Perché è sparito il post di martedì

Cari lettori,
sono piuttosto amareggiata di dover scrivere questo post, ma sento giusto farlo.

Chi mi segue abitualmente sa che ieri ho pubblicato un guest post, ovvero un articolo che è stato scritto da una collaboratrice esterna. L'articolo in questione riguardava la figura dell'editor. Quando l'autrice me lo ha inviato, mi è subito piaciuta sia l'idea che lo sviluppo, quindi ho accolto volentieri la proposta di pubblicarlo. E mi sembra che in generale, sia risultato interessante anche per altri.

Potete immaginare il mio sconcerto quando questa mattina mi è arrivata la segnalazione che il post risultava copiato. Helgaldo, autore del blog Dadovestoscrivendo, che è un pozzo di conoscenza, si è accorto che l'articolo aveva delle intere frasi prese da un testo scritto da Francesca Pacini sullo stesso argomento. Lui stesso ne ha parlato qui: Di plagi e plagiatori.

A prescindere dalla stima e dalla fiducia che nutro per Helgaldo, ho deciso di rimuovere subito l'articolo incriminato, in attesa di verificare di persona quanto c'era di vero. E purtroppo, dopo aver analizzato i due articoli, ho dovuto constatare che le assonanze erano davvero tante.

Voglio continuare a pensare che l'autrice che ho ospitato abbia agito così solo perché si è ispirata a qualcosa che aveva letto e che aveva trovato affine con il suo pensiero. Tuttavia intere frasi copiate di sana pianta e l'impianto generale del discorso troppo simile non mi permettono in alcun modo di lasciare on-line l'articolo. Trovo che sarebbe irrispettoso verso i miei lettori e verso l'autrice dell'originale, nonché scorretto da altri punti di vista.

Sono davvero dispiaciuta di quanto accaduto, soprattutto perché ho sempre cercato di curare al meglio questo spazio, e l'idea di avervi proposto qualcosa di non originale mi imbarazza molto.

Non voglio che questo episodio spiacevole mi condizioni sull'accogliere altri ospiti, ma non posso nascondere che la mia fiducia in futuro non sarà più così cieca, anzi penso che per un po' accetterò solo articoli di blogger che conosco bene, come è accaduto l'altra settimana con Gabriele, al quale avevo proposto io stessa l'intervento.

Tra parentesi, l'aver rimosso il post deve aver stranito anche il feed del blog, perché oggi gli iscritti hanno visto recapitarsi un post del mese di maggio. Insomma, mi scuso per quest'altro inconveniente, e speriamo che neanche questo capiti più.

Per dovere di cronaca, se qualcuno volesse leggere l'articolo originale sull'editor, lo trova qui: Professione editor, liberamente scaricabile.

Commenti

  1. Maria Teresa non è certo colpa tua; non si può leggere tutto il leggibile ed è inevitabile che qualcosa sfugga al nostro controllo. La fiducia però non bisogna smettere di darla, perché per ogni furbetto c'è sempre qualcun altro che cerca di fare il meglio (non per sé, per tutti). Complimenti a Hell per aver scovato il plagio. Ma: notizie dall'autrice? ti ha poi risposto?

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    1. Sì, ci siamo sentite per e-mail. Ha ammesso di essersi ispirata a quell'articolo, ma ha detto che non intendeva plagiarlo. Comunque l'ho invitata a dire la sua qui, poi deciderà lei se farlo.

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  2. Visto che ieri ero fuori, mi sono perso del tutto l'articolo. Comunque sia, un modo per scoprire se un articolo è plagiato o meno c'è: basta inserire qualche stringa particolare di testo in Google tra le virgolette alte: se c'è qualche altra pagina che ospita la stessa frase, compare subito :) . Io l'ho usato qualche volta, per scoprire da dove veniva un particolare contenuto ma anche per vedere se ero io a essere stato plagiato (per fortuna, in quest'ultimo caso non ho trovato mai niente ^_^). Potrebbe essere un modo utile per separare gli "onesti" dai "copioni" :) .

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    1. Per curiosità proverò a farlo. Ma dici che cerca anche all'interno di un pdf?
      Il fatto è che bisogna pure beccare le parole uguali, non è detto che non siano state cambiate in parte. Comunque, grazie per la dritta :)

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  3. Cose che capitano nelle migliori famiglie, la tua correttezza resta comunque indiscutibile.

