Marcella Nardi presenta “La Maledizione di Bashaar”




Buona domenica a tutti. Per la rubrica presenta il tuo libro, quest'oggi vi propongo il romanzo di Marcella Nardi “La Maledizione di Bashaar”.

Sinossi

Un romanzo Storico ricco di Suspense & Mistero.
  • Una Reliquia Maledetta
  • Un Segreto da Nascondere
  • La Devozione dei Templari
  • Un Feroce Assassino
1100 - Gerusalemme viene ferocemente saccheggiata.In mezzo al caos, dalla chiesa del Santo Sepolcro sparisce una preziosa reliquia. È un frammento della Vera Croce, presumibilmente macchiata del sangue di Cristo. Sul sacro reperto, l'ombra di una terribile maledizione: chiunque la tocchi subirà una morte prematura e raccapricciante. Inizia così, attraverso il tempo e i secoli, il suo lungo peregrinare di mano in mano, lasciando dietro di sé una lunga scia di sangue, finché il cerchio si chiuderà nel 2005.

Menzione Speciale - XII Premio Internazionale NAVARRO - “Impulso innovativo al genere Giallo & Legal Thriller”

Amo leggere e scrivere da sempre.
Il mio genere preferito è il giallo, in tutte le sue sfumature, e l’azione/avventura.
Da quando mi sono trasferita in USA, alle porte di Seattle, mi dedico quasi interamente alla scrittura, oltre a tenere corsi di italiano, agli americani, e di inglese, agli italiani.
In merito ai generi che ho citato sopra, amo sia quelli storici che moderni.
Da amante della Storia antica e, soprattutto, medievale, sarei tentata di scrivere solo gialli storici, ma amo non fossilizzarmi. Ecco perché scrivo anche gialli e legal thriller, che si svolgono ai tempi attuali.
Il romanzo che ho da poco pubblicato, “La Maledizione di Bashaar” appartiene al genere Giallo Storico, Suspense e Mistero.
La storia inizia nel 1100 e termina nel 2005. Siamo tra la prima e la seconda Crociata. Gerusalemme cade sotto la brutale forza distruttrice dell’esercito cristiano. Fu un vero massacro anche di civili, donne, vecchi e bambini. E qualcosa accade…
Quello che amo nella stesura di un romanzo giallo/storico, oltre a creare una bella trama, è la ricerca che svolgo prima e durante la scrittura. Voglio che il background storico sia reale, per far muovere i miei personaggi, qualche volta anch’essi realmente esistiti, in un ambiente, e contesto, credibili. È importante, dunque, studiare usi e costumi di un determinato periodo. La cura anche dei minimi dettagli è importante. La trama di un romanzo deve essere verosimile e detesto non offrire al lettore un’ambientazione storica scorretta. Pensate che per questo romanzo ho imparato termini del vestiario maschile inglese dell’epoca; con che utensili si cucinava e si mangiava, e tante, ma davvero tante altre cose.
Il periodo delle Crociate è uno di quelli che più mi intrigano, anche perché sui cavalieri Templari, che hanno avuto un grande ruolo al tempo, la moderna storiografia sta dipingendo una versione un po’ diversa di questi monaci/guerrieri.
Sempre in quel periodo andò intensificandosi il commercio truffaldino delle sacre reliquie. 
Da qui ho creato un mistero incentrato su una particolare reliquia che viaggia attraverso il tempo, seminando una scia di morte: un pezzo della Vera Croce di Gesù. 
Anche per questo argomento ho studiato la tradizione medievale sulle reliquie. Sapevo molto, ma ho scoperto un mondo incedibile tra superstizioni, truffe e complotti. 
Infine, ho voluto creare due colpi di scena: uno che si basa su molte zone d’ombra in merito a un feroce personaggio realmente esistito (di cui non dico nulla per non fare spoiler) e uno alla fine, nell’epilogo. Anche per quest’ultimo, mi sono basata su una parte di storia vera londinese del 2005.
Vi auguro buona lettura con La Maledizione di Bashaar.   

Marcella Nardi

Incipit

Gerusalemme, luglio 1100

Sangue… sangue dappertutto.
Gerusalemme era caduta sotto la presa degli eserciti crociati e la Città Santa era finalmente in mani cristiane.
Erano trascorsi solo due giorni da quando gli infedeli erano stati sconfitti, ma i messaggeri stavano già cavalcando verso nord per comunicare l’importante notizia al Papa e ai re occidentali, proclamando al mondo che Dio aveva consegnato una grande vittoria nelle mani meritevoli degli invincibili e gloriosi soldati della sua santa guerra.
E tutto questo in nome di Dio! Che ne sarà di noi nel giorno del Giudizio?, si domandava il cavaliere mentre osservava, sgomento,  la carneficina operata dagli eserciti cristiani. 
Si chiamava Ewart, Sir Ewart Beringar, uno dei pochi cavalieri inglesi che si era unito alla crociata. Non si sentiva un eroe conquistatore. Mesi di fame, malattie, maltempo e difficoltà avevano fiaccato il suo entusiasmo per l’impresa. Quando le imponenti mura della Città Santa erano state finalmente violate e le sue porte spalancate per permettere l’entrata del resto dell’esercito, i cristiani si erano fatti strada tra gli abitanti civili come angeli vendicatori, ed Ewart ne era rimasto disgustato. Le uccisioni si erano perpetrate nel pomeriggio, e durante tutta la notte, così che quando i primi raggi di sole illuminarono Gerusalemme da est, l’astro evidenziò uno scenario infernale.
Dio mio, abbi pietà di noi, se puoi…, non faceva che ripetersi il cavaliere, camminando lungo le strade della Città Santa con la morte nel cuore.

Ebook e cartaceo in vendita su: 

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