La mia bussola per arrivare (viva) al finale

A volte ci si riduce proprio male a scrivere...
C'è molta saggezza nel detto che sostiene che “la coda è la più dura da scorticare”. Gli ultimi capitoli di un romanzo sono secondo me i più difficili da scrivere, così come la loro revisione. Ma più ti avvicini alla meta, più senti crescere l'eccitazione.

A dire il vero non credevo che avrei provato alcuna euforia questa volta, tanto che qualche giorno fa, commentando un post di Sandra, le dicevo di sentire soprattutto stanchezza. Invece ieri ho messo la parola fine con un senso di gioia mista a malinconia. Malinconia perché la storia mi ha talmente assorbita che già ne sento la mancanza.

Quando ho cominciato la riscrittura di questo noir un anno fa, non avevo idea che mi sarebbe occorso tanto lavoro e tanto impegno. Nel rendermene conto, ho deciso di fissare un limite: giugno 2015. Nonostante la vocina che continuava a ripetermi  “chi te lo fa fare?”, in queste ultime settimane mi sono messa al lavoro per finire. E per farlo ho dovuto impormi delle regole, che ora vorrei condividere con voi.

Fare un elenco di domande

Se leggessi questo romanzo, quali curiosità vorrei soddisfare? Quali sono le domande che necessitano di una risposta alla fine? Ho fatto una lista di questioni che dovevo sciogliere dopo il climax, per non lasciare niente in sospeso, nessuna sottotrama irrisolta o mistero insoluto. Mi sono ripromessa di chiarire tutto (o quasi), e mi è stato utile appuntarmi tutti i nodi da sciogliere. Una specie di piccola mappa per arrivare alla conclusione.

Non avere fretta di finire

La smania di mettere il punto finale credo sia comune a tanti di noi. Io non ne sono affatto esente, anzi a un certo punto non vedevo l'ora di chiudere, ma conosco ormai i danni che si fanno quando si porta fretta. Gli ultimi capitoli, poi, trovo siano vitali per la riuscita dell'intera storia: da lettori ci ricordiamo soprattutto le ultime pagine, e se ci lasciano l'amaro in bocca sono guai. Così mi sono imposta di curarle come ho cercato di fare con il resto. Che fatica!

Non ammassare le informazioni

Questo rischio l'ho corso, spero di essere fuori pericolo, ma solo i beta-reader lo potranno dire. Che significa ammassare le informazioni? Vuol dire che per rispondere a tutte le domande dell'elenco ho dovuto fornire tutta una serie di spiegazioni. E le spiegazioni, si sa, spesso possono risultare noiose. L'ideale è poterle diluire, dosarle nel corso di varie pagine, ma lo spazio dopo il climax è oggettivamente poco. La tensione si è sciolta, ora è solo tempo di un rapido sguardo sui retroscena. Una bella sfida, quella di concentrare in poche pagine tutto ciò che volevo far sapere al lettore...

Organizzare la rifinitura del testo

Quando hai scritto e corretto tanto, il testo arriva a provocarti nausea. Si accavallano le parole, non noti più gli errori. Per vincere questo stato ho dovuto mettere in atto una serie di trucchetti con me stessa. Tipo leggere senza un ordine preciso, usare il lettore e-reader, cambiare font... Difficile dire tra l'altro quando si è davvero soddisfatti. La tentazione di rileggere tutto daccapo è forte, ma a un certo punto ti rendi conto che devi porti un limite. L'altro giorno mio marito mi ha chiesto se era tutto pronto e io gli ho detto: “Non so, forse dovrei dargli una riletta”. Mi ha guardato come se fossi sull'orlo della pazzia.

Definire una deadline

Avere una scadenza, anche se auto-imposta, è stato utile a vincere la pigrizia ma anche la tentazione di crogiolarsi, pensando di avere tutto il tempo del mondo. Vero è che aver fissato una data mi ha anche messa in una condizione di super lavoro, trascurando molte altre cose. Però è stato utile per arrivare alla meta.

