8 cose da non fare quando chiedi una recensione
Ho già affrontato l'argomento delle recensioni on-line in un altro post, ma sento il bisogno di dire ancora qualcosa, soprattutto visto che è un periodo che mi arrivano parecchie richieste, nonostante il caldo e la fiacca generale dell'estate.
Ci tengo a dire che personalmente ammiro e stimo i blogger che si sobbarcano il compito di leggere una grande mole di romanzi, spesso di esordienti, ed esprimono il loro parere in modo disinteressato e gratuito. Trovo che facciano davvero un grande servizio agli autori e alle case editrici. E questo al di là dei tanti aspetti negativi che pure infestano la realtà delle recensioni on-line.
Io ho deciso di non fare recensioni su richiesta, se mi capita di pubblicarne una è solo perché ho scelto spontaneamente di leggere un libro e di parlarne. La verità è che preferisco selezionare da sola cosa leggere, il tempo è poco e ho gusti piuttosto difficili, diciamo la verità!
Nonostante questo però, come dicevo all'inizio, continuano ad arrivarmi richieste. E non posso fare a meno di notare come spesso vengano fatte in modo maldestro, a volte anche indisponendo chi sta dall'altra parte. Ho quindi steso un elenco di cose che secondo me andrebbero evitate.
1) Mandare una mail collettiva
Risparmiare tempo sembra ormai l'imperativo dei nostri tempi. Si devono fare le cose in modo veloce, e dunque perché mettersi a contattare uno per uno i siti e i blog? Allora si pensa che sia meglio inviare una mail unica, con un'intestazione generica. Io penso che questo vada proprio evitato, anche se significa investire del tempo in più per contattare uno per uno i siti e i blog. Chi riceve la richiesta avrà perlomeno l'illusione di essere stato scelto e selezionato. Magari non è affatto così, ma farete sicuramente un'impressione migliore se vi rivolgete agli autori e titolari dei siti in maniera più personale. Il che comporta anche che vi informiate sulla persona a cui rivolgersi, piuttosto che scrivere un generico "Gentile redazione". Mi viene tanto da ridere, quando ricevo una mail così.
2) Lasciare gli indirizzi a vista
Se proprio non volete perdere tempo a inviare mail singole con intestazioni appropriate, perché avete di meglio da fare nella vita, almeno non lasciate visibili gli indirizzi degli altri destinatari. Detona mancanza di professionalità, è sgradevole sotto molti punti di vista. Io cestino quasi automaticamente mail di questo genere, anche se mi rendo conto che spesso si tratta solo di un peccato di ingenuità.
Se non sapete come nascondere gli indirizzi, basta informarsi: come nascondere i destinatari email.
3) Mandare il link per l'acquisto
Se si chiede una recensione (si presume libera e free), non si può di certo pretendere che il recensore acquisti di tasca sua il libro. Ma davvero vuoi che, oltre a donarti il mio tempo per una lettura e poi per scrivere cosa penso, spenda anche dei soldi? Non ci siamo.
4) Mandare subito l'ebook
Anche questa è una pratica che potrebbe indisporre. Sarebbe molto più gentile prima informarsi sulla disponibilità alla lettura e solo in seguito inviare il testo. Oltre a intasare la casella di posta di chi riceve l'allegato, si dà l'impressione di non avere nessun rispetto. Certo, ci sono anche blogger che specificano di essere disponibili a ricevere subito l'ebook, ma in generale meglio chiedere prima.
5) Non scrivere di cosa parla il libro
Ciao, ho scritto un romanzo intitolato "Carciofi e melanzane", me lo recensisci? Ma cos'è una storia d'amore tra i fornelli, un giallo campagnolo o un'allegoria politica? Due righe sulla trama sono sempre le benvenute, anzi sarebbero proprio il minimo, eppure non tutti si prendono la briga di dire di più sulla loro creatura.
