Sam Dawn presenta “Con la forza del sole”



Buona domenica a tutti!
L'autore che vi propongo questa settimana è Sam Dawn, che ci racconta in prima persona qualcosa del suo primo romanzo, “Con la forza del sole”.

Sinossi

I capelli arruffati, lo guardo stanco e due grandi cerchi scuri intorno agli occhi. La barba, incolta, inizia ormai a ingrigire. È questa l’immagine che lo specchio restituisce a Samuele Bandini ogni mattina: quella di un uomo di mezza età, solo e oramai abbandonato a sé stesso. Un’esistenza tormentata, incompleta. Nel suo passato c’è uno spartiacque. È trascorso tanto tempo, ma li ricorda ancora bene quei lunghi capelli biondi, e quegli occhi nei quali si poteva vedere l’infinito del mare. L’unico amore della sua vita. Ma adesso tutto ciò che resta è quell’impietoso riflesso in cui neppure lui riesce più a riconoscersi. Eppure, quella in cui questa storia comincia non è una mattina come tutte le altre. È una fresca e fosca domenica di fine settembre e l’intero paese sembra immerso in un surreale torpore. Nessuno può saperlo, ma la prima tessera di un grande domino sta inesorabilmente per cadere.

Possono essere varie le ragioni che portano a scrivere un libro. Conosco autori che spendono molto tempo a cercare la giusta storia per il loro romanzo, e altri ancora che studiano in modo meticoloso e quasi scientifico la trama del loro libro prima di iniziare a scrivere. Nel mio caso specifico, invece, mi sono semplicemente accorto che la storia che volevo raccontare era già dentro di me. Anzi, per essere più precisi, era parte di me. E questo ha dato origine al lungo processo che mi ha portato infine alla pubblicazione del mio primo romanzo, Con la forza del sole, di cui vorrei parlarvi oggi.

Non è facile per me collocare questo libro all’interno di un genere preciso. Me lo sono chiesto tante volte e non ho mai trovato una risposta esaustiva. Inizialmente pensavo che fosse un limite, ma poi ho scoperto che in realtà potrebbe essere considerato addirittura un punto di forza di questo romanzo. Questo perché Con la forza del sole, prima ancora di raccontare una storia, si pone l’obiettivo, forse ambizioso, di spingere il lettore a riflettere sulla potenza di un sentimento profondo come l’amore e sugli effetti, spesso devastanti, che da quest’ultimo possono derivare. Il libro è comunque ben lontano dall’essere un romanzo rosa, nonostante per certi versi l’amore rivesta un ruolo di centrale importanza all’interno della storia. Attraverso la storia di Samuele Bandini, il lettore è portato a interrogarsi sulla fragilità delle esistenze che tutti noi conduciamo ogni giorno, apparentemente solide ma in effetti estremamente delicate. Talmente delicate da poter essere influenzate da piccoli eventi che, presi singolarmente, potrebbero essere etichettati come insignificanti, e che invece possono condizionare anche pesantemente un’intera vita. “Piccole componenti di casualità”, come si troverà a definirle proprio il protagonista del romanzo.

