I post che vorrei non aver mai scritto
Ci sono post che vorreste non aver mai scritto o semplicemente scritto in modo diverso? O addirittura ce n'è qualcuno di cui vi vergognate e vorreste rimuovere?
Da queste domande nasce il meme proposto da Mattia del blog Hand of Doom qualche tempo fa nel suo post Il fantasma del blog passato, e che ho pensato di riprendere oggi. In effetti ci sono dei post che sono per me un po' delle spine nel fianco...
Appena aperto il blog quasi tutti i post erano poco approfonditi. Raramente scendevo nei dettagli, un po' per inesperienza, un po' perché certe conoscenze le ho acquisite in seguito. Alcuni di questi post sono però ancora oggi parecchio ricercati in rete, vuoi per aver azzeccato il titolo (la fortuna del principiante) vuoi per le misteriose e insondabili vie di Google. E quindi mi vergogno un po' all'idea che qualcuno arrivi qui tramite questi articoli che non sono proprio il massimo. Mi sono spesso riproposta di rimetterci mano, migliorarli e riproporli, ma come si sa sono una pigra cronica e il tempo a disposizione è quello che è.
A un certo punto della storia di questo blog ho lanciato un'iniziativa chiamata Faccia a faccia con i personaggi, che proponeva delle interviste non con l'autore ma con i protagonisti dei romanzi. Moltissimi hanno aderito, e il successo riscosso mi ha portato molte nuove visite. Grazie a questa iniziativa, inoltre, ho avuto modo di conoscere autori con i quali sono tuttora in contatto. Tutto bene quindi? No, perché accanto a tante belle persone ce ne sono state altre che mi hanno fatto rimpiangere di aver lanciato la proposta, sia per certi comportamenti a livello personale che per le loro opere, brutte come poche. Ciò nonostante, avendo preso un impegno, ho portato avanti le interviste, fino a un punto di rottura. Lo stop è stato causato da alcune polemiche maturate al di fuori del blog, che mi accusavano di fare pubblicità a chi non se lo meritava. Tuttavia, questi post sono ancora qui e ogni tanto mi prende la voglia di cancellarli...
Come per le interviste, ci sono state anche segnalazioni che a posteriori vorrei non aver fatto. Magari perché decise impulsivamente o trasportata dalla simpatia per chi me le chiedeva, o semplicemente perché quando hai appena aperto un blog non sai discernere da ciò che è bene pubblicare e cosa no. Da un po' di tempo non segnalo più nulla, a meno che non abbia testato personalmente ciò di cui parlo. Da una parte vorrei rimuovere questi post, dall'altra non mi sembrerebbe corretto.
Questi invece sono proprio post che vorrei non aver mai scritto, perché buttati giù d'istinto, sull'onda della rabbia per qualcosa o qualcuno. Il pentimento nasce soprattutto dall'aver constatato che questo tipo di sfogo porta solo guai. Infatti, una volta le mie riflessioni mi sono costate un'amicizia (virtuale, ma comunque mi è dispiaciuto) perché una persona si è sentita chiamata in causa e a nulla sono valse le mie assicurazioni che il post non fosse diretto a lei. La seconda volta invece mi è arrivata una mail veramente odiosa da parte dell'oggetto del mio sfogo, con minacce di querela. In nessun caso direi che vale la pena di fare del blog un luogo dove sfogarsi, a torto o a ragione.
Infine, ci sono quelle serie avviate e mai portate avanti o quei progetti annunciati e mai concretizzatisi. Anche qui le scusanti potrebbero essere mille, ma il punto è che per ora queste idee sviluppate a metà continuano ad aleggiare in giro per il blog come fantasmi, ricordandomi quanto sono incostante. Un esempio tra tutti è la serie di post dedicata alla revisione, con la parte sull'editing del testo che non ho mai ripreso.
Bene, ora tocca voi: avete post che vorreste non aver scritto o che vi pesano sulla coscienza?
E cosa mi consigliate di fare di questi post di cui sono pentita?
