8 motivi per chiedere recensioni del tuo libro
Una delle prime cose che mi disse un addetto ai lavori quando pubblicai il mio primo romanzo fu che “le recensioni sono un'arma potente in mano a uno scrittore esordiente”. Un'arma a doppio taglio, ovviamente, ma pur sempre uno strumento con un grande potere.
Oggi mi rendo conto di quanto questa persona avesse ragione: le recensioni sono fondamentali, e non solo per chi pubblica per la prima volta. Infatti, se non abbiamo alle spalle una casa editrice con grandi risorse da investire per la promozione, le recensioni rappresentano uno dei pochi mezzi a disposizione per far arrivare il libro ai lettori.
Se considero il mio modo di scegliere libri, sono consapevole che le opinioni che leggo in giro per il web hanno un peso enorme per me . Le mie abitudini di lettrice sono molte cambiate negli ultimi anni, grazie a Internet. Sempre più spesso, prima di acquistare un romanzo, mi attardo a controllare i commenti dei lettori, partendo sempre da quelli più critici. Vero è che non sempre poi me ne faccio condizionare e che non è facile discernere tra una buona recensione e una approssimativa, ma un giretto non manco mai di farlo. Pure con la consapevolezza che molti lettori lasciano commenti poco obiettivi.
Uno scrittore, dunque, che pubblica senza avere il supporto di una casa editrice blasonata, non dovrebbe mai trascurare la possibilità di chiedere delle recensioni, sia ai lettori che hanno letto il libro (chiedendo loro di inserire un commento sui siti di vendita), sia ai blogger che si occupano proprio di questa attività.
1) La maggior parte dei potenziali lettori controlla le recensioni prima di acquistare un libro.
3) Le recensioni sono un modo per scatenare il passaparola tra i cosiddetti lettori forti.
4) Molti lettori scelgono un libro fidandosi dei suggerimenti di siti che conoscono.
So che molti autori provano imbarazzo all'idea di chiedere recensioni. Provo anche io questo disagio, e mi rendo conto che alla maggior parte dei lettori non viene spontaneo mettere per iscritto le impressioni su un libro. Devo dire che non lo è neppure per me, infatti il più delle volte sui vari social mi limito a valutare i romanzi con delle stelline. Tuttavia, mi sono ripromessa per il futuro di prestare più attenzione a questo aspetto, perché ho capito che per uno scrittore è molto importante ricevere un feedback anche di poche righe, che siano di critica o di approvazione.
Per questa ragione ho accolto il suggerimento di un autore self di mettere un paio di righe alla fine del romanzo per chiedere a chi ha letto il mio romanzo di lasciare la sua opinione sullo store dove lo ha acquistato o per e-mail. Ha funzionato? Direi abbastanza. Di sicuro è stato un modo per far arrivare il messaggio ai lettori senza essere troppo pressante. Ed è stata un'occasione preziosa per interagire con alcune persone.
Utile è anche chiedere a chi ha letto il libro in anteprima (per esempio i lettori-beta) di inserire un commento, in modo da trovarsi al momento della pubblicazione con delle recensioni già on-line.
Un altro modo per ottenere recensioni è quello di chiederle ai lit-blogger, ovvero a chi coltiva la passione per la lettura e la condivide tramite un blog. Si tratta di una realtà da non sottovalutare, perché – come dicevo su – questo tipo di blog è frequentato da lettori molto attivi. Spesso però sono sommersi di richieste, quindi non è facile ottenere quanto chiediamo. Inoltre, cercare i blog giusti, studiarli, prendere contatto con i gestori, ecc., richiede molto tempo ed energia. Ma ne vale la pena, secondo me.
Devo anche dire, purtroppo, che nel chiedere recensioni, mi sono imbattuta in realtà poco piacevoli, per esempio c'è stato chi mi ha risposto che per i self publisher ci sono delle tariffe per le recensioni... Inoltre, un buon numero di blogger non risponde neppure alle mail.
Va da sé che non bisogna chiedere recensioni a pagamento. Oltre a non essere moralmente accettabile, secondo me, è anche controproducente perché i lettori non sono stupidi e sanno individuare i siti di questo tipo. E da prendere con le pinze sono anche gli scambi di recensioni.
Ci tengo anche a segnalarvi un'iniziativa di Andrea Cabassi, che ha proposto agli autori che sono allo stesso tempo blogger una lista di libri da cui pescare per delle recensioni, con benefici per tutti.
Troverete tutti i dettagli sul suo blog: I libri dei blogger: la lista.
Clicca qui per visualizzare la lista.
In conclusione, le recensioni sono un filtro potente, ma anche un'arma a doppio taglio, come dicevo all'inizio. Bisogna essere consapevoli che posso arrivare commenti critici e che un parere negativo da parte di blogger influenti può danneggiare seriamente le vendite.
Resta comunque da dire che ricevere delle critiche (se motivate) può essere costruttivo, almeno da un punto di vista personale.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno lasciato il loro parere sul mio ultimo romanzo e annunciarvi la nascita di una mia nuova pagina, tutta dedicata a questo: Bagliori nel buio - I commenti dei lettori.
Credete anche voi nell'importanza delle recensioni?
Oggi mi rendo conto di quanto questa persona avesse ragione: le recensioni sono fondamentali, e non solo per chi pubblica per la prima volta. Infatti, se non abbiamo alle spalle una casa editrice con grandi risorse da investire per la promozione, le recensioni rappresentano uno dei pochi mezzi a disposizione per far arrivare il libro ai lettori.
