Come scrivere una sinossi?
In questi giorni sono alle prese con la (complicata) questione di scrivere una sinossi per il mio ultimo romanzo e ho pensato di condividere le mie “scoperte” con voi.
Di certo saprete che se volete inviare un testo a un esperto per una valutazione, a una casa editrice per una proposta editoriale, o se volete partecipare a un concorso letterario, dovete allegare una sinossi. La maggior parte delle case editrici lo specifica in modo chiaro (in aggiunta al testo completo o più spesso a un estratto del testo), mentre in altri casi non viene fatta nessuna richiesta. In ogni caso, mandare una sinossi è comunque un bene.
Ma cos’è esattamente una sinossi? Detto in modo semplice è un riassunto del libro, un condensato del suo contenuto. Potrebbe sembrare una faccenda semplice, visto che abbiamo scritto noi la storia e ci sembra di conoscere da sempre i personaggi e di poterli persino incontrare come vecchi amici... E invece non è affatto semplice.
Il punto è che in uno spazio piuttosto breve bisogna racchiudere molti fatti, bisogna distillare un’intera opera, trovando il modo giusto per presentarla. L’editore (o chi per lui) leggerà la sinossi prima di ogni altra cosa (e forse solo questa) e sulla sua base valuterà il nostro romanzo. Probabilmente non arriverà mai a leggere l’intero testo, né si farà un’idea del nostro personale stile né del nostro specifico modo di narrare, a meno che la sinossi non risulterà tale da incuriosire, da catturare la sua attenzione. Dunque la sinossi ha la responsabilità di fare da filtro ed è un compito ingrato!
Uno degli aspetti che mi rende maggiormente perplessa è proprio il fatto che ogni romanzo, ogni storia, ha una sua atmosfera, una sua voce, che non potranno essere riprodotte nelle poche righe della sinossi. Dunque, secondo me una casa editrice dovrebbe avere la possibilità di valutare un romanzo nel suo complesso. Ma se ciò non è possibile, dobbiamo fare del nostro meglio con la sinossi.
Come si fa una sinossi?
Bisogna esporre in forma sintetica e obiettiva la storia, completa di una presentazione dei personaggi e dei fatti più significativi. Una sinossi deve illustrare l’intero svolgimento, fino al finale, senza indulgere in commenti, critiche, riflessioni. Importante è non cedere alla tentazione di esaltare la storia o interromperla sul più bello per convincere qualcuno a leggere l'intero romanzo. Il finale va inserito? Sì, non farlo è un pessimo biglietto da visita.Occorre dare il massimo delle informazioni in poco spazio, in modo chiaro e comprensibile, tralasciando naturalmente le scene poco significative e i personaggi secondari. Non devono mancare i punti più importanti della trama e i relativi personaggi.
I nudi fatti però non bastano a catturare l’attenzione, a suscitare emozioni. Un consiglio interessante che ho trovato a questo proposito è quello di iniziare parlando del personaggio principale e del suo problema/obiettivo, sottolineando le sue motivazioni, le sue emozioni, proprio come si fa quando si scrive l'intera storia.
In pratica, una sinossi dovrebbe essere accattivante e stuzzicante, ma questo non significa che vadano usati toni enfatici o misteriosi, né che vengano nascosti di proposito fatti importanti al solo fine di suscitare curiosità. Di fatto la sinossi non è una quarta di copertina, quel testo che leggiamo per primo per farci un’idea del libro. Quel tipo di testo non è una sinossi, sono solo poche righe destinate a catturare il lettore e a spingerlo a comprare il libro. (Sulla quarta di copertina ci sarebbe molto da dire, ma questa è un’altra storia).
La lunghezza è un altro fattore importante, in media una sinossi dovrebbe essere di circa 2000 battute, più o meno una pagina A4, o al massimo due se il romanzo è molto lungo. Un sunto troppo corto infatti non darebbe un quadro sufficiente sul romanzo, troppo lungo genererebbe noia e fastidio.
Come per la scrittura di un romanzo, anche qui è bene evitare troppi avverbi e aggettivi.