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    1. Grazie, Massimiliano. Mi sento comunque responsabile. Penso che se l'autrice dell'articolo fosse capitata qui, avrebbe ritenuto me poco attenta ai contenuti che pubblico.

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  4. Mi sembra utile lo stratagemma proposto da mattia e credo lo adottero'. Per il resto, ho già detto la mia in altre sedi : da Hell, in mail e su fb. Il succo é : nessuna pietà!

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    1. Capisco il tuo punto di vista, perché è sgradevole la sensazione di essere presi in giro. Oltre tutto nelle mie "regole" sui guest post è ben specificato che l'articolo deve essere originale.

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  5. Anch'io sono curiosa di sapere se l'autrice si sia fatta sentire... magari con delle scuse rivolte principalmente a te, ma anche a tutti i tuoi affezionati followers (io fra questi) che le hanno dato credito.

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    1. Sì, come dicevo su a Salvatore, spero che renda pubblico il suo punto di vista... qui o da Hell.

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  6. Anch'io non ho fatto in tempo a leggere il guest post, ma sono rimasta di sasso alla lettura che era stato eliminato per sospetto plagio.
    La prima cosa che ho pensato è: ma nell'era di internet, con Santo Google continuamente in agguato, c'è ancora qualcuno che pensa davvero di farla franca?!
    Si possono impostare intere frasi in google, basta metterle tra apici "..." e te le trova in un istante. Anche dentro un file pdf, come in questo caso.
    Senza contare che esistono servizi come Copyscape (www.copyscape,com se volete dargli un occhio).
    ...quindi in realtà quando ho letto dell'eliminazione, ho pensato: no, non è possibile, ci sarà qualche abbaglio (mi scusi il signor Helgaldo!). Qualche frase con assonanza simile, ma nulla più. Forse un concetto che non è spiegabile con tanti altri giri di parole.
    Ma sono andata a leggermi prima il post di Helgaldo, e no, scuse non ce ne sono.
    Anzi, da profana, direi che in un attimo qualcuno rischia di essersi giocato non solo la reputazione online, ma la carriera, visto che non stiamo parlando di vender fichi...

    Oramai comunque non mmi stupisco di nulla. Un anno fa circa, l'autrice di una pagina molto bella che seguo (Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore), che scrive poesie e testi brevi, ma ha già dichiarato di non sentirsi pronta per un libro....si è ritrovata i suoi testi in libreria!
    Una casa editrice di Napoli aveva pubblicato un libro di 80 pagine senza verificare che quei testi erano copiati di sana pianta dai testi del blog che era online almeno da 5 anni. Siccome la blogger originale ha un discreto seguito (ad oggi 185mila persone), la casa editrice è stata subissata di mail e reclami, ed hanno dovuto ritirare il libro.
    All'epoca mi meravigliò che una casa editrice non avesse fatto i controlli minimali.
    Non era un guest post, era un libro intero.

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    1. Ho appena fatto una prova e non si trova nulla. Il fatto è che qui non siamo di fronte a un plagio totale, per cui è possibile sgamare subito il testo, ma la cosa è più sottile.
      La vicenda che hai raccontato è allucinante. Ultimamente sento spesso di queste storie e c'è davvero da aver paura. Anzi ne approfitto per linkare qui un articolo interessante a tal proposito:
      https://raccontidalpassato.wordpress.com/2015/09/07/consigli-per-il-self-publishing-parte-2-distribuzione-illegale-del-vostro-libro-da-parte-di-terzi-e-il-copyright

      Per il resto, se non ci fosse stato Helgaldo che ha davvero una cultura vastissima in questo campo, temo che nessuno di noi si sarebbe accorto di nulla. Pure nell'era di Internet...

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    2. Se io cerco la frase "chi vuol fare l’editor deve leggere, leggere, e ancora leggere" al terzo posto esce proprio il pdf "www.mestierediscrivere.com/File/professione_editor.pdf"

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    3. Sì, ma hai beccato una frase che già sapevi esserci, e che era nel mezzo del post. E' impensabile fare ricerche del genere, frase per frase, su ogni articolo che mi arriva...

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  7. No, certo che no. Ma in realtà non parlo dell'idea che tu ad ogni guest post ti metta a verificare tutto il testo con Google. Io parto dal concetto rovescio: come si fa a correre il rischio di copiare intere frasi, sapendo che c'è comunque uno strumento avanzato che può scoprirlo in pochi attimi.

