I luoghi di “Bagliori nel buio”

Spiaggia di Serapo, Gaeta (foto di Florenza Nacca)

Oggi voglio portarvi a fare una gita immaginaria alla scoperta dei luoghi che fanno da sfondo alla storia del mio romanzo, un viaggio dunque tra fantasia e realtà. Tutte le ambientazioni di Bagliori nel buio sono infatti inventate ma evocano posti reali, che conosco bene e che si trovano nei dintorni di Gaeta, cittadina in provincia di Latina dove sono nata e cresciuta.
Per condurvi attraverso questo percorso, mi servirò di piccoli estratti del libro (frasi in corsivo) e delle foto di Florenza Nacca, una bravissima fotografa che ringrazio per avermi concesso l'uso dei suoi scatti. Per le immagini del Pozzo invece ringrazio Alfredo Lalli.

Il romanzo comincia con il trasferimento di Elena in un quartiere di villette che si affacciano sulla spiaggia, chiamato la Baia di Clito. Nella realtà questo luogo non esiste, ma si ispira alle spiagge della zona di Gaeta, Serapo e l'Ariana, entrambe collocate tra due promontori.

Spiaggia dell'Ariana vista da Monte Cristo,
Gaeta (foto di Florenza Nacca)
Racchiusa tra due promontori, l’insenatura formava una mezzaluna lunga circa un chilometro. L’area era delimitata da due scogliere di pietra grigia che si protendevano verso il mare. Da un lato l’affioramento roccioso era basso e stretto, tanto da permettere la visuale sul campo da tennis che affiancava la baia; dall’altro fianco, invece, la scogliera era alta e mozzata. 

Golfo di Gaeta (foto di Florenza Nacca)
Neanche il Pozzo del Corvo, il luogo teatro dell'evento che ha traumatizzato Elena e che rappresenta il cardine di tutta la storia, ha una corrispondenza diretta nella realtà, ma per crearlo mi sono ispirata a un posto reale e altrettanto ricco di misteri. Si tratta di una grotta verticale che si chiama “Pozzo del Diavolo” o “Pozzo delle Chiavi”, anch'esso situato a Gaeta.

Pozzo del Diavolo, bocca vista dall'interno (Gaeta)
(foto di Alfredo Lalli)
Poche pagine nominavano il Pozzo del Corvo, tra le quali quella su Wikipedia, dove veniva descritto come una cavità naturale di origine vulcanica che si sviluppava all’interno di un promontorio situato all’estremità destra della baia. La bocca a forma di ciminiera era collocata sulla cima, al centro di un altopiano terroso, mentre una stretta apertura sfociava nel mare, ai piedi della rupe. Il posto era raggiungibile soltanto arrampicandosi sulla scogliera, oppure salendo per una scaletta intagliata nella roccia; la voragine, inoltre, aveva da sempre scoraggiato i sub ad avventurarsi e pochissimi speleonauti avevano visitato l’interno della grotta, che si diramava sott’acqua in numerosi cunicoli. 
Pozzo del Diavolo, apertura sul mare in basso
vista dall'interno
, Gaeta (foto di Alfredo Lalli)

Informandosi sulla fessura ai piedi del Pozzo, aveva scoperto che un tempo la cavità costituiva una vera e propria cisterna naturale, ma nei secoli l’acqua aveva corroso la roccia creando uno sbocco a forma di mezzaluna largo circa un paio di metri e alto meno di un metro nel punto medio. Un’apertura abbastanza grande per far passare il corpo di un uomo, aveva dedotto.
Tra le tante leggende che si raccontano sull'origine del Pozzo del Diavolo, c'è una che affonda radici lontane e che narra di come il diavolo si sia gettato nella cavità rocciosa dopo aver assistito da vicino all'evento poderoso della montagna che si è spaccata in due per la morte di Cristo (dando luogo a quella che oggi è chiamata Montagna Spaccata).

Pozzo del Diavolo,
unghie di strega
 (foto di Alfredo Lalli)
Di fatto il Pozzo del Diavolo è una grotta a sviluppo verticale con origini vulcaniche con un diametro di diciotto metri e un'altezza a picco sul mare di trentadue. Per chi volesse farsene un'idea ancora più da vicino, c'è questo video. Nelle immagini si vede tra l'altro una pianta di unghie di streghe, che descrivo anche nel romanzo!

