Consigli di scrittura - Riflessioni sulla trama

Quando scrivo un romanzo la trama mi manda sempre in crisi. E da quanto ne so, è così per la maggior parte degli scrittori. Arriva un momento in cui mi sembra di aver accumulato troppi elementi e di aver ingarbugliato talmente tanto le vicende dei personaggi da dirmi: non riuscirò mai a venirne fuori!


Ma poi, come per intervento divino, tutto si sistema armoniosamente nella mia testa. È come quando Stehen King dice nel suo On Writing: “… due pensieri che prima erano del tutto indipendenti tutto a un tratto trovano un punto d’incontro e si concretizzano in qualcosa di assolutamente nuovo. Il tuo compito non è trovare queste idee ma riconoscerle quando si manifestano”.
Di fatto bisogna far lavorare soprattutto l’inconscio, che in qualche modo provvede a mettere insieme gli elementi.

Creare una struttura a priori può uccidere l’anima di una storia. Eppure ci sono in giro romanzi e ancor più spesso sceneggiature scritti così, ovvero creati seguendo schemi preconfezionati. C’è per esempio sempre un protagonista e un antagonista... c’è un amico del cuore… e così via.
La storia non va assolutamente creata a tavolino ma lasciata sgorgare dal profondo di noi.
È chiaro però che non si può procedere a caso, mettendo insieme avvenimenti senza un filo conduttore. Uno schema dunque deve esistere, ma essere più che altro uno strumento.

Io tengo sempre d’occhio questi punti:

  • La trama va costruita intorno a ciò che il protagonista vuole (punto di partenza). Esempio: il protagonista perde il lavoro. Per tutta la storia sarà ossessionato dal trovarne uno nuovo.
  • Bisogna tenere conto delle conseguenze del punto di partenza (affitto da pagare...).

  • È a questo punto che entrano in gioco gli ostacoli, che devono crescere di intensità fino a un punto massimo.

  • Giocare molto sui conflitti tra il personaggio principale e gli altri personaggi (o l'ambiente, la società, e così via).

  • È importante farsi sempre molte domande. Mano mano che si procede è utile guardarsi indietro e chiedersi cosa si è lasciato insoluto, chiedersi sempre il perché di tutto. Le domande aiutano ad andare avanti quando si è bloccati.

A presto!

Anima di carta

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