Come fare una sinossi rapida ed efficace
La sinossi è una sorta di croce per chi scrive romanzi, un’attività faticosa e impegnativa di cui si farebbe volentieri a meno, eppure è diventata quasi indispensabile se si vuole inviare la propria opera a una casa editrice. Su come scrivere una sinossi di un romanzo ho scritto in un altro post (Come scrivere una sinossi), ma qui vorrei dirvi qualcosa in più, soprattutto sulla base degli ultimi tentativi fatti in proposito.
La prima cosa da capire è che per scrivere una sinossi dobbiamo prescindere dal punto di vista e guardare lo svolgersi degli eventi in modo obiettivo.
Cominciate con il descrivere in breve questi elementi:
- Dove e in che tempo si svolge la storia
- Chi è o chi sono i protagonisti
- Qual è il punto di partenza, la situazione iniziale
Poi individuate i punti chiave della trama e fate una lista delle scene principali.
Anche se la sinossi è una sorta di riassunto del romanzo, procedere facendo un riassunto vero e proprio non la strategia migliore, perché si tende a esagerare con dettagli ed eventi, per poi essere costretti a tagliare in seguito. E' meglio quindi fare mente locale sull'intero intreccio, focalizzandosi su quelli che sono i momenti più importanti. Bisogna sforzarsi di trovare solo i punti davvero essenziali, lasciando da parte tutto quello che una volta eliminato non rende la storia meno sensata. Io mi sono regolata così per la mia ultima sinossi: ho fatto un elenco di 10 punti di svolta. Poi li ho collegati insieme e li ho arricchiti con qualche dettaglio significativo.
Anche se la sinossi è una sorta di riassunto del romanzo, procedere facendo un riassunto vero e proprio non la strategia migliore, perché si tende a esagerare con dettagli ed eventi, per poi essere costretti a tagliare in seguito. E' meglio quindi fare mente locale sull'intero intreccio, focalizzandosi su quelli che sono i momenti più importanti. Bisogna sforzarsi di trovare solo i punti davvero essenziali, lasciando da parte tutto quello che una volta eliminato non rende la storia meno sensata. Io mi sono regolata così per la mia ultima sinossi: ho fatto un elenco di 10 punti di svolta. Poi li ho collegati insieme e li ho arricchiti con qualche dettaglio significativo.
Dobbiamo quindi mostrare in modo chiaro:
- il tema generale del romanzo
- l'obiettivo del protagonista
- le sue motivazioni
- il suo ostacolo principale
- come si scioglie il conflitto principale
- da che punto di vista è scritta la storia
- qual è il messaggio che volete mandare (se ce n'è uno)
Aggiungo che di solito, proprio perché si tratta di una vera scocciatura, si tende a non fare una sinossi a meno che non sia necessario, eppure ultimamente ho scoperto che scrivere una sinossi nel corso della scrittura di un romanzo facilita molto le cose. Avere un quadro generale, prima ancora di arrivare alla conclusione, ha anche una sua utilità nel processo creativo e può rendere la futura revisione più rapida.
E voi che consigli avete per non far diventare la sinossi un incubo?
Leggi anche: • Come fare una sinossi rapida ed efficace • La quarta di copertina è come il primo appuntamento |
La sinossi è un incubo. Lo dico dopo averne appena scritto una.
RispondiEliminaPer esercitarmi ieri ho anche scritto sinossi di libri non miei, per evitarla in toto avrei pagato oro.
Il dramma è la lunghezza. In una pagina ti giochi la possibilità che il tuo romanzo sia letto. Alla fine io ho riassunto in tre righe l'idea che è alla base del romanzo. Poi ho presentato in 5 righe i due protagonisti (che determinano anche il punto di vista) e infine ho spiegato la trama. Ho sforato sulla pagina (ovviamente). Domani spedisco. Per fortuna adesso ho aggiunto un tassello, l'agente letteraria, che al massimo mi dice di rifare tutto e come rifarlo. Ho anche sognato che fosse lei a scrivere la sinossi, ma in fin dei conti apprezzo di avere un controllo su come il mio romanzo viene presentato agli editori.
L'ansia da sinossi ce l'ho anche io. Voglio dire, è davvero possibile in poche righe trasmettere l'essenza di una storia? Il dubbio mi resta, a prescindere dalla lunghezza. E resto anche dell'idea che in un romanzo ci siano molti aspetti che si perdono completamente nel farne un riassunto.