E mentre mi godo un po' di soddisfazione, penso al dopo con un pizzico di ansia e mi chiedo cosa ne penseranno i lettori cavia...

Commenti

  1. Cara, grazie per la citazione. Sono felice che, come avevo previsto, un po' di gioia ti sia arrivata mettendo la parola fine. Ti sento sempre molto pragmatica nella scrittura e anche molto curata per cui sono certa che hai fatto tutto per bene. La tua bussola è precisa e condividerla credo che potrà essere d'aiuto a molti. Non ho, come sai, rettori beta, ma solo una editor professionista che mi ha seguito nelle varie fasi e l'ansia per il suo riscontro è sempre tanta. Su una rilettura ulteriore, l'illusione credo sia quella di fare una lettura senza correggere nulla, neppure la classica virgola, ma credo anche che sia impossibile arrivare a tanto. Personalmente nell'ultima rilettura di cui ho parlato ho sistemato ancora prevalentemente segni grafici, il dialogo da così.
    "ciao, come stai? - mi chiese Roby guardandomi, poi continuò - Tutto bene allora in vacanza?"
    a così:
    "ciao, come stati" mi chiese Roby guardandomi, poi continuò "Tutto bene allora in vacanza?"
    ma anche diverse frasi, aggiungendo certo molto poco in confronto a quanto fatto nelle prime 3 revisioni precedenti, ma comunque qualcosa.
    Sulla malinconia, la provo anch'io, mi manca, perchè in fondo è parte di noi ed ora va libero per il mondo. Un bacione Sandra

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    1. Ciao Sandra, in effetti credo che di cosette da sistemare ce ne sarebbero sempre, anche se uno leggesse per la centesima volta! A un certo punto bisogna dire basta e andare avanti :)
      Essere sostenuti strada facendo da un editor penso sia una bella esperienza e immagino che riduca anche il tempo della stesura.

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  2. Complimenti Maria Teresa, dev'essere una bella soddisfazione.

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  3. Brava Teresa, attendo con ansia di farti da cavia, non vedo l'ora. E ricorda che, a differenza dello scorso anno, ho anche il kindle quindi puoi mandarmi il file in formato "trasformabile".

    La scadenza può sembrare quasi un diktat, ma anche io ho deciso di fissarla perché altrimenti procedevo con troppo lassismo. Il fatto che sia così lontana (settembre 2016) potrebbe sembrare inutile, ma fin da adesso mi aiuta a indirizzare il mio lavoro. Non voglio correre il rischio che questa storia - su cui sto investendo molto sia in termini di tempo sia a livello emotivo - possa venirmi a noia. E se si renderà necessario ridurre gli aggiornamenti del blog lo farò senza remore.

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    1. Grazie Chiara, in realtà mi sento io la cavia!
      Sì, una scadenza aiuta, magari può servire anche porti piccole mete durante la stesura.
      Hai ragione parlando di investimento in termini di tempo ed emotivo, è stato così anche per me, ma non ne sono affatto pentita.
      Ps Se ti mando un epub lo leggi?

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    2. Non ne ho proprio idea! :-D
      Non sono molto esperta, però si può fare un tentativo. Altrimenti lo leggerò in pdf come lo scorso anno. :)

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    3. Ho visto che il kindle non legge gli epub, mi ingegnerò per convertirlo. Cmq ti scrivo oggi, max domani!

