7 blog per un autore - Maria Tronca
La puntata odierna della rubrica 7 blog per un autore vede come protagonista il romanzo L’ultima punitrice di Maria Tronca. Come sempre, nella tappa del giovedì scopriremo il messaggio della storia.
In fondo al post trovate l'elenco di tutti i blog partecipanti all'iniziativa.
L’ultima punitrice
TRAMA
Le estati di Ninfa sono il villino dei nonni a Mondello, la casa principesca di Barbara, gli occhi di velluto di Nino, l’eleganza di Marlene al manicomio, e poi gli amici in motorino, i fuochi sulla spiaggia, l’amore intramontabile per Nino e la lite con Barbara, il suo sguardo di marmo. L’estate diventa il periodo dell’apprendistato da Punitrice, un destino che scorre nel sangue di Ninfa e di nonna Dorina sin dai tempi della Vecchia e della minaccia che rappresenta. Ninfa impara il potere delle erbe e la capacità di ascoltare, ma raccoglie l’eredità di famiglia a modo proprio, con nuove regole e con la complicità di Antonella, decidendo che le sue punizioni potrebbero anche essere terribili. Un giorno potrebbe averne bisogno. Con L’ultima punitrice, Maria Tronca conferma le sue qualità di tessitrice di trame e destini e di narratrice in grado di ricostruire attorno al lettore una Sicilia meravigliosa.
Autore: Maria TroncaPagine: 416Formato: ebook e cartaceoPrezzo ebook: 9,99 €Prezzo cartaceo: 20 €
Un messaggio da scoprire
L'idea del L'ultima punitrice mi è venuta rileggendo I Beati Paolo, di Luigi Natoli, una setta segreta che operava nel'700 a Palermo, formata da rappresentanti della nobiltà, della borghesia e del popolo. La loro “missione” era quella di arrivare dive il braccio istituzionale della giustizia non poteva o voleva arrivare, punendo i soprusi subiti soprattutto dalla povera gente per mano di potenti arroganti che si consideravano intoccabili. A quel punto intervenivano i Beati Paoli che, grazie a una fittissima rete occulta di collaboratori, facevano giustizia, con metodi più o meno leciti. Ho pensato che sarebbe stato divertente scrivere un romanzo con una Beato Paolo in gonnella come protagonista, una Punitrice dei nostri giorni. Non penso mai a un messaggio quando comincio un libro, non è mai mia intenzione inviarne qualcuno e non mi soffermo a pensare se ce sia uno, o più. Però, col senno di poi, mi sono resa conto che il messaggio più forte, ma del tutto involontario, è che nulla è mai come sembra e che a volte i dolore acceca e mostra una realtà distorta perché induce a vedere solo quello che si vuole vedere. Ed è in quei momenti che la giustizia si trasforma in vendetta.
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