EliminaMi accodo a quelli che non amano le sinossi.
RispondiEliminaMi dibatto fra dire l'essenziale e valorizzare tutto, fra cercare di essere obiettiva e presentare il testo in modo commerciale, conto e riconto le battute...
Insomma, una vera faticaccia!
Forse, con esperienza ed esercizio si migliora...
E' un faticaccia, indubbiamente, e mi auguro anche io che prima o poi che diventi più facile e soprattutto più efficace!
EliminaCiao Anima, ho apprezzato la tua spiegazione di come redigere una sinossi, ma mi spiace l'aver dovuto constatare alcune contraddizioni: giustamente dici che la sinossi dovrebbe essere il più breve possibile, ma in seguito ti dilunghi su quali e quanti sono gli aspetti da inserirvi. Ora, se uno dovesse inserirvi tutti quegli aspetti, la sinossi non riuscirebbe più ad essere breve. Il significato del termine "sinossi" è "presentazione in forma di tabella", e per questo deve essere il più stringata possibile. Ti faccio un esempio: "Nel corso del suo viaggio inaugurale, su un transatlantico si sviluppa una storia d’amore tra due ragazzi provenienti da diversi ceti sociali, che si concluderà tragicamente con l’affondamento della nave". In trentadue parole è riepilogata la trama delle tre ore e passa del film Titanic. E’ questo, che vuole un editore. Ciao!
RispondiEliminaFreereader
Ciao freereder, ti ringrazio per il tuo intervento. E' vero, essere stringati è sicuramente l'obiettivo numero uno e immagino che riuscire ad avere un colpo d'occhio sulla storia sia ciò che cercano gli editori quando chiedono una sinossi. Purtroppo, poi, c'è chi vuole riceverla in 20 righe e chi in 5 pagine, il complica un po' le cose...
EliminaCiao Anima di Carta, detesto scrivere le sinossi, come detesto scrivere le quarte di copertina. Mi trovo in difficoltà su ambedue i fronti, infatti non sono mai stata brava nei riassunti a scuola! ;-) Mi dici se per caso hai scritto un post su come redigere una buona quarta di copertina? Un grazie di cuore.
RispondiEliminaNo, mai scritto, anche perché sulle quarte di copertina avrei più che altro da dire male... è difficile trovarne di fatte bene. Non mi è mai capitato di doverne scrivere, ma immagino sia impegnativo il condensare una storia ancora di più rispetto alla sinossi e in più spingere qualcuno all'acquisto del libro.
EliminaGrazie comunque! Vado avanti come Diogene con la lanterna! :-)
RispondiEliminaScrivere una sinossi per me è più difficile che scrivere un romanzo. Grazie per i suggerimenti.
RispondiEliminaPenso che tu sia in ottima compagnia in questa difficoltà! Spero che i suggerimenti ti possano essere utili... grazie a te :)
EliminaCiao, Anima di carta. Complimenti per il blog, i suggerimenti (alcuni davvero curiosi e istruttivi). Ti posto la quarta di copertina per un mio romanzo. già edito. Così, giusto per sapere cosa ne penseresti, se dovessi comprarlo solo sulla base di essa:
RispondiElimina"Dicembre 1975. Torino, la città della Fiat e del sogno industriale. Una delle città della rivolta operaia, degli scontri in piazza.
Michele, giovane ingegnere, si trova suo malgrado catapultato in una vicenda di intrighi, pedinamenti e sparatorie. Diego, un terrorista, metterà a repentaglio la sua sicurezza per aiutarlo, in nome della loro amicizia.
Michele dovrà fare dolorose rinunce, fuggire via per poi tornare solo dopo tanto tempo. Troverà una città cambiata, dove si è spenta l’eco dei molti fatti accaduti e dove la vita gli riserverà ancora un’ultima sorpresa.
Alla fine non resterà un vero vincitore, solo una grande storia di amicizia che travalica ogni confine. Nessuno è perfetto, gli uomini sono come formiche in fila: le più numerose seguono la direzione comune senza deviare e senza chiedersi cosa è giusto e cosa no; le meno numerose, al contrario, deviano perché hanno bisogno di cercare, capire, combattere. Appunto: le formiche di piombo. "
Enzo D'Andrea
Ciao Enzo, ti ringrazio per i complimenti.