Da queste domande nasce il meme proposto da Mattia del blog Hand of Doom qualche tempo fa nel suo post Il fantasma del blog passato, e che ho pensato di riprendere oggi. In effetti ci sono dei post che sono per me un po' delle spine nel fianco...
1) Post poco approfonditi
Appena aperto il blog quasi tutti i post erano poco approfonditi. Raramente scendevo nei dettagli, un po' per inesperienza, un po' perché certe conoscenze le ho acquisite in seguito. Alcuni di questi post sono però ancora oggi parecchio ricercati in rete, vuoi per aver azzeccato il titolo (la fortuna del principiante) vuoi per le misteriose e insondabili vie di Google. E quindi mi vergogno un po' all'idea che qualcuno arrivi qui tramite questi articoli che non sono proprio il massimo. Mi sono spesso riproposta di rimetterci mano, migliorarli e riproporli, ma come si sa sono una pigra cronica e il tempo a disposizione è quello che è.
2) Alcune interviste
A un certo punto della storia di questo blog ho lanciato un'iniziativa chiamata Faccia a faccia con i personaggi, che proponeva delle interviste non con l'autore ma con i protagonisti dei romanzi. Moltissimi hanno aderito, e il successo riscosso mi ha portato molte nuove visite. Grazie a questa iniziativa, inoltre, ho avuto modo di conoscere autori con i quali sono tuttora in contatto. Tutto bene quindi? No, perché accanto a tante belle persone ce ne sono state altre che mi hanno fatto rimpiangere di aver lanciato la proposta, sia per certi comportamenti a livello personale che per le loro opere, brutte come poche. Ciò nonostante, avendo preso un impegno, ho portato avanti le interviste, fino a un punto di rottura. Lo stop è stato causato da alcune polemiche maturate al di fuori del blog, che mi accusavano di fare pubblicità a chi non se lo meritava. Tuttavia, questi post sono ancora qui e ogni tanto mi prende la voglia di cancellarli...
3) Segnalazioni
Come per le interviste, ci sono state anche segnalazioni che a posteriori vorrei non aver fatto. Magari perché decise impulsivamente o trasportata dalla simpatia per chi me le chiedeva, o semplicemente perché quando hai appena aperto un blog non sai discernere da ciò che è bene pubblicare e cosa no. Da un po' di tempo non segnalo più nulla, a meno che non abbia testato personalmente ciò di cui parlo. Da una parte vorrei rimuovere questi post, dall'altra non mi sembrerebbe corretto.
4) Riflessioni polemiche
Questi invece sono proprio post che vorrei non aver mai scritto, perché buttati giù d'istinto, sull'onda della rabbia per qualcosa o qualcuno. Il pentimento nasce soprattutto dall'aver constatato che questo tipo di sfogo porta solo guai. Infatti, una volta le mie riflessioni mi sono costate un'amicizia (virtuale, ma comunque mi è dispiaciuto) perché una persona si è sentita chiamata in causa e a nulla sono valse le mie assicurazioni che il post non fosse diretto a lei. La seconda volta invece mi è arrivata una mail veramente odiosa da parte dell'oggetto del mio sfogo, con minacce di querela. In nessun caso direi che vale la pena di fare del blog un luogo dove sfogarsi, a torto o a ragione.
5) Progetti lasciati a metà
Infine, ci sono quelle serie avviate e mai portate avanti o quei progetti annunciati e mai concretizzatisi. Anche qui le scusanti potrebbero essere mille, ma il punto è che per ora queste idee sviluppate a metà continuano ad aleggiare in giro per il blog come fantasmi, ricordandomi quanto sono incostante. Un esempio tra tutti è la serie di post dedicata alla revisione, con la parte sull'editing del testo che non ho mai ripreso.
Bene, ora tocca voi: avete post che vorreste non aver scritto o che vi pesano sulla coscienza?
E cosa mi consigliate di fare di questi post di cui sono pentita?