Attraversarono un sentiero di ghiaia tra l’erba alta. La struttura del Pozzo era al centro di un altopiano che alternava zolle brulle ed erbose e ospitava una vegetazione selvaggia, con piante infestanti ed enormi rovi. La scogliera intorno alla voragine era tappezzata da “unghie di strega”, piante grasse dalle foglie adunche che cascavano giù.

Naturalmente l'emozione di vedere questo luogo di persona e udire il rombo del mare proveniente dal basso non si batte!

Elena dovette ammettere con se stessa che c’era davvero qualcosa di anomalo in quel luogo, come se fosse carico di tristezza e disperazione, emozioni che parevano posarsi sui visitatori come fuliggine. Forse contribuivano a generare quelle sensazioni la luce cupa filtrata dalle nubi e l’odore di erbe selvatiche che impregnava l’aria. O forse a suscitarle era la presenza delle unghie di strega e di altri cespugli dalle foglie aguzze come spade, e gli alberelli dai rami bianchi, ritorti e senza foglie, simili a scheletri che circondavano il Pozzo come guardiani. O forse era il gorgoglio minaccioso che proveniva dal fondo. 

Totalmente inventati nel romanzo sono però i labirinti e i cunicoli sotterranei (che nella realtà sono molto meno sviluppati e non così pericolosi per i sub), così come ovviamente è frutto di fantasia il mistero delle presenze soprannaturali intorno al Pozzo, le copie... anche se chiunque sia stato lassù potrebbe giurare che qualcosa di inquietante c'è!

Pozzo del Diavolo,
interno
 (foto di Alfredo Lalli)
Man mano che scendevano l’oscurità si intensificava, il passaggio si fece più angusto, finché furono costretti a procedere uno davanti all’altra. Matteo le lasciò la mano e lei cercò un appiglio nella parete muschiata. Il rumore del flusso di acqua divenne più assordante, simile al rombo di un treno in galleria. La marea in quel momento era bassa, ma i segni sulle pareti testimoniavano che il livello poteva salire molto. 
Il cunicolo si assottigliò ancora e li costrinse a procedere con la schiena curva, fino a chiudersi in una feritoia impraticabile. Il cielo sulle loro teste era ridotto a un piccolo cerchio grigiastro. Si fermarono a contemplare il maestoso spettacolo dei flutti che irrompevano in alto e spandevano una nebbiolina sottile. Nonostante il frastuono, si udiva nitidamente alle loro spalle un rigagnolo che proveniva dai cespugli e attraversava la roccia colando lentamente, per scomparire verso il fondo.

Un altro luogo molto suggestivo è il grande scoglio che viene chiamato la “Nave di Serapo”, che secondo i racconti popolari sarebbe una delle navi di Ulisse trasformata dalla maga Circe. Questo luogo non si trova in Bagliori nel Buio, ma ispirò il mio primissimo romanzo breve: anche lì tutto ruotava intorno a un evento drammatico del passato, che si svolgeva appunto in questo isolotto dagli aspetti oscuri.

La Nave di Serapo, Gaeta  (foto di Florenza Nacca)
Nei dintorni di Gaeta poi non mancano le scogliere a picco sul mare, affascinanti e pericolose al tempo stesso, che ho evocato anche nella mia storia.

Falesie, Gaeta (foto di Florenza Nacca)

Il vento lassù era irregolare, ma spietato. Matteo la prese sottobraccio e si accostarono al ciglio del promontorio, dove le rocce terminavano in un precipizio a picco sul mare. Una ringhiera proteggeva per un tratto gli incauti che si avvicinavano allo strapiombo, ma la maggior parte del perimetro era pericolosamente esposta. Non era un posto per bambini, quello. 
Sulla parete scoscesa trovavano posto pochi audaci arbusti, cresciuti in modo contorto a causa dell’asperità del terreno, abbarbicati strettamente alla roccia e battuti senza sosta dal vento. Al di sotto, l’acqua era così lontana che si udiva a stento il suo fluttuare. La massa di nuvole che minacciavano pioggia celava l’orizzonte, ma dall’alto si scorgeva nitidamente la costa, dove cavalloni dalle creste bianche e alte si abbattevano con ferocia. Oltre la scogliera, il mare era uno sfondo scuro e burrascoso, per nulla rassicurante.

