“Vingt-Deux Pensées”: due chiacchiere con i creatori

Copertina del mese di gennaio

Oggi vi inviterò a conoscere più da vicino la rivista multitematica Vingt-Deux Pensées (22 pensieri in francese) attraverso un'intervista ai suoi creatori, Rossana Orsi e Andrea Stella.

Nel grande flusso di informazioni, parole, testi che ci invadono ogni giorno, questo magazine online sembra porsi in modo pacato, elegante, riflessivo, con una prospettiva multipla che invita a prestare un'attenzione speciale alle piccole cose, a soffermarci a riflettere. Basta sfogliarla per rendersi conto del taglio quasi intimistico e di quanto amore per i dettagli ci sia tra le pagine. Un concentrato di riflessioni su letteratura, arte, fotografia, viaggi e molto altro.

Di recente ho avuto il piacere di avviare una collaborazione con la squadra che dà vita a Vingt-Deux Pensées, con una piccola rubrica dedicata alla scrittura: trovate la prima puntata nel numero di novembre scorso (oppure in questa pagina), la seconda nel numero di gennaio (oppure in questa pagina).

Ho posto alcune domande ai fondatori per approfondire la loro iniziativa.

1) Per cominciare, vi va di raccontarci com’è nata l’idea per questa rivista multitematica?

Per rispondere a questa domanda sono andato alla ricerca del significato di caso.
Scartando la sua accezione di “mancanza di causalità”, ho trovato molto interessante la seguente definizione.
Caso: evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute ovvero "non-lineari”, sconnesse o meglio "intricate”, che non presentano una sequenza causalità-effettualità necessitata, cioè deterministica, tale da permettere l'identificazione di esse e la predicibilità degli effetti.
Cerchiamo di spiegarlo meglio. Di base ci sono due elementi. Da una parte c’è l'amore per la scrittura, in primis. Dall’altra, l’attenzione nei confronti di tutte quelle persone che vivono questo tipo di amore con un senso di isolamento, inteso non come scelta privata di coltivare in maniera solitaria la propria passione, ma come condizione terza e indotta. I rami che prendono forma nelle nostre vite e che portano alcune persone a scrivere, sono molteplici e derivano da particolari esperienze. Spesso, abbiamo riscontrato che persone con attitudine all’emozione in versi si sentano incomprese dall’esterno, o abbiano bisogno di un rifugio, di una medicina, di una valvola di sfogo che li aiuti ad orientarsi quando gli equilibri oscillano. Alle volte, sui social network per esempio, non ci si espone neppure e si adottano nomi fittizi o luoghi virtuali dove essere esplicitamente qualcun altro. In alcuni casi, quest’ambiguità dà sollievo e, paradossalmente, può anche portare ad un esame più rapido dei propri limiti di vita.

Da qui nasce la nostra convinzione che unirsi, fare rete, confrontarsi e supportarsi collettivamente, possa permettere a chi scrive di trarre energia e stima. Tutto ciò, unito alla difficoltà di emergere in un mondo editoriale ad oggi autoreferenziale, chiuso in se stesso e poco incline ad offrire opportunità, ci ha portati alla fondazione di questa rivista. Oggi si scrive principalmente su blog personali o pagine Facebook. Ci si legge tra noi, si cerca di instaurare rapporti umani, ci si rivela seppur nascondendosi. Per pubblicare un libro, la maggior parte delle case editrici chiedono compensi alti. Si ricorre all'autopubblicazione che via via si è affidata ai soliti gruppi editoriali. Ancora, se si guardano ai magazine o ai siti popolari o consolidati, si ha a che fare con chi si sente già arrivato al top e che non permette agli sconosciuti di mettersi in gioco. Da qui nasce la nostra voglia di perseguire un sogno, credendo a tutte quelle persone che non hanno a disposizione grandi opportunità di seguito, ma che vogliono divertirsi, scoprire, migliorarsi e sperimentare all’interno di un gruppo che si sta definendo proprio in questi mesi. La casualità della rivista, allora, si sposa con il mezzo grazie al quale stiamo facendo confluire i nostri principi. Perciò, la concatenazione delle cause, seppure segua la non-linearità della definizione di cui sopra, è stata più che sufficiente per formare il terreno su cui sviluppare unione e sogno.

2) Avete intitolato la rivista Vingt-Deux Pensées. Perché 22 pensieri?

