Voglia di silenzio
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Foto di Teona Swift (Pexels) |
Cari amici, mi rendo conto che è tanto tempo che non aggiorno il blog. Facendo un rapido conto sono tre mesi che non scrivo un post.
Ho sempre guardato con un certo fastidio chi sparisce dall'oggi al domani. In rete capita spesso che persone che vedevi spesso sui social a un tratto cancellino l'account o semplicemente non pubblichino più nulla. Anche i blog, soprattutto negli ultimi anni, a volte vengono trascurati per lungo tempo o muoiono di inedia. L'autore non si cura più di pagare lo spazio e il sito s'inabissa di colpo. Senza annunci, senza addii, senza spiegazioni. E come dicevo, è un comportamento che dall'esterno mi è sempre apparso poco carino nei confronti di chi si ritrova di fronte a questo silenzio. Eppure, è quello che ho fatto anche io in questi mesi, in cui la mia voglia di bloggare e di partecipare ai social ha raggiunto il massimo disinteresse, per non dire la massima nausea.
Ci sono stati fattori esterni, è vero. Prima di tutto il fatto che ho avuto per quasi tutto il 2022 il computer rotto. Non vi sto a raccontare le varie odissee per riuscire a riavere un PC funzionante, tra soldi spesi inutilmente, lunghissime attese, telefonate arrabbiate e tecnici incompetenti. Una situazione che effettivamente non era il massimo per mantenere vivo il blog o per commentarne altri (dal telefono non mi è mai riuscito). Per me che percepisco il computer come una sorta di appendice, è stato un piccolo trauma restarne senza. Ho fatto i salti mortali per organizzare la pubblicazione del libro a marzo e successivamente gestirne la promozione. E tantissime attività ho dovuto tenerle fuori perché il portatile dell'età della pietra che usavo per scrivere non era minimamente sufficiente.
Ma questa circostanza (insieme ad altre più personali) ha portato in piena luce qualcosa di cui ero solo vagamente consapevole, ovvero il fatto che non provo più nessun interesse per la vita online. Più esattamente, mi ha fatto capire che in rete si perdono un'infinità di tempo e di energie che nessuno ti darà mai indietro.
Ci sono stati giorni in cui ho pensato di cancellare ogni account e silenziare tutto il rumore di social e blog. Ebbene, non uso a caso la parola silenziare, perché è proprio di questo che ho sentito e sento tuttora il bisogno: silenzio. Tutto qua fuori (blogosfera, social e così via) mi appare troppo caotico, chiassoso, invadente, polemico. Inutile e vuoto, spesso.
Credo che in tutte le cose esista una fase ascendente e una discendente. La mia fase discendente è iniziata quando ho cominciato a prendere in antipatia certe dinamiche tra autori e blogger, certe situazioni che non erano nelle mie corde. E quest'anno - dopo aver tagliato parecchi rami secchi - ho capito che non si può tornare indietro, perché ormai vedo tutto in un ottica molto diversa da quella di dieci anni fa.
Nonostante l'impulso a sparire, alla fine non ho cancellato né social né blog, perché forse ci saranno giorni il cui la voglia di condivisione online sarà più forte del desiderio di silenzio. Ma non so quando o se questo accadrà.
Per il momento ho chiuso con la rubrica 7 blog per un autore e tra non molto metterò in pausa anche quella di presentazioni di libri (ho ancora un paio di autrici da pubblicare). Sono rubriche che non leggeva quasi nessuno, siamo onesti. E non so se tornerò a curare gli altri appuntamenti, ora come ora non mi sento di fare previsioni.
E questo è tutto. Sentivo però il bisogno di mandarvi un saluto, nella speranza di diventare meno asociale nel prossimo futuro.
Ciao MT! Guarda, il mio blog penso sia il meno commentato e guardato in assoluto in tutta la Rete mondiale (almeno in confronto a quelli che bazzico di solito, che strabordano di commenti). Nonostante questo, quando penso di avere qualcosa di interessante da dire, lo aggiorno con qualche articolo. Poi, se qualcuno lo legge, non può che farmi piacere.