Inoltre, la sinossa va scritta al presente. La formattazione deve essere impeccabile, così come la punteggiatura, ed è meglio optare per il doppio spazio tra le righe.
Infine, non delegate ad altre persone il compito di scrivere la sinossi: chi meglio di voi conosce fatti e personaggi?
A questo punto, dire che occorre prestare molta attenzione e cura alla sinossi, mi sembra una cosa ovvia...
E voi cosa ne pensate della terribile sinossi, manda in crisi anche voi? Avete qualche altro suggerimento su come scriverle?
Leggi anche: • Come fare una sinossi rapida ed efficace • La quarta di copertina è come il primo appuntamento |
Molto prezioso, come tutti i tuoi post!
RispondiEliminaIo con le sinossi ci faccio le guerre. Addirittura il premio Calvino di quest'anno lascia uno spazio di soli 600 caratteri per la sinossi. Ho stritolato il mio riassunto e ci ho versato il sugo dentro, daà solo una vaga idea del romanzo, ma vabbè: lì sono obbligati a leggerlo tutto dai 120 euro che mi hanno chiesto di iscrizione
Caspita, 120 euro!!! A quel punto la sinossi è solo una formalità, voglio sperare... soprattutto se è di 600 battute! In ogni caso in bocca al lupo :)
EliminaMA DAI 120 EURO PER PARTECIPARE AL CALVINO? OK E' UN GRAN TRAMPOLINO MA LO TROVO SCONCERTANTE.
RispondiEliminaOTTIMO IL TUO POST SOLO 2 NOTE:
- LA MIA VECCHIA PROF DI SCRITTURA BOCCIO' UNA MIA SINOSSI TROPPO ARTICOLATA, ERA DI UNA CARTELLA, E QUANDO RIFACENDOLA MOLTO + CORTA DIETRO SUO SUGGERIMENTO MI HANNO DETTO CHE...ERA TROPPO CORTA E HO DOVUTO RIESUMARE LA PRECEDENTE.
- L'AGENZIA CHE MI STA SEGUENDO RICEVETTE QUINDI LA CORTA MA HA VALUTATO L'INTERO MANOSCRITTO E POI MI HA CHIESTO UNA NUOVA SINOSSI
PER CUI LA SINOSSI E' IMPORTANTISSIMA MA IN ALCUNI AMBIENTI UNA BRUTTA SINOSSI NON PREGIUDICA L'INTERA VALUTAZIONE DEL LAVORO PER FORTUNA!!!!
SANDRA FROLLINI A COLAZIONE
In effetti una brutta sinossi non dovrebbe mai pregiudicare l'intera valutazione, meno che mai dovrebbe farlo un'agenzia letteraria, secondo me. Ancora meno capisco quando chiedono solo un'estratto del romanzo...
Elimina120 sono tantissimi sì, è che io ho il difettuccio di scrivere tanta roba, la tariffa per chi sta sotto i 400k caratteri è di (soli) 80 euro
EliminaPersonalmente odio scrivere sinossi.
RispondiEliminaDevo dire però che la trovo richiesta sempre meno. Per alcuni concorsi (es. IoScrittore) è poco più di una frasetta per far capire che se non altro sai di cosa hai scritto. Alcune case editrici dicono espressamente di non inviarle.
In ogni caso sono stata sconvolta dai 120€ per partecipare a un concorso. Io quest'anno ne ho spesi 10 per un concorso (ok, di racconti, ok, che offre una visibilità più modesta) e qualcuno mi ha comunque dato della fessa. 120€ però mi sembrano un furto. Ci sono serissimi concorsi per romanzi gratis o quasi.
Non prendo le difese di nessuno, ci mancherebbe, però va detto che il Calvino, a parte che è il più serio concorso letterario italiano in quanto è per esordienti assoluti, quindi non è "pilotato" da Case editrici e non è organizzato dal tale o tal'altro editore, comunque è una macchina enorme, con un gruppo di valutatori che complessivamente dà sino a 5 o 6 letture di ogni romanzo pervenuto e infine, qualunque sia l'esito, fornisce una scheda di valutazione. La qualità di chi almeno arriva in finale è così alta, che generalmente chi ci è arrivato si è poi affermato nel mondo della letteratura. Non vorrei fare autopromozione, ma qualora ti interessasse ad approfondire l'argomento, ne ho parlato qualche mese fa http://preferiscoleggere.blogspot.it/2012/05/calvino-il-premio-dei-veri-scrittori.html ... Ciao!
