Ariano Geta presenta “Storie di scrittori”
Ariano Geta, autore del blog omonimo, inaugura questo ciclo di presentazioni su Anima di carta, parlando della sua raccolta di racconti “Storie di scrittori”. Sarà lui stesso a raccontarci di cosa si tratta.
Proprio poiché congenitamente afflitto da questa tremenda malattia (non è un messaggio su whatsapp ma fate finta che a questo punto compaia una faccina che sorride e vi strizza l’occhio) mi sono spesso chiesto, in età più matura, chi fosse realmente uno scrittore: cosa spinge alcune persone ad annotare ossessivamente le proprie idee, esperienze, fantasie, vicende reali o immaginarie trasformandole in narrativa? È una conformazione mentale tipica o la conseguenza di determinate esperienze esistenziali?
Tale curiosità mi ha spinto a interessarmi dei miei autori preferiti non solo come lettore delle loro opere ma anche come studioso dilettante della loro vita. Ho approfondito le notizie biografiche note di vari scrittori a me graditi e le ho messe a confronto (sia chiaro: senza alcuno schema metodologico o pretesa di trarre conclusioni oggettivamente valide) affidandomi solo al mio opinabile intelletto. I risultati tratti da detta analisi comparata assai dilettantesca sono stati la constatazione dell’assenza di un qualsiasi elemento unificante nelle esistenze degli autori presi in considerazione.
Detto con parole banali: gli scrittori sono persone assai diverse l’una dall’altra, accomunate esclusivamente dalla scelta di raccontare qualcosa in forma letteraria. Ne deriva che anche il loro rapporto con la scrittura non è affatto univoco, né riconducibile a un solo fattore universale, ma al contrario esprime un’ampia varietà di bisogni e obiettivi individuali con finalità eterogenee.
I racconti che compongono questa raccolta sono nati proprio come tentativo di dare una forma e un perché alle diverse personalità di coloro che appartengono, ognuno a suo modo, alla variegata categoria degli “scrittori”.
I protagonisti hanno pertanto in comune esclusivamente la scelta di scrivere, ma per il resto si differenziano in numerosi aspetti. Tanto per cominciare gli esiti di tale scelta divergono: c’è lo scrittore che sta iniziando a essere famoso (“La polemica fra Juan Brady e Francisco Hernandez Mendieta”) e quello ormai decaduto e dimenticato (“L’ultima intervista a Ludovico Aprile”), c’è chi sfrutta il proprio talento naturale per la scrittura soltanto per guadagnare (“Ghost writer”) e chi è ancora un dilettante che si autopubblica come il qui presente (“Scribacchina sfigata”).
L’ambientazione dei racconti spazia in più nazioni proprio per distinguere maggiormente le varie tipologie di scrittore: si passa dall’Argentina alla Francia e dall’Inghilterra agli Stati Uniti non per snobismo esterofilo (altrimenti non avrei inserito i due racconti che si svolgono in Italia) ma bensì per ampliare il tema trattato estendendolo anche oltre i confini nazionali.
Le sette narrazioni che compongono il libro sono pertanto dei racconti in cui la trama è meno rilevante rispetto alla messa in scena del personaggio principale. Per fare un’analogia con la pittura, ho voluto creare dei ritratti piuttosto che dei paesaggi affollati: qualcuno (e qualcosa) si muove anche alle spalle della figura in primo piano, ma la centralità di quest’ultima domina la tela.
Sono riuscito a raggiungere gli obiettivi che ho qui dichiarato?
Non spetta a me dirlo: è un privilegio esclusivo dei lettori del libro.
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Conosco parte di quest'opera. Le capacità scrittorie di Ariano sono fuori discussione. Da un pezzo.
RispondiEliminaGrazie mille Ivano. Il giudizio positivo di una persona competente come te è un onore.
EliminaUno scrittore che scrive di scrittori è come se guardasse dentro se stesso e gli altri. Interessante.
RispondiEliminaIn effetti ho cercato di andare oltre me stesso, se possibile (e comunque, andare oltre se stesso credo che sia l'obiettivo minimo di qualunque scrittore o artista in genere).
EliminaQuesto post sarà di sprone, di te ho già letto Nazioni Immaginarie, Racconti Veneti sognati, Shakespeare noir, mi ero divertito molto con 3A Investigazioni, ho cronaca di Natale, e storie di scrittori che ho preso il 24 febbraio, a questo punto lo leggerò. Ti ho già detto in altre occasioni che la tua scrittura mi piace molto. Sono sicuro che nemmeno questa volta rimarrò deluso. Un grosso abbraccio Ariano.