22 pensieri. Sì. Cercavamo un riferimento alla molteplicità dei temi. Il nostro punto di partenza era fatto di tre elementi: ampiezza d’espressione, esperienze dirette e/o competenze, molteplicità di argomenti.
Il pensiero è qualcosa di profondo. Mai superficiale. Intimo. Il pensiero richiama alla ragione, mantenendo però forte la componente emozionale.
Ci piacerebbe che i temi trattati venissero curati con attenzione, professionalità e sentimento, in un ventaglio sempre aperto a nuove prospettive, nuovi ingressi, nuove arti.

Il numero 22, oltre ad indicare simbolicamente una varietà di letture, è un numero a cui entrambi, siamo legati personalmente. Quasi che fosse di buon auspicio per la strada che ci stiamo tracciando.
La scelta della lingua francese è un richiamo all’eleganza, da un lato, e l’eco di ricordi d’infanzia dall’altra. Nonché un segnale di sconfinamento alle nazionalità, poiché il web permette la partecipazione da ogni capo del mondo ad un progetto condiviso.

3) Chi c’è dietro Vingt-Deux Pensées?

Prima di dire chi c'è dietro Vingt-Deux Pensées, dovremmo capire cosa ci sia intorno.
Infatti il contesto in cui nasce è fondamentale per comprendere da chi nasce questa idea e perché si struttura in un certo modo.
Il mondo social ha reso possibile, con il suo accesso trasversale, una maggiore libertà espressiva ed artistica dando modo di coltivare passioni, a vario titolo, facilmente. Questa rapida emersione di espressività ha creato anche un pubblico di nicchia, e dei sottopubblici, come anche delle manifestazioni di comunicatività autoreferenziale nelle quali è impossibile entrare.

Ci spieghiamo meglio.
Tutti possono scrivere: su blog, pagine Facebook, siti, forum. Ognuno lo fa per sé, per il suo target di riferimento. Perciò entrare in certi ambiti, per confrontarsi, è difficile. Tutta questa mole di scritti e di pensieri ha portato, secondo noi, le persone a dare più importanza alla quantità che alla qualità, con una certa dispersione di impegno e di tempo dedicati a comporre il proprio materiale. Inoltre i gruppi che si vanno formando tendono a restringere lo spazio di interazione e allo stesso tempo amplificano il via vai di artisti che vengono considerati tutti sullo stesso piano, senza specificità o sentimento.

4) La vostra rivista offre una prospettiva molto singolare rispetto alla movimentata realtà in cui siamo immersi al giorno d'oggi, quasi un invito alla riflessione. Da cosa nasce questo punto di vista?

Noi non abbiamo la presunzione di fare qualcosa di immediatamente grandioso o di qualità, certo è che vogliamo unire innanzitutto le persone che vogliono puntare al confronto, al mettersi in gioco e al misurarsi, migliorandosi apprendendo l’un l’altro e abbracciando il dinamismo, cercando di essere aperti verso ogni direzione.
Chi c’è dietro a Vingt Deux Pensées ha la passione per la scrittura in primis, sulla base dell’esperienza personale, soprattutto per il potere curativo, magico, di interpretazione che rappresenta; ha anche la voglia di fare qualcosa che arrivi presto a distinguersi, che sia riconoscibile e terra fertile per chi vuole esprimere se stesso soprattutto in una maniera fresca, innovativa, umana, attenta.

Questo è il motore che muove Rossana Orsi che ha iniziato costruendo, nel 2011, la sua pagina Facebook Scrittura Spontanea grazie alla quale ha pubblicato nel 2014 la Silloge Risonanze Oniriche. Frutto di un percorso personale ed emozionale, nell’agosto 2016 ha deciso con il suo compagno Andrea Stella di intraprendere questo progetto letterario di sperimentazione, arricchito da Alessandra Buccheri e Donna Pasini.

5) Quali sono i progetti per il futuro della rivista?

I nostri progetti prevedono il consolidamento del gruppo di lavoro della rivista, che in parte ha già preso il via con la creazione di rubriche sempre più varie che accrescano il panorama delle tematiche proposte.
La redazione è formata da persone caratterialmente irrequiete, idealiste e nel contempo pragmatiche. Di mese in mese tiriamo le somme di ciò che abbiamo appreso, delle criticità e delle novità da apportare. Queste riflessioni ci hanno permesso di prendere in considerazione e di esaminare un secondo progetto più ampio nel quale poter intervenire e che stiamo tutt’ora strutturando. Prevederà la realizzazione di un programma editoriale per la pubblicazione di opere cartacee e in formato ebook.
Vogliamo inoltre che le collaborazioni maturate fino ad ora valorizzino le iniziative delle singole persone dando risalto alle loro qualità e predisposizioni. Abbiamo desiderio di non precludere nulla all’orizzonte, di essere disposti a riflettere su corsi e laboratori di scrittura, idee creative e seminari di vario genere e tipologia.