Se considero il mio modo di scegliere libri, sono consapevole che le opinioni che leggo in giro per il web hanno un peso enorme per me . Le mie abitudini di lettrice sono molte cambiate negli ultimi anni, grazie a Internet. Sempre più spesso, prima di acquistare un romanzo, mi attardo a controllare i commenti dei lettori, partendo sempre da quelli più critici. Vero è che non sempre poi me ne faccio condizionare e che non è facile discernere tra una buona recensione e una approssimativa, ma un giretto non manco mai di farlo. Pure con la consapevolezza che molti lettori lasciano commenti poco obiettivi.
Uno scrittore, dunque, che pubblica senza avere il supporto di una casa editrice blasonata, non dovrebbe mai trascurare la possibilità di chiedere delle recensioni, sia ai lettori che hanno letto il libro (chiedendo loro di inserire un commento sui siti di vendita), sia ai blogger che si occupano proprio di questa attività.
Perché chiedere recensioni?
2) I lit-blog sono siti frequentati da lettori in cerca di novità.
3) Le recensioni sono un modo per scatenare il passaparola tra i cosiddetti lettori forti.
4) Molti lettori scelgono un libro fidandosi dei suggerimenti di siti che conoscono.
5) La presenza o meno di recensioni ha un peso nelle classifiche del distributore del nostro prodotto (Amazon e company).
6) Molti lettori si affidano a social come aNobii e Goodreads per scegliere le loro letture e controllano le recensioni presenti.
7) Le recensioni di sconosciuti sono un valido modo per avere un feedback più o meno obiettivo sul nostro lavoro di scrittori.
8) Chiedere a chi ha letto il romanzo un'opinione scritta è l'occasione per avvicinarci al pubblico dei lettori.
Come e a chi chiedere delle recensioni?
So che molti autori provano imbarazzo all'idea di chiedere recensioni. Provo anche io questo disagio, e mi rendo conto che alla maggior parte dei lettori non viene spontaneo mettere per iscritto le impressioni su un libro. Devo dire che non lo è neppure per me, infatti il più delle volte sui vari social mi limito a valutare i romanzi con delle stelline. Tuttavia, mi sono ripromessa per il futuro di prestare più attenzione a questo aspetto, perché ho capito che per uno scrittore è molto importante ricevere un feedback anche di poche righe, che siano di critica o di approvazione.
Per questa ragione ho accolto il suggerimento di un autore self di mettere un paio di righe alla fine del romanzo per chiedere a chi ha letto il mio romanzo di lasciare la sua opinione sullo store dove lo ha acquistato o per e-mail. Ha funzionato? Direi abbastanza. Di sicuro è stato un modo per far arrivare il messaggio ai lettori senza essere troppo pressante. Ed è stata un'occasione preziosa per interagire con alcune persone.
Utile è anche chiedere a chi ha letto il libro in anteprima (per esempio i lettori-beta) di inserire un commento, in modo da trovarsi al momento della pubblicazione con delle recensioni già on-line.
Un altro modo per ottenere recensioni è quello di chiederle ai lit-blogger, ovvero a chi coltiva la passione per la lettura e la condivide tramite un blog. Si tratta di una realtà da non sottovalutare, perché – come dicevo su – questo tipo di blog è frequentato da lettori molto attivi. Spesso però sono sommersi di richieste, quindi non è facile ottenere quanto chiediamo. Inoltre, cercare i blog giusti, studiarli, prendere contatto con i gestori, ecc., richiede molto tempo ed energia. Ma ne vale la pena, secondo me.
Devo anche dire, purtroppo, che nel chiedere recensioni, mi sono imbattuta in realtà poco piacevoli, per esempio c'è stato chi mi ha risposto che per i self publisher ci sono delle tariffe per le recensioni... Inoltre, un buon numero di blogger non risponde neppure alle mail.
LEGGI ANCHE: • Chiedere una recensione on-line • 8 cose da non fare quando chiedi una recensione |
Va da sé che non bisogna chiedere recensioni a pagamento. Oltre a non essere moralmente accettabile, secondo me, è anche controproducente perché i lettori non sono stupidi e sanno individuare i siti di questo tipo. E da prendere con le pinze sono anche gli scambi di recensioni.
Un'opportunità riservata ai blogger
Ci tengo anche a segnalarvi un'iniziativa di Andrea Cabassi, che ha proposto agli autori che sono allo stesso tempo blogger una lista di libri da cui pescare per delle recensioni, con benefici per tutti.
Troverete tutti i dettagli sul suo blog: I libri dei blogger: la lista.
Clicca qui per visualizzare la lista.
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In conclusione, le recensioni sono un filtro potente, ma anche un'arma a doppio taglio, come dicevo all'inizio. Bisogna essere consapevoli che posso arrivare commenti critici e che un parere negativo da parte di blogger influenti può danneggiare seriamente le vendite.
Resta comunque da dire che ricevere delle critiche (se motivate) può essere costruttivo, almeno da un punto di vista personale.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno lasciato il loro parere sul mio ultimo romanzo e annunciarvi la nascita di una mia nuova pagina, tutta dedicata a questo: Bagliori nel buio - I commenti dei lettori.
Credete anche voi nell'importanza delle recensioni?