Secondo me sarebbe anche utile scrivere qualcosa di più rispetto alla sinossi della quarta di copertina, per dare un'idea veloce della storia. Magari non faccio recensioni su richiesta, ma il tema potrebbe incuriosirmi, chi può dirlo?
6) Mandare un comunicato stampa o un press kit, se conosci il destinatario
Qui va fatta una differenza. Mandare un comunicato stampa o un press kit va benissimo, anzi è una pratica che fa sembrare professionali. Tuttavia, se mandi una cosa simile a un blogger che conosci, senza dire altro può essere fastidioso. Servirebbero secondo me delle parole di accompagnamento, magari per spiegare che hai appena pubblicato un romanzo, e così via. Mandare un comunicato stampa è una cosa molto impersonale e non va bene se hai un rapporto personale con il destinatario della mail.
7) Dare l'impressione di sparare nel mucchio
Se conosciamo il sito solo per sentito dire, perché lo abbiamo trovato per caso cercando in rete, prima di mandare la richiesta di recensione, sarebbe importante provare a capire di più di quello spazio virtuale, chi lo gestisce e che tipo di recensioni fa. Come dicevo anche nell'altro post sull'argomento, non si dovrebbero mandare mail a raffica, ma prima informarsi un minimo.
Ancora meglio sarebbe frequentare il sito/blog per farsi conoscere e tastare il terreno. Se mi scrive uno sconosciuto che non ha mail letto un mio post, lo capisco al volo e sarà molto difficile che abbia voglia di recensire un suo romanzo.
8) Apparire disperati o arroganti
Mi sono capitate entrambe le cose. Non è un buon biglietto da visita dire: Cerco disperatamente qualcuno che legga il mio libro; e neppure un secco: Ti mando il romanzo che ho scritto per una recensione. C'è anche di peggio, ma ve lo risparmio!
Sono del parere che il rispetto dovrebbe sempre accompagnare queste richieste, rispetto per se stessi e per chi ci sta di fronte. E in ogni caso questi non sono atteggiamenti che danno un'idea di professionalità: se vogliamo passare per autori seri, dovremmo anche comportarci come tali.
Immagino che nessuno tra i miei lettori abbia mai fatto niente del genere e probabilmente questi piccoli suggerimenti cadranno nel vuoto. Spesso chi manda questo tipo di richieste non si preoccupa di capire qual è il modo migliore di farlo, ma sentivo lo stesso il bisogno di dire la mia!
Ci tengo a dire che personalmente ammiro e stimo i blogger che si sobbarcano il compito di leggere una grande mole di romanzi, spesso di esordienti, ed esprimono il loro parere in modo disinteressato e gratuito. Trovo che facciano davvero un grande servizio agli autori e alle case editrici. E questo al di là dei tanti aspetti negativi che pure infestano la realtà delle recensioni on-line.
Io ho deciso di non fare recensioni su richiesta, se mi capita di pubblicarne una è solo perché ho scelto spontaneamente di leggere un libro e di parlarne. La verità è che preferisco selezionare da sola cosa leggere, il tempo è poco e ho gusti piuttosto difficili, diciamo la verità!
Nonostante questo però, come dicevo all'inizio, continuano ad arrivarmi richieste. E non posso fare a meno di notare come spesso vengano fatte in modo maldestro, a volte anche indisponendo chi sta dall'altra parte. Ho quindi steso un elenco di cose che secondo me andrebbero evitate.
1) Mandare una mail collettiva
Risparmiare tempo sembra ormai l'imperativo dei nostri tempi. Si devono fare le cose in modo veloce, e dunque perché mettersi a contattare uno per uno i siti e i blog? Allora si pensa che sia meglio inviare una mail unica, con un'intestazione generica. Io penso che questo vada proprio evitato, anche se significa investire del tempo in più per contattare uno per uno i siti e i blog. Chi riceve la richiesta avrà perlomeno l'illusione di essere stato scelto e selezionato. Magari non è affatto così, ma farete sicuramente un'impressione migliore se vi rivolgete agli autori e titolari dei siti in maniera più personale. Il che comporta anche che vi informiate sulla persona a cui rivolgersi, piuttosto che scrivere un generico "Gentile redazione". Mi viene tanto da ridere, quando ricevo una mail così.