* * * 

Ringrazio i creatori di “Vingt-Deux Pensées” per questo scambio e vi invito a scoprire questa rivista (arrivata attualmente al suo quarto numero) nei link sottostanti.

Vingt-Deux Pensées

Copertina del numero di dicembre 2016

Rivista letteraria mensile che si propone di essere un'occasione e un punto di ritrovo nel quale cimentarsi nella scrittura e nella condivisione di argomenti appassionanti, che uniscano autore e lettore. Scrittura e letteratura in primis, quindi, ma anche cinema, fotografia, natura, politica, cultura, società e viaggi. L'idea nasce proprio per avere un terreno di prova e di crescita individuale e collettiva, per migliorare e ampliare il proprio raggio d'azione nell'arte che, attraverso internet, ha premesso l'incontro ed il confronto tra persone anche molto distanti tra loro. E proprio attraverso l'esercizio dell'esternazione scritta dei propri pensieri in varie forme, si sono potute, e si possono, annullare tali distanze.

Sito: Vingt-Deux Pensées
Per scaricare il numero di gennaio: Vingt deux pensées - Gennaio 2017
Per scaricare tutti i numeri: Archivio

Commenti

  1. Ho sfogliato il numero di gennaio trovandolo molto piacevole, ricette, storie, consigli, anche un articolo tuo Maria Teresa. Sfoglierò di certo i precedenti numeri e aggiungerò alle mie letture questo interessante e sconosciuta prima di ora rivista.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti si può dire che sia una rivista a 360° e sono tutti molto bravi. Grazie, Nadia!

      Elimina
  2. Mi sembra una rivista molto interessante, ho dato una sbirciatina, bello il concetto del "tempo del sogno" di Terry Brooks che precede la scrittura di un romanzo, andrò a leggere il tuo articolo Maria Teresa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Giulia, allora dopo mi farai sapere cosa ne pensi, io l'ho trovata una teoria molto utile per tutti quelli che cominciano a scrivere un libro :)

      Elimina
  3. Ci tengo a ringraziare Maria Teresa per la preziosa collaborazione all'interno del magazine (il suo contributo rende ancor più multitematico e approfondito il progetto) e ogni lettore che scopre le nostre pagine rendendoci partecipi delle impressioni. Grazie e bentrovati! Ros.

    RispondiElimina
  4. Ringrazio Rossana e Andrea per l'opportunità che danno a tutti: a noi che scriviamo quella di prendere del tempo per noi stessi per riflettere e esprimere quello che sentiamo; e l'opportunità ai lettori di scegliere una lettura libera, vivace e piena di spunti di riflessione che spaziano davvero in moltissimi ambiti diversi.
    I fondatori hanno saputo scegliere persone trabordanti di parole e bellezza e l'insieme di tutti è magico. La grafica della rivista ha avuto un'evoluzione spettacolare e anche solo 5 minuti di interesse da parte dei lettori vale tutti questi sforzi.
    Grazie, per la vostra bella idea e per essere così, appassionati della vita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido pienamente la tua opinione. Si percepisce un'atmosfera particolare e in ogni pagina trapela chiaramente la passione che c'è dietro. Ed è vero che la grafica è diventata stupenda :) Grazie per il tuo commento, Angela.

      Elimina
  5. È un'iniziativa che mi incuriosisce davvero tanto, andrò sicuramente a sfogliare questa rivista. Grazie Maria Teresa per avermela fatta scoprire!

    RispondiElimina
  6. Bella intervista! Ricca di spunti interessanti e...gustosi!

    RispondiElimina
  7. Sembra interessante questa rivista, vado a dare un'occhiata. Complimenti per la collaborazione. :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Ogni contributo è prezioso, non dimenticarti di lasciare la tua opinione dopo la lettura.
Se vuoi ricevere una notifica per e-mail con le risposte, metti la spunta su "inviami notifiche".
Se hai problemi con i commenti, ti invito a cambiare browser. Purtroppo alcuni programmi bloccano in automatico i cookie di terze parti impedendo i commenti.
Ti prego di non inserire link o indirizzi e-mail nel testo del commento, altrimenti sarò costretta a rimuovere il commento. Grazie!

Info sulla Privacy

Policy Privacy di Google per chi commenta con un account Blogger