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    1. Vero, il rischio di essere scoperti è enorme. Se proprio uno volesse "ispirarsi", almeno dovrebbe cambiare le parole!

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  8. Credo che questo sia un terribile autogol per l'autrice del post. Immagino come ti debba sentire tu, Maria Teresa, ma credo che tu abbia agito nel migliore dei modi.

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    1. Un autogol, sì hai detto bene. E io più ci penso, più mi metto nei panni di chi ha scritto l'articolo originale. Credo che diventerei furiosa a scoprire che è stato usato così.

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  9. Qualunque azione commessa in buona fede è giustificata, e ciò vale sia per il tuo guest-post sia per la tua ospite che potrà forse fornire validissime spiegazioni per le similitudini riscontrate.
    La cosa curiosa è che io non avevo ancora postato alcun commento (non ne avevo avuto il tempo), evidentemente era destino che non lo commentassi :-D

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    1. Io di spiegazioni validissime ancora non ne ho viste. Resto convinta comunque che si tratti di una leggerezza non commessa in malafede, quindi per quanto mi riguarda il discorso può anche chiudersi qui. Mi dispiace solo per chi ha commentato l'articolo o lo ha letto e apprezzato. Tu ti sei risparmiato tempo non commentando...

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  10. Maria Teresa, la fiducia è l'elemento base che ci consente di avere qualunque tipo di rapporto, fosse pure via internet, come stiamo facendo noi ora.
    E' del tutto naturale che tu ti sia fidata e nessuno può incriminarti per questo (ma al tuo posto mi sotterrerei pure io, mi vestirei di sacco e andrei in ginocchio fino a Canossa, ma tu sei esonerata da questa penitenza).
    Potrebbe essere che certe frasi - come quella citata - possano venire spontanee a più persone...ma una va anche bene, due è una coincidenza, TRE è azione intenzionale, per come la vedo io.
    Dunque, non preoccuparti, la tua buona fede è fuori discussione. Vediamo se chi ha inviato il guest post ha agito pensando di far bene. Il limite fra plagio e buona fede è a volte labile, ma vediamo quali sono le motivazioni (fermo restando che la fiducia una volta persa...è moooolto difficile da recuperare).

    E per fortuna che c'è gente come Helgaldo, altrimenti sai che casino!

    Tranquilla, ok?

    Bye

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    1. Sì, la fiducia è fondamentale, direi soprattutto in rete, quando le persone le puoi conoscere solo parzialmente. E ora sarà molto più difficile per me non pensare subito a qualcosa di scopiazzato, quando vedrò un post ben scritto. Pensa che qualche anno fa una persona mi inviò un post così buono che sospettai che fosse copiato, per dovermi poi ricredere. In quel caso avevo pensato male a sproposito... ma evidentemente il rischio esiste, eccome.

      Grazie per la solidarietà a te, come a tutti gli altri che hanno commentato :)

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  11. La stima che ho per Helgaldo cresce ogni giorno, ma non diminuisce certo quella che ho per te Maria Teresa, hai agito in maniera molto sobria e corretta come sempre fai, "ispirarsi" mi pare un eufemismo, avevo letto il post, interessante ma, su alcuni punti avevo qualche perplessità, anche leggendo la data di nascita, mi pareva che l'età anagrafica stridesse con tutta l'esperienza di cui parlava, ma ho pensato di essere la solita serial romper e amen. Mi spiace che abbiano colpito proprio te, che sei sempre così precisa e puntuale nei tuoi lavori, ma per la editor be' un grosso boomerang. Un abbraccio Sandra

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    1. Grazie, Sandra. Penso che per un editor sia fondamentale scrivere bene e darne dimostrazione concreta, quindi come te penso che questo passo falso sia un grosso bookmerang. Non so quanto si possa rimediare ormai, ma buono sarebbe stato almeno farsi vivi qui.

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  12. Tu non hai assolutamente colpe, anzi hai agito correttamente. Ogni altra considerazione è assolutamente superflua.

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    1. Grazie Nick. Per fortuna non ho tenuto troppo a lungo il post, grazie alla pronta segnalazione di Helgaldo, ma resta il fatto che alcune persone hanno investito tempo per leggere e commentare.