E con questa visione mozzafiato il viaggio è finito! Per saperne di più non vi resta che tuffarvi nella lettura del romanzo.

L'AUTRICE DELLE FOTOFlorenza Nacca, nata a Termoli (CB) il 12/02/1972 e vissuta in Molise fino all'età di 8 anni, ha conseguito la laurea in Farmacia all'Università Federico II di Napoli dove ha incontrato il marito Paolo, originario di Gaeta, medico e grande appassionato di musica, dedito con fervore alla scrittura. Da sempre affascinata dalla magia della natura, ha scoperto la passione per la fotografia soltanto  da pochi anni, grazie alle escursioni in montagna nella splendida cornice dei Monti Aurunci, i monti del sole. Attualmente vive a Gaeta dove è stata premiata dall'Associazione “Lynart”, classificandosi al primo posto nella sezione fotografia della “III Edizione Trofeo Sebastiano Conca”, nell'ambito della mostra dedicata al tema “Espressione”, allestita nel 2012 presso la sede del Club Nautico.

Profilo GooglePlus: Florenza Nacca
Album Flickr: https://www.flickr.com/photos/foglianelvento


Commenti

  1. Le foto sono meravigliose! Complimenti a Florenza! Nel romanzo i luoghi sono destritti talmente bene che non ho avuto alcun dubbio "esistono!" mi sono detta. La tua zona non la conosco, ma non mi spiacerebbe affatto trascorrerci una vacanza estiva, è tra le mete che vorrei visitare da tempo. Sandra

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    1. Grazie Sandra, mi fa piacere leggere il tuo commento! Descrivere questi posti nei dettagli mi è sembrato importante, anche se qualcuno mi ha detto che forse le descrizioni erano un po' lunghe.
      Comunque vale sicuramente la pena di passare una vacanza a Gaeta, anche se io la preferisco nei mesi dopo l'estate, lontano dal caos turistico.

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  2. Però, che bella idea! Finora avevo visto i personaggi del libro incarnati in attori o altre celebrità, ma questa dei luoghi mi sembra più interessante. Nel mio romanzo i luoghi sono tutti reali, e già dalla sola parte ambientata a Parigi ne uscirebbe un post.

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    1. Grazie, Ivano :) Eh Parigi ha un fascino tutto suo. Mi piacerebbe leggere il tuo post, se mai deciderai di farlo :)

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  3. Con questo post hai fatto una bella promozione turistica: visto che a giugno vorrei fare una vacanzina e che sono un'amante del mare, non lo escludo! Fatti dare le provvigioni dalla pro-loco! :-D

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    1. Ahahah vero, tutta pubblicità gratuita :D Chissà che non sia l'occasione per incrociarci!

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  4. Che bello, ricordo perfettamente Serapo. Sono stato a villeggiare a Formia quando ero bambino e non è molto distante da Gaeta. Le foto sono stupende e i brani tratti dal tuo romanzo anche. Mi sono ripromesso di leggere "Bagliori nel buio" per intero e quanto prima lo farò. Ho letto la sinossi e le prime pagine e mi sembra vi siano tutti gli ingredienti per un libro che vale davvero la pena leggere.

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    1. Grazie mille Giancarlo :) I posti sono molto belli, rimangono sicuramente impressi, soprattutto la spiaggia di Serapo, con quella sabbia dorata...

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  5. Bellissima l'idea dell'integrazione visiva dei luoghi descritti. In effetti sarebbe interessante creare sempre un'interattività tra luoghi descritti in una narrazione con le loro immagini effettive. Una volta molti romanzi erano corredati da illustrazioni, un'abitudine purtroppo perduta.

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    1. Hai ragione, aveva un certo fascino l'abbinamento delle immagini ai testi. Ricordo dei libri così, con le foto in bianco e nero... A dire il vero mi era sfiorata l'idea di inserire nel romanzo dei disegni o qualche mappa, ma poi ho lasciato perdere perché disegnare non è il mio forte. Tu che disegni vignette potresti farlo :)

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    2. "Disegno" è una parola grossa, in realtà uso un software con immagini precaricate, io mi limito a modificarle quanto basta.

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  6. Mentre leggevo Bagliori del Buio mi immaginavo i luoghi più o meno così come sono nelle foto. E si che dalle tue parti io non sono mai stato (anche se qualche panorama vagamente simile si trova anche qui da me :) ).