Samuele Bandini è un uomo che ha oramai superato i cinquant’anni, è un tipo solitario e schivo. Tra la gente del piccolo paese sul mare in cui vive è etichettato come un misantropo e pochi sanno esattamente di cosa si occupi, a causa dell’alone di mistero che lui stesso ama mantenere intorno alla propria personalità. Di lui si dice che sia uno scrittore, e il fatto che viva da solo in una grande villa affacciata sulla spiaggia alimenta indubbiamente l’immaginario collettivo. Samuele Bandini è però anche il presidente di una grande società informatica di Milano. Un businessman sicuramente atipico. Come possono le due personalità convivere? La dualità è in effetti una tematica ricorrente all’interno del romanzo, ed è possibile ritrovare questo concetto in svariate circostanze e nel profilo di molti dei personaggi presentati: non esistono solo bianco e nero o giusto e sbagliato, ma infinite sfumature nel mezzo che troppo spesso ci dimentichiamo di cogliere. Sfumature che in alcuni casi possono rivelarsi di determinante importanza. Con la forza del sole, spesso in modo velato e nascosto tra le righe, cerca di porre una lente di ingrandimento su questi aspetti, invitando il lettore a non farsi ingannare dalle apparenze e a guardare più in profondità. Se la gente del paese non giudicasse Samuele Bandini solo dalle apparenze non vedrebbe un triste eremita solitario e malinconico: potrebbe andare oltre, e vedere un uomo la cui vita è stata segnata indelebilmente da una grande sofferenza, una ferita mai rimarginata. Una ferita che, in una fresca mattinata autunnale, tornerà ad aprirsi. Perché per poter voltare pagina dopo una storia dolorosa bisogna spesso soffrire ancora, e confrontarsi con la verità. E Samuele Bandini dovrà soffrire ancora parecchio, affinché un nuovo capitolo della sua vita possa cominciare. Dovrà forse riconsiderare tutte le sue certezze, tutti quei pilastri che riteneva essere incrollabili. Ma è davvero possibile lasciare tutto alle spalle e ricominciare? Abbiamo davvero il controllo sulle nostre vite? E in tutto questo, che ruolo ha il dado da gioco a sei facce che l’uomo tiene sempre in tasca?

Consiglio Con la forza del sole ai lettori che hanno voglia di andare oltre la lettura di una semplice storia, e di riflettere su aspetti più profondi e complessi. Il romanzo vuole essere, prima di tutto, uno spunto di riflessione. Vorrei inoltre spendere qualche parola sulla scelta del titolo. Qualcuno lo potrebbe definire un titolo banale o scontato, ma l’ho scelto perché per me ha un significato molto speciale. Oltre a questo, ritengo che sia anche un meraviglioso invito ad affrontare la vita quotidiana, che troppo spesso è ricca di sofferenze, delusioni e scoramenti, a testa alta e senza rimpianti. In fondo, proprio nel sole che torna sempre a sorgere dopo ogni notte possiamo individuare una straordinaria lezione di vita.

Sam Dawn

Incipit

Quella notte il vento soffiava con una forza spaventosa. Le raffiche sferzavano la casa sui quattro lati, flagellando le altissime palme e i maestosi pini marittimi. La pioggia cadeva incessante, generando un assordante rumore di sottofondo rotto solo a tratti dal potente boato dei tuoni. Il mare era in tempesta. Le onde, maestose, si abbattevano con ferocia sulla spiaggia e sulla scogliera. La finestra della camera da letto era socchiusa e le imposte lasciavano penetrare una fresca brezza. 
Mi rigiravo nel letto, infastidito dall’insistente sibilo del vento, senza riuscire a prendere sonno. Brevi e tormentati momenti di riposo venivano continuamente interrotti da improvvisi risvegli che mi catapultavano ancora una volta in quel terribile stato di pena e angoscia che bene avevo imparato a conoscere. La sirena di un’ambulanza risuonava nell’aria, ora più lontana e ora più vicina. La radiosveglia appoggiata sul comodino alla mia destra scandiva, impietosa, il lentissimo passare delle ore. Le tenebre parevano aver inghiottito per sempre le luci del giorno: quella notte sembrava destinata a non terminare mai, e con il senno di poi sarebbe lecito chiedersi se forse non sarebbe stato meglio se fosse andata così. 



Commenti

Posta un commento

Ogni contributo è prezioso, non dimenticarti di lasciare la tua opinione dopo la lettura.
Se vuoi ricevere una notifica per e-mail con le risposte, metti la spunta su "inviami notifiche".
Se hai problemi con i commenti, ti invito a cambiare browser. Purtroppo alcuni programmi bloccano in automatico i cookie di terze parti impedendo i commenti.
Ti prego di non inserire link o indirizzi e-mail nel testo del commento, altrimenti sarò costretta a rimuovere il commento. Grazie!

Info sulla Privacy

Policy Privacy di Google per chi commenta con un account Blogger