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  13. Secondo me movimenta un pò il blog...una copia o un plagio su internet è cosa abbastanza usuale, divertente scoprirlo, hai fatto bene comunque a segnalarlo.
    Pensa al plagio dei libri... L'esempio più eclatante credo sia quello di tal Filippuzzi, scrittore che pubblicò un bel libro nel 2010 presso un piccolo editore. Solo due anni dopo qualcuno si accorse che il suo libro era la traduzione italiana di "Pomeriggio di uno scrittore" di Peter Handke. Erano stati cambiati i nomi dei personaggi e l'ambientazione della storia a il testo era l'esatto copia e incolla dell'edizione italiana di Handke. L'editore disse che non ne sapeva nulla e alla fine la causa di plagio fu intentata proprio contro Filippuzzi che la perse in tutti e tre i gradi di giudizio. Ma questo autore non si arrese e pubblicò altri 5 romanzi che erano altrettanti 5 plagi. Non capisco come faccianoo gli editori a dire che non ne sapevano nulla e forse anche questo testimonia il fatto che molto spesso i piccoli editori non leggono nemmeno quello che pubblicano. Per approfondire la questione ti posto il link:

    http://www.mantellini.it/2015/05/24/sul-plagio-a-cosa-serve-internet-5/

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    1. Dici che ci serviva un po' di gossip? :)
      Beh, il plagio è un furto a tutti gli effetti, poi se riguarda un intero romanzo lo trovo gravissimo. Eppure, non è detto che né l'editore né l'autore dell'originale se ne accorgano, a meno che quello stesso libro diventi famoso. Con tutti i libri pubblicati, non è facile secondo me. Poi nel caso di piccoli editori, come hai detto, magari si presta anche poca attenzione.
      A parte il caso che hai citato, io so di un'autrice che di recente ha scoperto il plagio di un suo romanzo, interamente copiato. Non so se abbia risolto la questione, di certo ha provveduto subito a far intervenire un avvocato.

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  14. Intanto ti dico subito che mi dispiace moltissimo... Ho letto la tua comunicazione stamane balzando da una metropolitana all'altra, e a momenti mancavo il convoglio!

    Avevo letto il post e avevo lasciato un commento anch'io, ma era molto breve perché non avevo nulla da aggiungere. Mi sembrava, però, che fosse "poco personale", non so come dire. Si concentrava molto sugli aspetti tecnici del lavoro dell'editor, e poco sul risvolto umano che è importantissimo invece. Ma è stata solo una sensazione passeggera, subito svanita.

    Ti faccio una proposta: lasciami solo uscire da questa specie di maelstrom lavorativo, e nel mese di novembre il guest post sull'editor te lo scrivo io. E prometto che sarà tutta farina del mio sacco! :-)

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    1. A volte certe sensazioni sono significative. Infatti, capisco bene cosa vuoi dire.
      Mi farebbe un enorme piacere averti qui con la tua esperienza "autentica" di editor, e su di te metterei la mano sul fuoco che non copi neanche una parola!
      Attenta solo a non saltare le fermate ;)

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    2. Potrebbe essere addirittura suddiviso in due puntate, come l'articolo sulla fantascienza! Ho delle ideuzze che mi frullano per la testa... e stamane non rischio nemmeno di mancare il convoglio, perché sono nella quiete della mia magione.

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    3. Mi fa piacere che la testa si sia già messa in moto! Avremo modo di parlarne con calma uno di questi giorni :)

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  15. Parti dal presupposto che non è possibile conoscere tutto ciò che è stato pubblicato, quindi non puoi certo avere colpa.
    Fai comunque bene ad accettare guest post solo da chi conosci, come ho fatto io dopo che mi è capitato un caso non proprio simile.

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    1. Sì, è impossibile conoscere tutto. Pensa solo a quanto materiale esiste in questo settore, sia su carta che sul web...
      Comunque, da ora in poi sarò molto all'erta e porrò nuove regole. Possibile che uno strumento così interessante come quello del guest blogging debba essere sempre oggetto di problemi?!

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    2. Sul guest blogging mi sono fatto la stessa domanda, e ho scritto svariati articoli, ma non ho una risposta. Nel tuo caso però è successa una cosa strana, che finora nei guest post non avevo visto.

