Quando scrivere è una fatica



Il grande incubo di uno scrittore? Di certo è il fantomatico blocco dello scrittore!
Chiunque ami scrivere farà la sua conoscenza, prima o poi, e si ritroverà afflitto da quella specie di vuoto mentale, dalla totale incapacità di buttare giù qualcosa di leggibile, dalla terribile mancanza di ispirazione.
Così è stato per me negli ultimi tempi: completare il romanzo che stavo scrivendo mi sembrava una fatica enorme, un’impresa impossibile.

Continuavano a venirmi in mente quegli autori che sono riusciti a fare della scrittura di libri la loro professione, i fortunati che “sulla fiducia” ricevono addirittura un anticipo economico su quello che scriveranno… una specie di leggenda dalle nostre parti, ma a quanto pare una realtà in altri Paesi. Considerando che da noi sono gli scrittori a pagare per farsi pubblicare, si tratta proprio di fantascienza… In ogni caso, mi sono chiesta: come faranno a scrivere in modo costante?
Nel tentativo di trovare una risposta, ho cominciato a navigare in rete in cerca di rimedi fai da te per superare questo blocco. A quanto pare nessuno per il momento ha ancora inventato una cura seria e definitiva per questa specie di malattia (per fortuna non contagiosa) e di certo se qualcuno mettesse in giro una pillola in grado di garantire l’ispirazione, avrebbe grande fortuna. Tuttavia, nella vasta comunità di siti e blog sulla scrittura si trovano una miriade di consigli per superare il blocco dello scrittore.
E visto che alla fine ho davvero ritrovato l’ispirazione perduta e sono riuscita a finire il romanzo, ho pensato di scrivere questo post, spiegandovi quali metodi hanno funzionato per me e quali sono stati al contrario proprio inutili e irritanti!

1) Aspetta che ti passi
E' il più gettonato tra i consigli per superare il blocco dello scrittore. E di solito è quello che faccio anche io: aspettare tempi migliori e dedicarmi ad altro nel frattempo. Questa volta però è stato diverso. Avendo deciso di affidare il mio ultimo scritto a un concorso, il tempo non era affatto un rimedio valido, anzi…

2) Distraiti con altre attività
Musica, film, attività fisica. Anche questi metodi potrebbe funzionare se non si avessero pressioni che ci obbligano a seguire un certo ritmo di scrittura. Personalmente, ho provato, ma alla fine ero sempre allo stesso punto di prima, ovvero senza ispirazione. E frustrata.

3) Fai brainstorming 
Ho già parlato di questa tecnica in questo post. Devo dire che qualche piccolo frutto l’ha dato anche questa volta: tra le cento idee da buttare che ho tirato fuori, ne è affiorata anche qualcuna buona.

4) Leggi testi scritti da altri
A meno che non abbiate anche il blocco del lettore (che tra parentesi esiste davvero) può essere un rimedio ottimo. Può essere fonte d'ispirazione anche soltanto sfogliare vecchi romanzi, storie lette tanto tempo fa, qualche pagina qua e là a caso senza la pretesa di seguire la storia. L’ho provato ed è stato utilissimo.

5) Scrivi comunque, anche senza ispirazione
La trovo una pessima idea. Ma se volete riempire pagine e pagine di testi-spazzatura, fate pure.

6) Riesamina quello che hai scritto
Funziona abbastanza bene per ritrovare il filo e l'atmosfera giusta. Mi sono messa tranquilla e ho ripercorso mentalmente la storia, come vedendola in un film...

7) Continua a pensare a quello che vuoi (o devi) scrivere
Esatto, è proprio l’opposto di quello che di solito si suggerisce! Non vi sto dicendo di scrivere per forza (come ho già detto, quella è una pessima idea), ma di tenere la mente concentrata sulla questione, consciamente o inconsciamente. Questo vi permetterà di essere ricettivi a tutte le piccole ispirazioni che vi arrivano, a cogliere facilmente le buone idee. Mi è stato molto utile!

Prova e riprova, insomma, lentamente il blocco si è “sbloccato”. All'inizio sembrava che ogni pezzetto che scrivevo uscisse con il contagocce, ma poi sono riuscita fluidamente a riempire tutti i buchi che erano nel mio romanzo, a colmare quelle mancanze e quei salti che mi infastidivano.
Come una farfalla, l’ispirazione è tornata a volteggiare intorno a me… so che non potrò mai catturarla, ma soltanto seguire a distanza il suo volo incostante. Ma averla intorno è essenziale!