Se può consolarti capita a tutti. Io anche, soprattutto nei primi anni, ho postato diversi messaggi che erano quasi dei riempitivi per non far trascorrere troppo tempo senza aggiornare il blog.
RispondiEliminaIn linea di massima, parafrasando un noto vip, se bisogna rilasciare costantemente dichiarazioni alla fine capita di dire/scrivere qualche cavolata, è fisiologico.
Già, i riempitivi andrebbero evitati. Con il tempo si impara a evitarli, anzi sto pensando di saltare ogni tanto qualche aggiornamento proprio per evitare di scrivere cavolate :)
EliminaCon il tempo si evolvono stile e contenuti, mi sembra naturale dopo un tot di tempo non riconoscersi nemmeno in quel che si è scritto anni prima.
RispondiEliminaIn parte è proprio così, non mi riconosco più in ciò che ho scritto. D'altra parte sono pezzi della storia del blog, forse è giusto lasciarli, considerando tutto questo "naturale", come hai detto.
EliminaMi piace l'idea di questo post: anche se Appunti a Margine è online da poco, vedo se riesco a estrapolare un meme.
RispondiEliminaLasciare o meno questi post? Dipende dalle tue esigenze: se hai bisogno di fare ordine e ripulire il blog, eliminali. Il tuo blog è molto ricco e fornito. Non credo che la loro epurazione penalizzerà i motori di ricerca. Se invece pensi possano comunque interessare o essere utili ai lettori, tienili.
Sull'utilità dovrei un po' ragionarci. Di certo quelli ancora ricercati sarebbe un peccato toglierli, il dubbio principale è per le interviste e le segnalazioni, che comunque ricevono poche visite.
EliminaLeggerò volentieri un post simile da te, ma davvero sei pentita di qualche post?
Ho fatto un'analisi e in effetti non ho abbastanza materiale per fare un meme. Sono pentita solo dei post che ho scritto quand'ero molto stanca, sforzandomi: alcuni, secondo me, non sono scritti proprio benissimo. Sarebbe stato meglio aspettare il giorno dopo invece di rispettare pedissequamente la scadenza che mi ero imposta.
EliminaIl lato positivo è che hai fatto esperienza e ora sai come gestire i tempi. Anche io cerco di evitare di scrivere post di corsa, ormai preferisco saltare un aggiornamento piuttosto che farlo.
EliminaPer essere tranquilla, ho deciso che aggiornerò temporaneamente soltanto al giovedì. In questo modo non dovrei aver problemi. :)
EliminaIl mio, come sai, è un blog redivivo, quando ho riaperto i battenti, ho ritrovato cose scritte che mi mettevano fortemente a disagio e che non rappresentavano più la nuova veste che volevo dare al mio spazio. Così, ho lasciato, ma modificandoli a dovere, i post motivo dell'apertura del blog (quelli relativi al mio romanzo) e ho cancellato tutto il resto. Ho lasciato soltanto un articolo, quello sul fenomeno del crowdfunding, che non mi convince del tutto, però nemmeno mi dispiace. Le cose cancellate erano perlopiù brevi pensieri e altri sfoghi a carattere autobiografico.
RispondiEliminaSecondo me, se alcuni tuoi argomenti passati sono validi, potresti riproporli con l'esperienza di adesso, li togli dal passato e li riallochi al presente. :)
Accolgo volentieri il tuo consiglio, proverò a "ripensare" alcuni argomenti alla luce di questi anni.
EliminaCapisco bene quello che hai fatto sul tuo blog, proprio considerando quanto capita anche a me, forse in misura minore. A volte quello che postiamo prende una sua strada, quasi inconsapevolmente. E da qui è normale voler tirare una riga e ricominciare.. :)
Grazie mille per la citazione ^_^ . In realtà quello che avevo fatto nel post originale di HOD era leggermente diverso: commentavo infatti i primi cinque post più visualizzati, anche se comunque per molti di loro le lamentele erano le stesse :D . Anche la tua evoluzione comunque è molto interessante: chissà che in un futuro prossimo non sia io a riprenderne lo schema, in una sorta di "il fantasma del blog passato - parte due".Se lo farò in ogni caso, molti dei punti saranno simili ai tuoi: anche io ho la mia bella dose di magagne nel mio passato :D .