Sì, le recensioni sono fondamentali. Io personalmente non leggo le recensioni degli addetti ai lavori, dei critici di professione perchè ho notato che sono viziate di "corporativismo". Avete mai visto ad esempio una recensione negativa di un libro sul settimanale "L'Espresso" ? Mai accaduto. Perchè ad esempio lo stesso gruppo editoriale pubblica anche libri (Feltrinelli) o comunque non osa attaccare Mondadori (e Rizzoli...) visto che teme a sua volta di essere ripagato con la stessa moneta. Se un libro è brutto lo ignorano ma non ne parlano male e lo stesso vale anche per gli editori più piccoli. Le recensioni dei lettori e dei blog invece sono abbastanza spontanee e secondo me sono anche le più affidabili. Non determinano il successo di un libro ma sono importanti per cui le leggo sempre prima di acquistare il libro.
RispondiEliminaAnche io non leggo quel tipo di recensioni e preferisco i commenti spontanei. Purtroppo anche questi ultimi a volte sono viziati da varie circostanze, ma credo che con il tempo si sviluppi un po' di fiuto per riconoscere quelli falsi o troppo di parte.
EliminaLe recensioni sono fondamentali e io mi comporto esattamente come te: leggo sempre i commenti, a partire da quelli più critici. Sono intuitiva e di solito riesco a capire se un libro può piacermi o meno. Prendo ovviamente anche delle enormi cantonate, dal momento che sono molto, molto esigente...
RispondiEliminaOra è decisamente prematuro pensare di chiedere delle recensioni, ma non escludo di farlo in futuro. :)
Le cantonate temo siano inevitabili, anche quando si sceglie con attenzione e si spulciano molte recensioni. Poi non tutti la pensiamo uguale, e ciò che piace da morire a qualcuno magari noi lo troviamo pessimo.
EliminaQuello delle recensioni è un tema contrastante, nell'editoria come in tutti gli altri campi, perchè è l'opinione del "consumatore" a determinare la qualità del prodotto.
RispondiEliminaHo scritto per un decennio in un sito di opinioni di consumatori con punteggio degli altri utenti, fino a che non è arrivata la bolgia di quelli che scrivevano commenti a cavolo pur di accaparrare soldi (pochi centesimi ad opinione) o si scambiavano i punteggi per alzare la qualità dell'opinione (ed i soldi). Nonchè gli addetti al marketing del prodotto che si iscrivono con falsi profili per scrivere opinioni eccessivamente positive su ciò che vendono, talmente positive da rischiare il diabete a leggerle.
Senza contare i recenti scandali di TripAdvisor, con veri e propri servizi di acquisto di recensioni positive, un tot al chilo.
Cosa ho imparato da tutto ciò?
Le opinioni positive le leggo solo se sono scritte male (non da un copywriter di professione) e con qualche dettaglio. Perchè mi è capitato di leggere recensioni di libri da parte di stimati blogger, che sono poi caduti a dire che "non hanno letto il libro" ma hanno letto "cosa se ne dice in giro". Velo...anzi, lenzuolo pietoso.
Leggo prima le recensioni negative, ma anche queste devono essere circostanziate. Scrivere semplicemente che un libro non è piaciuto non aiuta nessuno. Ci dev'essere un'indicazione di linguaggio, personaggio, trama, forma che mi dica COSA esattamente non è piaciuto. E a volte può essere assolutamente personale (quindi non implica che io non lo compri lo stesso).
Non leggo lit-blog (nel senso di blog di sole recensioni) e nemmeno a social stile GoodReads, per lo stesso motivo di cui sopra (forse un giorno ci sarò costretta per questioni di marketing, per ora non ho nulla da vendere...) Do più peso all'opinione personale e disinteressata di un lettore debole, che quella di un lettore forte, perchè se un lettore debole si prende il disturbo di consigliarmi un libro...deve valerne la pena.
Poi credo che vada anche fatto un ragionamento complementare: a che lettore si sta puntando? Con un self publishing non cartaceo di sicuro è più facile con i lettori forti, che hanno un ereader. I lettori deboli ancora vanno di cartaceo, e stanno imparando ora a fatica ad ordinare online.
Vero, è una grande bolgia in tutti i settori e il marcio non sempre è riconoscibile. Quando si tratta di scegliere un prodotto, bisogna imparare a leggere tra le righe e considerare i dettagli più che le opinioni generiche, positive o negative.
EliminaGiusto anche il ragionamento che fai alla fine, molto dipende dal pubblico al quale si mira. Eppure, io sto scoprendo che le persone possono sorprenderti... e che siano più aperte alle novità di quanto si pensi. Quello è che secondo me resta un punto fermo è che un libro senza recensioni è come se non esistesse.
Da scrittore abituale di recensioni - anche se non di libri, bensì di musica - non posso che concordare sulla loro utilità. E sono d'accordo anche sul fatto che non bisognerebbe pagare per una recensione: si creerebbero malintesi sia nel caso fosse positiva (il voto positivo è solo il virtù del pagamento?) sia fosse negativa ("come, io ti pago e tu mi fai questo?"). Vero è che, dall'altra parte, recensire è un lavoro, e andrebbe retribuito; solo, non dovrebbero essere i recensiti a farlo, per far si che il recensore sia imparziale.
RispondiEliminaFaccio mea culpa, comunque: anche io sono tra quello che non risponde alla maggior parte delle mail. Questo perché me ne arrivano decine e decine al giorno, ed è molto difficile rispondere a tutte: passerei mezza giornata solo a fare questo :D ! In generale comunque la mia politica è di rispondere solo a chi mi manda mail "uniche", ad esempio gruppi che si promuovono da soli. Ai PR e alle etichette discografiche, che invece mi mandano mail a decine, tendo a rispondere solo nei pochissimi casi in cui accetto una loro proposta, e casso tutti gli altri messaggi. Del resto tutte queste mail iniziano con "spettabile redazione" o simili, quindi non sono dirette specificamente a me: se anche non rispondo, dubito che se ne accorgano :) .
