Letture: i miei temi del cuore

Ci sono storie alle quali non so resistere, che mi attirano più di altre. Temi che fanno scattare un non-so-che dentro di me e che consciamente o inconsciamente cerco sempre nei romanzi. Sono quelle tipologie di storie che mi catturano sempre, a prescindere dalla lettura più o meno piacevole, o dall'eventuale delusione.

Qui vi racconto le mie preferenze, maturate lettura dopo lettura.

1) Nella mente dell'assassino


Ho un debole per tutti quei romanzi che indagano nella psicologia dei "cattivi", che riescono a scavare anche negli animi più torbidi e a cogliere tutte le sfumature dell'indole criminale. Mi piacciono le storie dove il protagonista arriva all'omicidio (o a qualche altro crimine) perchè trascinato dagli eventi o vittima dell'influenza negativa di qualcuno. Ma anche quelle in cui il personaggio lotta contro i suoi peggiori istinti, affinché non prendano il sopravvento. Insomma, mi affascina il lato oscuro che è in ognuno di noi. Tipicamente poi resto male per la fine terribile che quasi sempre spetta al protagonista.

I primi romanzi che ricordo mi colpirono in questo senso furono quelli di Cornell Woolrich (come Ho sposato un'ombra), poi ho letto quasi tutto di Ruth Rendell (Rebus per un funerale e Il volto del peccato sono i miei preferiti) e ultimamente ho scoperto la scrittrice tedesca Charlotte Link, bravissima a indagare negli aspetti più cupi di uomini e donne. I più classici che ho amato sono senz'altro Il ritratto di Dorian Gray e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.

2) I viaggi nel tempo


Questo è uno dei temi a cui non so proprio resistere. Basta che la trama evochi anche lontanamente salti temporali, viaggi nel passato o nel futuro, intrecci tra epoche diverse, che devo assolutamente saperne di più. Mi attirano tutte le speculazioni fantascientifiche dell'argomento, ma anche semplicemente quei romanzi che prevedono che il protagonista si ritrovi catapultato in realtà lontane nel tempo dalla sua, non si sa bene come.

Galeotto fu sicuramente Asimov con La fine dell'eternità, ma potrei fare un intero post su tutti i romanzi di viaggi nel tempo che ho letto. Imperdibile il classico La macchina del tempo e tutti i suoi derivati. Bello anche il romantico Appuntamento nel tempo di Richard Matheson e ho adorato L'anno del contagio di Connie Willis. Quello che mi ha deluso di più è stato Timeline di Crichton, un mattone noioso e pretenzioso.

3) Inquietanti misteri nella normalità


Persone normali che indagano su qualcosa di insolito, il mistero che irrompe nell'ordinarietà di tutti i giorni. Ai polizieschi veri e propri preferisco questa tipologia di gialli che hanno come protagonista comuni cittadini che, costretti dagli eventi, si ritrovano implicati in situazioni intrigate e si mettono a investigare. Trovo questo tipo di romanzi molto rilassante, chissà perché. Ancora meglio è quando il mistero riguarda il paranormale, ma detesto le facili soluzioni o le approssimazioni in questo campo.

I primi di questo genere che ricordo di aver letto da adolescente sono stati La prima moglie di Daphne du Maurier e Coma di Robin Cook. Dopo ho divorato moltissimi gialli Mondadori, scegliendoli con criteri simili. Ultimamente ho letto La legge e la signora di William Wilkie Collins, ambientato nell'800, in cui una signora si improvvisa investigatrice.

4) Questo pazzo mondo


Rientrano tra i miei preferiti i libri divertenti e dissacranti, quelli che fanno del sarcasmo anche su temi seri, naturalmente se sanno mantenersi entro i limiti del buon gusto. In generale, mi piace quando un autore è in grado di guardare con occhi disincantati e ironici i suoi personaggi o il mondo, reale o surreale che sia.

I miei preferiti sono quelli di Christopher Moore, in particolare Il ritorno del Dio Coyote, ma anche alcuni di Terry Pratchett (come la serie di Morty l'apprendista dove la morte viene personificata), autore che mi piace per la sua capacità di fare ironia in chiave fantasy. I più folli letti sono il raccolto Flatlandia di Edwin Abbott Abbott (che vi consiglio al 100%) e Golem 100 di Bester, uno dei più strampalati romanzi mai incontrati (ma anche L'uomo disintegrato dello stesso autore non scherza quanto a stranezza).

5) Il lato psicologico della fantascienza


Il mondo cambia, le tecnologie evolvono, e noi? I romanzi di fantascienza che affrontano temi legati al futuro in chiave psicologica, con particolare attenzione ai personaggi, alle loro storie e relazioni, mi attirano molto.

In cima alla lista di storie di questo tipo ci sono i romanzi di Robert Sawyer, che si addentra molto nelle implicazioni delle scoperte scientifiche e che affronta anche temi classici della fantascienza con una certa attenzione al lato umano. Difficile dire quale mi sia piaciuto di più, ricordo in particolare Processo alieno, Rollback, L'equazione di Dio e Apocalisse su Argo. Penso che anche Asimov avesse questa capacità di scandagliare le implicazioni dei progressi scientifici e tecnologici.