Eliminaperò il calvino è in assoluto credo il concorso migliore, ma in effetti non li scuso neppure io, di sti tempi poi : )
RispondiEliminaChe bel blog, ci sono capitata per caso. Qualche anno fa per partecipare al Cavino chiedevano 60 euro... tutto aumenta. Riguardo alle sinossi ancora adesso non sono tanto brava nello scriverle. Ed è importante visto che "lavoro in proprio" (un eufemismo per dire che mi autoproduco): occorre lavorare bene, i lettori non perdonano.
RispondiEliminaAuguri per il tuo nuovo romanzo :-))
Elisabetta
Grazie mille Elisabetta! Sì penso che tu abbia ragione, è importante scrivere bene soprattutto per i lettori, in fin dei conti si dovrebbe "lavorare" proprio per loro prima di tutto!
EliminaMolto interessante, come del resto tutto il blog!Grazie:)
RispondiEliminagrazie a te, i complimenti fanno sempre piacere :)
EliminaSì, scrivere sinossi è veramente difficile (o meglio, scriverle in modo efficace). Non credo che una cattiva sinossi pregiudichi la valutazione di un testo, credo che però se la sinossi è accattivante più facilmente il testo proposto sarà letto e valutato in tempi ragionevoli, mentre se nemmeno dalla sinossi attira, magari sarà tra quelli che finiranno nel cestino... COmplimenti per il blog, credo che lo seguirò assiduamente. Ciao!
RispondiEliminaGrazie, Carlo! Sì, è una bella sfida rendere la sinossi accattivamente, io ci sto provando... Penso che in alcuni casi presentare una buona sinossi possa rappresentare una chance in più. ciao :)
EliminaIo ho passato mesi interi a scrivere la sinossi di un mio libro. La sintesi non è il mio forte e poi è una tipologia testuale difficilissima.
RispondiEliminaMi permetto di dire che non è sufficiente scrivere un riassunto, perché una buona sinossi è costituita da diverse parti (il riassunto è solo la prima di queste). Arrivo su questo blog solo ora e già faccio la pignola, scusa!
I pignoli sono sempre accetti, ci mancherebbe :) Anzi, qualsiasi consiglio tu abbia è più che gradito, ho sempre pensato che condividere conoscenza ed esperienza sia fondamentale per chi scrive... Io sono un po' in alto mare con la mia sinossi, comincio a pensare che serva l'ispirazione pure per questo!
EliminaCiao ho scoperto per caso il tuo blog e non potevo non unirmi ai tuoi sostenitori poichè lo trovo davvero molto interessante e per cercare di entrare il più possibile a contatto con le tue parole mi sono ritrovata prona sul tavolo col viso leggermente coricato sulle braccia concentrata e intenta a leggere, cosa che mi accade solo quando davvero sono avvinta e affascinata da un testo.
RispondiEliminaTi vorrei segnalare un gioco per gli scrittori appena nato se vuoi passa da noi... intanto ti auguro una felice domenica.
Donatella
100 Mani - il grande gioco degli scrittori
http://centomani.blogspot.it
Grazie Donatella per il tuo bel commento! Passerò senz'altro a trovarti per sapere di più di questo "gioco degli scrittori"... Ciao :)
EliminaScrivere una sinossi non è per niente facile, mi ci sto imbattendo proprio in questo mese. Ho scritto una sinossi di tre pagine e mezzo, ma ho letto che gli Editori che pubblicano il mio genere richiedono più o meno una Sinossi che non sia più lunga di una pagina! Come hai scritto anche tu. Quindi mi sono ritrovata a dover tagliare, ma impostare il tutto è davvero complicato. Non so quante volte la dovrò riscrivere per farla venire bene, ma inizierò ad usare i tuoi consigli=)
RispondiEliminaAnche io mi sono trovata con questo problema in effetti, per non parlare del fatto che poi ogni editore ha un criterio diverso (c'è chi la vuole di una pagina, chi di 20 righe...) e quindi la sinossi va adeguata a seconda delle richieste...