Comunque sia, avrei tantissime cose da dire sull'argomento recensioni e come porsi nei confronti di chi le fa, vista la mia esperienza. Avevo già cominciato a scrivere un post simile, ma mi era venuto così lungo che poi ho desistito :D ! Ma magari un giorno lo terminerò :) .
Fare i recensori è un lavoro, sono d'accordo. Infatti c'è davvero da stupirsi di quanta passione e dedizione mettano in questa attività le persone che come te lo fanno gratuitamente :)
EliminaCapisco che non sia possibile rispondere a tutti. E mettendomi dalla parte di chi chiede recensioni, posso dire che non è facile scrivere una richiesta che non suoni arida o stereotipata, soprattutto se ti rivolgi a qualcuno che non conosci.
Un post sull'argomento sarebbe di sicuro interessante! Che aspetti a finirlo? ;)
Da lettore forte leggo molto di rado le recensioni, forse ho scelto due libri scovati tra le recensioni, e comunque mai in seguito alla recensione stessa. La scelta per me è sempre stata una scelta "ispirata". Però probabilmente non faccio testo :D
RispondiEliminaLe recensioni che trovo in giro sono in genere o troppo lunghe o troppo superficiali, il più delle volte poco sincere (sia quelle positive sia quelle negative). Un po' di tempo fa provai ad iscrivermi ad alcuni di questi blog alla ricerca di nuove letture, ma con scarsi risultati, appunto.
Forse il punto 8 è quello più valido ;)
Ci sarebbe poi molto da parlare del 5. Il metodo usato da amazon per le sue classifiche è piuttosto oscuro, viziato oltre tutto dalle recensioni false. Di recente c'è stato un piccolo scandalo legato a siti che vendevano recensioni. Senza contare le recensioni negative di altri scrittori invidiosi (fenomeno purtroppo abbastanza frequente).
Pero ribadisco che il mio rapporto con le recensioni non fa testo :D magari la maggior parte dei lettori ragiona in modo opposto, non sarebe la prima volta :P
L'ispirazione resta anche per me l'elemento chiave nella scelta di un libro. Però spesso mi è capitato di conoscere dei romanzi tramite recensioni.
EliminaCapisco bene le tue obiezioni, soprattutto relativamente al punto 5. Il marcio in questo campo esiste, è inutile negarlo. Per fortuna però ci sono anche recensioni sincere e ben motivate, così come sono tante le persone che si orientano nella scelta di una lettura proprio leggendo i pareri di altri. Ognuno ha i suoi metodi :)
Come dicevo da solo non faccio statistica :D
EliminaEcco, diciamo che se proprio devo bsasarmi su una recensione o su una impressione di lettura sarà perchè la leggo su qualche blog che già conosco, in fondo è un po' come se il libro me lo suggerisse un amico ;)
In questo non sei il solo, perché in tanti si regolano proprio così, fidandosi del parere di blogger che conoscono ;)
EliminaLe recensioni sono importanti, però è difficile averle in forma spontanea, per esempio una mia amica che aveva letto il mio libro e che lo aveva molto apprezzato (a suo dire perché io non le avevo chiesto nulla) e le avevo chiesto di scrivere una recensione alla fine non l’ha fatto. Non aveva mai tempo a sentir lei, gliel’ho ricordato un paio di volte poi ho lasciato perdere, mi sembrava di elemosinare.
RispondiEliminaInsomma io se leggo un libro e mi piace lascio sempre una breve recensione.
Riguardo alle recensione di libri di altri autori leggo spesso le recensioni, ma personalmente ho una reazione strana
quando leggo una recensione molto cattiva istintivamente mi viene da comprare il libro, perché una recensione a una stella piena di cattiveria mi fa pensare che non sia del tutto obiettiva, ma voglia solo denigrare.
E' capitato anche a me diverse volte di sentirmi promettere una recensione che poi non è mai arrivata, soprattutto in passato. C'è da dire che per molte persone non è facile scriverle, non sono abituate o non si sentono all'altezza. Ti dirò, non è facile neppure per me.
EliminaLe recensioni piene di cattiveria... eh sì, a volte scatenano l'effetto contrario. Che tristezza per chi le fa! :(
a proposito di recensioni, sappi che parlerò del tuo libro nel mio blog questo sabato :-) vieni a leggere
EliminaOh! Già sono entrata in ansia :)
EliminaTi scriverò in questi giorni, cmq, perché devo dirti una cosa...
non essere ansiosa, perché è tutto positivo, solo che spero di aver scritto una bella recensione, io non riesco a dilungarmi troppo non volevo fare spoiler ... aspetto la tua mail allora (ora sono curiosa).