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  16. Volevo comunque propormi per una storia che ho scritto di recente. E' ambientata vicino Como e tratta di due che si vogliono sposare ma le loro famiglie non vogliono. Si rivolgono a un prete che però ha paura ed è come un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro. Pensavo di intitolarla "Coloro che si sposeranno" oppure magari "Gli sposi promessi" o qualcosa del genere... Pensi sia un plagio ? Scherzo ovviamente, perdonami :-) Il plagio è quanto di peggio possa esserci ed hai fatto bene a cancellare l'articolo.

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  17. Un brutto incidente di percorso, tu non hai alcuna colpa! :)

    Moz-

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  18. Non devi affatto scusarti, anche perché l'hai rimosso così velocemente che il mio RSS mi ha fatto cadere in una pagina vuota :-)
    Potresti adottare come prassi quella di far accettare un disclaimer dove il guester si impegna a fornirti materiale originale, pena la crocifissione in sala mensa :-)

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    1. Abbiamo una sala mensa?! :)
      Facendo i seri, mi sa che sulle regole uno può scrivere quello che vuole, ma poi sta all'ospite seguirle o meno. A volte neanche vengono lette le indicazioni...

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  19. Non è successo nulla, dal momento che hai provveduto prima che il fatto fosse accaduto, no? Assoluzione piena, dunque, perché il fatto non sussiste. Ma viste le scuse potresti rimediare, che ne dici, con un racconto buttato là e mezzo dimenticato, come ha fatto Daniele 😊 ^^

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  20. Secondo me non è poi così tremendo quel che è successo. Questa persona aveva del materiale buono, ha preso appunti, e quando è stato ora di scrivere il post ne ha tratto spunto. Magari non si ricordava nemmeno dove l'aveva sentito dire. Il consiglio di "leggere, leggere, leggere tantissimo" (che è stato il campanello d'allarme per helgaldo, che, concordo, è un pozzo di scienza al punto da far paura) non è poi una frase che non si è mai sentita prima... scommetto che la persona che ha scritto il testo originale l'ha sentita dire da qualcun altro... ognuno di noi poteva arrivare alla stessa conclusione.

    Secondo me si sarebbe potuto dare spazio (in modo privato) all'autrice di giustificarsi prima di preparare il rogo in piazza. Ci tengo a precisare che la mia opinione non vale molto perché non ho letto il post in questione (in questi giorni fatico a stare in pari coi blog, purtroppo), né l'originale per cui non so né chi sia l'autrice né quanto sia grave il plagio commesso.

    Maria Teresa non è colpa tua, non crucciarti. Di helgaldo ce n'è uno, come lui non c'è nessuno (per fortuna) :D

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    1. Fin quando non ho messo a confronto i tue testi, la pensavo come te, ovvero mi sono detta: ci sarà qualche parola simile qua e là. Ma mi sono dovuta ricredere, perché sembra lo stesso articolo, solo con qualche parte tagliata. Ci sono persino titoletti uguali. Dovrai credermi sulla parola, visto che il post l'ho tolto!

      Però il discorso sul rogo lo condivido, a me tutto questo dispiace molto. Infatti, ho chiesto a Giulia di venire qui, per esporre le sue ragioni, ma mi ha già detto che non lo farà.
      Così secondo me è molto peggio, perché le persone sono portate automaticamente a condannare.

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    2. Francamente non mi sembra un grande comportamento. Nessuno ha preparato agguati o lapidazioni: spiegare il proprio punto di vista dovrebbe essere il minimo per chi pretende di fare l'editor. Poteva starci quasi qualsiasi spiegazione, per quanto mi riguarda; e invece, non accettando il confronto, perde a tavolino e diventa automaticamente rea confessa. IMHO è peggio la pezza del buco, come si dice.

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    3. Non mi sento di giudicarla per questo, penso solo - come ho detto sopra - che sarebbe stato utile per lei stessa fornire un minimo di spiegazione pubblica.
      Barbara ha detto giusto nel suo commento: la reputazione in rete è qualcosa di delicato e basta un nulla per affossarla.

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  21. Regola? Il guest deve essere qualcuno più "avanti" dell'host. Qui dovrebbe scrivere De Luca, per capirsi.
    Il quale affronta una nicchia diversa, e che quindi magari gli fa comodo, però è accreditato abbastanza da sapersi che non sta bluffando (oppure dei dati incontrovertibili da mettere sul piatto, comunque li analizzi prima).
    Stanno diventando opere di beneficienza... In generale, dico.