EliminaLa tua quarta di copertina incuriosisce e propone argomenti interessanti. Forse però - se vuoi un'opinione spassionata - dice fin troppo sulla trama, almeno per i miei gusti. Bello il titolo e il simbolismo.
Ho capito benissimo il senso della sinossi.... ma scusate come si scrive la sinossi in un libro di poesie?
RispondiEliminaPurtroppo non ne ho idea, ma ipotizzo che possa essere utile parlare del filo conduttore, cercare di inquadrare le poesie in un quadro organico.
Eliminaper esperienza personale: è più difficile scrivere una sinossi che scrivere l'intero romanzo
RispondiEliminaPurtroppo è vero. Sarà che chi scrive ha raramente il dono della sintesi :)
EliminaTi ho trovata per caso , proprio perché sto cercando DISPERATAMENTE di scrivere la sinossi del mio libro...
RispondiEliminaSto odiando questa cosa con tutta l'anima!!!
Io non ho il dono della sintesi!
Grazie per le dritte!
:-)
Ciao! Spero che queste indicazioni ti siano state utili, comunque resta sintonizzata perché a gennaio ci sarà un nuovo post sull'argomento :) Anche io ho odiato molto quest'attività, servono tanti tentativi prima di trovare la formula che ci soddisfi. Tentando e tentando...
EliminaBuonanotte: estrema sinossi di un altro giorno al crepuscolo
RispondiEliminaAhah :D
EliminaA proposito di sinossi e quarta di copertina, mi sono ritrovato su questa bella pagina: complimenti! "Odore di camino spento" è il titolo del mio nuovo libro che si riferisce al parere olfattivo di un whisky torbato ma è anche una metafora riferita a un anziano ex dirigente d'azienda già sessantottino. Non sono entusiasta della mia sinossi che, purtroppo, ho dovuto così racchiudere: "In un caldissimo pomeriggio di Giugno, un anziano dirigente d’azienda è adescato, alla fermata del bus, da una giovane tossicomane. I due vanno al mare e poi a casa dell’anziano che vive solo, abbandonato dalla moglie. Non hanno nessun rapporto sessuale, restano a bere un pregiato whisky dell’Islay: il Laphroaig, un distillato torbato dagli impareggiabili odori. Al risveglio dalla mezza sbornia, l’anziano si rende conto che la ragazza è andata via sottraendogli un preziosissimo orologio, dono dell’azienda per il suo pensionamento, promesso solennemente al suo nipotino. Inizia la ricerca della ragazza, restando coinvolto in una brutta storia in un ambiente mai frequentato: quello degli spacciatori e ricettatori di un noto quartiere della città."
RispondiEliminaOvviamente, non c'è alcun cenno alla psicologia e alle motivazioni del personaggio principale. Secondo te, avrei dovuto fare una menzione a questi aspetti oppure è sufficiente per un lettore?
Ciao Enzo, grazie intanto per l'apprezzamento.
EliminaPenso che la motivazione del protagonista sia fondamentale, quindi ti suggerisco di aggiungerla, se diversa da quanto hai già scritto.
La sinossi mi sembra buona e accattivanente, forse si potrebbe alleggerire un pochino togliendo alcuni dettagli, in modo da renderla ancora più fluida.
Grazie per la sollecita risposta. Purtroppo qualche minuto fa ho saputo che avendo registrato l'ISBN con quella sinossi (self-publishing) resterà tale in tutti gli store a meno di richiedere un nuovo numero.
RispondiEliminaLa motivazione del personaggio, la ricerca dell'Audemars Piguet da 25 mila euro, solennemente promesso al nipotino, non è la sola; con esso ricerca la ragazza con la quale ha trascorso alcune ore e delle quali serba un "buon odore" (è affetto da una specie di sindrome di Proust...), per non aggiungere altro. Quindi, ho dovuto limitarmi ad un conciso riassunto, diversamente avrei scritto un altro libro. Grazie ancora, davvero gentile.
Anima di Carta, blog bellissimo, complimenti!