EliminaBuon lavoro :)
Ciao a tutti... anch'io per la prima volta mi accingo a dover scrivere una sinossi, e sto' davvero penando. Stasera la inizierò per la terza volta e sento che non riuscirò a scriverla come dovrei... e ciò mi avvilisce non poco.
RispondiEliminaComunque sia trovo che lo scambio d'idee di questo blog sia stupendo, nonché fondamentale. Leggere i consigli di anima di carta mi ha, posso dire, aperto sicuramente un poco gli orizzonti.
RispondiEliminaGrazie di cuore! Ti auguro di trovare il modo per rendere al meglio la tua sinossi. Non avvilirti, la sintesi è un lavoro impegnativo ma non un'impresa impossibile. Comincia senza preoccuparti troppo della lunghezza, poi taglierai il superfluo in un secondo tempo.
EliminaBenvenuto nel blog :)
Ciao, sono capitata per caso sul tuo blog cercando aiuto per scrivere una sinossi, ed eccomi qua. complimenti per il tuo blog , molto interessante, e di aiuto. Dopo anni di libri scritti in testa, immaginati , desiderati, finalmente ho scritto un libro! bello o brutto che sia l'ho scritto io, ha un inizio e una fine, insomma e' mio. E ora mi guarda ogni giorno e vorrei farne qualcosa. Poichè non posso permettermi grosse spese, ho fatto un paio di corsi on line di editing e correzione bozze e ho sperimentato, quanto appreso, sul mio libro. L'ho pubblicato in vetrina sul sito il miolibro e ora sarei tentata dal self publishing. Ma mi sto chiedendo se non sia meglio passare dal giudizio, professionale, di chi lo fa per lavoro, per capire se quello che ho scritto vale davvero qualcosa. Mi sembra sia una forma di arroganza pubblicare il libro senza sapere se davvero ha un valore. ho trovato un'agenzia che a pagamento, 200 euro, valuta il libro , lo corregge e se e' valido lo suggerisce all’editore. Che ne pensi? A proposito: devo scrivere la sinossi del mio libro...usero' senz'altro i tuoi consigli. Grazie Maria
RispondiEliminaCiao Amali, ti ringrazio per i complimenti :)
EliminaConfrontarsi con qualcuno più esperto, con dei professionisti dell'editoria è sicuramente un fatto importante, quindi capisco la tua esigenza. Ma sarò sincera, personalmente sono un po' contraria a rivolgermi a questi servizi a pagamento, soprattutto perché non c'è nessuna garanzia che il libro venga realmente proposto poi a un editore. La cosa migliore in questi casi è informarsi sulla serietà e sul valore dell'agenzia, perché purtroppo ne sono nate tante ultimamente non troppo serie.
Il fatto che tu abbia frequentato corsi di editing magari può aiutarti a rendere il tuo romanzo già pubblicabile, senza ricorrere a aiuti esterni.
Cmq la mia è solo un'opinione generale, anche perché non conosco il tuo lavoro... E purtroppo hai ragione quando dici che c'è molta arroganza in giro, tanto da mettere in vendita un libro senza valutarne minimamente il valore.
Ciao!
Ciao! Più seguo questo blog più trovo consigli fantastici. A questo punto spero di poter ricambiare il favore in qualche modo.
RispondiEliminaAnch'io mi trovo a breve a dover affrontare la sinossi e forse sto usando uno strumento che potrebbe esservi utile (riguardo il consiglio di Animadicarta di illustrare l'intero svolgimento fino alla fine) Mentre stendo la storia di getto uso un software Storybook che mi permette di tener conto di tutto quello che è successo nel libro in maniera molto chiara e schematica.