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    1. Ma come, l'hai letto e non mi hai detto niente?!! Deduco che non ti sia piaciuto... :(
      Tu in che zona sei? Toscana o ricordo male?

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    2. Deduci male :D : non ti ho detto nulla perché non ci ho pensato. Ho letto il tuo libro in un periodo un po' brutto (non certo per la lettura :D ), in cui avevo altro a cui pensare: per questo non ti ho dato la mia impressione, ma se vuoi ti mando una mail e ti do un parere. Mi capita a voltedi dimenticarmi le cose: infatti ti rispondo solo ora :D .

      Sono marchigiano, comunque ^_^

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    3. Certo, quando vuoi e senza fretta scrivimi, ci tengo ad avere la tua impressione :)

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  7. Buongiorno... :-)
    Grazie di cuore innanzitutto a Maria Teresa per avermi coinvolto nella realizzazione di questa idea originale riguardo la descrizione dei luoghi del suo romanzo, "Bagliori nel buio"... Sono felicissima e ringrazio tutti per aver apprezzato il frutto della mia passione per la fotografia che ho scoperto proprio grazie alla bellezza di questi luoghi di cui sono innamorata! :-)
    Ringrazio il caro amico Alfredo per la preziosa collaborazione fotografica.. :-)
    Vi lascio un video in cui potrete ammirare Gaeta da un punto di osservazione privilegiato!
    Buona visione a tutti e grazie ancora...

    https://youtu.be/16cmnibpJSs

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    1. Ma grazie a te, senza le tue foto non avrebbe avuto senso questo post!
      Bello il video, non lo conoscevo :)

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    2. Che cara...
      Un abbraccio e a presto... :)

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  8. Spettacolare. Complimenti anche alla fotografa.

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  9. che paesaggi suggestivi...
    hanno ragione gli stranieri ad innamorarsi dell'italia, chissà se impareremo anche noi!

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    1. Già, non sempre noi italiani apprezziamo quello che abbiamo sotto gli occhi. Eppure ci sono posti bellissimi un po' ovunque...

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  10. Grazie infinite a tutti per l'apprezzamento... :) :) :)
    Sono commossa!
    Maria Teresa, hai avuto un'idea bellissima, ripeto...
    Suggestivo anche il video di Dante Maffei che conosco di persona e non sapevo che lo avesse realizzato! Un'altra bella sorpresa! :D
    Il fragore delle onde è emozionante e per quanto le foto si possano avvicinare alla cattura degli scenari, non riusciranno mai a rendere la reale e stupefacente bellezza della natura... Tutto è custodito indelebile su un sensore che è dentro ognuno di noi e nessun mezzo lo potrà mai riprodurre!
    Venite a Gaeta e resterete incantati!
    Sarebbe bello andare nei luoghi menzionati e lasciare liberi i lettori di assaporare dal vivo ciò che lo scrittore ha descritto con la sua penna e i suoi pensieri... Un bell'arricchimento! :)
    Ciao a tutti e grazie ancora!

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    1. Quando scriviamo ci sforziamo di rendere il più possibile le emozioni che si provano in certi luoghi, ma certo non sempre ci si riesce. Nel mio caso ho calcato un po' la mano su certi aspetti cupi e misteriosi per quanto riguarda il Pozzo, ma è vero che dal vivo si ha soprattutto la sensazione della potenza della natura. Grazie ancora a te e ad Alfredo :)

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    2. Sì, sono d'accordo, vale lo stesso discorso anche con la macchina fotografica...
      Secondo me, il complimento più bello arriva quando qualcuno ti dice: "E' come se fossi catapultato nella scena che hai descritto", con la penna, come nel tuo caso o con la luce, come nella fotografia...
      Significa tantissimo, per me! Vuol dire che hai reso talmente valido il tuo messaggio da farlo arrivare con forza all'interlocutore / osservatore, destando emozioni... :)
      Grazie a te per questo scambio e grazie ancora a tutti per l'apprezzamento...
      Buona giornata!
      :D

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  11. Bellissimo questo viaggio fotografico all'interno del tuo romanzo!

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  12. La baia me l'ero immaginata esattamente così! L'hai descritta bene quindi.
    Il pozzo è più bello di quanto credessi, lo pensavo nero e sporco, spaventoso...