RispondiEliminaMi sono imbattuta in più occasioni in questo articolo, l'avrò letto svariate volte ormai… perché non riesco a uscire dall'incubo di questa maledetta sinossi! Ho scritto un romanzo d'avventura molto lungo, una trilogia praticamente, dove i temi che affronto sono tantissimi, i personaggi e il loro risvolto psicologico molteplici… Riuscire a inserire tutto in poche righe è un vero e proprio incubo! Come si fa quando la carne al fuoco è tanta e o non togli niente o togli tutto? :(
Grazie mille Ivrelia!
EliminaGuarda, so che ci sembra tutto fondamentale per descrivere il romanzo, ma nella sinossi più riduci all'osso, meglio è. Concentrati sul conflitto principale, lascia perdere tutto il contorno. Il mio consiglio è di farti ispirare dalle sinossi/quarta di copertina di romanzi simili a tuo. Alla fine quello che gli editori e i lettori vogliono sapere è il "succo della storia" e cos'ha di speciale rispetto ad altre dello stesso genere.
Grazie mille per il consiglio, che ovviamente seguirò! Non importa quindi se, per forza di cose, molti elementi non verranno inclusi… Mi metto al lavoro, grazie ancora!
RispondiEliminaGià mi viene il mal di testa :)
RispondiEliminaSe il romanzo è un tonno con 50 personaggi e il protagonista gira tutto il mondo per sbrogliare la matassa e se tutto ciò si svolge in meno di un anno? ahhhhhhhahhhhahhh iuto!
ciao Maria ;)
Ps Per natale mi regalo bagliori nel buoi, una volta letto ti farò sapere le mie impressioni prettamente soggettive e non assolutamente accademiche, ovviamente!
Ciao Calypso! Guarda, la sinossi non è facile da scrivere neppure se il personaggio è uno solo :) Però non è necessario nominare tutti, solo quelli principali, anzi meglio in assoluto concentrarsi solo sul protagonista e su pochi fatti, per evitare di far venire il mal di testa a chi dovrà leggere la sinossi! Scherzo, ma spero ci siamo capiti...
EliminaSarò più che felice se leggerai il mio romanzo e se mi farai avere le tue impressioni personali ;) Ciao!
Ciao Maria Teresa, é bello poter condividere la propria opinione e pertanto mi permetto di riaprire una discussione ormai datata, chiedo scusa, ma solo di recente mi sono cimentata con questa fantomatica sinossi e quindi mi ritrovo ad avere gli stessi problemi di molti scrittori, come mi é dato di capire dai commenti precedenti, ma credo che alla fine dei conti non é il riassunto del romanzo a creare i dubbi, ma come lo si scrive. Generalmente mi piacerebbe avere la sicurezza che una casa editrice, una volta ricevuto il mio romanzo, lo legga dall'inizio alla fine, ma visto che purtroppo non é cosi e che quindi prendono in considerazione solo la sinossi, subentri la paura di sprecare opportunità per un contratto. Dopo giorni da incubo, cercando di fare del mio meglio, sono arrivata alla conclusione che bisognerebbe scrivere la sinossi con lo stesso amore con cui si é scritto il romanzo, senza soffermarsi a pensare sui particolari, ma lasciare che sia la passione a prendere il sopravvento, altrimenti qualsiasi cosa si scrive non andrà bene e non si può essere soddisfatti di un lavoro che non ci piace. Con questo ho concluso il monologo e mi ritiro, a presto, Sharon.
RispondiEliminaCiao Sharon, hai colto nel segno: è "come" si descrive la storia a fare la differenza. Quando raccontiamo, cerchiamo di mettere dentro le parole delle forti emozioni, lo stesso si dovrebbe fare con la sinossi. Ormai gli editori leggono solo questo breve testo, quindi sì, è importantissimo metterci l'anima, soprattutto nelle frasi iniziali. Del resto lo stesso si può dire anche delle sinossi per gli store di vendita, dove in poche righe si deve catturare il lettore.
EliminaGrazie per il tuo contributo!
Ciao Maria Teresa, capito per la seconda volta sui tuoi articoli riguardanti la sinossi. La prima volta è stato circa un anno fa, quando ero ancora alle prese con la scrittura del romanzo e di sinossi non ne sapevo niente, e oggi, dopo un giorno intero passato a cercare di scriverne una, sono tornata qui, un po' sconfortata per tutte le energie usate senza alcun risultato buono, a cercare nuovi spunti che mi aiutassero.