2) Lasciare gli indirizzi a vista
Se proprio non volete perdere tempo a inviare mail singole con intestazioni appropriate, perché avete di meglio da fare nella vita, almeno non lasciate visibili gli indirizzi degli altri destinatari. Detona mancanza di professionalità, è sgradevole sotto molti punti di vista. Io cestino quasi automaticamente mail di questo genere, anche se mi rendo conto che spesso si tratta solo di un peccato di ingenuità.
Se non sapete come nascondere gli indirizzi, basta informarsi: come nascondere i destinatari email.
3) Mandare il link per l'acquisto
Se si chiede una recensione (si presume libera e free), non si può di certo pretendere che il recensore acquisti di tasca sua il libro. Ma davvero vuoi che, oltre a donarti il mio tempo per una lettura e poi per scrivere cosa penso, spenda anche dei soldi? Non ci siamo.
4) Mandare subito l'ebook
Anche questa è una pratica che potrebbe indisporre. Sarebbe molto più gentile prima informarsi sulla disponibilità alla lettura e solo in seguito inviare il testo. Oltre a intasare la casella di posta di chi riceve l'allegato, si dà l'impressione di non avere nessun rispetto. Certo, ci sono anche blogger che specificano di essere disponibili a ricevere subito l'ebook, ma in generale meglio chiedere prima.
5) Non scrivere di cosa parla il libro
Ciao, ho scritto un romanzo intitolato "Carciofi e melanzane", me lo recensisci? Ma cos'è una storia d'amore tra i fornelli, un giallo campagnolo o un'allegoria politica? Due righe sulla trama sono sempre le benvenute, anzi sarebbero proprio il minimo, eppure non tutti si prendono la briga di dire di più sulla loro creatura.
Secondo me sarebbe anche utile scrivere qualcosa di più rispetto alla sinossi della quarta di copertina, per dare un'idea veloce della storia. Magari non faccio recensioni su richiesta, ma il tema potrebbe incuriosirmi, chi può dirlo?
6) Mandare un comunicato stampa o un press kit, se conosci il destinatario
Qui va fatta una differenza. Mandare un comunicato stampa o un press kit va benissimo, anzi è una pratica che fa sembrare professionali. Tuttavia, se mandi una cosa simile a un blogger che conosci, senza dire altro può essere fastidioso. Servirebbero secondo me delle parole di accompagnamento, magari per spiegare che hai appena pubblicato un romanzo, e così via. Mandare un comunicato stampa è una cosa molto impersonale e non va bene se hai un rapporto personale con il destinatario della mail.
7) Dare l'impressione di sparare nel mucchio
Se conosciamo il sito solo per sentito dire, perché lo abbiamo trovato per caso cercando in rete, prima di mandare la richiesta di recensione, sarebbe importante provare a capire di più di quello spazio virtuale, chi lo gestisce e che tipo di recensioni fa. Come dicevo anche nell'altro post sull'argomento, non si dovrebbero mandare mail a raffica, ma prima informarsi un minimo.
Ancora meglio sarebbe frequentare il sito/blog per farsi conoscere e tastare il terreno. Se mi scrive uno sconosciuto che non ha mail letto un mio post, lo capisco al volo e sarà molto difficile che abbia voglia di recensire un suo romanzo.
8) Apparire disperati o arroganti
Mi sono capitate entrambe le cose. Non è un buon biglietto da visita dire: Cerco disperatamente qualcuno che legga il mio libro; e neppure un secco: Ti mando il romanzo che ho scritto per una recensione. C'è anche di peggio, ma ve lo risparmio!
Sono del parere che il rispetto dovrebbe sempre accompagnare queste richieste, rispetto per se stessi e per chi ci sta di fronte. E in ogni caso questi non sono atteggiamenti che danno un'idea di professionalità: se vogliamo passare per autori seri, dovremmo anche comportarci come tali.
