Alberto Alessi presenta “Come sciacalli senza cuore”
Tornano le presentazioni di libri dalla voce diretta degli autori. Questa volta vi propongo un romanzo che interessa molto da vicino chi scrive, infatti la storia parla di editoria a pagamento... Per scoprire di cosa si tratta, non resta che leggere cosa ci dice sul suo libro Alberto Alessi.
Ero al declinare dei vent’anni, e avevo scritto un paio di romanzi che sentivo avere qualcosa in comune, li sentivo essere figli delle stesse tematiche, in poche parole: sesso, droga e rock’n’roll. Decisi di contattare alcuni editori per proporre i miei manoscritti, con l’intenzione di farli pubblicare in unico volume in modo che i miei futuri lettori leggessero due romanzi al prezzo di uno. Nel giro di poco tempo mi arrivarono entusiastiche risposte, sperticati elogi del mio talento, auliche promesse di fama, gloria, successo. E relative proposte di contratto. E qui cascava tutto, cioè quando un articolo di quei contratti mi informava che avrei dovuto sborsare di tasca mia, per coprire parte delle spese di pubblicazione, cifre assurde. Ad alcuni risposi gentilmente che, no, non era il caso. Ad altri, più insistenti nel volermi mettere sotto contratto (leggi: ingabbiare) augurai di fallire miseramente e consigliai loro di trovarsi un lavoro onesto, che non prendesse in giro, illudesse, mortificasse aspiranti scrittori che investivano tempo, energie, sogni e passione nella scrittura. Le loro minacce di querela rimasero senza seguito. Per me, da quell’esperienza è nato il mio odio per l’editoria a pagamento e per tutto ciò che rappresenta. Un odio che ho deciso di riversare nella scrittura del mio ultimo romanzo, “Come sciacalli senza cuore”.
La storia si svolge a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, nella seconda metà degli anni ’90. Cinque persone che con l’editoria non hanno nulla a che fare decidono di fondare una casa editrice con il solo scopo di sfruttare gli aspiranti scrittori. In molti ci cascano, ma a far decollare le vendite di ogni libro pubblicato è la morte di ogni autore dopo l’uscita del proprio lavoro. “Come sciacalli senza cuore” contiene le trame e alcune pagine, o estratti, di otto libri pubblicati da questi sedicenti scopritori di talenti, e ogni libro può essere interpretato come la metafora di un particolare aspetto della letteratura.
La narrazione non è di tipo classico, ma è un continuo alternarsi di stralci di opere, recensioni, interviste, lettere, verbali di polizia, e altro “materiale” che si affianca alla storia dei cinque soci della casa editrice.
Oltre a omaggiare la città in cui sono nato, ambientandovi la storia, in questo romanzo sono presenti numerosi riferimenti, in un modo o nell’altro, ad alcuni scrittori che considero i miei maestri. I nomi dei personaggi, infatti, sono gli anagrammi di: Italo Calvino, Isabella Santacroce, Alberto Moravia, David Foster Wallace, Edgar Allan Poe, e tanti altri. Per quel che riguarda i membri della casa editrice a pagamento, invece, per creare un distacco con il mondo della letteratura, ho scelto di anagrammare i nomi di cinque poeti rock contemporanei che ammiro, ovvero: Manuel Agnelli (Afterhours), Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Rachele Bastreghi (Baustelle), Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) e Giorgio Canali (Rossofuoco).
La mia passione per i libri e per la letteratura va di pari passo con la mia necessità viscerale di scrivere, di mettere nero su bianco ciò che penso del mondo, della vita, del periodo storico in cui vivo. Questo è il mio quarto romanzo, e negli anni ho maturato un senso di responsabilità nei confronti dei miei lettori, una coscienza che agli inizi non avevo. Ogni giorno in Italia vengono pubblicati più di cento titoli, e mi rendo conto della difficoltà per i lettori di scegliere cosa leggere e se fidarsi o meno di un autore emergente e sconosciuto al grande pubblico. L’unico consiglio che posso dare (oltre a quello che do sempre a tutti, ovvero: leggere, leggere, leggere) è quello di sostenere anche le piccole o medie case editrici indipendenti e, soprattutto, boicottare le case editrici a pagamento.
Alberto Alessi
Grazie mille Maria Teresa per lo spazio concessomi!
RispondiEliminaFigurati, è stato un piacere.
Elimina