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    1. Per me il senso di pubblicare un articolo esterno è quello di poter offrire a chi legge il blog qualcosa che io non potrei mai scrivere. In alcuni casi è stato proprio così, e ne sono felice. Quindi, capisco benissimo cosa vuoi dire... anche se resterebbe da capire perché un De Luca dovrebbe voler scrivere qui! :)
      Le regole, se così vogliamo chiamarle, sono solo linee guida dettate dal buon senso, compreso il fatto che l'articolo deve essere originale.

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  22. Autrice arrivata. Espongo il mio punto di vista molto brevemente. Ho commesso un errore, un errore non solo grave, ma stupido: non citare una fonte. E stupido da più punti di vista; primo, per la mia formazione; secondo, perché non so giustificarmi questa dimenticanza: in tutti gli articoli del mio blog la fonte è citata; quando ho fatto riferimento a un libro ho anche messo il link di amazon; terzo, sarebbe bastato poco, ovvero mettere il nome, e non si sarebbe arrivati a dire certe cose.Inoltre se uno volesse fare il furbo sul serio, usare un testo messo a disposizione gratuitamente dalla Carrada, che è un nome autorevolissimo, sarebbe proprio da stupidi, più dell'errore in sé. Quindi non volevo né fare la furba, né tanto meno prendere in giro voi e Maria Teresa, che è stata molto gentile. Infatti per email sono stata la prima a dirle che ci rimetterò io e non lei, perché la sua bravura non è in discussione. Sapevo che entrare nel mondo del blogging sarebbe stato arduo, ma ne approfitterò per migliorare.

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    1. Non preoccuparti. Può capitare a tutti di sbagliare, o di dimenticare, come successo a te. Credo nessuno qui, io sicuro, volesse lapidarti e comunque questo tuo commento di ammenda non ti fa che onore. Ciao ^^

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    2. La Rete difficilmente perdona, nel senso che un errore anche banale e in buona fede non passa inosservato.
      Per quanto mi riguarda faccio sempre salva la buona fede dell'interlocutore per cui...bentornata fra noi!

      Ciao

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    3. Ciao Giulia, grazie per aver esposto il tuo punto di vista, capisco che non deve essere stato facile. Per quanto mi riguarda la faccenda si chiude qui, senza rancori o altro. Di certo questa esperienza è stata utile a entrambe.

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    4. Hai fatto bene a chiarire l'accaduto, questa tua disavventura mi è stata utile perché mi sono resa conto di quanta gente bada a queste cose.
      Nei miei post mi piace mettere foto prese da internet e non mi preoccupo mai di cercarne la fonte, d'ora in poi ci starò più attenta. Live and learn :D

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  23. Sono cose che possono capitare. Come fai a controllare tutto? Trattengo come lezione: è importante non dare per scontato che, siccome la rete è un "mare magnum", certe cose non saltino fuori. E' un po' come quando in una storia non verifichi un dettaglio del parto dei cavallucci marini nell'isola di Giava. Chi vuoi che se ne accorga? E invece... ;)

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    1. Hai ragione, come ha detto anche Lisa, a volte usiamo materiale disponibile su internet senza preoccuparci troppo, ma a quanto pare la rete è "piccola" e tutto può venire a galla. Sicuramente segnalare la fonte ci mette in parte al riparo dai guai, ma solo se si "copia" con discrezione.

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    2. (Non alludevo a te nel mio discorso, si capiva? Ho qualche dubbio.)

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    3. Sai che non ho capito il tuo dubbio? Anche perché non ho mai parlato di cavallucci marini nell'isola di Giava ;)

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    4. Cioè: non dicevo che dovessi stare più attenta non tu, ma chi si ispira troppo agli scritti altrui. Ho avuto l'impressione che si capisse il contrario. :)

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    5. Tranquilla, avevo capito :) Direi che ci ispiriamo un po' tutti agli scritti altrui, a volte pure inconsapevolmente.

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  24. Cose che capitano.
    Non ne farei una questione di principio, né lo renderei un problema.
    La tua guest ha agito in modo ingenuo, ma senza malafede, tu in modo impeccabile... Sei stata una vera signora.

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    1. Sì, cose che capitano e in rete si fa presto a ingigantire tutto.
      Grazie Pat per avermi definita addirittura una "vera signora"... wow :)

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