Sondaggio: cosa ti fa abbandonare un romanzo?
Buon inizio settimana a tutti!
Questo nuovo sondaggio è nato dal fatto che ultimamente mi sta capitando spesso di aver voglia di mollare un libro a metà o persino prima, forse perché sto diventando più esigente nelle letture...
Interrompere un libro non è mai una cosa piacevole. Probabilmente vi abbiamo investito del tempo e del denaro, avevamo sperato di trascorrere in sua compagnia dei momenti piacevoli, e invece ci ha deluso.
Personalmente quest'anno ho interrotto due romanzi a metà (e l'anno non è ancora finito...), uno era I libri di Luca di Mikkel Birkeggard, l'altro Buona Apocalisse a tutti! di Terry Pratchett e Neil Gaiman. Per entrambi la lettura è iniziata in modo abbastanza piacevole per poi trascinarsi a fatica per parecchie pagine, finché ho deciso di rinuciare. E non è mai facile per me dire "basta". Di solito vado avanti finché non mi rendo conto che è davvero troppo, in altri casi mi costringo ad arrivare fino alla fine.
Ma quali sono di solito i motivi che ci spingono a mettere da parte una lettura? Ho provato a individuarne alcuni. Anche se spesso sono più fattori a influenzarci, c'è comunque la tipica goccia che fa traboccare il vaso e per questo vi chiedo di segnare un'unica voce.
Lascio a voi la parola: per esprimere la vostra opinione potete votare nel box in alto a destra.
E intanto, vi riporto i risultati del sondaggio precedente:
Passaparola dei lettori: 31 (43%)
Operazioni di marketing: 29 (40%)
Contenuto e valore del libro: 28 (38%)
Notorietà dell'autore: 26 (36%)
Fortuna o destino: 22 (30%)
Notorietà della casa editrice: 19 (26%)
Argomento del libro: 15 (20%)
Diffusione nelle librerie: 15 (20%)
Promozione dell'autore: 9 (12%)
Votanti: 72 persone.
Anima di carta
Questo nuovo sondaggio è nato dal fatto che ultimamente mi sta capitando spesso di aver voglia di mollare un libro a metà o persino prima, forse perché sto diventando più esigente nelle letture...
Interrompere un libro non è mai una cosa piacevole. Probabilmente vi abbiamo investito del tempo e del denaro, avevamo sperato di trascorrere in sua compagnia dei momenti piacevoli, e invece ci ha deluso.
Personalmente quest'anno ho interrotto due romanzi a metà (e l'anno non è ancora finito...), uno era I libri di Luca di Mikkel Birkeggard, l'altro Buona Apocalisse a tutti! di Terry Pratchett e Neil Gaiman. Per entrambi la lettura è iniziata in modo abbastanza piacevole per poi trascinarsi a fatica per parecchie pagine, finché ho deciso di rinuciare. E non è mai facile per me dire "basta". Di solito vado avanti finché non mi rendo conto che è davvero troppo, in altri casi mi costringo ad arrivare fino alla fine.
Ma quali sono di solito i motivi che ci spingono a mettere da parte una lettura? Ho provato a individuarne alcuni. Anche se spesso sono più fattori a influenzarci, c'è comunque la tipica goccia che fa traboccare il vaso e per questo vi chiedo di segnare un'unica voce.
Lascio a voi la parola: per esprimere la vostra opinione potete votare nel box in alto a destra.
E intanto, vi riporto i risultati del sondaggio precedente:
Cosa determina il successo di un libro?
Passaparola dei lettori: 31 (43%)
Operazioni di marketing: 29 (40%)
Contenuto e valore del libro: 28 (38%)
Notorietà dell'autore: 26 (36%)
Fortuna o destino: 22 (30%)
Notorietà della casa editrice: 19 (26%)
Argomento del libro: 15 (20%)
Diffusione nelle librerie: 15 (20%)
Promozione dell'autore: 9 (12%)
Votanti: 72 persone.
Anima di carta
Come prima cosa, buon giorno e buon inizio settimana. Ho votato, ma il realtà non è solo un motivo che mi fa abbandonare un romanzo.
RispondiEliminaPosso copiarmi il tuo sondaggi magari citando l'origine del blog?
Buon giorno a te, Andrea! Certo, non c'è problema.
RispondiEliminaEh, capisco che di solito c'è più di un motivo che ci fa decidere, ma ho lasciato una sola risposta x capire cos'è che proprio fa scattare la molla finale :)
La molla finale?
RispondiEliminaBè, mi piace moltissimo leggere, e quando inizio un libro non me ne staccherei più.
Leggo avidamente, non vedo l'ora di poter tornare a prenderlo in mano e continuare. Salvo poi dispiacermi assai perchè sta finendo..
Ecco, se non provo questo desiderio di andare avanti nella lettura, significa che il libro non mi "prende" e potrei anche smettere subito.
Sono un pò contorta e proprio abbandonarlo non ci riesco... Finisce sotto a un altro più avvincente, ogni tanto ne leggo 2 pagine...Solo per rispetto della carta stampata, ma per me ormai non esiste più.
