Consigli di lettura - Stella Nera (libro I e II) di Marco Freccero



Buongiorno amici! In questo appuntamento con i consigli di lettura vi parlerò di due libri che costituiscono un tutt'uno, ovvero la prima e la seconda parte di Stella Nera di Marco Freccero. In verità dovremo attendere la fine di quest'anno per leggere l'ultima e conclusiva parte della serie, ma intanto comincio a raccontarvi le mie impressioni.

Quando ho cominciato a leggere Stella Nera ho avuto subito la sensazione che si trattava di uno di quei romanzi contenenti più livelli, tanto che andrebbe letto con attenzione per coglierli tutti a pieno. Il primo livello riguarda senz'altro il mistero di Jutta, un'anziana donna tedesca, che viene trovata morta in un appartamento di Savona. Man mano che si procede con la storia, si viene a scoprire il passato di questa donna e si scopre che era la sorella di un criminale nazista. La morte della donna darà il via a una serie di eventi, principalmente a causa di un altro personaggio fondamentale per la storia, Leonardo Perrone che pensa bene di approfittare della situazione per impossessarsi di ciò che trova nell'appartamento, ignaro delle conseguenze. 

Ben presto si viene a sapere che i due tedeschi erano in possesso di un quadro, un'importante opera del Bernini, scomparso nel 1943 e  ricercato con molto impegno da alcuni loschi figuri. Ed è qui che scatta un livello più profondo della storia ha a che fare appunto con questo dipinto intitolato Ecce Homo. Solo andando avanti con la lettura si capirà infatti che non si tratta di un semplice quadro ma molto di più. A un certo punto si comprende che la storia intende abbracciare un senso più ampio, sottolineando come ciò che ha portato agli orrori della Seconda Guerra Mondiale è ancora ben vivo. Si parla di manipolazione delle masse, di propaganda e di tanti altri temi che a mio avviso rendono questo romanzo attualissimo e degno della massima attenzione.

Intorno a questa trama ci sono poi altri personaggi, la cui presenza assume un senso solo andando avanti nella lettura. Mi riferisco in particolare ai ragazzi obiettori di coscienza che stanno svolgendo il servizio civile presso la Caritas e che diventano occasione per mostrare l'altro lato dell'umanità, un lato ben diverso da quello oscuro mostrato dai due criminali tedeschi. Una sorta di contraltare importantissimo.

La storia si svolge negli anni Ottanta e si respira molto l'atmosfera di quel periodo (io c'ero!). Anche questo è un aspetto davvero degno di nota, per l'accuratezza ambientale che l'autore riserva al periodo e naturalmente alle località fisiche. Si percepisce come era un tempo in cui certi ideali e valori erano ancora forti e ci si credeva sul serio, un periodo con una sua innocenza (e forse ingenuità) che ora non esiste più (purtroppo).

Un'altra cosa che vorrei sottolineare è che ho apprezzato moltissimo i personaggi di Leonardo Perrone e Berto lo Storto (amico di Leonardo). Sono personaggi estremamente vivi, ti sembra di averli davanti con i loro modi di parlare, i loro gesti, ma anche con le loro debolezze umanissime. Marco Freccero è bravissimo a dipingere questo tipo di umanità comune.

Ci sarebbero da dire mille altre cose di questo romanzo, ma non voglio raccontare troppo. L'ultima cosa che mi preme di osservare è che come anche nell'altro romanzo dell'autore, anche qui ci sono dialoghi di una profondità ricchissima, che abbracciano temi che vanno molto oltre il quotidiano e toccano la spiritualità, la religione, il senso della vita. Temi che vengono affidati agli scambi verbali tra i personaggi, che in questo modo rivelano molto anche di se stessi.

L'unica cosa di cui mi rammarico a questo proposito è che avevo raccolto molte citazioni che mi erano piaciute ma che purtroppo ho perso quando mi si è rotto il PC. Questo per dire che ci sono frasi nel romanzo davvero degne di nota. 

Un libro davvero molto profondo che invita alla riflessione. Aspetto con ansia il finale e intanto non posso che consigliarvi la lettura delle prime due parti.