RispondiEliminaNon è necessario che ci siano scadenze o impegni: aggiorna quando ne hai voglia. Del resto pure io sono stato almeno un paio di mesi senza proporre nulla di nuovo.
E poi l'età che avanza e il tempo a disposizione - sempre poco - e le magagne che arrivano, naturalmente ti portano a preferire altre cose, no?
È solo questione di tempo e anch'io lascerò perdere, ma per come la vedo, non farti problemi: quando ne avrai voglia ti farai sentire.
Buon anno, intanto, e buon tutto!
Buon anno e buon tutto anche a te, Gabriele! Mi sono ormai lasciata alle spalle scadenze o impegni, ormai mi stava tutto troppo stretto e vorrei fare mio lo spirito con cui gestisci il tuo blog, con la massima serenità, aggiornandolo quando ho qualcosa da dire. Ma forse avrò bisogno ancora un po' tempo per disintossicarmi da tutto. Grazie di cuore per il commento!
EliminaMi spiace molto Maria Teresa. Il tuo è stato il primo blog che ho iniziato a leggere, prima ancora di aprire il mio, quando proprio non pensavo di aprire un blog, ma avevo bisogno di scrivere e non avevo ancora capito cosa, come, in che modo. Quindi io tiferò sempre per il tuo ritorno. Mannaggia, che se il problema era il pc, te ne trovavo uno di ripiego, te ne prestavo uno io, che accidenti! Sicuramente c'è altro, e quando tutto si somma, occorre tempo e pazienza per recuperare un po' di entusiasmo. Ti auguro in questo 2023 di trovare una nuova dimensione per la tua scrittura, uno spirito rinnovato, la grinta che ho letto fin dall'inizio. Io ti aspetto fiduciosa. :)
RispondiEliminaGrazie davvero per il tuo tifo, Barbara, per me significa moltissimo soprattutto in questa fase. Il problema non era il pc in sé, diciamo che è stato un fattore esterno che ha portato alla luce una stanchezza che mi trascinavo da troppo tempo. Per esempio dover impostare tutte le settimane le rubriche usando strumenti scomodi, mi ha fatto chiedere "ma chi me lo fa fare?". Le difficoltà ti rendono consapevole di aspetti interiori di cui magari non eri consapevole fino in fondo.
EliminaSono comunque certa dentro di me che la voglia di scrivere qui, di comunicare, e così via, tornerà. Per ora mi limito a frequentare un po' a distanza gli altri blog, sono diventata passiva ma mi piace ancora leggervi. Un abbraccio
Stiamo seguendo un percorso molto simile, per quanto riguarda la presenza in rete e nei social. Quando le cose cambiano dentro di noi, dopo il primo periodo di lotta diventa insensato, e alla fine impossibile, non cambiare anche le cose fuori. Non ti auguro quindi di "rimanere" ma di "diventare" quello che stai diventando, qualunque cosa sia, nella massima gioia possibile. <3
RispondiEliminaEsatto, Grazia, hai centrato benissimo ciò che ho faticosamente cercato di dire con il mio post. Il cambiamento c'è stato e non è stato per nulla facile, ora però poter guardare le cose in faccia è per me un passo avanti e mi dà serenità. Grazie per le tue belle parole!
EliminaTi capisco perfettamente. Sarà che per lavoro passo otto ore tra siti, blog e social, ma quando ho un po' di tempo libero preferisco dedicarlo alla lettura o alla scrittura, ma fuori dal web. Non che non mi interessino le opinioni altrui, ci mancherebbe, ma non mi sembra più il luogo adatto per discutere. Preferisco una chiacchierata davanti una tazza di tè, anche se sono consapevole che sul web sono nate tante belle amicizie, che ancora oggi sono amicizie reali.