RispondiEliminaEh lo so, faccio sempre di testa mia con i meme, abbi pazienza :)
EliminaI miei post più visualizzati sono sempre gli stessi, ma di quelli non sono pentita, anzi :D
Io vorrei non avere aperto il blog :D
RispondiEliminaMamma mia, sul serio? Ti ha portato così tanti guai che te le sei pentito?
EliminaAnch'io ho dei post che non vorrei mai aver scritto, uno in particolare, ma non vi dico qual è altrimenti lo andate a cercare apposta! :P
RispondiEliminaGli altri sono soprattutto post a cui vorrei aver dedicato più tempo, ma materialmente non ne avevo, in quel momento. A me ora sembrano approssimativi o confusi, però magari qualcuno potrebbe trovarci lo stesso informazioni utili, quindi li lascio.
Nooooo! Mi lasci con questo dubbio?! :) Mi sembrano tutti così perfetti i tuoi post che stento a credere ce ne sia uno che vorresti cancellare...
EliminaInvece quelli a cui vorrei aver dedicato più tempo per me sono tanti, ma condivido in pieno quello che hai detto.
Beh, prima di tutto, noi siamo fatti anche dei nostri sbagli e sono quelli che ci migliorano di più.
RispondiEliminaPoi, non la vedrei così nera...
Post poco approfonditi: puoi riprenderli; crei un nuovo post approfondito ed aggiornato ad oggi, e ne riporti il link su quello vecchio; chi arriva là da Google si trova l'aggiornamento. L'ho vedo spesso in giro per il web, non è il male assoluto!
Alcune interviste, Segnalazioni e Riflessioni polemiche: se ti danno fastidio e non li ritieni più in linea con te nel tuo odierno, direi che puoi cancellarli (o nasconderli, credo si possa giocare sulla visibilità al pubblico senza cancellarli definitivamente dal blog). In fondo il blog è casa tua, penso tu abbia diritto di "cambiare le tende", "spostare il divano", "aprire le finestre" e "comprare nuove piante", no? Chi viene a leggerti, ritornerà comunque.
Progetti lasciati a metà: se hai maniera di rintracciare i post dove li avevi anticipati, potresti inserirvi una "scadenza" e programmare quelle attività per il nuovo anno (se ancora valide).
Queste tue considerazioni sono importanti per me, per partire col piede giusto. Diciamo che già avevo capito che per il primo anno è bene lasciar perdere le segnalazioni (le interviste in realtà sono segnalazioni ma in forma diversa). Non avrei tempo di discriminare e ci rimetterei in qualità. Oltre che già mi aspetto un intasamento della casella email...
Sulle Riflessioni polemiche...ho imparato dal lavoro a contare fino a 10 (non sempre mi riesce però), attendere anche mezza giornata o ripulire un commento sui social dopo un cioccolatino, prima di inviarlo. Eh, the Nutella Power!! ;)
Riguardo agli approfondimenti, ne farò senz'altro un proposito per l'anno nuovo. Anche perché vedo che google mi manda visite soprattutto da quei post, quindi rifarli non può che essere vantaggioso.
EliminaLe interviste sono la mia vera spina nel fianco. Ormai sono diventata molto oculata e procedo solo su invito, ma considererò la possibilità di nascondere o mettere in una sezione apposita quei post di cui non sono più sicura.
Sicuramente fai bene a partire con il piede giusto, anche perché ormai hai esperienza di blog altui. Cosa che io non posso dire, visto che a suo tempo sono partita completamente da zero.
Ci sono dei generatori automatici di post in giro... Alcuni blog li usano, e non si pentono mai di quello che viene pubblicato. Dovremmo fare anche noi così, diventare dei generatori automatici.