Magari lo usate e conoscete già tutti, ma mentre leggevo i vostri consigli mi è venuto in mente che può essere perfetto quando poi devo capire cosa scrivere nella sinossi. Poi chissà se è un difetto dello scrittore, ma neppure io ho il dono della sintesi.
Buon lavoro a tutti!
Ciao Serena, ti ringrazio molto per il bellissimo complimento e ti do il benvenuto da queste parti.
EliminaHo provato tempo fa Storybook, poi l'ho abbandonato, però ho provato a usare da pochissimo un programma simile e mi trovo bene, ne ho parlato qualche giorno fa qui: http://animadicarta.blogspot.it/2014/05/un-programma-per-chi-scrive-narrativa.html
In effetti questi strumenti aiutano molto a strutturare il romanzo. Inserendo le varie descrizioni di scene e capitoli, poi la sinossi è già in parte fatta.
Hai ragione, comunque, sul fatto che chi ama scrivere di solito non ha il dono della sintesi :)
Complimenti per il tuo Blog, è veramente bellissimo e di grande interesse per me, l'ho scorso quasi tutto e ho appreso tantissimo.
RispondiEliminaE io che pensavo che scrivere un romanzo fosse la parte più complicata! La storia l'ho scritta di getto, anche abbastanza velocemente, devo dire. L'ho riletta cento volte e ogni volta l'ho modificata un po' e corretta qua e la. Ma credo di capire che il difficile arrivi adesso: la sinossi in primis e poi scegliere il destino della mia creatura... mi sa che resterà nel mio computer!
Ti ringrazio molto Mari :)
EliminaSì, hai ragione, dopo la scrittura del romanzo ci sono molte altre sfide, persino più impegnative!
Però non arrenderti, mi raccomando :)
Ciao, una domandina..ina... ma le proposte si mandano a più editori contemporaneamente, oppure uno alla volta, aspettare risposta e poi ad un'altro?
RispondiEliminaLe case editrici che ti chiedono, sempre nell'ultima nota, evntuale contributo alla pubblicazione, sono serie? è lecito?
Attendo risposte e consigli
Carmela
Ciao Carmela,
RispondiEliminati consiglio di mandare le proposte a più editori in contemporanea, visti i tempi biblici delle risposte.
Le case editrici che ti chiedono contributi non sono serie, ti suggerisco di non prenderle neppure in considerazione.
Se hai bisogno di altro chiedi pure!
Ciao,
RispondiEliminacomplimenti per il blog!
Volevo porre un paio di domande:
- Il mio romanzo è formato da diversi capitoli. Anni fa partecipai ad un concorso (a pagamento): vedersi inserire 2 piccoli capitoli del proprio romanzo su un'opera antologica e, se vincitori, vedersi pubblicato interamente e senza costi (cosa purtroppo non accaduta a me). Ovviamente non ho firmato nessun contratto. Posso partecipare a nuovi concorsi oppure inviare il romanzo ad altri editori senza preoccupazioni?
- All'epoca "salvaguardai" il romanzo 5 anni alla SIAE, ora scaduti. E' consigliabile farlo ancora prima di inviarlo (via mail o cartaceo) a tutti oppure si va sulla fiducia?
- Capitolo citazioni: nel mio romanzo ho inserito 2 poesie ad inizio e fine storia indicando autore e titolo dell'opera; qualche ritornello di testo musicale indicando autore e titolo; titoli di canzoni indicando sempre gli autori; titoli di film tra uno scambio di battute e l'altro dei personaggi. Ho cercato informazioni a riguardo ma poche conferme sicure:
- si possono inserire solo brevi citazioni (brevi quanto?);
- si possono inserire basta che non si spaccino per proprie;
- si possono inserire solo se non a scopo di lucro (se poi venissi pubblicato? Nel senso, verrei pubblicato grazie alla storia del mio romanzo, non per quelle canzoni o cantanti citati);
- si possono solo indicare i titoli delle canzoni o poesie ma non i testi perchè si va incontro ai diritti d'autore (pur facendone pubblicità positiva gratuita?);
- si possono inserire ricordandosi d'aggiungere nelle ultime pagine del romanzo titoli, autore e detentore diritti etc...