RispondiEliminaCondivido in pieno il tuo punto di vista. Non rimpiango nulla dei bei momenti passati, soprattutto con voi blogger. Ma stare tanto tempo al computer, riuscire a stare dietro a e-mail, commenti, post e così via, a un certo punto ha cominciato a pesarmi. Mancava quella leggerezza di un tempo. Trovare un equilibrio non è stato possibile, si vede che doveva andare così. Un caro abbraccio, Silvia
EliminaCara Maria Teresa come darti torto,
RispondiEliminai social sono diventati, spesso, l’anticamera dell’inferno. La verità è che la maggior parte delle persone che li frequentano li usano come “sfogatoio” dei loro problemi oppure il luogo dove trovare qualcuno da rimorchiare (a sua insaputa), oppure il luogo delle recriminazioni politiche o altro, insomma un luogo dell’assurdo dove imperano i messaggi di odio (non si capisce se siano manovrati ad arte dai leoni da tastiera oppure se ci sono davvero troppi odiatori in rete, magari entrambi).
Pensa che io mi sono ritrovata uno stalker da una pubblicità a pagamento di un mio eBook, mi ha tempestato di messaggi per un giorno finché non l’ho bloccato, tanto per citare un mio caso concreto...
Viene voglia di abbandonare tutto e di fare silenzio. Io l’ho pensato qualche volta, ma per ora resto, il blog mi sembra un mio spazio più o meno tranquillo...
È necessario agire come ci si sente, anch’io da settembre ho rallentato molto le mie pubblicazioni sul Blog, d’altra parte il tempo passa e la vita cambia e con lei i nostri interessi e priorità. Buon anno.
Eliminasinforosa
@Giulia
EliminaGuarda io ho perso il conto delle persone che ho dovuto bloccare su FB e Instagram, capisco benissimo come ti sei sentita con il stalker. Penso ogni giorno di più che i social ti costringano ad atteggiamenti che nella vita non ci sogneremmo di avere, come quello di trattar male le persone per difenderti da attacchi e invadenze. Per non parlare delle polemiche che imperversano sui gruppi... forse è come dici tu, sono manovrati da qualcuno, sennò è difficile spiegarsi il motivo di tanto odio gratuito.
Sicuramente i blog sono un angolo più tranquillo ma secondo me non meno impegnativo. Ora come ora non ho la testa neanche per questo, ma continuo a sperare che sia una fase. Un abbraccio!
@Sinforosa
Sì, si cambia, la vita cambia. E' giusto seguire ciò che si sente, le forzature portano solo a stare male. Un caro saluto
Sicuramente gli anni d'oro dei blog sono finiti, era tanto divertente quando tutti eravamo attivi e ci citavamo e ci seguivamo a vicenda. Non credo che tornerà quell'epoca per via del tempo che manca, dei social che ci permettono di comunicare ancora più velocemente, dell'abbandono della comunità da parte di molti. Io vorrei scrivere ogni tanto sul mio blog ma sono rimasta bloccata al passaggio da feedburner a mailchimp. Ci ho perso varie pause pranzo e poi ho rinunciato, per dirti quanta energia avessi da dedicare al blog. Non mi interessa più leggere i consigli di scrittura, ormai son sempre quelli, però mi fa piacere leggere le novità sulla vita dei blogger. Tu, Sandra, Barbara, Grazia, Giulia, Stefania. Vi leggo sempre volentieri e spero non cederete!! Per quanto riguarda le rubriche temevo che fosse più lavoro che guadagno e ora me lo confermi. Non le seguivo quindi non mi mancheranno. In bocca al lupo e buon anno! :)
RispondiEliminaEsatto, Lisa. Sono stati bei tempi, di condivisione vera, di divertimento, di sostegno reciproco. Ma penso che tutto abbia un suo apice e poi un periodo di declino. Molti blogger oggi sono ancora attivi, conservano l'entusiasmo, altri sono "giovani" e quindi ancora in piena passione. Io non mi sento più come un tempo, ne prendo atto e vado avanti. Chissà che un giorno non ci si ritrovi, magari in contesti diversi...
EliminaUn caro abbraccio, grazie per essere passata e buon anno a te!
Cara Maria Teresa Steri, anche se raramente ho seguito il tuo blog, come d’altra parte faccio normalmente con altri perché sarebbe troppo impegnativo farlo con costanza, non ho dimenticato le tue belle recensioni dedicate a due dei miei romanzi. Comunque capisco il tuo stato d’animo, ma il fatto è che oggi, a causa del moltiplicarsi sembrerebbe quasi illimitato di autori, e di conseguenza dei siti che si dedicano alla letteratura, assistiamo a una vera saturazione del settore. E come sempre quando l’offerta di un dato servizio diventa eccessiva oltre che svilita, la richiesta diminuisce. D’altra parte ci sono blogger validi come lo sei tu, e per questo mi auguro che superata questa fase, riuscirai a ritrovare l’entusiasmo per continuare. E se non fosse così, allora sono convinto che troverai mete da conseguire degne della tua bravura e determinazione.