RispondiEliminaI generatori automatici di post mi mancavano... siamo già a questo punto? Io già mi pento così :D
EliminaA me finora non è capitato, in particolare perché ho prodotto finora un numero limitato di articoli.
RispondiEliminaE' comunque vero che prima di premere il tasto "pubblica" rileggo tutto un bel po' di volte!
Ad ogni modo chiunque dovrebbe dare per scontato che si tratta di opinioni personali e in caso di dubbio direi che conviene contattare privatamente per chiarire, piuttosto che creare un casino!
Ciao
A me sembra invece che in rete si abbia un po' la tendenza ad avere la cosiddetta coda di paglia, a prendere tutto sul personale, quando invece magari uno dice delle cose in termini generici. Infatti da un po' a questa parte cerco di pensarci anche io su parecchio prima di premere il tasto "pubblica" :)
EliminaMi sembra naturale che, a rivedere il passato, trovi mille difetti... per così dire.
RispondiEliminaIl consiglio? Nulla, lascia così come sono, perché sono parte della tua evoluzione.
Al massimo, appunto, se vedi che l'argomento merita di essere trattato ancora, puoi approfondirlo :)
Moz-
Saggia osservazione. "Sono parte della mia evoluzione", mi sembra un buon filtro da usare per capire cosa e come rinnovare.
EliminaMolti anni fa, in un blog precedente, mi sono sfogata per alcuni atteggiamenti di alcuni miei parenti. Anni dopo i parenti ci sono incappati, offendendosi assai. La cosa buffa era che io mi ero dimenticata totalmente di quel post e che i parenti che si sono offesi non erano neppure quelli a cui io mi ero riferita all'epoca. In ogni caso non è stato un bel momento. A volte si sente proprio la necessità di sfogarsi pubblicamente per qualcosa, ma anni dopo potrebbe essere imbarazzante dover rendere conto delle proprie frasi... Da allora sono molto più "politicamente corretta", pure troppo, ma certi rischi non li voglio più correre.
RispondiEliminaLa tua esperienza fa proprio pensare a quanto sia piccola la rete. Posso solo immagine l'imbarazzo... :(
EliminaPerò è verissimo che è meglio essere politicamente corretti, perché tanto certi sfoghi pubblici non valgono proprio i rischi.
Io, in un recente inizio di restauro del blog, ho cancellato un vecchio post con un embrione di calendario editoriale del blog che poi, alla prova dei fatti, ho bellamente ignorato. Mi sembrava inutile mantenerlo. Per tutto il resto, non ho incontrato finora particolari problemi con quel che ho scritto e pubblicato. Ho modificato sì un altro paio di post, ma in dettagli minimi.
RispondiEliminaRiguardo quelli che tu definisci "progetti lasciati a metà" e io chiamo "binari morti", ne ho diversi anch'io nel blog. Conto prima o poi di riprenderli in mano, anche se per il momento preferisco dare la precedenza ad altre cose.
In effetti può capitare di prendere strade diverse o considerare nuove priorità. E' il bello di spazi come il nostro. Quindi inutile farsi sangue amaro per i binari morti, ci penserò su se riprenderli o lasciarli morti :)
EliminaVeri e propri post di cui mi sono pentita direi di no. All'inizio ricordo che scrivevo cose molto brevi, più per insicurezza ed inesperienza però. Come suggerivano altri commentatori, se ci sono dei post poco approfonditi che però continuano a interessarti, li riprenderei e li integrerei per una "nuova edizione".