RispondiEliminaDevo dire che, come ogni volta che passo a leggerti, mi dai sempre un grande aiuto e ti ringrazio moltissimo per questo. Questa volta ho trovato un aiuto in quello che in realtà non hai detto, ma quando hai accennato alla quarta di copertina (e così hanno fatto altri nei commenti) mi è venuta un'idea. Al contrario di quello che dicono alcuni, a me risulta mille volte più facile scrivere una quarta di copertina rispetto ad una sinossi. Sarà che i riassunti nudi e crudi non mi sono mai piaciuti e che invece le quarte di copertina mi hanno sempre affascinata, chissà. Comunque sia, l'idea è stata: perché non scrivere una sinossi, ma con lo stile della quarta di copertina? E mi sono buttata, l'ho scritta in cinque minuti, tutta d'ispirazione e, cosa a cui non riuscivo a credere, lunga 1689 caratteri!
Ora penso che forse è un po' osare scriverla in questo modo, ma forse può funzionare.
Vorrei sottoportela, per sapere cosa ne pensi di questo mio esperimento. Mi scuso per lo spoiler, ma mi farebbe davvero piacere un tuo parere. E scusami anche per essermi dilungata tanto.
Ecco qui la sinossi dei cinque minuti:
Ramiak ha tredici inverni ed è stato esiliato dalla propria Tribù per essersi opposto al volere dello Sciamano: distruggere i Grandi Totem e causare la devastazione della Foresta. L’unico su cui può contare è Spettro, un cucciolo di lupo rimasto orfano, e poi c’è Grey, una ragazza della Tribù del Wapiti appartenente agli Altri e che gli offre il suo aiuto.
Ramiak però è un Nascosto e non può rivelarlo a nessuno, specialmente a Grey, che comincia a fidarsi di lui tanto da aiutarlo a scappare dalla propria Tribù quando viene condannato all’esilio ai Confini della Foresta. Da quel momento un’antica Profezia pesa sulle sue spalle: Grey dice che lui è Colui Che È Diverso e deve trovare i cinque Sigilli del Mondo per combattere Colui Che Vede Di Fuoco, lo Sciamano che ha causato il suo esilio dalla Tribù. I Sigilli del Mondo, però, nessuno sa cosa sono.
Inizia così un viaggio attraverso una Foresta di Spiriti e Ombre, fra rapimenti e Demoni che vogliono ucciderli, con uno Sciamano in attesa di Ramiak per poter completare il sacrificio che darà il via alla distruzione degli Altri.
Un’impresa che sembra impossibile, ma Ramiak ha dalla sua parte la conoscenza del linguaggio dei lupi e due amici che non si arrendono. Così, mentre Ramiak assiste ad un rituale troppo potente da poter fermare, Spettro e Grey trovano il primo Sigillo del Mondo e lo portano all’amico, che lo utilizza per richiamare gli Spiriti e salvare la Foresta, anche se lo Sciamano riesce a scappare.
Il sacrificio ha lasciato delle vittime e per questo le Tribù vogliono di nuovo esiliare Ramiak, ma alcune persone ripongono fiducia in lui e nella Profezia che lo riguarda, così da dargli un’altra possibilità.
Ciao Sharon, prima di tutto grazie per la fiducia e per quello che hai detto.
EliminaTra l'altro mi hai fatto pensare che ho un post proprio sulla quarta di copertina (http://animadicarta.blogspot.it/2016/01/la-quarta-di-copertina-e-come-il-primo.html) che dovrei aggiungere qui per completezza. In effetti penso anche io che tra i due tipi di sinossi ci sia molta affinità, anzi direi che sei sulla strada giusta. Dopotutto anche un editore va conquistato, proprio come un lettore con una quarta di copertina. La tua sinossi mi sembra buona, molto vivace e accattivante. Però mi ha suscitato anche molte domande, o meglio dubbi. Forse dovendo destinare questo "riassunto" a un editore sarebbe bene anche aggiungere qualche spiegazione in più sull'ambientazione. Inoltre mi rende perplessa il dare per scontati molti termini, tipo "Altri", "Nascosto", ecc. Magari in una quarta di copertina incuriosiscono, ma forse per un editore sarebbe giusto fornire qualche dettaglio sul significato. E' solo un'idea, ovviamente, non prenderla per oro colato :)
Grazie di cuore per la tua risposta. Sull'ambientazione ci avevo pensato anche io, anche se ci sono alcuni indizi che fanno intuire che si svolge nelle foreste americane (totem), anche se non dico con precisione né il tempo né il luogo. C'è da dire però che nella lettera di presentazione della email dico esattamente quali sono tempo e luogo e spiego anche che la storia tratta le vicende di due fazioni di tribù (Altri e Nascosti). Dici che non basta scriverlo lì? Meglio spiegarlo anche nella sinossi? In questo caso temo di doverla allungare troppo, ma posso provare.