RispondiEliminaTi ringrazio Riccardo, spero davvero di non deluderti neppure stavolta :-)
EliminaHahahaha anche Riccardo ti ringrazia
EliminaNon ci far caso, sono in una fase di riconcoglionimento precoce :-(
EliminaQuesto tuo libro mi incuriosisce caro Ariano, i apprezzo già come blogger e vorrei leggere qualcosa di tuo, potrei cominciare con questo. Sono indietro con molte letture ma prima o poi arrivo...:-)
RispondiEliminaNe sarei onorato. Se vuoi intanto puoi leggere sul mio blog il primo racconto, così puoi farti un'idea.
EliminaE io questo privilegio voglio godermelo, anche perché la tua scrittura per me è una garanzia, in più l'argomento di questi racconti mi piace molto: ti ho conosciuto con il primo ed è stata una piacevole scoperta. :)
RispondiEliminaGrazie anche a te Marina, il tuo giudizio mi interessa molto :-)
EliminaIo vorrei fare semplicemente fare i complimenti ad Ariano, intanto perché è stato il primo a mettersi in gioco con queste presentazioni e poi perché mi è piaciuto molto come ha parlato del suo libro, mettendo qualcosa anche di sé. Personalmente mi ha incuriosito parecchio, tanto più che avevo letto il racconto sulla polemica dei due autori (che trovate sul suo blog: http://arianogeta.blogspot.it/search/label/Polemica%20Brady%20Mendieta) e l'avevo trovato piacevolmente sarcastico e colto allo stesso tempo.
RispondiEliminaGrazie per la tua partecipazione :)
Grazie a te per avermi ospitato sul tuo blog :-D
EliminaCome blogger ti conosco e apprezzo come autore di libri bnon ancora, presto però 😊
RispondiEliminaCiao e complimenti
Grazie Pat, il tuo apprezzamento mi rende orgoglioso :-)
EliminaConosco e stimo da tempo Ariano sia come scrittore che come persona devo dire che il suo Storie di Scrittori è davvero un grandissimo pezzo di bravura, ironico e sarcastico al punto giusto.
RispondiEliminaMerita davvero la lettura
Grazie Nick, io l'impegno ce lo metto sempre, sui risultati non posso garantire ;-)
EliminaPrima o poi mi dedicherò ad Ariano - scrittore! Devo smaltire un po' di arretrati, ma sono curiosissima!
RispondiEliminaBellissima l'iniziativa, complimenti Maria Teresa! Aggiungo i complimenti ad Ariano che ha saputo presentare in modo assai accattivante la sua raccolta ^^
Quando vuoi, sono a tua disposizione anche se avessi qualche domanda da porre sui libri che ho scritto.
EliminaGrazie Glò!
EliminaIntanto faccio di nuovo anch'io i complimenti a Maria Teresa per la generosità con cui ha messo a disposizione questo suo spazio, e ad Ariano per i suoi libri. Della presentazione di Ariano mi ha colpito molto la frase che tra gli scrittori presi in considerazione non c'è un elemento unificante. Questo mi ha ricordato come anche le regole nella scrittura non possano essere applicate troppo rigidamente e che gli stili possono e devono essere tutti diversi. Ed è bello che sia così!
RispondiEliminaSiamo scribacchini, non cloni ;-)
EliminaEppure, Ariano, molti scribacchini si fanno la guerra. Esattamente come ne "La guerra dei cloni"! ;-)
EliminaGrazie a te Cristina per aver letto il post :)
EliminaBe', se cominciamo così mi sa che dovrò allargare la biblioteca...
RispondiEliminaBeh, un ebook non occupa spazio, solo un po' di memoria del kindle o del tablet ;-)
EliminaHo scoperto solo dopo aver commentato che c'è solo la versione e-book... Non prevedi una versione cartacea? Io AMO i libri cartacei!
RispondiEliminaIn realtà per i miei primi libri esiste anche la versione cartacea, ma ho notato che il gradimento è stato pressoché nullo... Non so, forse attiro esclusivamente lettori di ebook.
EliminaFatto sta che per ora non ho previsto alcuna edizione cartacea. In futuro, chissà...
Curiosa come scelta tematica. Sarebbe anche più interessante se le storie fossero connesse anche per altri elementi, oltre ad avere scrittori e scrittura come protagonisti.
RispondiEliminaIn generale, quando scrivo racconti tendo a immaginare storie a se stanti, con una loro individualità. Oltre alla tematica comune, non ci sono mai altri elementi unificanti nelle mie raccolte di racconti.
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