Trama

Libro I - Le luci dell'Occidente
Puoi credere che i totalitarismi del XX secolo siano morti. Ma forse hanno solo cambiato pelle.
Che cosa unisce la morte di una vecchia signora tedesca, la sparizione di un inedito quadro del Bernini e un gruppo di giovani che rifiutano il servizio militare, nell’Italia degli anni Ottanta?
Il sogno totalitario che ha attraversato con inaudita violenza il XX secolo è più vivo che mai, e sta gettando le basi per la sua definitiva affermazione. Avanza l’impero della forza, della velocità, delle macchine, mentre indietreggiano l’utopia, la libertà, la fraternità. Al loro posto si accendono le luci di un parco giochi chiamato “Mondo Occidentale” dove potranno accedere, e vivere, pochi eletti. Un piano spaventoso teso a rimuovere, come fosse una malattia, l’umanità dalle persone; per renderle macchine, senza più voce per ribellarsi, né occhi per vedere.
Libro II - La promessa
“Per l’italiano il pensiero, la riflessione, è come l’acidità di stomaco. Vuole una soluzione che gliela elimini in modo radicale. Noi abbiamo la cura.”
Che ne è stato di Leonardo Perrone?
Dietro all’uomo del camper bianco c’è qualcuno che tira le fila? E con quali obiettivi?
Si riuscirà a sapere qualcosa di più sul dipinto del Bernini scomparso a Savona nel 1943?
Con la seconda parte di “Stella Nera - La promessa” la vicenda si allarga, coinvolgendo maggiormente i tre amici che svolgono il servizio civile, e rendendoli più consapevoli che mai del valore di certe scelte. Tra crepe e riflessioni, concerti di musica classica e colloqui, discussioni e delusioni (anche amorose, mentre forse un altro amore nasce), ciascuno è chiamato a prendere posizione. Ad aprire gli occhi su un mondo che tende naturalmente all’eccellenza. Accompagnando alla porta tutti quelli che non sono adatti. E uno dei tre ragazzi, proprio nella casa di via dei Sansoni da dove tutto aveva avuto origine, farà una scoperta per lui terribile.
Ebook e cartaceo IN VENDITA SU AMAZON






Commenti

  1. Grazie Maria Teresa per questa bella recensione. Avevo letto il primo libro ma non il secondo. La storia continua ad attirare il lettore a quanto pare... Ti è piaciuta l'idea di creare tre parti del romanzo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In tutta sincerità non amo i libri suddivisi in più parti e non mi piace neanche interrompere una storia aspettando il proseguo. Ma capisco che Marco ha dovuto fare questa scelta per non creare un romanzone molto lungo. Purtroppo i lettori si fanno spaventare da tante pagine!

      Elimina
  2. Ho letto le prime due parti e mi riconosco molto nelle tue riflessioni, ovviamente aspetto la terza parte come te per conoscere la fine, Marco Freccero ci tiene sospesi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono contenta che condividiamo queste riflessioni, Giulia. Attendiamo la terza parte fiduciose!

      Elimina
  3. Inizierò a leggere i due romanzi di Marco tra qualche giorno, dopo essermi sbarazzata degli ultimi tomi che giacevano per metà letti. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fai bene a leggerli insieme! Anche io sono piena di romanzi iniziati, è una abitudine di cui non riesco a liberarmi, purtroppo.

      Elimina

Posta un commento

Ogni contributo è prezioso, non dimenticarti di lasciare la tua opinione dopo la lettura.
Se vuoi ricevere una notifica per e-mail con le risposte, metti la spunta su "inviami notifiche".
Se hai problemi con i commenti, ti invito a cambiare browser. Purtroppo alcuni programmi bloccano in automatico i cookie di terze parti impedendo i commenti.
Ti prego di non inserire link o indirizzi e-mail nel testo del commento, altrimenti sarò costretta a rimuovere il commento. Grazie!

Info sulla Privacy

Policy Privacy di Google per chi commenta con un account Blogger