Avete anche voi dei temi privilegiati quando scegliete un libro?

Commenti

  1. I primi tre temi prendono molto anche me, nella mente dell'assassino in particolare. Mentre non riesco proprio a sopportare i libri dissacranti o eccessivamente ironici e leggo poco fantascienza. :)

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    1. I libri dissacranti devono essere anche acuti e non eccessivi, altrimenti neanche io li sopporto. Sulla fantascienza, fino a qualche anno fa non mi attirava affatto, poi ho scoperto che il taglio psicologico è molto accattivante, tanto quanto un thriller.

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  2. Dei numerosi libri che hai citato ho letto solo Dorian Gray e Dr.Jeckyl & Mr. Hyde. Ovvio che poi ho letto altri libri, diversi dai tuoi, per ognuna delle categorie che elenchi.
    Se trovo il tempo potrei anche realizzare un post ad hoc (naturalmente riconoscendoti la paternità dell'idea) ;)

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    1. Allora aspetto il tuo post :)
      E naturalmente se hai suggerimenti di lettura, ben vengano!

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  3. Direi che i tuoi due ultimi temi prendono molto anche me, infatti ho letto quasi tutti i titoli che hai citato. A dire la verità, però, sono onnivora. Di solito tendo a schivare con codardia le storie che mi sanno di "troppo tristi", ma se poi mi acchiappano non ne esco più. E anche il drammone famigliare mi prende molto poco. Per il resto sta tutto nella capacità dell'autore di tenermi attaccata alla pagina
    Tenar (in incognito)

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    1. I romanzi troppo tristi o le saghe familiari li evito anche io, ma in passato ne ho letti diversi. Credo che con il tempo i gusti diventino più definiti. Però è vero quello che dici, tutto sta alla bravura dell'autore, a prescindere dal tipo di storia.

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  4. Direi che non possiamo rubarci i libri, così a occhio e croce! ;)
    Le mie principali tentazioni sono forse le storie che contengono un viaggio, spirituale ma anche reale, e anche quelle che indagano le sfumature dell'animo umano in un contesto all'apparenza normale, come tanti romanzi di Anne Tyler e Catherine Dunne. Amo molto anche il fantastico, che sia classico, urban o distopico. In generale apprezzo molto la letteratura americana.

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    1. In effetti mi sa che non ci possiamo scambiare i romanzi! Però è interessante conoscere altri gusti e magari scoprire che qualcosa di diverso da quello che abitualmente leggiamo può incuriosirci. Infatti indagherò sulle autrici che citi!

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  5. Anche a me prendono molto le storie che affrontano tematiche legate alla "mente dell'assassino" e ancor di più agli aspetti più inquietanti della normalità o dell'apparente realtà. Molto meno quelli dissacranti e quelli dedicati ai viaggi nel tempo.

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    1. "L'apparente realtà" mi sembra una buona definizione. Mi piace quando i romanzi propongono una situazione che poi si vela essere l'opposto di quello che sembra :)
      Hai da consigliarmi qualche titolo che ti è piaciuto?

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  6. a parte la fantascienza e il fantasy (questo ad eccezioni di Harry Potter e Le nebbie di Avalon) sono onnivora basta che il libro sia scrito bene, anzi benissimo. Rebecca la prima moglie è un libro che ho molto amato e letto 3 volte. Lei è inarrivabile a dir poco, unica. Sandra illibridisandra

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    1. Della du Maurier volevo leggere anche La casa sull'estuario, tu lo hai letto?
      Anche a me è piaciuto Le nebbie di Avalon, un po' meno gli altri della serie. Di lei ho provato altri fantasy, che però non sono riuscita mai a finire.

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    2. Sì, La casa sull'estuario è stupendo, molto sottile. Il racconto Venezia dicembre rosso sangue, o qualcosa del genere forse era settembre, l'apice del suo genere. Bacio Sandra

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  7. Flatlandia! Ma dai! Sei un segmento allora...

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    1. ahah :D
      C'e chi lo trova noioso... secondo me invece è geniale.

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  8. Condividiamo la n°1 e la n°5 !
    Più passa il tempo, più mi faccio guidare dalla qualità dello stile, piuttosto che dalle tematiche, ma ho i miei pallini. Storie con tematiche lgbt (non militanti, massicce, propagandistiche, ma naturali, eleganti, "sfumate" con il resto della storia e senza pregiudizi - insomma, merce rara!) Storie sui robot o sulle fate. Finali tragici. Storie a metà tra la fantasia e la realtà (si dice realismo magico, no?)

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    1. Intanto benvenuta! Sono contenta di trovare qualcun altro che apprezza la fantascienza. Ma i finali tragici proprio no, mi lasciano troppo male...

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  9. Detti così li leggerei tutti! il primo punto non mi era chiaro ma poi ho capito perfettamente quando hai citato il mio adorato Dorian Gray. Anche l'indagine condotta da una persona non del mestiere mi piace molto, vedi "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte".

