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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Auguri di buone feste

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Un caro augurio di un sereno Natale a tutti. Ci rileggiamo nel 2015! Maria Teresa

I post più letti e... quelli che nessuno si fila

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In questi giorni ho letto un post di Alessandro Girola su Plutonia Experiment ( Come e perché chiude un blog ) che rifletteva sulle attuali tendenze della blogosfera e che in qualche modo rispecchiava anche il mio pensiero. Così, anche se il 2014 non è ancora finito, ho pensato di provare a tirare un po' le somme sull'anno trascorso su "Anima di carta", guardando insieme a voi quali sono stati i post più letti e i meno apprezzati. Tanto per capire, qual è il trend... (Da questa classifica ho escluso i post di avvisi vari, auguri, e altra robetta insignificante).

Datemi una motivazione e vi costruirò una storia

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Ecco cosa succede ai vostri personaggi se non date loro una ragione per agire. Nella scrittura creativa si cita sempre l'importanza che hanno in una storia l'obiettivo e gli ostacoli al suo raggiungimento, ma c'è un elemento altrettanto importante, se non di più, ed è la motivazione che spinge i protagonisti a fare ciò che fanno. Infatti, il potere dell'identificazione nasce molto più dal motivo di un'azione che non dallo scopo per cui si compie.

Come preparare per la stampa il tuo primo libro

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Questo è un guest post scritto da Gloria Zaffanella , che ci illustra quali sono gli elementi grafici da considerare quando si vuole realizzare "in casa" un libro. Per sapere di più dell'autrice, vi rimando al box finale. La più grande soddisfazione di ogni autore è sicuramente il vedere realizzata la propria opera. Poterla toccare con mano e riscoprire pagina dopo pagina i dubbi e le illuminazioni che hanno caratterizzato il proprio lavoro.

Scrivere romanzi: cosa ho imparato strada facendo

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L'idea di questo post è nata da un commento di Lisa Agosti , che si chiedeva se, dopo tanto parlare di errori nella scrittura , non fosse il caso di guardare anche al positivo, ovvero alle cose imparate nel tempo scrivendo. In realtà, ho avuto qualche dubbio se scrivere questo post, chiedendomi se non sarebbe suonato un tantino presuntuoso da parte mia. E poi ho davvero imparato queste cose o mi illudo solo di averlo fatto? Ho comunque deciso di correre questi rischi e di provare a fare un elenco delle cose su cui ho sbattuto la testa in questi ultimi anni e che (forse) alla fine ho fatto mie.

Il pubblico silenzioso di un blog

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Oggi è mio ospite Dario, autore del blog Ma... in che senso? , che in questo guest post si interroga su una questione che tutti i blogger prima o poi si pongono: come arrivare a comunicare davvero con chi legge i nostri articoli. Com’erano i vostri primi tempi da blogger? Sì, provate a tornare un po’ indietro, oppure semplicemente guardate al vostro presente se, come me, siete ancora agli inizi nel mondo del blogging. Perché avete iniziato? Con quali propositi? Certo, quando si decide di aprire un blog lo si fa in primo luogo per una necessità personale di scrivere, scrivere su ciò che si conosce, su ciò che appassiona, scrivere dei propri pensieri o magari di particolari aspetti della nostra vita personale. Ma se si sente il bisogno di fare tutto ciò su un foglio che diventerà accessibile a tutti, è perché evidentemente è questa un’altra cosa che vogliamo: non ci basta scrivere, lo facciamo anche per essere letti. E cosa potrebbe essere peggiore per chiunque del vedere non solo