziative carine, ma che ahimè richiedono tanto, tanto tempo. Anche le semplici richieste di segnalazioni o recensioni comportano tempo, ma secondo me è un passo che vale la pena fare per far conoscere il romanzo. Ricordo che per i miei primi due libri pubblicati in self ho contattato tantissimi blog (ho ancora un dettagliato elenco), mentre per l'ultimo romanzo l'anno scorso ho tenuto un profilo molto più basso perché era un periodaccio e avevo la testa altrove. Devo dire che la differenza in termini di vendite si è vista parecchio. Magari è vero che i blog di libri hanno tantissime richieste e che i romanzi proposti sono fin troppi, ma... un tentativo va fatto. E lo stesso penso dei gruppi Facebook. Certo, ci sono anche altre strade per far conoscere una nuova pubblicazione. Le cose comunque non si escludono, ma bisogna pur iniziare da qualche parte, no?

Tornando ai miei lavori in progress, quindi, appena riesco a caricare  i file su KDP, vorrei dedicarmi a organizzare la promozione online.

E a voi chiedo: siete pro o contro la promozione sui blog? In base alla vostra esperienza, è utile o è una perdita di tempo?

Commenti

  1. Allora, per i blog ti dirò, dipende dai blog. Il mio non è un blog puro di recensioni e quando vengo contattata valuto molto il tono della mail, purtroppo scarto quasi tutto.
    Nel tempo alcuni blog di riferimento hanno chiuso o hanno perso identità, come Diario di pensieri persi che letteralmente adoravo. Attualmente ti segnalo: Mangialibri e La lettrice geniale perché sono seri, competenti e evitano quel modus molto diffuso che rende le recensioni così simili una all'altra, del tipo che se ci fai caso in un dato periodo tutti parlano dello stesso libro, che ci sta seguire le nuove uscite, ma così sembrano davvero omologati e addio biblio diversità che per me rimane fondamentale.
    Sull'utilità non ho veri riscontri, non so se e quando qualcuno ha parlato di un mio romanzo abbia poi fatto scattare delle vendite e quante. In definitiva sì, invierei ai blog ma senza perderci il sonno.
    La parte tecnica per creare il libro è di sicuro quella che mi spaventa di più e tu sei molto brava a attenta.

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    1. Grazie per le segnalazioni, Sandra. Dopo vado a vedere i siti che mi hai indicato. Mangialibri mi pare mi conoscerlo, mentre su La lettrice geniale non ci sono mai capitata.
      Quello che dici purtroppo è vero, c'è troppa uniformità tra blog. Per fortuna esistono anche tanti esempi di blogger che fanno un ottimo lavoro sia per presentare nuove uscite che per le recensioni. E' il tempo che manca per contattarli!

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  2. Dipende dai blog. Se hanno 10'000 lettori e pure attivi, vale. Se è un blog conosciuto e di autorità che parla di libri. Se ne hanno 10, no. Ai fini pratici, poi il discorso è sempre lo stesso. Se tu vuoi farlo, fallo pure, e non stare a sentire le opinioni di nessuno.

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    1. Capisco il tuo discorso, che è sensato da un punto di vista pratico. Eppure, io non sto molto a guardare il seguito di un blog, direi anzi che a volte i piccoli blog sono quelli più affidabili e originali. A volte si crea un'atmosfera familiare, dove si possono trovare nuovi lettori e più fiducia. Tutto insomma è relativo.

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  3. Che carino il blog di Emanuela Navone! Sull'utilità delle segnalazioni sui blog non ti so dire se siamo utili o no, io ho sempre inviato diverse mail per le srgnalazioni, ma in numero limitato causa cronica mancanza di tempo e anche perchè spesso non ricevevo risposta, per non parlare poi delle richieste di recensioni. Mi è capitato invece di pubblicizzare nei gruppi facebook e di ricevere l'invito a inviare i dati per la segnalazione nel blog collegato al gruppo facebook. Diciamo che io preferisco mandare le mail a blog che già conosco, ma non sono molti...che poi di solito chiedo anche la disponibilità a una recensione senza impegno.
    Per la parte tecnica é davvero una gran fatica, soprattutto per il cartaceo, per l'ebook me la cavo meglio, preparare le card promozionali poi mi piace molto.
    In base alla mia esperienza in termini di vendite ho avuto più risultati con le promozioni facebook, ma non sempre...