E voi che metodi usate per superare le vostre "crisi"?

Commenti

  1. Io di solito mi rileggo tutto quello che ho scritto, per riprendere il filo ed immergermi nella realtà che sto raccontando, e poi cerco di seguire il flusso dei pensieri e di "sentire" quello che mi dice... non sempre funziona, ma di solito sì

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    1. sì, anche io l'ho trovato molto utile... anche perché purtroppo non riesco a scrivere in modo costante e quindi perdo il filo facilmente :)

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    1. Leggere è fondamentale, fai benissimo! C'è stato un periodo però in cui io non riuscivo a leggere nulla... mi sembrava tutto noiosissimo... il blocco del lettore è proprio brutto, a quel punto non puoi fare altro che aspettare di trovare un libro che ti prenda davvero!

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    2. Anche questo vivo e ho vissuto. E' come se nessun libro "mi chiamasse" fino in fondo. Come se "non vedessi" trame "che mi appartengono".

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  3. MI è successo varie volte e l'ultima è durata parecchio. Ho accettato la situazione e ho aspettato. Ora sono "ripartita".

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    1. E di certo appena sei "ripartita" ti è sembrato tutto così naturale... come se non avessi mai smesso di scrivere, vero?

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    2. Si, ma ho avuto anche la sensazione di fragilità inaudita del momento. Era forte ed è forte il timore di tornare a perdere questo momento di creatività. Ogni tanto mi azzardo a parlarne con qualcuno, ma ne esco sempre con la stessa sensazione: "Devo imparare a tacere". Le persone non si rendono nemmeno conto di come, anche senza volerlo, possono bloccare un processo con un giudizio o una supposizione data nel momento sbagliato, quello della creazione libera.

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    3. Parlando di fragilità hai proprio colto nel segno, secondo me. Penso che la creatività sia un dono e non una cosa di nostro possesso, è qualcosa di fuggevole che dobbiamo saper cogliere e apprezzare. Proprio quando si hanno tanti alti e bassi forse si capisce il valore di questi momenti...

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    4. parole introvabili!!! lei è proprio un prodigio. :)
      come fai haai trovare parole che spieghino la situazione senza perdere il ritmo poetico???

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  4. Quando mi accade...prendo un libbro di poesie, ne leggo alcune e poi riprendo come nulla sia accaduto! buona serata...ciao

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    1. Chissà, forse l'ispirazione è contagiosa... ci sono libri (come quelli di poesie) con una certa magia dentro che non smettono mai di trasmetterci qualcosa!

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    2. pienamente d'accordo!!!! :)
      una magia speciale. ma che si svela solo a chi sa capire.

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  5. questi consigli sono veramente utili. ma nella mia situazione mi rendo conto che queste cose già le so!!!!! wow :)
    e ho solo 12 ani.
    (non mi sto vantando e non vorrei neanche offendere, ma vorrei esprimere i miei pensieri)

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  6. (ehm, ehm, scusatemi errore di scrittura)
    anni e non ani
    :|
    by quella di sopra

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  7. Una bella doccia che purifica l'anima è la cosa più utile! ;)
    Scherzi a parte, bisogna distrarsi. Comportarsi come se si dovesse iniziare un romanzo da capo. Cercare informazioni, andare in giro, vedere gente...

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  8. Anche a me è successo varie volte; di solito non mi accanisco, lascio perdere temporaneamente e rimando la scrittura ad un altro momento in cui mi sento maggiormente ispirata...Ed una volta che ricominci a scrivere tutto viene poi naturalmente. E' l'unico rimedio che finora ha avuto successo nel mio caso.

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    1. Credo che sia la cosa migliore in molti casi non forzare la scrittura. L'ispirazione è una faccenda delicata e spesso capricciosa :)
      Grazie per il commento.

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  9. A chi non è capitato?! Non sono molto d'accordo con il punto 7. Secondo me è necessario disconnettersi per ritrovare l'ispirazione. Parere mio :)

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    1. Dopo aver provato entrambi i metodi, posso dire che a volte è necessario disconnettersi, a volte continuare a rimuginare fino a trovare la soluzione giusta. Forse dipende dai momenti o da come siamo fatti. Purtroppo in queste cose non esistono ricette valide per tutti :)
      Grazie per il tuo commento, Francesco!

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