E' sicuramente una fortuna la tua. Anche io mi lascio prendere totalmente se la storia merita, ma questo mi sta accadendo sempre più raramente, purtroppo. Un tempo divoravo davvero di tutto, oggi il tempo per leggere si è ridotto e perderlo dietro a pagine che mi annoiano non mi va, tutto qui.
RispondiEliminaodio i romanzi che non "iniziano". Gli eccessi di retorica spicciola in genere mi spingono a mollare il libro, preferibilmente il lunedì sera (ritiro porta a porta della carta)
RispondiEliminaSì anche io odio le storie che non decollano mai con pagine e pagine inutili. O anche quelli che partono da troppo lontano.
EliminaBuona Apocalisse a tutti ;___;
RispondiElimina... ok, devo smetterla di prenderla sul personale quando a qualcuno non piace un libro che ho amato. Eccheddiamine.
Comunque direi che abbandono un libro quando non lo 'sento', quando non mi appassiona. Sono facilissima all'abbandono, pretendo molto dalle mie letture. Banalità, personaggi malfatti, malascrittura... sono tutte buone ragioni per mollare un libro e attaccarne un altro.
Allora mi sa che te la prenderai ancora di più nei prossimi giorni, quando spiegherò perché non mi è piaciuto ;)
RispondiEliminaDi certo la condivisioni delle opinioni sui romanzi su internet ci fa capire quanto può essere relativa un'opinione, anche io mi innervosisco quando leggo recensioni negative sui libri che ho amato ma soprattutto resto allibita quando sento parlar bene di quelli che per me non valgono niente!
Anche a me Buona Apocalisse è piaciuto tantissimissimo (ma non la prenderò sul personale).
RispondiEliminaPosto che spizzico i libri prima di acquistarli e quelli pieni di errori, scontati, dispersivi e caotici non arrivano a casa, ritengo che la vita sia troppo breve per sprecare tempo su un libro che non mi prende. Ogni romanzo ha una cinquantina di pagine a disposizione per conquistarmi, se non lo fa, pace, non è cosa. Magari è bellissimo, non è per me o non per la me di quel momento.
Quello che però mi fa gettare un volume da una finestra sono le incongruenze col periodo o con l'ambientazione, su cui sono piuttosto pignola. Ultimamente ho trovato un romanzo (edito da una casa importante) ambientata in una valle montana che conosco bene. Secondo l'autore nella valle c'è la leggenda del "grande albratro". Il grande albatro, in una valle alpina!!! Ecco non sono riuscita ad andare avanti. Magari c'era anche una spiegazione a questa immensa cavolata (pia illusione?) non sono riuscita a perseverare e a continuare
Sì, 50 pagine sono anche il mio limite, ma solo se il romanzo è scritto decentemente. Certo, l'ideale è leggerne un'anteprima o farsene un'idea sfogliandolo, però io ho anche incontrato romanzi molto promettenti che si sono persi strada facendo.
EliminaBuona Apocalisse ti è piaciuto? Eh, de gustibus...
Ci sono due componenti che mi motivano alla lettura: una è sicuramente la passione con cui un lettore presenta il libro e la seconda è il valore del libro stesso che scopro solo leggendolo. Sondaggi, classifiche, best seller, premi letterari per me potrebbero sparire., non hanno alcuna influenza sulle mie letture. Il passa-parola quindi è basilare. Quanti libri ho abbandonato ? Decine e decine, ma questa è una delle regole auree della lettura (per me almeno): non si deve avere alcuna remora a mollare un libro. Ci sono poi delle "letture di ritorno" : ci sono libri abbandonati e ripresi diverse volte e l'esito non è sempre l'arrivo alla parola FINE. Poi nella scelta dei libri da leggere sicuramente c'è il filone di lettura che seguo e che è del tutto personale e viaggia per suggestioni e curiosità.
RispondiEliminaLe "letture di ritorno" sono una cosa interessante. In effetti, a volte si lascia un libro perché quello non è il momento per leggerlo e magari si può riprovare quando si è più in sintonia con la storia.
RispondiEliminaE' una cosa che normalmente non faccio, peché sono abbastanza radicale, una volta detto basta è un basta definitivo, però mi hai fatto riflettere su alcuni romanzi abbandonati in passato che forse non meritavano di essere messi da parte ma solo di aspettare un umore migliore da parte mia.
Se un libro è pieno di errori, non lo inizio nemmeno. Mi rifiuto di leggere un commento su un social network se non è scritto in italiano corretto, in un libro sarebbe totalmente inaccettabile!
RispondiEliminaHo smesso di leggere alcuni libri, recentemente, perché la trama era così scontata che sapevo già che cosa sarebbe successo nella pagina successiva.
Posso essere cattiva e fare nomi? L'ultimo che ho smesso di leggere è stato "Il sogno di Talitha" di Licia Troisi: sembrava che partisse in modo originale... però ormai lei si limita a riscrivere la stessa trilogia ogni volta, cambiando i nomi dei personaggi e dei luoghi...
Non conosco il libro di cui parli, ma purtroppo accade che dopo un po' un autore si ripeta... Forse esiste davvero una vena creativa che nel tempo si va esaurendo!
EliminaI libri pieni di errori fanno orrore anche a me :)