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    1. Eh, il tempo è un problema sempre. Per ora sto mandando alcune richieste ai blog che si sono detti disponibili, poi vedrò se ampliare la faccenda. Le promozioni FB invece le ho messe da parte perché negli ultimi tentativi non mi hanno dato grandi risultati, forse dovrò studiare un po' meglio il funzionamento (e il pubblico).
      Anche io mi diverto con le card!

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  4. La mia esperienza non risolve i dubbi: con Cercando Goran ho contattato molti blogger e ho avuto l'impressione che a qualcosa - non a molto - sia servito in termini di vendite; con Veronica c'è, stesso numero di richieste, utilità zero. Non so proprio cosa pensare. Però possono comunque nascere rapporti, che sono sempre piacevoli e importanti, al di là dell'utilità pratica. Come sempre, non c'è proporzione tra tempo speso e incrementi nelle vendite, ma a quello purtroppo siamo abituati. ;)

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    1. A volte sembra che ogni libro abbia la sua strada, a prescindere da ciò che facciamo. Comunque ci si prova, risultati o no. E poi è verissimo quello che hai detto: da queste situazioni possono nascere dei bei rapporti di collaborazione che sono comunque un fatto positivo.

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  5. Promozione sui blog: dipende dalla tipologia del blog e dal target di lettori.
    Come lettore potrei dire che più che il blog in sé, è l'autore del blog quello in cui ripongo la fiducia, ma ovviamente quella fiducia se l'è meritata in anni e selezione delle sue recensioni. In questi casi potrebbe essere meglio contattare un piccolo blog di nicchia che quei blog direttamente pagati dalle case editrici per leggere e recensire le loro nuove uscite (ecco, quelli sono blog fotocopia ad utilità zero, scrivono le stesse cose e i libri sono tutti bellissimi...)
    Come blogger, dipende dal genere letterario e dal target di quel blog a cui ti proponi. Se il romanzo non è in linea con i lettori tipici di quel blog, sarà difficile averne un'utilità, ma molto dipende da come viene presentato e recensito il romanzo. Pure io ho letto cose che non avrei mai letto se non ne avessi letto nei blog. :D
    In questo momento però, Instagram sembra farla da padrone quasi più di Facebook, quindi punterei a maggiori sforzi in quel social.

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    1. E' così, molto dipende dalla fiducia che ripongono i lettori in un sito/blog. Fare una selezione a monte è importante, ma anche per questo occorre spenderci tanto tempo. Con l'esperienza per fortuna si capisce dove non buttare via energie inutili.
      Sì, Instagram sembra ancora sulla cresta dell'onda... è un mondo dove mi sono affacciata da poco e in cui devo ancora orientarmi, ma promette bene.

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  6. Alla fine ciò che si deve conquistare è la fiducia del pubblico, creando un'immagine professionale.
    Va bene affidarsi ai blog in linea col pubblico che si vuole: in parallelo adesso è richiesto anche mostrarsi come persone reali nei social. Se in un blog la recensione di un libro attira l'attenzione, c'è comunque il desiderio di scoprire chi è qualcuno guardando nel canale social preferito se è presente.

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    1. Vero quello che dici. Io la considero un'arma a doppio taglio. Da una parte è un bene che si abbia la possibilità di avere un confronto diretto con i lettori o i possibili lettori, dall'altra però un po' di mistero non guasterebbe. Penso ai tanti autori che sui social non si mostrano di certo al meglio e in questo modo allontanano anche dai loro libri. Alla fine dovrebbe contare di più ciò che si scrive, ma non è così...

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