Immagino che nessuno tra i miei lettori abbia mai fatto niente del genere e probabilmente questi piccoli suggerimenti cadranno nel vuoto. Spesso chi manda questo tipo di richieste non si preoccupa di capire qual è il modo migliore di farlo, ma sentivo lo stesso il bisogno di dire la mia!
LEGGI ANCHE: • Chiedere una recensione online • 8 motivi per chiedere recensioni del tuo libro |
Mi hai fatto molto ridere con "Carciofi e Melanzane" (io voto per l'allegoria politica). Fortunatamente nessuno mi ha mai chiesto una recensione, sarei oltremodo imbarazzata anche perché non sono in grado di leggere a comando. Già il solo sapere di avere una scadenza mi mette ansia ed è il motivo per cui non prendo più libri in biblioteca e non partecipo a uno splendido gruppo di lettura frequentato da alcune amiche. La sola idea di dover per forza finire un libro per recensirlo sarebbe terribile (e il giudizio verrebbe peggiorato dal senso di obbligo)!
RispondiEliminaSperiamo che nessuno abbia mai intitolato un libro così :)
EliminaAnche io mi sento in difficoltà nel dire il più delle volte di no. E sono d'accordo che la lettura deve essere spontanea e mai un peso.
Io mi sento assolutamente negata per qualunque lavoro ruoti intorno alla vendita: mi è capitato di occuparmi di questo in passato ed ogni volta che dovevo incontrare un cliente mi sembrava di chiedergli l’elemosina. Per cui penso che morirei di vergogna a dover chiedere una recensione… non chiedo nemmeno alle persone di venirmi a trovare sul blog, commenti e affini. Se dovessi scrivere un libro avrei serie difficoltà a promuoverlo.
RispondiEliminaRecensione non me ne sono mai state chieste, il mio sito non è ancora molto conosciuto ed autorevole. Comunque anche io credo avrei difficoltà a scrivere a comando. Faccio presente che mi hanno bannata da Qlibri.it per aver definito tre metri sopra il cielo un “librominkia” e per altre recensioni al vetriolo, dunque non credo che sarei la persona più adatta. Sono esigente, pedante e pignola.
Le recensioni infatti dovrebbero essere sempre sincere. Magari ti andrà con il tempo di scrivere qualcosa sui libri che hai letto, ma lo farai senza troppi condizionamenti.
EliminaSì, chiedere recensioni è una cosa antipatica anche per me, infatti evito proprio di farlo. Chiedo sempre, se posso, cosa ne pensano i lettori di quello che scrivo, ma la cosa si ferma lì. Se vogliono scrivere un commento o una recensione bene, altrimenti pazienza!
Anche io faccio così, e ti dirò di più: ho anche timore a far leggere le mie cose. So che se voglio fare la scrittrice sarà comunque necessario sbloccarmi un po'...
EliminaMi senti molto onorata di aver ottenuto il tuo parere su un mio racconto, allora! :)
RispondiEliminaOttimi consigli esposti in modo divertente. Immagino che questi soggetti possano risultare molto antipatici, a volte.
Vado "a naso" e di solito non mi sbaglio :) Ma a proposito, la tua scrittura come va?
EliminaPurtroppo ultimamente è stata accantonata a favore degli esami e del teatro... ma per una buona causa! Spero di riprendere quando avrò un po' più di tempo.
EliminaImmaginavo che eri assorbita da altre cose. Sì, è una buona causa, riprenderai quando ne sentirai il bisogno ;)
EliminaEhm... ti sembra il caso di dire qui che io sono favorevolissimo a ricevere testi di esordienti, misconosciuti e dubbiosi e scriverne qualcosa? E sarei contentissimo di fare interviste?
RispondiEliminaNel caso, disintegra questo commento!
(In ogni caso il tuo articolo è prezioso ed è una linea guida che andrebbe indicata in ogni pagina "Contatti" di un blog).