EliminaPer me fare una recensione è una cosa difficilissima. Se il libro mi è piaciuto, mi sembra di fare una sbrodolata per ricevere lo stesso favore (ah già. ma io non ho niente di pubblicato, per ora!), se non mi è piaciuto, non me la sentirei mai di stroncare qualcuno, con che diritto poi? Per cui mi limito alle stelline, ma solo se mi è piaciuto davvero. Se no, piuttosto che mettere una sola triste stellina, mi astengo. Del resto il tuo Bagliori nel buio è già da un po' di tempo nel kindle: mi accaparro subito tutti i libri degli amici blogger. Quanto a leggerli, lo farò senza dubbio anche se la fila è sempre più lunga. :)
RispondiEliminaNon posso che essere felice della presenza di Bnb nel tuo lettore ^_^
EliminaCapisco benissimo le tue remore, le ho anche io soprattutto con gli autori che conosco. Di stroncature di solito non ne faccio, in passato mi è capitato di parlare male di un romanzo ma me ne sono pentita, pure se non conoscevo affatto l'autore. Alla fine si tratta solo di un parere, però per chi scrive può fare la differenza. Ammiro comunque chi è abile da parlare con tranquillità delle sue letture :)
Sono piena di dubbi: sull'efficacia delle recensioni (sia quelle su Amazon che quelle in blog dedicati), sul perché la gente legga ma poi non scriva una recensione. Fondamentalmente sono anche un po' prevenuta: esce un libro e trac dopo un secondo subito recensioni stellate, insomma il giro degli amici può fare la differenza se se ne hanno di volenterosi in tal senso. Io per gli acquisti, ora parlo da lettrice, mi fido di poche cose: di certo non delle recensioni su Amazon. Sandra (che comunque ai miei romanzi mi fanno piacere e pure tanto)
RispondiEliminaIl discorso in effetti non è semplice e i dubbi sono leciti. Su Amazon per esempio ci sono molte recensioni finte, ma si riconoscono anche dal fatto che l'acquisto del libro non è verificato. Magari come dici tu si tratta di amici che mettono un commento non appena è uscito. E' sbagliato? Beh, penso che non ci sia nulla di male se hanno davvero letto il libro. Quello che è triste è magari vedere tante recensioni positive di romanzi a cui io e te daremmo una stellina a essere generose, oppure pareri negativi solo per affossare un autore. Non è un mondo perfetto, a quanto pare...
EliminaIn ogni caso, dopo vado a inserire una recensione al tuo romanzo! Mi ero ripromessa di farlo, ma tra il dire e il fare... :)
Grazie, l'ho letta ora, è veramente una recensione personalizzata, che mi ha fatto molto ma molto piacere.
EliminaSandra
Io penso che sia meglio non chiedere recensioni ma sperare che arrivino spontanee: è vero che così facendo non si va da nessuna parte, però non mi sono mai dimenticata del tuo interesse per un mio libro e ne conservo il ricordo come una delle più belle dimostrazioni di generosità non richiesta.
RispondiEliminaCara Nadia, sei sempre gentilissima! E tra parentesi sto leggendo il tuo romanzo proprio in questi giorni... Vedi, non mi dimentico, ho solo una lista infinita di libri :)
EliminaEh sì, in un mondo ideale le persone farebbero recensioni spontaneamente. E' quello che ho sempre pensato anche io, ma c'è da considerare che non c'è niente di male a chiedere un piccolo aiuto. Senza essere pressanti, ovviamente.
Ci risentiamo presto, appena ho terminato "Mariotta" :)
Le recensioni sono fondamentali, e trovo che pagare per averne una, o più, sia terribile. È la morte del merito: se non voglio pagare? Devo restarmene nell'angolo?
RispondiEliminaMeglio non pagare mai, aspettare e sperare di aver svolto un buon lavoro. Consapevoli che spesso le persone non si rendono conto di quanto sia importante il loro parere; o forse non ci pensano proprio. O non hanno tempo o, ancora, temono di scrivere cose poco utili, e allora lasciano perdere.
No, pagare assolutamente no! Eppure c'è chi lo fa e lo ammette candidamente. Ma io ho trovato davvero tristissimo che un sito facesse discriminazioni in questo senso tra chi pubblica con una CE e da solo.
EliminaPenso che la maggior parte delle persone non sia consapevole di quanto contino anche poche righe di commento per chi scrive. Forse sta a noi autori sensibilizzarle in questo senso.
io le scrivo e le leggo prima di fare un acquisto per cui le ritengo fondamentali.
RispondiEliminapurtroppo un autore esordiente/emergente deve faticare un sacco se non ha una buona casa editrice alle spalle, anche se poi mi chiedo... perché tante piccole case editrici sono pigre? Non usano i social, non condividono estratti, non hanno entusiasmo... va be', era una parentesi.
La storia delle recensioni a pagamento l'avevo sentita ed è terribile!!!
La tua domanda-parentesi è giustissima, me lo chiedo anche io. Di fatto le recensioni on-line sono uno strumento da sfruttare, così come i social. Da parte di piccoli autori come me non è facile trovare il tempo e le energie per mettere a frutto queste risorse, ma un editore dovrebbe tenerle in maggiore considerazione.
EliminaGrazie per il tuo commento :)
Per carità: chiedere recensioni (che dovrebbero essere positive) a pagamento è umiliante! Mi sentirei sminuito come persone e come scrittore.
RispondiEliminaSe leggete uno dei miei libri e vi piace recensitelo pure (graaazie); se non vi piace...cercate di non essere troppo cattivi (ma grazie lo stesso)!
ciao
Sì, sarebbe umiliante, deprimente e sminuente. Eppure ho conosciuto autori che lo hanno fatto in nome del marketing, pur avendo tra parentesi una buona CE alle spalle. Questo è un campo in cui le persone passerebbero sul cadavere della nonna pur di avere successo...
EliminaIo sono un'idealista da questo punto di vista. Una recensione parte dal cuore, quando un libro ti è piaciuto così tanto che vuoi dedicargli qualche minuto in più per dire al mondo quanto quel libro ti sia piaciuto (o quanto tu l'abbia detestato). Quindi di base non chiedo recensioni e non ne faccio se non sento di doverlo fare. Non ho idea di quante vendite possano smuovere, ma ammetto di continuare a preferire l'idealismo.