EliminaAh, allora penso vada bene così. L'importante è fornire all'editore gli elementi per inquadrare la storia, va bene farlo anche nella mail di presentazione. Anzi, forse è anche meglio, visto che non è detto arrivino a leggere la sinossi, nel senso che c'è già una prima scrematura.
EliminaBene, allora la lascio così. Essendo tra l'altro il primo volume di una saga, un email di presentazione mi sembra d'obbligo scriverla. Speriamo in bene. Grazie mille per i consigli.
EliminaBuondì! Mi chiamo Lorenzo e ho scritto un libro che si chiama "Scatola di Legno".
RispondiEliminaè un libro autobiografico e vorrei chiedere se la premessa del libro possa andare bene anche come sinossi, grazie.
Questa è la premessa:
"Ciao a tutti! Mi presento: mi chiamo Lorenzo, vivo in provincia di Milano, ho vent’anni e sono una scatola di legno. Come tutte le scatole di legno presento sei facce. Queste facce hanno delle particolarità: sono incise di parole e posseggono una forma rettangolare. In brevi termini sono un parallelepipedo con scritte incise. Mi potreste chiedere: «Perché non sei un cubo?» ed io risponderei: «Il cubo presenta facce di lunghezza e altezza tutte uguali. Un parallelepipedo, se si osserva con attenzione, presenta le facce a due a due congruenti, quindi presenta delle facce primarie, secondarie e terziarie». Ecco le varie incisioni nelle facce:
FACCIA PRIMARIA, PRIMA FACCIA: ragazzo distonico che presenta dei movimenti involontari del corpo.
FACCIA PRIMARIA, SECONDA FACCIA: ragazzo che prende circa una decina di pastiglie al giorno.
FACCIA SECONDARIA, PRIMA FACCIA: ragazzo che è allergico al sesamo, alla frutta a guscio, alla frutta secca e a quasi tutti i gli antiinfiammatori. Ragazzo fabico.
FACCIA SECONDARIA, SECONDA FACCIA: ragazzo che ha cambiato in 18 anni cinque case. I ricordi li ha tutti stampati nella mente. Le foto dell’infanzia non le ha. Sono andate perdute nei vari traslochi.
FACCIA TERZIARIA, PRIMA FACCIA: ragazzo che è seguito da 3 ospedali diversi, perché presenta una malattia rara.
FACCIA TERZIARIA, SECONDA FACCIA: ragazzo che è andato vicino alla morte una decina di volte.
Adesso tu mi potrai aprire. Se lo farai, scoprirai che sono formato da quattro quadranti per faccia. Se deciderai di non aprirmi, mi conoscerai solo dalle incisioni. A te la scelta."
Spero di avere una risposta, grazie in anticipo.
Ciao Lorenzo. Il tuo libro è molto originale e sembra anche interessante. La prefazione mi è piaciuta, ma credo che non sia sufficiente per una sinossi indirizzata a un editore. Quello che voglio dire è che forse un editore per farsi un'idea precisa del tuo libro, ha bisogno di maggiori dettagli. Quello che ti consiglio è di integrare quello che hai scritto con altre informazioni. Per esempio aggiungendo che si tratta di una biografia, poi come sono organizzati in pratica i vari capitoli (ognuno per una faccia?), se la storia è una sorta di memoriale o romanzata. Comunque, direi che incuriosisce e questo è già importante. In bocca al lupo.
EliminaGrazie per i complimenti, ma soprattutto per i consigli - è sempre bello confrontarsi, imparando cose nuove -. Crepi il lupo, sperando che questo primo piccolo grande sogno possa realizzarsi al meglio delle possibilità! :)
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