Spesso mi capita di leggere libri con al suo interno molte marche, titoli canzoni o cantanti, brevi testi di canzoni/poesie. Capisco che aiutino la storia ad essere più legata a quello spazio temporale. Ma l'autore avrà chiesto il permesso agli aventi diritto su ogni cosa?
Grazie a tutti!
Ciao Anonimo,
Eliminapurtroppo in materia dei diritti d'autore di cui parli non sono in grado di aiutarti. Se pubblichi con un editore, sarà in grado di dirti lui stesso cosa puoi lasciare e cosa no. In linea generale però anche per brevi brani credo tu debba avere il consenso dell'autore.
Per quanto riguarda la registrazione alla siae, non ha senso farla, perché a nessun editore verrebbe mai in mente di rubare la tua opera. Al limite auto-mandati un cd con il testo via raccomandata, tanto per precauzione.
Certo che puoi partecipare a nuovi concorsi o inviare il testo ad altri autori, se non hai firmato contratti devi considerarti libero.
Ciao animadicarta,
RispondiEliminavorrei chiedere un consiglio.
All'inizio del mio romanzo ho scritto la frase "I personaggi che appaiono in questo romanzo sono di pura fantasia. Ogni riferimento a persone e ad avvenimenti reali è puramente casuale."
Circa gli avvenimenti reali, in uno dei capitoli del mio romanzo, descrivo un pomeriggio in cui i protagonisti vanno allo stadio a vedere una partita di calcio. Giusto per far sorridere e rivivere quella giornata nella mente dei futuri lettori, ho reso partecipi i miei protagonisti in una vecchia partita avvenuta nella realtà (esempio: partita decisiva per uno scudetto di anni fa).
Pensandoci un attimo è stato un avvenimento reale, rischierei qualcosa? Dubito ma chiedo per esserne sicuro.
Grazie ancora,
Mirko
Direi che in generale quella dicitura puoi anche non metterla, a meno che i tuoi personaggi non abbiano realmente qualche assonanza con la realtà e quindi tu sia soggetto a denunce.
EliminaPer quanto riguarda il tuo esempio, però, non sono sicura di aver capito: fai giocare una partita realmente avvenuta a personaggi inventati?
La dicitura era stata inserita solo perchè la vedevo presente in molti romanzi.
RispondiEliminaNo no, i miei personaggi inventati, in quel capitolo, sono andati semplicemente allo stadio a vedere una partita di calcio. Però partita e risultato avvenuti realmente diversi anni fa (che non c'entrano nulla con l'intera trama del libro, però leggendo alla lettera quella frase che si mette si tratta di "un avvenimento reale").
Allora vai tranquillo! E puoi togliere la dicitura senza problemi.
EliminaGrazie mille per questo post!!! Utilissimo davvero, mi trovo a scrivere la sinossi del mio primo romanzo e sono parecchio agitata perché come hai detto... è purtroppo la parte fondamentale per un editore. :D
RispondiEliminaGrazie Lunatika, spero che possa esserti utile in modo concreto per realizzare una buona sinossi. Sì, è importante perché è il primo strumento che abbiamo per convincere un editore che il nostro romanzo vale la pena di essere letto.. :)
EliminaTi ringrazio per questo articolo, mi è stato molto utile per la realizzazione della mia sinossi! Forse devo giusto accorciarla un pochino e poi è pronta! Un consiglio: prima di spedire la mia opera alle varie CE, mi volevo autoinviare il tutto tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (per quel che vale, lo so). Essendo di giorno sempre fuori per lavoro, secondo te è meglio che metto lo stesso l'indirizzo di casa per poi andare a ritirare la busta all'ufficio postale di competenza, oppure mettere quello dell'ufficio dove lavoro? Forse mi sto facendo pensieri inutili, era solo per sapere se (in caso di futura necessità) fosse stato meglio veder scritto sulla lettera il mio indirizzo completo oppure quello di una società con scritto solo alla mia attenzione... Grazie! Christian
RispondiEliminaCiao Christian, grazie a te per l'apprezzamento.