RispondiEliminaResto moderatamente idealista anche io, cioè convinta che se un lettore abbia trovato il mio libro degno di due righe di commento lo faccia da solo. Ma mi ritrovo anche a fare i conti con la realtà. Come dicevo su, non è così scontato aver voglia di mettere una recensione anche se il libro è piaciuto molto. Io ho letto tanti romanzi che mi sono rimasti nel cuore, ma non mi è saltato in mente di recensirli. Né qui sul blog né altrove. Questo perché una recensione costa fatica, tempo, impegno. Quindi mettendomi nei panni di una lettrice pigra, mi dico: meglio chiedere.
EliminaNon ci vedo nulla di male: se un autore trova un'affinità con un blog, perché non chiedere? Tanto sappiamo benissimo riconoscere i cosiddetti "sbrodolamenti" o le "recensioni" fatte tanto per.
RispondiEliminaLa sola osservazione che faccio è sul termine, per me spesso usato impropriamente, recensione: personalmente, scrivo le mie impressioni e riflessioni, che è ben altra cosa.
Vendite a parte (non so quanto possa influire nella pratica un post scritto da piccoli blogger), l'utilità è soprattutto per chi scrive, per avere quell'impressione più genuina, meno tecnica, meno viziata quindi (ma attenzione, anche più impietosa talvolta) da parte di un generico lettore. Non prendo nemmeno in considerazione i post scritti per compiacere o l'idea di farsi pagare o.O uh, tristezza!
Un'altra cosa che voglio sottolineare: un libro può non piacerci, oppure essere scritto "male". Abbiamo la possibilità di dire tutto ciò senza essere cafoni oppure riservarci la facoltà di non pubblicare la "recensione". Non sono pagata quale critico, perché quindi devo parlare per forza di un libro che non mi è piaciuto? E soprattutto, bisogna ricordare che un autore è una Persona.
Hai ragione, molto ci sarebbe da dire sul termine "recensione". Come fare una vera recensione? Bisognerebbe scriverci un post.
EliminaSi dovrebbe parlare più che altro di opinioni personali, spesso completamente soggettive, a volte neppure motivate.
E d'altra parte, come hai detto, chi fa recensioni come accade sul vostro blog, non è tenuto a pubblicare per forza il suo parere, non è un lavoro! Per un blogger deve rimanere un piacere, secondo me, scrivere una recensione.
Io sono in tre modalità :
RispondiElimina1) non ne ho mai chieste per me, ma quelle che ho ricevuto mi hanno fatto molto piacere
2) io le rilascio volentieri a fine lettura, perché mi piace dare una testimonianza del passaggio di un dato libro dalle mie mani;
3) non mi avvalgo di quelle altrui quando scelgo il libro che voglio leggere. Non voglio influenzarmi, non voglio aspettarmi nulla dalla mia lettura, voglio scoprire tutto da me.
Mi soffermo sul punto 3... E' vero, un po' le recensioni influenzano. Qualche volta mi è capitato di leggerle solo a fine romanzo, solo per curiosità, per vedere cosa ne pensavano altri. E di scoprire che non sempre tali recensioni sono in linea con il mio pensiero.
EliminaPerò c'è da dire che scartabellando per recensioni si imparano un sacco di cose su come la pensano i lettori... quasi quasi questo argomento meriterebbe un post a parte!
Nel mio piccolo blog appena nato ho già inserito tre recensioni e ce ne saranno molte altre, sebbene non sia uno spazio dedicato esclusivamente a questo. Trovo che le recensioni siano molto utili per i lettori. Anche io spesso, prima di leggere un libro, spulcio qualche recensione per farmi un'idea. Capita anche, però, che un libro mi colpisca immediatamente e, in questo caso, non sento la necessità di cercare pareri.
RispondiEliminaTrovo altresì che siano molto importanti per gli scrittori, per la diffusione del loro libro: un libro poco o per nulla chiacchierato, nel bene o nel male che sia, non attira molto l'attenzione, non è conosciuto e rischia di rimanere nell'ombra anche se valido. Ed è un peccato.
Riguardo alle recensioni a pagamento, ne avevo sentito parlare. Allucinante. E mi sorprendo che uno scrittore arrivi a pagare per una recensione tutt'altro che sincera (perché è ovvio che chi recensisce sotto compenso porterà in alto il libro oltre misura), quando ci sono innumerevoli blogger che lo fanno gratis.
Pensa che anche io avevo iniziato questo blog con l'idea di scrivere recensioni. Poi con il tempo ha preso un'altra piega, però in effetti scrivere dei libri che abbiamo letto è un'attività interessante. La cosa forse negativa è che non è facile che nasca il confronto, a meno che non si tratti di un libro molto conosciuto.
EliminaEh sì, un libro senza nessuna recensione rischia facilmente l'oblio. L'ideale sarebbero delle recensioni sui giornali, ma è difficilissimo riuscirci.
Sono sicuramente importanti, purtroppo non sempre si riescono ad avere. Comunque ho notato che non portano automaticamente maggiore attenzione, il lavoro di "farsi conoscere" è molto più ampio del ricevere una recensione.
RispondiEliminaEh purtroppo di automatico c'è ben poco, temo. Siamo in una strada tutta in salita :)
EliminaConcordo in tutto e per tutto, anche per me le recensioni sono fondamentali e ti avvicinano ai lettori più di qualsiasi altra cosa. Come hai scritto, le difficoltà per avere recensioni ci sono, ma quando leggi l'opinione sincera di un lettore, questo ti ripaga di tutte le energie impiegate per superare le difficoltà.