Mi sembra proprio il posto giusto per offrirti come cavia!
EliminaL'idea di mettere queste indicazioni nella pagina contatti mi sembra ottima, non escludo di farlo. Comunque grazie e benvenuto da queste parti.
PS Quasi quasi ti invio il mio romanzo :)
A me piace editare e recensire libri, mi dà soddisfazione l'aver contribuito a editare tre libri che sono stati pubblicati quest'anno e altri due che sicuramente usciranno nel 2015, non so se autopubblicati o tramite casa editrice. Su Goodreads c'è un gruppo di Betareaders per chi ha un libro da editare/recensire e chi si offre per farlo. Ci sono anche gruppi italiani, quindi più che mandare mail collettive si può rivolgersi a siti del genere.
RispondiEliminaHo particolarmente apprezzato il tono sarcastico di questo post, ecco l'esempio perfetto di missiva:
Gentile Redazione,
La prego di considerare la saga politica "Carciofi e Melanzani" per recensione ed eventuale pubblicazione nella collana "I libriminkia".
Cordiali saluti,
Culetto Rosa
Ahhahahaha! Però hai messo "cordiali saluti", troppa educazione!
EliminaGrazie per la segnalazione su Goodreads. Sarebbe utile fare un elenco di siti, blog, forum, ecc. dove è possibile trovare questo tipo di servizi. Sono davvero da apprezzare queste iniziative e anche quello che fai tu :)
Yummy, mi hai messo appetito con il titolo sulle verdure, va bene che è ora di pranzo... ;-)
RispondiEliminaIn generale anch'io sono subissata di richieste di letture e recensioni, più le seconde che le prime, come se uno potesse recensire un libro sulla parola, per così dire. Era cominciato con il sito di autopubblicazione ilmiolibro.it ed è proseguito da quando ho aperto sia il blog che la pagina su Facebook. Con l'esperienza ho imparato da dare un taglio, dicendo la verità: "Non ho tempo," tanto più se la richiesta è inviata in maniera davvero maldestra.
Considero impagabile, invece, cominciare a costruire prima un rapporto che abbia anche un valore di arricchimento personale. Mi piace molto avere uno scambio di vedute, offrire dei consigli, o discutere in maniera critica sui testi. Poi la recensione, meglio se reciproca, arriva in maniera quasi naturale, e soprattutto sincera.
Certo, gli scambi di opinioni sono sempre preziosi e un arricchimento reciproco :)
EliminaAnch'io vedo le recensioni come qualcosa di completamente libero e volontario, oltre che sincero. Mi è capitata qualche richiesta, ma non poi tante. La cosa che più mi farebbe stare sulle spine sarebbe dover recensire il testo di qualcuno che conosco e stimo! Si fa presto a dire "non sono ipocrita", ma accidenti, quando devi dire a una persona con cui hai un rapporto che il suo romanzo non ti piace per niente... eppure succede, ed è normale che sia così. Se recensirò sarà solo perché ne ho voglia e per dire cose positive, se si tratta di un autore ancora sconosciuto. Detesto l'idea di demoralizzare qualcuno. Gli autori famosi invece hanno le spalle larghe, qualche stoccata sincera può starci.
RispondiEliminaI consigli secondo me li hai dati tutti, e tutti giusti. Si potrebbero riassumere in due parole: sensibilità ed educazione. Presentati così però sono molto più godibili! :)
...e comunque l'ipotesi di trasformare il piacere della lettura in un simil-dovere mi fa orrore!
EliminaHai toccato un tasto dolente. In effetti c'è anche questo aspetto, come fare una recensione non positiva o perlomeno come dire a qualcuno che il suo libro non ci è piaciuto. Può essere imbarazzante se conosci la persona, ma è una cosa delicata anche in caso contrario. Mi sono capitati casi di questo tipo tempo fa (quando ancora ero disponibile a recensire) e ho deciso di non parlarne affatto sul blog. Come dici tu, per gli autori famosi non si rischia di fare un grosso danno, ma un esordiente lo si può proprio demoralizzare da un punto di vista personale e danneggiare come vendite. Certo, ognuno in questo ha la sua politica... In ogni caso da allora non voglio più correre rischi di imbattermi in un testo illeggibile.