RispondiEliminaUn abbraccio
Damiano Leone
Caro Damiano, riporto anche qui quello che dicevo su FB. Il tuo commento mi scalda il cuore e ti ringrazio davvero per quello che hai detto sul mio blog. Condivido in pieno il discorso sulla saturazione, io stessa per prima sono satura della mole di informazione e opinioni da cui siamo bombardati in rete. Per questo ho dovuto allontanarmi e diradare la mia presenza, sia nella blogosfera che qui sui social. Temo sia un aspetto dei nostri tempi sul quale non possiamo fare molto. Grazie di cuore per il tuo commento
EliminaTi capisco benissimo. Le mie pagine social hanno un buon successo ma lo sforzo non è minimamente ricompensato, poi, a chi piacciono i like, i complimenti e le belle parole... un vantaggio è che mi hanno contattato delle agenzie di marketing per fare pubblicità, sempre che non siano truffe. Sì, lettrici e lettori affezionati, (non poi tanti), ma se ripenso a 6 anni di alzate prima dell'alba e al numero sempre più crescente di imbecilli... NO! Non ne vale la pena. Ho dalla mia la perseveranza e tengo duro per quel ''non si sa mai''. (Andrea Perin).
RispondiEliminaCiao Andrea, indubbiamente lo sforzo per gestire tutto è enorme e inevitabilmente a un certo punto ci si chiede se ne vale la pena, soprattutto quando la vita ti tira da un'altra parte. La presenza in rete richiede una costanza e una fatica che non sempre vengono ripagate, quindi si rallenta o si molla del tutto. Anche io non intendo chiudere totalmente, ma ti capisco in pieno. Grazie per il tuo commento!
EliminaComprendo perfettamente il tuo punto di vista, Marina. In un certo senso anche per me esiste una certa ciclicità, soprattutto nella voglia di "socialità online", ma anche nella scrittura. Sono alti e bassi che vanno assecondati, tu fai benissimo a seguire ciò che ti senti di fare, i tuoi interessi, la tua vita reale. Io sto vivendo tutto questo in modo diverso ma so bene come ci si sente.
RispondiEliminaPer i problemi di account... nella pratica non saprei aiutarti, ma sono convinta che nulla accada per caso! Si risolveranno al momento opportuno, quando avranno svolto il loro compito, quale che sia...
Un caro abbraccio
Questo per me in passato, quando ho cominciato, è stato un blog in cui mi sono imbattuta fra i primi e mi è piaciuto moltissimo. Mi piaceva la grafica, la citazione dei Peanuts, la bellezza e luminosità dei contenuti, il tuo entusiasmo. Pensa che me lo sono letto un po' tutto nei primi due anni, talmente l'ho adorato. Poi si cambia, e con noi cambia anche la forma delle cose che ci appartengono. Non ho sempre ritrovato l'Anima di carta che avevo conosciuto, sono sincera, Maria Teresa. Coglievo invece un certo senso di amarezza, un cambiamento profondo, qualcosa per cui mi sono davvero dispiaciuta. Non mi stupisce dunque questo post, al quale non posso rispondere che con rammarico e dispiacere. Io spero che tu possa in futuro, chissà quando, ritrovare quello smalto. Sono fiduciosa sul "ritrovarsi" perché lo vivo sulla mia pelle, ma so anche che è stato un mio profondo desiderio ed è proprio la volontà a fare da motore.
RispondiEliminaConservo di te un bel ricordo, dei due tuoi romanzi che ho letto e recensito con passione, di tutti i consigli e le dritte che hai offerto in quell'entusiasmo dei primi anni. Confido in quel ritorno di bellezza, io ci spero. Un abbraccio a te!