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  4. Prima di tutto... Champagne! *stappa e versa nei calici*. Bravissima! :D
    Ti racconto solo questo: il 12 giugno ho ricevuto la stampa della mia storia, un centinaio di fogli A4 rilegati con una spirale di plastica. Mi sono emozionata. L'ho fotografata. L'ho difesa dalla curiosità dei miei genitori che volevano assolutamente sapere cos'era. A casa, la sera, ho brindato con i miei due tifosi più fanatici. Uno dei due è completamente acritico: "Mamma, è bellissimo". Senza aver letto neanche la prima riga. Però gli piaceva molto la rilegatura XD
    Ci credi se ti dico che non l'ho più toccata da quel giorno? Mi viene la nausea solo a guardarla. Ho deciso di essere indulgente con me stessa e aspettare almeno di essere in ferie, ora non ce la faccio proprio.
    Comunque mi sono data anch'io una scadenza: a ottobre questa storia andrà nel mondo, in una maniera o nell'altra, salvo imprevisti (ma grossi e non dipendenti da me).
    Sei un carrarmato, tu. Sei bravissima. Andrà tutto bene :D

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    1. Grazie Serena! Immagino che bella emozione sia stata la tua.
      La nausea la capisco, dopo un po' è inevitabile. E' giusto far riposare un un po' la storia prima di rileggerla e bisogna avere anche la mente riposata per farlo.
      Allora in bocca al lupo per il "dopo". Anche io sono convinta di mandare la mia storia per il mondo entro la fine dell'anno :)

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  5. @ Serena: allora siamo già in 3 ad avere finito negli stessi giorni circa. Speriamo di avere tutte e tre la stessa buona sorte, che un po' ahimè indipendentemente dalla validità del testo, si sa è nelle mani del fato. Un bacione Sandra and now party!

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  6. Complimenti, allora dobbiamo festeggiare tutte insieme! :-) Si vede che giugno è un mese propizio alle conclusioni. Proprio lo scorso fine settimana anch'io ho finito l'ennesima - e davvero ultima - revisione del romanzo. Ora riesco a tirare un po' il fiato, finalmente, e la parola passa alla mia lettrice di fiducia, che si è offerta di rileggere questa versione riveduta e corretta. A parte i ringraziamenti nella pagina apposita, perché è lei che mi prepara le mappe in fondo al libro, dovrei proprio farle un monumento.

    Ora sto pensando alla copertina, ho trovato un ragazzo bravissimo che cuce abiti per le rievocazioni storie, e dipinge, nel mio giro con l'Associazione Italia Medievale.

    Devo dire che il senso di nausea lo provo sempre alla fine, specie quando mi concentro troppo su un periodo storico, che mi esce letteralmente dagli occhi!

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    1. Ma dai? Anche tu Cristina nel club di giugno. WOW Sandra

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    2. Complimenti anche a te, Cristina :D
      Che bella questa convergenza di finali! Sì, il solstizio d'estate secondo me è favorevole. Fino a una decina di giorni fa temevo che non ce l'avrei fatta, queste ultime sessioni di scrittura sono state davvero intense e decisive.

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    3. Però oggi mi sento un po' spaesata, perché di solito dedico il sabato pomeriggio al romanzo. Stamane ho preparato il post per la prossima settimana, e adesso che cosa faccio? Sono già in crisi di astinenza...

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    4. Presto arriverà anche per me la crisi di astinenza. Per ora non c'è perché ho mille cose arretrate da fare, ma è una sensazione che conosco bene...

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  7. @Sandra, tu sei in ottime mani ;-) e non ho dubbi su di te... Io invece non so ancora bene che farne, di me XD Comunque passo presto a trovarti a casa tua

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  8. @ Serena, sì, grazie. In effetti alla peggio esco ancora con goWare del quale non posso che dire un gran bene, però visto il lavoro molto più impegnativo che con Ragione e pentimento, punto più in alto e questo non dipende da me. In ogni caso la mia agente prima di settembre non lo riceve, inutile mandare testi ora, a ridosso delle ferie: tutti stanchi, finirebbe in un mucchio, su consiglio di Chiara BM glielo invio ai primi di settembre quando tutto riparte. Grazie Maria Teresa, ho approfittato del tuo blog, avendo il mio chiuso per ferie! Poi sparisco sul serio, e mi mancherete, fino al 13 luglio. Sandra