RispondiEliminaCredo anche io che l'aspetto essenziale sia quello di ricevere dei feedback e in questo modo avvicinarci ai lettori. Non è tanto importante il fatto di ricevere dei riscontri positivi che facciano bene all'ego, quanto il capire se il nostro lavoro ha un valore oppure no. Grazie per aver lasciato la tua opinione, Renato :)
EliminaCiao Maria, quando posso contribuisco con piacere alla discussione.
EliminaSì, non c'è solo l'ego, ma anche il dare qualcosa di valore ai lettori, qualcosa che li faccia star bene ed emozionare.
Permettimi di raccontare brevemente un episodio che mi capitò anni orsono ad una mini conferenza sulla storia dell'arte tenuta da un professore di cui ho perso la memoria del suo nome.
RispondiEliminaEravamo poco più di una decina di persone e il professore si dilungò con nostro sommo piacere nel periodo di espressione raffigurativa citando e mostrando in diapositive quadri di pittori famosi bellissimi dove il sapiente chiaro scura delle pennellate donavano profondità e movimento alle figure. Quando ci spiegò l'astrattismo vidi volti perplessi in quanto il professore continuava a chiamarli artisti. Fu allora che mi venne spontaneo fare la domanda da ignorante: come si potevano definirli artisti se non erano capaci, magari, neanche di fare un ritratto o dipingere un panorama? Il professore mi rispose che era il mercato che li definiva tali in quanto quei quadri benché non raffigurassero qualcosa di reale venivano venduti a prezzi da capogiro.
Domandai ancora: come potevano vendere a quei prezzi se nessuno li conosceva? Ebbene, qui ci fu la risposta che riguarda la discussione in corso.
Mi disse che avevano ricevuto recensioni da eminenti esperti che li portavano costantemente alla ribalta delle cronache specifiche per i "capolavori" che producevano e di conseguenza il prezzo delle loro opere aumentava.
Per chi sostiene che le recensioni a pagamento non danno frutto, forse, potrebbero rivedere la loro idea alla luce di quanto raccontato, che in ultima analisi se ne infischia del significato, ormai miseramente svuotato, delle parole come: onestà, meritocrazia, talento, duro lavoro per produrre inediti con ricerche e prolungate revisioni, e tanto altro. Oggi purtroppo si bada, machiavellicamente, solo all’obbiettivo e non al mezzo con cui raggiungerlo.
Grazie
Rosario
Il tuo aneddoto purtroppo sottolinea una realtà molto triste, che probabilmente non appartiene solo ai nostri tempi. E' vero che le recensioni sono a volte viziate e pilotate (da denaro o altri fattori) e quindi come tali non hanno alcun valore. In questi casi si può dire che solo il tempo possa definire ciò che è degno di essere chiamato arte.
EliminaPer fortuna le recensioni non sono tutte a pagamento!
Condivido appieno il tuo post anche se è davvero imbarazzante chiedere recensioni scritte e a volte mi sembra di seccare il lettore. A me piacerebbe anche sapere se il mio libro non è piaciuto e perché, così da potermi migliorare.
RispondiEliminaÈ da un po' che medito di ricominciare a recensire libri sul mio blog, almeno quelli di esordienti che mi sono piaciuti.
E' imbarazzante anche per me, però se la vedi da un altro punto di vista è anche un segno di stima per chi ti legge, perché dimostri che ti interessa la sua opinione. Vedo che per molti autori non è così, tengono solo a fare bella figura, non a conoscere davvero il parere dei lettori.
EliminaP.S. In questi giorni sto propio leggendo "Bagliori nel buio"! ;-)
RispondiEliminaNe sono felicissima! E spero che poi mi farai sapere cosa ne pensi, nel bene o nel male ;)
EliminaFarei una distinzione tra "recensione" e "commento". Per me la recensione è un vero e proprio articolo che magari pubblichi sul tuo blog, e che è frutto di un lavoro di analisi molto accurata. Questo lungo lavoro denota che il romanzo ti ha colpito in qualche modo e che gli hai dedicato due o tre ore del tuo tempo.
RispondiEliminaIdentifico invece il "commento" con l'opinione che si mette sulla piattaforma di vendita come ibs o Amazon o ilmiolibro.it ecc. Su quelli sono più cauta (a meno che, naturalmente, non conosca l'autore o per averlo letto se affermato o per averlo frequentato di persona!), proprio perché potrebbero essere stati scritti da parenti e amici entusiasti, che non hanno nemmeno letto il libro. Di solito leggo un libro sulla base del passaparola di persone che hanno i miei stessi gusti, mai basandomi su queste recensioni.
Personalmente mi imbarazza molto sollecitare "commenti", ma mi rendo conto che è importante. Quindi di recente l'ho fatto per "La Colomba e i Leoni I" e ne ho ricevuti molti su Amazon. Tutti belli e positivi al massimo. Stando al mio ragionamento, chi non mi conosce potrebbe pensare che li ho pagati profumatamente! ;-)
Sì, la distinzione è doverosa. Come dicevamo anche più su, oggi quelle che si chiamano recensioni non sempre sono tali, forse si è anche un po' persa la vera critica, quella obiettiva e analitica. E' di certo un segno dei tempi, dove tutti hanno la possibilità di dire la loro su internet.
EliminaE proprio per questo diventa difficile per come lettori capire come regolarci nella scelta di un romanzo.