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    1. Allora indagherò sul titolo che hai citato! Anche se ho già una lista lunghissima di libri da leggere... e sempre meno tempo :(

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  10. Sei anche tu una vera macchina da lettura, complimenti! A parte i titoli classici, molti non li conosco proprio - del resto non basterebbero trenta vite per leggere tutto quello che ci attira.

    A me piacciono molto i romanzi che mi trasportano nel tempo, indietro o avanti non ha importanza, e che mi facciano quindi vivere in altre epoche. Non solo, anche in vite parallele, infatti adoro i romanzi di Murakami dove nella quotidianità si aprono sempre porte su altri mondi e su creature strampalate ma accolte dal protagonista senza batter ciglio.

    Come te, mi piacciono i romanzi ironici e intelligenti, ricordo che ho letto più volte "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene" di Roy Lewis: esilarante!

    I perfidi, poi, sono imperdibili, il vero sale della letteratura. Come farne a meno? Devono essere però perfidi di classe, non mi piace leggere (o scrivere) di perfidi rozzi e poco chiaroscurali.

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    1. Murakami ce l'ho il lista, come ti avevo detto, perché mi incuriosisce molto. Simpatico quello di Roy Lewis :)
      Hai ragione, i protagonisti perfidi devono essere ben tratteggiati, con tutte le sfumature possibili, altrimenti il romanzo perde moltissimo!

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  11. Nel punto 1 mi rivedo molto anche io: anche quando non si tratta di un assassino vero e proprio, mi piacciono le storie con protagonisti imperfetti, che forzati dagli eventi si trovano a commettere gesti di cui non sono fieri. Diciamo che questo presupposto è anche alla base del mio romanzo (e le prossime pagine che arriveranno mettono ben in evidenza questo principio) ragion per cui quasi tutti i personaggi principali hanno uno o qualche lato oscuro.
    A parte questo, i miei gusti sono molto più simili a quelli di Grazia. Anche a me piacciono le storie di viaggi e i romanzi di introspezione psicologica. Nella categoria dei miei preferiti in assoluto, però, ci sono le opere corali, quello che mettono in mostra personaggi diversi. Mi piace quando una storia ha attinenza con il reale e, oltre a raccontare una vicenda, descrive un mondo. E mi piacciono anche i così detti "gialli/thriller quotidiani": la vicenda coinvolge una piccola comunità, un ristretto gruppo di persone che cela profondi segreti, vedi "L'ombra del silenzio", che tu mi hai consigliato quest'estate e che mi ha fatto conoscere la Link. Dopo questo romanzo ne ho letti altri due suoi. Se entrano in gioco intrighi internazionali, la CIA, gli alieni o che altro inizio ad annoiarmi. Amo il realismo :)

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  12. In effetti quando ci si allontana molto dalla realtà, il rischio è quello di annoiarsi perché non ci si identifica abbastanza. E' una cosa che capisco. A quel punto però sta alla bravura dell'autore trascinarci nel suo mondo, anche se è radicalmente diverso da quello che conosciamo.
    In generale i libri di spionaggio e la fantascienza pura non piacciono neanche a me.

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. Mi piace tutto quello che riguarda il mistero, ma soprattutto il mistero dell'uomo, del protagonista. Dentro ognuno di noi si cela un potenziale genio, scrittore, assassino, tossicodipendente ecc. Non importa se si tratti di un sci-Fi di un epopea o di un thriller. ... se l'autore riesce a incuriosirmi facendomi girare la pagina e senza dirmi troppo allora sono in trappola. Può trattarsi di un racconto o di un bel tomo corposo: non mi stacco più.
    In generale non amo i tristissimi, anche se tra questi ci sono dei libri da leggere e credo che alcuni autori di genere, alle prove con altre tematiche, se la caverebbero più che bene. Il punto è che hanno "imparato l'arte" di prendere, di prenderti. Sanno tenerti incollato e probabilmente anche se parlassero di un rubinetto che perde, non c'è verso, saresti li inerme a leccarti l'indice e rotearlo per sapere cosa viene dopo.
    Grazie comunque per la esternazione dei libri che ti hanno emozionato. Li metto in lista in ordine sparso.

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    1. Anche per me i misteri sono un "punto debole" nelle letture, basta anche poco per catturarmi.
      Riguardo ai libri tristissimi, invece, di recente nutro un po' di avversione, dopo tutto quando leggo romanzi voglio soprattutto svagarmi ed evadere, quindi troppi drammi li tengo lontani. Vero è però quello che sottolinei, ci sono autori così bravi che qualsiasi cosa scrivono sanno tenerti incollato alle pagine! Ah, che bello sarebbe conoscere i loro segreti... :)

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  15. Concordo col lato 5 (nel qual caso ti consiglio il mio Il guardiano delle menti, ora che è libero dai diritti con la 0111 edizioni voglio metterlo su amazon come ebook); poi a me piace molto sognare con i romanzi rosa tradizionali, un po' alla Jane Austen (no chic-lit) e con i romanzi per ragazzi

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    1. Wow, non sapevo che scrivevi anche di fantascienza! Grazie per il tuo commento, un abbraccio :)

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