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  9. Una soddisfazione impagabile! Brava, sei stata determinata! Intanto goditi il primo grande obiettivo raggiunto, poi il resto verrà da sé! ;)

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    1. Grazie Marina! Sì, per ora sono soddisfatta, cerco di non pensare al dopo... :)

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  10. Innanzi tutto complimenti! Arrivare alla parola fine è qualcosa che lascia esausti, spiazzati e anche un po' persi. Come un naufrago che ha rischiato di annegare, che arriva infine a una spiaggia straniera e ne è felice, ha a malapena la forza di alzarsi in piedi e pensa che magari dietro alle palme ci sono gli indigeni che se lo vogliono mangiare.
    Però sei arrivata. Un sacco di gente annega nel mare della prima stesura. Adesso è un altro viaggio, con i suoi rischi, ma anche con le sue soddisfazioni.
    Complimenti ancora.

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    1. Bella metafora, perfettamente azzeccata perché è proprio così che mi sento. Ti ringrazio molto :)

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  11. In effetti terminare un racconto / romanzo da sempre sensazioni contrastanti di soddisfazione e al tempo stesso senso di vuoto per aver concluso qualcosa che ci aveva riempito la mente per molti mesi.
    Condivido la tua scaletta per il tipo di romanzo che hai scritto (un giallo / noir necessita di risposte chiare, forse è per questo che io non scrivo quel genere e preferisco mainstream e supernatural che permettono di lasciare qualche dubbio e domanda aperta ;-)
    Giustissimo soprattutto non avere fretta di concludere, rischio nel quale talvolta sono caduto in pieno.

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    1. Vero, le mie osservazioni valgono soprattutto per il tipo di romanzo che ho scritto e sono anche piuttosto soggettive, perché magari ci sono altri modi per arrivare alla fine. Io ero decisa a chiudere entro metà anno e non volevo perdermi per strada.
      Il vuoto c'è, stamattina mi sono svegliata e ho provato una strada sensazione... E' stato qualcosa che ha riempito i miei pensieri tanto a lungo, impossibile non provarne la mancanza!

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  12. La fine del viaggio mette tanta malinconia. Molti dicono, a partire da Oriana Fallaci, che scrivere un libro equivale a partorire un figlio. Sarà, ma da uomo non mi riscontro nell'immagine del partorire. A me piace pensare alla scrittura di un libro come a una storia d'amore, l'amante che rende appagante la vita per essere vissuta. Quando completi il libro finisce la storia e ci si separa. Mi sono ritrovato a volte a pensare con nostalgia i momenti in cui lo scrivevo e ci amavamo.
    Certo, io poi sono stato fortunato, la mia editor me lo ha rimandato indietro, con la dicitura: c'è ancora da lavorare. E quindi la storia d'amore finita ricomincia, con meno impeto, ma più consapevolezza.
    Complimenti, è un bel traguardo. ;)
    P.s. Ma nel romanzo parli di Scotland Yard?

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    1. Il tuo a questo punto sarà un amore come dici tu più consapevole, e anche più adulto, magari con meno slanci emotivi forti, ma durevole. Ti auguro una fantastica navigazione, ché per me il paragone più calzante rimane quello del viaggio per mare, pieno di insidie, infatti Maria Teresa ha parlato di bussola. Bacio Sandra
      PS. Sai sul fare figli = scrivere libri, il problema è che se, come dico io, l'autore è la madre, l'editore il padre, io continuando a cambiare editore mi sento un po' ehm "di facili costumi!!"

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    2. ahahhhaha, Sandra sei unica :)
      Marco, hai ragione sulle sensazioni che si provano, sono davvero simili a quelle di un distacco sentimentale. Si sente nostalgia perché il legame che si crea con la storia e i protagonisti è forte. Lavorarci ancora, come dice Sandra, è sicuramente un modo per rendere questo legame più consapevole e la storia più forte. L'hai già ripresa in mano?
      Perché Scotland Yard? La storia si svolge in Italia...