    Per i personaggi, hai usato delle foto o esistono solo nella tua testa?

    Complimenti per le bellissime foto!

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    1. Sì, il pozzo è più cupo nel romanzo, e infatti non mi sarei mai azzardata ad ambientare la storia in questi posti, ho preferito ricrearli in modo che si adattassero ai miei scopi.
      Per i personaggi niente foto, di solito esistono solo nella mia testa! Ma sarebbe divertente provare a cercare delle immagini adatte... Mi pare che una volta tu avevi fatto un post su questo :)

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  13. Però, hai scelto davvero luoghi affascinanti! Ottima idea, visto che l'autore ci soggiorna (almeno nella testa) per tanto, tanto tempo, e poi lo raggiunge il lettore. ;)

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    1. In realtà sono i luoghi che hanno scelto me :)
      E' bello quando i posti immaginari sostano a lungo nelle nostre teste, vero? A un certo punto ti sembrano quasi veri...

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  14. Idea molto originale e immagini molto suggestive.
    Io al massimo ho ricorso a google maps. :)

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    1. Grazie Marco. Google maps è divertente da usare quando si scrive, è capitato anche a me spesso. Potenza degli strumenti moderni :D

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  15. Belle foto e bei video. Molto emozionale la musica di quello della Regione Lazio, nel commento di flo. Luoghi decisamente suggestivi. Quella chiesa che s'intravede mi ricorda la Corte della Fontana di Minas Tirith de Il Signore degli Anelli. Stupenda.
    In effetti dal libro ti rimane un'idea più cupa dei panorami, ma credo sia necessario per un romanzo esoterico (non me ne intendo; il tuo è stato il primo che ho letto del genere ed il primo letto su kindle app dal telefono, pensa te!)

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    1. Ma come pure tu l'hai detto e non mi dici niente?!
      Sì, in effetti immagini "solari" non sarebbero state appropriate in un noir. D'altra parte poi considera che la maggior parte delle scene al pozzo si svolgono di notte o con un tempo cupo :)

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    2. Si, l'ho letto di nascosto :)
      Solo che non saprei scriverti una recensione perchè non ho termini di paragone per questo genere. Mi sembra ben orchestrato come scene, il lettore è incuriosito al punto giusto e continua a leggere per capire che cavolo è successo a sta povera donna e che c'entra sto pozzo. Le descrizioni dei luoghi sono effettivamente un po' lunghe, a volte scorrono fluide a volte ci si incespica (è anche il mio problema, e forse qui si sente la mancanza di un editor professionista e leggendo On writing di King pare bisogna ridurre tutto al minimo). Matteo l'ho odiato al primo sguardo. Ci avrei messo un po' più passione tra Elena e Alessio, ma devo togliermi sti occhiali a cuoricino rosa... :D

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    3. Le lunghe descrizioni risentono probabilmente del fatto che per il primo romanzo mi avevano detto che ce n'erano troppo poche. Ora nel romanzo attuale sono in cerca di un equilibrio :)
      Sulla questione "rosa" invece ci stavo pensando proprio in questi giorni, e probabilmente condividerò con voi le mie riflessioni in uno dei prossimi post... Grazie per avermi detto cosa ne pensi!

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  16. PS: Guarda che l'idea di andare alla ProLoco di Gaeta non è malvagia! "Signori, io ho scritto un libro ambientato qui. Che ne dite di farne un evento?" Hai un discreto seguito sul blog, puoi attirare turisti/lettori/curiosi da fuori. Why not? E poi l'ho già visto fare...e funziona. Potresti anche seguire l'idea del "percorso del libro": una visita turistica guidata che ne ripercorre i passi (al pozzo del diavolo, alla spiaggia...il massimo se ci fosse qualche museo esoterico, delle torture, della storia medievale...).

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    1. Eh in realtà anni fa avevo contattato il comune per una presentazione, ma sto ancora aspettando la risposta! Ti ho detto tutto! Però l'idea è apprezzabile, ci farò un pensierino :D

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  17. Bellissimo post.
    Bellissimi posti.
    :))

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  18. Che belle foto e che bel percorso che ci hai fatto fare all'interno dei luoghi del romanzo, mi è piaciuto molto, sono tornata con la mente alle sensazioni che mi ha donato il tuo romanzo!