EliminaIo sceglierei la prima soluzione, anche se poi devi andare a prenderti il pacchetto in posta. L'importante è comunque è che non lo apri.
Innanzitutto bellissimo articolo, davvero interessante.
RispondiEliminaMi ritrovo ora alla prima stesura, un po' ingarbugliata, del mio, spero che lo diventerà, primo romanzo e la sinossi mi interessa non poco e mi preoccupa molto. Penso che un buon scrittore debba saper scrivere un riassunto, ma farlo in modo davvero efficace è assai complicato. Poi, comunque, penso dipenda anche dal romanzo e dalla quantità di fatti importanti in esso contenuti. Io odio la sinossi, perché per quanto possa essere ... importante penso dia solo una vaga idea di un romanzo. Per quanto scritta bene, è il romanzo stesso ciò che conta, eppure spesso non sembra così.
Buona giornata,
Irene.
Ciao Irene, ti ringrazio.
EliminaSe riesci a individuare il nucleo della tua storia, scrivere la sinossi diventerà un'impresa meno complicata. In definitiva si tratta soprattutto di stringere all'osso il conflitto principale, spiegando di cosa si tratta in poche righe, il resto non è così importante anche se la trama è molto complessa.
Forse può esserti utile leggere questo altro articolo:
http://animadicarta.blogspot.it/2015/02/raccontare-e-dimostrare.html
Buona giornata a te.
Ciao a tutti! Domanda...se il libro è una sorta di autobiografia, come si fa a scegliere cosa scrivere nella sinossi? Roberta
RispondiEliminaCiao Roberta, per un'autobiografia valgono gli stessi principi dei romanzi, cerca di individuare il cuore della storia (in questo caso la tua) e parlane. La cosa migliore è puntare a far capire a chi legge la sinossi perché hai deciso di scrivere un'autobiografia e cosa vuoi trasmettere ai lettori.
RispondiEliminaCi proverò. Grazie e buon proseguimento! Roberta
EliminaHo trovato l'articolo molto interessante. Utili consigli per la stesura di una sinossi da tenere ben presenti.
RispondiEliminaGrazie,
Massimiliano
Grazie a te per l'apprezzamento, Massimiliano. E buon lavoro!
Eliminadurante il percorso della mia vita ho sempre scritto poesie e frasi,ma,solo quando la mia vita si e' trasformata da "piatta"a brillante,ho segnato con cura tutti i miei momenti piu felici..fino a quando,come per magia tutto si e' dissolto..la mia e' una storia vera,una bellissima storia d'amore,con intrecci e con ostacoli da superare,e adesso dopo trent'anni voglio scriverla..mi e' stata chiesta la sinossi....
RispondiEliminaCiao Barbie. Scrivere una sinossi prima del libro vero e proprio è molto utile, anche se a prima vista può sembrare un'impresa titanica. Sicuramente ti aiuterà a focalizzare i momenti più importanti della storia e anche ad avere il giusto distacco per raccontarla, visto che riguarda te stessa. Quindi non mi resta che dirti "buon lavoro"!
EliminaSalve a tutti. Anche io sono alle prese con la stesura della Sinossi. Per me però la questione è più complicata in quanto devo proporre una trilogia composta da tre libri. In questo caso è consigliabile scrivere tre distinte sinossi o solo una?
RispondiEliminaCiao Marco,
Eliminati suggerisco di fare tre sinossi distinte con una piccola introduzione unica per tutti e tre i volumi, per spiegare che si tratta di una trilogia. Magari puoi metterla in corsivo, ho visto farlo spesso.
Salve a tutti. Mi inserisco anche io in questo bel blog di scrittori (o aspiranti tali come me).
RispondiEliminaSono alle prese con la sinossi e trovo la cosa molto tosta anche perché la mia è una storia a incastri con tre protagonisti... un delirio fare il riassunto! Come uscirne? sono stato breve nella speranza di suscitare interesse, ma ho paura di aver sbagliato. Che consiglio mi dai/date?
Grazie!!