RispondiEliminaProgetti lasciati a metà: purtroppo sì, come la prosecuzione del fantasy "Storie dei Quattro Regni", per mancanza di tempo. Quando andrò in pensione, la riprenderò in mano. ;-)
Mi sembra che siete un po' tutti d'accordo sul riprendere i vecchi post e aggiornarli. Quindi prenderò seriamente in considerazione la cosa. Tempo permettendo :)
EliminaIntanto grazie mille per avermi inserita nella tua vetrina. :) Non ho post specifici che detesto... anche perché non li rileggo! Tanto Google non mi fuma proprio, quindi il danno è inesistente. L'aspetto grafico è stato spesso carente, questo sì. I primi duecento post, poi, trasposti dalla pagina FB al nascente blog perché non andassero perduti, erano brevi e poco approfonditi, ma erano pensati per un contesto diverso. Quanto ai tuoi "detestati", credo che ti abbiano già dato i consigli giusti. (Gli sfoghi sono il Male! Per fortuna me ne sono accorta prima di aprire il blog... ;))
RispondiEliminaGoogle per me rappresenta un mistero. Di fatto ci sono solo determinati post (vecchi) da cui mi arriva traffico, quelli più recenti non li considera proprio.
EliminaHai provato a mettere una descrizione ai post o all'intero blog? Quello che ho notato è che condividendo il tuo blog su FB questa settimana non è venuta fuori né la descrizione né il nome del blog. Qualcosa di strano c'è, secondo me. Magari potresti farlo esaminare a un esperto.
Le descrizioni le ho tutte, credo, ma Marco mi ha confermato che il problema con Google esiste (ho solo 2 pagine indicizzate). Cercherò una soluzione al problema, che non è da poco.
EliminaI post del passato fanno parte effettivamente della tua evoluzione quindi non li cancellerei, anche se se c'è proprio un post per il quale non ti senti a tuo agio per motivi vari puoi cancellarlo, non vedo perchè soffrire inutilmente. Io la penso così ;-)
RispondiEliminaPer il mio blog non mi pongo troppi problemi per i post scritti in passato, rappresentano quello che ero in quel momento ed è anche interessante scoprirlo ogni tanto. Il mio blog però è molto più libero per forma e contenuti l'ho chiamato- liberamente- apposta, anche se evito gli sfoghi, perché scriverne vuol dire ripensarci e mi avvelenerebbero la vita, preferisco dimenticarmene. :)
Il principio della libertà è giustissimo, anche perché siamo qui senza vincoli di pubblicazione e non è di certo un lavoro. Quello che mi è chiaro, anche alla luce dei vostri commenti, è che certe parti del blog vanno un po' riviste. Proprio per stare bene con se stessi, come hai detto :)
EliminaMolte segnalazioni anche io, come quelle sui concorsi letterari, e svariate rubriche che tempo fa ho abbandonato nel blog.
RispondiEliminaQuei post non cancellarli, fanno parte della storia del blog ;)
La tentazione di eliminarli c'è, ma credo che alla fine li lascerò proprio perché sono parte di un percorso :)
EliminaMi ero persa questo post!
RispondiEliminaIo non ho mai riletto i miei vecchi post, in fondo è solo un anno che scrivo e so già che tra un paio d'anni scuoterò la testa imbarazzata a rileggermi, ma ora è troppo presto.
Forse la cosa migliore è proprio non rileggersi mai!
EliminaFinora non ho avuto ospiti sul mio blog, non sono una grande fan dei guest post.
RispondiEliminaSicuramente ci sono post che riscriverei completamente, per approfondire e rendere più leggibili.
Mi viene il dubbio che rileggendoci a distanza di molto tempo ci verrebbe comunque voglia di riscrivere tutto. Penso che per quanto mi riguarda, riscrivendo certi post, cambierebbe completamente il taglio. Comunque sto considerando la possibilità di fare qualche nuova edizione :)
EliminaIn caso ti stessi chiedendo perché rispondo a pezzi e bocconi, è perché sto cercando di sorpassare Barbara nei top ten commentatori, così la settimana prossima tocca a me :D :D :D
RispondiEliminaAhahhaha :D Non ce n'era bisogno perché con Barbara avevamo già concordato che saltava il turno, quindi toccava a te comunque :P
Eliminaprrrrrr!! Pari merito! :P
EliminaTranquilla, il mio blog va in pubblicazione stanotte...e poi ne avrò ancora per qualche giorno a sistemare l'indicizzazione (solita storia di un collaboratore divenuto improvvisamente latitante...)