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    3. @Sandra ahah ma che dici… tu di facili costumi? Non ci credo nemmeno… e comunque a rigor di logica il padre deve mettere il semino e l’editore mi par proprio che di semini non ne metta… L’editore a me pare proprio lo zio scriteriato. ;)

      @ Maria Teresa La mia storia l’ho ripresa in mano, ma in una revisione soft, mi concedo tutta l’estate, vorrei fare un buon lavoro. Avevo già fatto la mia revisione compulsiva finito il romanzo… e altro che nausea. Nel frattempo porto avanti altri tre romanzi. A Settembre tiro le somme su dove mi trovo.

      Ehm… Su Scotland Yard mi pareva che nell’articolo in cui annunciavi la ripresa di questo romanzo, avessi accennato a un detective di Scotland Yard. Ma forse ricordo male… L’alzheimer che avanza, non è grave. ;)

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    4. Ho capito, ti riferisci all'incipit! L'ispettore-capo di Scotland Yard è una figura che la protagonista vede nei suoi incubi, perché ha il terrore che qualcuno venga ad arrestarla. E' un riferimento al film "Il delitto perfetto".

      Comunque hai tanta carne al fuoco, complimenti!

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  13. Complimentissimi. ^_^
    Dà un senso di compiutezza, no? Anche se non lo ha ancora letto nessuno, anche se non sai chi lo leggerà, è completo. Che bello.

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    1. Sì, è così. C'è anche da dire che finché non lo legge nessuno la storia è solo tua. Poi non più! Strano, no?
      Grazie mille per i complimenti :)

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  14. Wow, che bella notizia! Mi piacerebbe dire che entrerò anch'io a far parte del Club di giugno, ma purtroppo non è così. Sto però preparando, per la prima volta, un post che risponde alla domanda "A che punto sono?". In altre parole, presenterò, forse già la prossima settimana, un rapporto dettagliato, cartella per cartella, dello stato della mia revisione, accompagnato da un paio di anteprime. Così tutto smetterà di essere soltanto in astratto per chi mi segue nel blog ed è già un piccolo passo avanti.
    La differenza è che per me la parola fine non metterà termine al mio rapporto con l'opera, perché storia e personaggi trasmigreranno nel secondo volume :))

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    1. Sono curiosissima di leggere il post. Penso che condividere lo stato dei lavori dia una marcia in più, fai sicuramente bene.
      Allora il gran finale sarà per il prossimo giugno o prima? In bocca al lupo, intanto :)

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  15. Grande! Congratulazioni! Mi immedesimo tanto nelle tue parole, visto che sono ai capitoli finali del mio romanzo. La tentazione di tirare a finire, come hai detto tu, è forte, ma so che poi mi toccherebbe riscrivere tutto (cosa che forse succederà ugualmente). Non vedo l'ora di finire anche perché nella pausa coltiverò nuove idee, una fase che mi piace moltissimo. :)

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    1. Grazie! Sì, brutta tentazione quella di volersi sbrigare a finire. Questa poi per me non era la prima stesura, quindi proprio non avevo voglia di riscrivere per l'ennesima volta!
      Ti sei data una scadenza anche tu?

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    2. Ho pensato a darmi una scadenza troppo tardi (tipo due settimanen fa) perché servisse a qualcosa. Pensavo di finire entro giugno, ma forse sforerò di qualche giorno. Comunque non mi lamento, anche se sono stata molto lenta stavolta. La corrosione dell'autostima nel tempo è deleteria! Del resto siamo umani, sennò non avremmo niente da scrivere. :D

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    3. Ti capisco. Io in passato ho vissuto periodi in cui sentivo molto la demotivazione, con una conseguente lentezza nel portare avanti i romanzi. Coraggio e in bocca al lupo :)

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  16. Innanzitutto complimenti!
    La mia scadenza è molto in là, 2017, ma se dovessi rimandare ancora un po' non mi preoccuperei. D'altra parte si scrive se e quando si può, ci sono altre cose da fare, e anche se il desiderio di scrivere è forte, ci sono delle priorità da rispettare.