Ciao stellacorsara, io sono giunta alla conclusione che riassumere non sia una buona idea, perché è molto più difficile. Meglio partire facendo mente locale sulla storia, cercando di catturarne il senso. A quel punto scrivi una frase, che poi ampli aggiungendo dettagli. Oppure fai una scaletta con gli elementi chiave della trama e parti da lì.
EliminaCiao a tutti, sono nuovo di qui e vedendo l'argomento mi son detto perchè no? Devo preparare la sinossi del mio libro, ma sono un pò incasinato, per il semplice fatto che nel mio racconto ci sono dei salti temporali, cioè la storia di quello che succede dopo un evento e quella che accade prima, che ne è la causa. Ho molti dubbi come metterla giù, se fare un riassunto seguendo il tempo e non i capitoli, oppure se dovessi seguire il libro mi ritroverei con il saltare da una parte all'altra. Sono perplesso, anche perchè nell'epilogo finale vengono svelati i segreti dell'evento, che poi si lega all'introduzione. Un vero casino! Secondo voi, come dovrei procedere, un piccolo suggerimento? per favore, Grazie
RispondiEliminaCiao Stefano. Prendi il mio parere come un'opinione non professionale... Io nel riassumere la storia non terrei conto della sequenza con cui presenti i fatti ma solo della storia in sé. Poi alla fine specificherei che la trama è raccontata attraverso dei salti temporali e che nell'epilogo c'è la rivelazione.
EliminaGrazie, proverò.
EliminaLa sinossi non è difficile.
RispondiEliminaLa sinossi è un incubo! Tanto più se, come me, hai scritto un romanzo la cui trama è difficile da spiegare già a parole: farlo stare in due cartelle in modo efficace è praticamente impossibile. Il punto è: sinossi non efficace = zero possibilità con l'editore. Dal momento che le possibilità di noi piccoli ed infiniti sconosciuti sono già infinitesimali... la cosa mi preoccupa un po'.
In ogni caso, bel sito. Spero di trovare tanti altri aiuti preziosi...!
Veronica
Ciao Veronica, purtroppo è proprio come hai detto: la sinossi rappresenta un gancio per gli editori e come tale è una questione molto delicata.
EliminaCome dicevo in un altro commento, la cosa migliore che si può fare è ridurre subito al minimo la trama e solo dopo aggiungere dettagli. Cerca di trovare il cuore della storia e fai ruotare il resto tutt'intorno.
In ogni caso in bocca al lupo e grazie per l'apprezzamento :)
Ciao! Questo è il primo pezzo che ho letto sul tuo blog.Per caso lo avevo trovato in internet quando dovevo fare una sinossi.Et voilà... La sinossi riuscì. Grazie..
RispondiEliminaSono felicissima di esserti stata utile! La sinossi è un osso duro per tutti.
EliminaSalve, come molti anche io sono capitato casualmente in questo blog e proprio per una sinossi, richiesta in questo caso dal concorso KOBO "6 romanzi in cerca di autore" Come faccio a capire quante battute ho scritto? Word mi dice le parole non le battute, il concorso mi chiede una sinossi di non più di 5000 battute che direi siano molte. Puoi aiutarmi gentilmente? Grazie.
RispondiEliminaCiao, personalmente non uso Word, comunque cercando in rete ho visto che devi andare sul menu Revisione e poi alla voce Conteggio parole.
EliminaEsiste anche questo tool online: http://toolset.mrwebmaster.it/varie/charcounter.html
Ciao, ho una domanda. Nella sinossi bisogna scrivere la descrizione fisica dei personaggi? La descrizione caratteriale suppungo di sì XD
RispondiEliminaNo, niente descrizioni fisiche a meno che non abbiano rilevanza nella storia. Lo stesso vale per il carattere.
EliminaGrazie per questo tuo articolo. Vado a scrivere una media sinossi e poi invio la mia opera prima a un concorso. In realtà è presente nella stampa un commento di un giornalista che nella sua analisi ha scritto per me una sinossi.
RispondiEliminaGrazie ancora.
Grazie a te, Vittoria. Spero che questi spunti ti siano stati utili, poi fammi sapere com'è andata!
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