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  19. Bellissime immagini, mi è piaciuta in particolare quella del Golfo di Gaeta per i contrasti di luci e ombre. Ma anche quelle del Pozzo del Diavolo non scherzano per niente. Anche loro sono protagonisti del tuo romanzo.

    A Gaeta avevo visto la montagna spaccata con l'impronta della mano nella roccia. Si tratta dello stesso luogo che menzioni nel post?

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    1. Sì, è lo stesso posto. Molto particolare, vero? Un po' scomodo da raggiungere con tutti quei gradini, ma ne vale la pena :)

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  20. Identici a come li avevo immaginati. Una fantastica location per un romanzo denso di mistero!

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    1. Grazie Sabrina! Sono contenta che li avevi immaginati proprio così :)
      A volte la storia nasce nelle nostre teste proprio dal contatto con certi luoghi. A me è capitato spesso :)

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  21. Encomiabile l'accuratezza di questo post, ottima l'idea di mostrare i luoghi che hanno ispirato tanti momenti del romanzo.
    Che bello stile di scrittura hai, prima o poi leggerò Bagliori nel buio.

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    1. Grazie Luz, sia per l'apprezzamento del post che per la mia scrittura :)

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  22. Inizio da qui il mio recupero del tempo perso a causa della mia assenza: ho taaaaaaaaaanta roba arretrata :D

    Quando ho visto questo post ho avuto sentimenti contrastanti:

    - non lo apro perché se mi capita lo spoilerone?
    - lo apro a mio rischio e pericolo!

    In fondo avevo letto qualche capitolo poco prima di non aver più tempo da dedicare alle passioni in generale, quindi mi son deciso scegliendo la via pericolosa e:

    - ok, guardo solo le immagini e non legog nulla
    - maddai, almeno i trafiletti esplicativi

    ...

    ok, ho letto tutto indistintamente, è stato più forte di me XD

    Che dire?

    Le foto sono stupende davvero, e, per chi come me ha letto anche solo una parte del tuo libro, facilmente riconducibili a quanto da te descritto, però (non me ne voglia l'autrice delle foto) hanno meno magia delle immagini che personalmente ho visualizzato nella mia mente durante la lettura.

    Ora, che sia tutto merito della scrittrice, coadiuvato dalla fantasia del lettore, è indubbio. E non lo dico per lusingarti, è quello che penso sia per i luoghi che per i personaggi da te raccontati con non poca maestria.

    Certo è che fa un certo effetto trovare corrispondenze a posteriori :D


    Mi riprometto di terminare la lettura quanto prima, sottolineando che l'interruzione non è stata assolutamente dovuta al libro, anzi.


    Per il momento ti lascio un saluto, Maria Teresa, e tornerò, spero presto, a farti visita da queste parti ;)

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  23. Ciao PiGreco, prima di tutto ben ritrovato e grazie per la tua visita :)
    Prendo come un grande complimento quello che hai detto. Sicuramente la fantasia del lettore è comunque fondamentale in questi casi, anzi mi viene da riflettere che chi sa davvero fare un buon lavoro nelle descrizioni (non io!) usa poche pennellate per stimolare l'immaginazione. Non è il mio caso...
    C'è anche da dire che questi luoghi sono stati solo d'ispirazione, infatti come ha sottolineato qualcuno nei commenti, nella realtà sono molto più solari.
    Spoiler non ne avrei mai fatti, ce ne sono invece parecchi nelle recensioni :)
    Allora, aspetto i tuoi commenti finali, quando sarà ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mia esperienza da lettore appassionato di letteratura fantasy e romanzi storici mi porta ad affermare che una descrizione che non ti fa pensare "oddio quando finisce?", ma che invece ti trascina con forza nel luogo descritto in perfetto stile "realtà virtuale", è una descrizione degna di nota. Per questo motivo tendo a render giustizia all'autore più che alla fantasia del lettore. Anche perché il lettore può essere predisposto quanto vuoi, ma se l'autore non ci mette del suo... Quindi, come dicono a Roma, "stacce!", o come direi io (e non solo): "prendi e porta a casa" :P

      Nel momento in cui ho iniziato a leggere il tuo libro, ho evitato alla grande di leggere pareri altrui, anche e soprattutto per quel rischio lì, e ho fatto bene :D

      La mia opinione arriverà, non so quando, ma arriverà, promesso ;)

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