Non si torna dietro, Luana. Il cambiamento che tu vedi con dispiacere per me è un naturale evolversi delle cose. Non potrei tornare a quell'entusiasmo o a quel genere di post perché ne è passata troppa di acqua sotto i ponti e perché la blogosfera stessa è cambiata. Oggi di post che aiutano a scrivere una sinossi (solo per fare un esempio) ce ne sono a bizzeffe e (diciamolo) hanno anche un po' stufato. A quel tempo mi piaceva anche aiutare gli aspiranti autori a trovare la loro strada, forse perché io stessa la stavo cercando. Oggi non sento più quest'esigenza, oggi ho altri bisogni, altri interessi. E sì, è innegabile che a tutto ciò si accompagni una certa amarezza, ma chiamiamola pure con il suo nome: disincanto. Troppe persone mi hanno ferita in questi ultimi due anni perché io possa sentire ancora quel trasporto e quel desiderio di condivisione di un tempo. Persone che si sono approfittate della mia disponibilità o che mi hanno semplicemente deluso con il loro comportamento. Anima di carta era per tante persone un blog "utile". Ma ho visto per pochi ricambiare questa utilità, più che altro ho visto gente rubare idee e consigli a man bassa. Quindi è ora di guardare avanti, pazienza se qualcuno rimpiange la vecchia me. Io sono serena, comunque.
EliminaGrazie per il tuo augurio, Luana, e grazie per essere passata. Un caro abbraccio a te
Cara MT, intanto grazie per esserti riaffacciata a darci tue notizie, in effetti il "silenzio" lo stavi praticando da un po', qualcosa che capita a ciascuna di noi, puoi giurarci. Sai quando sento di più il bisogno di "silenzio" dal blog? Proprio nel periodo che va verso la fine dell'anno. I primi giorni di dicembre sono gli ultimi in cui mi va davvero di scrivere qualcosa, poi, vai a sapere, mi lascio trasportare dagli impegni, dalla vita vera che a fine anno brulica di occasioni, e via via accuso quella stanchezza che ciascuno sente quando ha un anno di lavoro sulle spalle. Se poi la tecnologia e le vicende familiari ci mettono lo zampino, allora il riposo è obbligatorio.
RispondiEliminaVisto che anche io, sebbene non abbia la tua longevità, sono in rete da un po' e cominciavo a sentire la stanchezza, due mesi fa ho rinnovato l'acquisto del dominio per due anni. Mi sono detta: se non hai un incentivo, questa volta batterai la fiacca, Volpe!
Ha funzionato. Sto scrivendo nuovi post. Ma non c'è una regola. L'unica è stare bene con noi stesse, le nostre storie ma soprattutto con le nostre famiglie e la nostra vita. Ti abbraccio forte e ti aspetto, sempre. Elena
Cara Elena, intanto grazie per le tue parole. Anche io vivo gli ultimi giorni di dicembre come te, tra stanchezza e bisogno di ritirarmi in me stessa. Per me è sempre stato un periodo particolare, non sempre piacevole. Al momento non sono ancora uscita da questo stato, ma non me ne lamento perché ho occasione di dedicarmi ad altre attività, scrittura compresa. Però non voglio pormi limiti, vedremo cosa succederà il futuro. Intanto sono contenta della tua voglia di scrivere nuovi post, vai alla grande! Un abbraccio
EliminaCarissima Cristina, ricambio l'abbraccio e ti ringrazio per essere passata. In effetti è difficile lasciarsi alle spalle gli ultimi anni, penso che inevitabilmente abbiano lasciato in noi delle tracce e delle conseguenze, e per me tutto questo si è manifestato con il desiderio di spostare la mia attenzione più sulla vita reale.
RispondiEliminaE' bello che tu viva con amore il tuo blog e hai fatto benissimo a rinnovarlo e modernizzarlo, di sicuro questo è anche un incentivo a dedicarti di più a esso. E indubbiamente i blog non sono paragonabili ai social, dei quali si può fare tranquillamente a meno. Da parte mia spero che il desiderio di scrivere qui e in generale di riprendere a frequentare i blog torni prima o poi. La vivo come una parentesi necessaria, per ora. Un caro abbraccio