EliminaHai ragione, anche se non conosci l'autore non è affatto facile.
EliminaIo faccio già fatica a trovare il tempo per recensire me stesso...
RispondiEliminaCondivido al 100%. Anche io fatico a trovare il tempo per scrivere, figuriamoci se mi metto a leggere su richiesta... :)
EliminaArticolo saggio e intelligente... recensire più che un mestiere dovrebbe essere una passione, credo, o quantomeno qualcosa che si fa per piacere, per valorizzare un libro che si è letto...
RispondiEliminaCiao Giuseppe, grazie per il tuo commento e benvenuto!
EliminaVero, una recensione dovrebbe sempre essere il frutto di qualcosa di "sentito" e non fatta in modo forzato. Perlomeno penso questo per una recensione su un blog, forse il caso della carta stampata è diverso.
Non conosco il giro di bloggers, richiesta e/o scambio di recensioni, forum e gruppi di lettura in questo ambito.
RispondiEliminaPerò dato che non ho tempo di scrivere, men che meno ho tempo di tenere un blog (ci avevo pensato...), figuriamoci se avrei tempo di leggere, a comando poi, quando ancora ho le mie letture preferite in arretrato!
Quindi mi vien da pensare che a chi piace scrivere, dovrebbe solo scrivere, e a chi piace leggere (ma non scrivere) dovrebbe solo leggere, e recensire.
Poi vabbè, per un amico anch'io ho fatto da lettore-cavia e sono orgogliosa del fatto che l'ho spinto a pubblicare, altrimenti restava in un cassetto. Sarebbe potuta andare meglio, ma nemmeno lui è portato alla promozione di se stesso.
Inoltre sento che c'è un'altra tipizzazione da fare nel richiedere/fornire una recensione in base al genere letterario dello scritto. Io per esempio mi rifiuto di leggere il genere horror del tipo Stephen King. Sarà anche bravissimo, ma per me la vita fa già schifo di suo che non ho bisogno di leggere pure cose terrificanti! Preferisco romanzi contemporanei, o vecchi classici, oppure fantasy, oppure sì..perchè no, anche libriminkia piuttosto (ogni genere ha il suo motivo d'esistere e non si dovrebbe demonizzare nessuno, io infatti ho massimo rispetto per il genere horror, anche se non mi piace).
Quindi credo che, per esempio, uno scrittore di fantascienza rischi nel richiedere una recensione ad un appassionato di romanzi storici, e viceversa. Anche perchè chi è abituato a leggere di quel genere letterario ha una tale dimestichezza da riconoscere più facilmente errori propri di quel genere, rispetto ad un altro tipo di lettore.
A maggior ragione quindi le richieste di recensioni dovrebbero essere mirate, personali.
Sono d'accordo, infatti nell'altro post che avevo scritto dicevo proprio che secondo me quando si chiede una recensione si dovrebbe anche tenere conto dei gusti. Ci sono lettori onnivori, è vero, però credo che le preferenze incidano parecchio sul giudizio che poi si dà. Personalmente, oltre all'horror che neppure io riesco a sopportare, trovo indigesti i romanzi rosa e tutte le sue varianti.
EliminaPer alcuni punti ci sono arrivata, credo di aver toppato con un punto, ma non lo dirò... e se mi riconoscessero? ^^
RispondiEliminaOttimo articolo lo condivido sul -Solo 1 altra riga-
Grazie mille Sonia, sono contenta se può esserti utile... e curiosa sul punto che hai toppato! Niente di irrimediabile spero :)
EliminaNono, nulla di irrimediabile, però con quel punto hai fatto emergere l'errore che, spero, non sia stato rilevato tale dai destinatari :))
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