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    1. Grazie mille Marco.
      Capisco bene quello che dici. Se questa fosse stata una prima stesura non mi sarei posta limiti, scrivendo quando avevo il tempo e con l'ispirazione giusta. Ma considera che avevo già impiegato quasi un anno per scriverlo la prima volta e ne ho impiegato un altro ora per revisionarlo. Se continuavo con questi tempi non so dove sarei arrivata... :)

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  17. Hai fatto benissimo a importi queste regole. Altrimenti ti saresti ritrovata come me: bloccare per 3 mesi l'ultimo capitolo alla 3a pagina! Cosa assurda. Piano piano mi rimettere in carreggiata e conclusero anch'io.
    Nel frattempo ti auguro buona fortuna

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    1. Purtroppo la fine è impegnativa per tutti, bloccarsi è facile per mille motivi. Io più ero vicina al traguardo e più dubitavo di farcela. Dai, che ci sei quasi! Grazie mille, contraccambio gli auguri :)

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  18. Ti capisco Maria Teresa, anch'io spesso mi devo dare delle regole se no mi disperdo. La tentazione di dare continue "lette", apportando piccole aggiustatine, mi prende spesso dopo la revisione. Ma bisogna resistere. Arriva il momento in cui scrivere la parola "fine" è definitivo. E allora è come chiudere con una parte di te, è' molto doloroso, ma inevitabile.

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    1. Non me ne parlare: continuo a trovare piccole cose da sistemare, e a volte mi sembrano tutt'altro che piccole. Però hai ragione, bisogna darsi un limite e trovare il coraggio di passare alla fase successiva.

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  19. Mi sembrano tutti ottimi consigli e sappi che, adorando il tuo blog alla stregua di un santino, non esiterò a metterli in pratica (inoltre alcuni li seguo già anche io, ad esempio mi faccio molte domande in fase di scrittura per cercare di immedesimarmi nel lettore e capire a quali quesiti desidera risposta e cosa invece può rimanere all'immaginazione).
    Ho solo una domanda: come fai a stabilire una scadenza? Lo fai dall'inizio? Aspetti di vedere come va e poi decidi?
    Io ad esempio ho solo una vaga idea di quanto verrà lungo il romanzo che sto scrivendo. Ho scritto un prologo e un primo capitolo, piuttosto lungo per i miei standard e gli altri, per come ho impostato la storia, saranno egualmente lunghi. So che saranno una decina (o dovrebbero, poi in fase di scrittura potrebbe cambiare qualcosa).
    Come faccio a darmi una scadenza realistica ma che non mi faccia rilassare troppo?

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    1. Un santino no, dai!! :D Comunque ti ringrazio!
      Non è facile risponderti, perché i tempi di scrittura sono diversi per tutti, dovresti regolarti in base al tempo che hai a disposizione e alla tua rapidità nella stesura. Io al posto tuo, in base a quello che dici, mi porrei come obiettivo il finire entro la fine di quest'anno, revisione compresa. Dieci capitoli sono fattibili, sopratutto se già hai impostato la storia.
      Lo sai che in queste ultime pagine che scrivevo mi tornava spesso in mente il tuo post di qualche tempo fa sui finali? Mi è rimasto molto impresso... :)

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    2. Wow, non immaginavo! Spero che ti sia stato utile :)
      Anche io pensavo alla fine di quest'anno per il romanzo, perché non ci ho messo molto a scrivere questa primissima parte (complice l'entusiasmo iniziale e amici e parenti che chiedono sempre nuove info).
      Grazie mille per i consigli :D

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  20. Mi unisco alla folla nel complimentarmi per il grande passo. Deve essere una bellissima sensazione, goditela e festeggia a dovere (ma vestiti e pettinati prima, che se esci come nella foto spaventi i passanti) :D

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    1. ahahah :D Grazie, Lisa. In realtà l'euforia è durata poco, sono già proiettata avanti e ansiosa più che mai per il futuro...