Parlare male del tuo La Colomba sarebbe ben difficile ;)
Ti ringrazio, sei gentilissima! :-)
EliminaCiao a tutti. Condivido l'importanza delle recensioni. Ho recensito diversi romanzi su Ilmiolibro, in forma del tutto libera e personale, e mi sono accorta che molti autori non sanno fare autocritica. Voglio dire che c'erano palesi errori di forma e di leggibilità. Gli scrittori anziché preoccuparsi di questo erano intenti a chiedere recensioni. Ma per farci cosa mi chiedo? Un romanzo illeggibile (e non parlo del contenuto, ma della font ad esempio), come può trovare un riscontro positivo tra i lettori?
RispondiEliminaCome leggevo qualche commento sopra, conta l'obiettivo e non il mezzo. Anche io la penso così e aggiungo che neanche la forma non è più così importante. Ignoranza diffusa, una nuova linea di tendenza, una scelta consapevole? Non lo so. Di sicuro questi romanzi scalano le classifiche a suon di recensioni a pagamento. Il problema è di quei lettori che comprano quei romanzi, tratti in inganno dalle recensioni a cinque stelle. Poi iniziano a sfogliare e si trovano davanti a una dura verità. Addio soldi e speranze di leggere un buon libro.
Trovo il confronto che si viene a creare nel tuo blog, cara Maria Teresa, molto utile e interessante. Spero che i blogger letterari che sono in ascolto inizino a recensire con una maggiore obiettività, anche a costo di andare contro tendenza.
Grazie, Stefania. Purtroppo quello che dici è verissimo e fa rabbia vedere questa mancanza di obiettività. Anche per me la "forma" non è affatto un aspetto trascurabile e non capisco come si possa mettere cinque stelline per esempio a romanzi dove la grammatica corretta sembra un optional.
EliminaPer fortuna ci sono anche recensori obiettivi :)
Le recensioni sono fondamentali. Io per prima sono restia a farle - anche perché non sono brava e scrivo sempre le stesse cose - ma servono. All'autore, perché il suo libro si muova e venga letto, e ai lettori, perché abbiano un'idea di ciò che troveranno.
RispondiEliminaDovremmo fare una campagna pro-recensioni. Ora creo il logo. :D
Ahah sì, dai, crea il logo pro-recensioni :D
EliminaEh, pure per me non è facile lasciare commenti. Mi sembra sempre di dire cose scontate, nel caso il libro mi sia piaciuto. Se invece non mi è piaciuto, evito proprio di parlarne, perché non mi va di danneggiare l'autore, a meno che non sia super famoso :)
Sono totalmente d'accordo. :)
EliminaNon ho un'opinione sull'argomento ma prendo nota delle tue osservazioni e dei commenti dei tuoi followers. Quando avrò esperienza in prima persona ripasserò a dirti cosa ne penso, credo che sarà dura ricevere recensioni negative, specialmente all'inizio. Forse dopo un po' ci si abitua.
RispondiEliminaNon credo comunque che arriverò a pagare per avere recensioni, però mai dire mai.
Dubito che ci si abitui! Certo, magari dopo un po' subentra un certo distacco.
EliminaMa come lettrice come ti comporti? Dai retta alle recensioni/commenti di altri lettori?
Non tanto. I miei gusti non riflettono quelli della maggioranza, quindi mi fido solo delle recensioni di chi so che ha una libreria simile alla mia.
EliminaLe recensioni, in particolare quelle buone, sono essenziali come l'acqua nel deserto, specie per i piccoli autori, che non possono avvalersi dei mezzi delle grosse case editrici. Il problema, come dicevi anche tu, è averne (ecco perchè la metafora di prima :) ).
RispondiEliminaDiscorso simile per le presentazioni, dove si instaurano meccanismi sconfortanti simili a quelli delle recensioni.
La metafora in effetti è più che appropriata :)
EliminaPurtroppo le case editrici importanti riescono a comparire ovunque, mentre per noi piccoli autori anche solo farci leggere dai siti di recensione è una conquista. Tra l'altro, come accennavo anche nel post, prendere contatti, fare le richieste, ecc. è un lavoro bello impegnativo.
Insomma, ci si prova... :)
Salve,
RispondiEliminada poco ho aperto un blog, appunto dove voglio farmi conoscere attraverso la mia scrittura. Ho perfino pubblicato una mia storia, la prima che ho scritto. Mi piacerebbe tanto se ci date un occhiata, magari dirmi che cosa ne pensate.
Ammetto che sono alle prime armi.. mi piacerebbe una vostra opinione.
il mio blog e jessicazaccari.blogspot.com.. fateci un salto e ditemi se ho talento o non fa per me, scrivere.
Buonagiornata.
Ciao Jessica, benvenuta! Allora verrò a trovarti nella tua nuova casa virtuale, a presto :)
EliminaBuona l'idea della nota a fine libro! Le recensioni a pagamento sono da evitare come la peste, per il resto sono d'accordo con te... e grazie per la citazione :-)
RispondiEliminaEro un po' indecisa se mettere o no quella nota, ma poi ho visto che molti autori fanno di peggio :)
EliminaDavvero? Per esempio? :-?
RispondiEliminaIntendo esortazioni a iscriversi a pagine Facebook, a Newsletter o ad acquistare altri romanzi. Non voglio dire che sia sbagliato, eh? Anzi, sono di sicuro buone strategie di marketing. Io faccio difficoltà ad adottarle, perché mi sembra di essere troppo pressante.
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