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  21. Complimenti a tutti i fotofinish di giugno! :)
    Anch'io sono più produttiva con la stagione estiva (più ore di luce e quindi più vitalità?!)
    Se non fosse che per due settimane la mia "macchina da scrivere" è andata in assistenza. E pur avendo la casa piena di computer, senza di lei non era la stessa cosa...

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    1. Grazie mille Barbara! Anche io sono parecchio abitudinaria con gli strumenti di scrittura, quindi ti capisco. Speriamo quindi che la tua "macchina" torni presto alla base.

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  22. I miei più grandi e sentiti complimenti per questa bellissima notizia! Che la parola "fine" segni l'inizio di un cammino importante! Bravissima!!!!!!

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    1. Grazie di cuore Manuela, sei gentilissima come sempre! :)

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  23. La chiusura di un libro per uno scrittore è come il raggiungimento della vetta per l'alpinista, ti regalo questo tentativo di aforisma. Congratulazioni, Maria Teresa.

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    1. Grazie Luz! Bella immagine. E ora che sono qui mi guardo intorno un po' spaesata. Strana sensazione...

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    2. Che durerà in fondo poco. Uno scrittore fa presto a sentire nuove voci da raccontare. E' un brulicare di suoni e voci che come Michelangelo dal marmo chiedono di essere ascoltate.

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  24. Super Maria Teresa. Questa si che è tenacia!
    Io spero di essere il modello ^^ di agosto o settembre, perchè quello che sto scrivendo - il diario lho... grr l'apostrofo... finito - mi richiede sentieri alpini e naturali fin alle pendici dei ghiacciai. Pant pant oggi c'erano 38 gradi a valle.
    Prima scrivi che dopo la prima stesura ti dedichi al riposo o a una breve occhiata ai retroscena. Io credevo i retroscena, riguardando prologo e premesse, andassero inquadrati o definiti quantomeno durante. Potresti spiegarmi cosa intendi?
    Per finire volevo poi chiederti se c'è un modo per ricevere tipo feed i tuoi nuovi post via mail, come faccio con pochi :-). Ti leggo sempre volentieri e un mega in bocca al lupo e se ti manca un lettore beta assolutamente imparziale, sono qui. Ciao

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    Risposte
    1. Grazie Enrico!
      Per ricevere i miei post via e-mail puoi iscriverti tramite il riquadro che è a destra (dove c'è scritto "Seguimi tramite e-mail") o se vuoi ti inserisco io.
      Rispondendo alla tua domanda sui retroscena, tutto dipende dalla prima stesura: se è solo una bozza, avrai bisogno di impolparla durante la revisione. La cosa migliore è sicuramente prevedere fin da subito una trama completa, così che dopo hai bisogno solo di sistemare il testo. Direi che è molto soggettivo.
      Grazie anche per l'offerta di farmi da beta, ti tengo in considerazione senza meno, magari ci sentiamo per e-mail. Ciao e buon lavoro con i sentieri alpini :)

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    2. Grazie Mt. Provo a iscrivermi io e se ho problemi ti ricontatto qui.
      Ho capito ora cosa intendi per dare un occhiata ai retroscena... reimpostare dal basso, come si fa con le torte, per creare un amalgama omogeneo, no? Sai, a parte i manuali si impara proprio da blog e da persone come te. Condivisione è moltiplicazione, recita uno dei più antichi Veda. Che bello il web, quando è così!
      Buon lavoro e buon tutto anche a te!

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  25. Ho guardato e riguardato ma il riquadro 'seguimi via mail' proprio non lo trovo, in Android. Potresti cortesemente inserirmi tu? Grazie e buona giornata

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